Klaus 6.
Quando Klaus apre la porta dell'appartamento in pieno centro di New Orleans, il fiato di Giulia le si blocca in gola. Quelle stanze sembrano provenire da un'altra epoca, come rimaste sospese nel tempo.
Nulla di troppo antico, ma un arredamento che rispecchiava a pieno il suo proprietario.
Mentre la ragazza perlustra ogni stanza, Klaus la segue con lo sguardo restando appoggiato contro i muri. Se sua sorella fosse qui gli direbbe che il modo nel quale guarda Giulia lui non ci guarda nessun'altra.
<<Questi?>> Chiede la ragazza distogliendo la mente dell'ibrido dai suoi pensieri. Lei ha aperto l'armadio della camera da letto principale e sta guardando i vestiti che lei stessa aveva lasciato in quella casa molto tempo prima.
<<Passeremo molto tempo qui e avere dei vestiti può essere utile>> risponde Klaus allontanandosi dalla parete.
Nella stanza un grande letto matrimoniale la fa da padrone, accompagnato dalle finestre che danno su bourbon street.
Ed è proprio ad una di queste grandi finestre che Klaus si appoggia, osservando la vita lungo la strada sotto di loro, mente tiene una mano vicino alla bocca.
<<Qualcosa mi dice che sono già stata qui. Con te>> afferma la ragazza avvicinandosi all'ibrido originale. I due si guardano e una strana ma non del tutto sconosciuta sensazione si fa largo nel petto di entrambi.
<<Ti ho portata qui alcune volte; quando il re di New Orleans aveva bisogno della sua regina>> commenta sorridendole come solo lui sa fare.
<<Il re di New Orleans?>> Chiede lei avvicinandosi maggiormente.
Ormai sono divisi da uno o due passi.
<<Ho una certa fama e un certo rispetto in questa città>> spiega lui diminuendo la distanza. Le accarezza il viso e lei chiude gli occhi, godendosi il momento. <<Ogni strega, vampiro o altra creatura conosce il proprio limite e tu sei uno di questi>> continua mentre le sue dita percorrono il profilo del viso della ragazza.
<<Sei intoccabile Giulia, tutti sanno che sei la mia regina>> Lui le accarezza le labbra desiderando di poterle nuovamente avere tutte per se, unite alle sue come una volta.
Gli occhi di Giulia si aprono quando non percepisce più la figura di Klaus davanti a sé.
Sì guarda intorno trovandolo seduto su di una poltrona, i gomiti puntati sulle ginocchia e il viso tra le mani, lo sguardo fisso nel vuoto.
<<Perché ti sei fermato?>> Chiede la ragazza guardandolo da lontano. Gli occhi magnetici di Klaus si posano sulla figura della ragazza, la guarda dalla testa ai piedi, e inizia a lottare contro il suo istinto.
Però non le risponde, rimande ad ammirarla come si guarda un oggetto prezioso esposto in vetrina.
Lei capisce che l'ibrido non le risponderà così decide di cambiare argomento. <<Perché siamo qui Klaus?>> Chiede facendolo sospirare. <<Ho un conto in sospeso con alcuni cacciatori. Se dovessero venirmi a cercare, lo saprò prima che riescano a mettere piede in città>> risponde appoggiando la schiena alla poltrona e accavallando le gambe. <<Stai scappando?>> Chiede la ragazza facendolo ridere. <<Oh tesoro, sai quanto me che scappare e nascondermi non fa per me>> afferma lui ricordando che la ragazza che ha difronte lo conosce meglio di chiunque altro. <<Loro sanno quanto tu sia importante per me. Tenerti qui, con me, significa proteggere entrambi>> conclude.
Giulia si volta nuovamente verso la finestra e guarda fuori. Le luci della città illuminano Bourbon street e diverse persone passeggiano per strada. Sembra che in città ci sia una festa.
Klaus resta seduto dov'è, lo sguardo fisso sulla ragazza e un'idea fissa nella testa.
<<Che cos'hai fatto per farti dare la caccia?>> Chiede lei guardando il suo riflesso sbiadito nel vetro. <<Ho fatto tante cose Giulia, una peggiore dell'altra>> risponde assottigliando lo sguardo. Ogni volta che la guarda teme che lei possa ricordare ciò che lui le ha fatto, spezzandole nuovamente il cuore.
Lei gira la testa e lo guarda con la coda dell'occhio.
<<Non credo che tu sia la persona di cui gli altri parlano>> dice lei tornando a guardare fuori.
Due mani si posano sui suoi fianchi e Klaus l'attira a se, portandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio e avvicinando le labbra ad esso. <<Non sottovalutare il fascino del lato oscuro. Anche il cuore più puro ne è attratto>> sussurra lui facendola rabbrividire.
<<Tutti hanno diritto ad una seconda possibilità>> afferma lei osservando la loro immagine riflessa sulla finestra. <<Una volta non la pensavi così>> ribatte lui facendola voltare verso di sé, tenendola per le braccia. <<Le persone cambiano Klaus>> risponde lei.
Giulia appoggia le mani sugli avambracci dell'ibrido, facendole scorrere verso l'alto sulle sue spalle. Gli accarezza il collo ma lui, con una mossa veloce, le stringe i polsi tra le mani.
La allontana dal suo corpo guardandola come se la situazione lo faccia stare male.
<<Fermati Giulia, non possiamo>> afferma lui corrucciato. <<E se non volessi farlo? Se non volessi fermarmi?>> Chiede lei cercando di avvicinarsi il più possibile a Klaus. <<Non sai quello che vuoi>> dice lui con il viso della ragazza a pochi centimetri dal suo. Lei si alza sulle punte e intreccia le dita a quelle dell'ibrido. I loro nasi si sfiorano e Giulia si morde le labbra.
Forse lui ha ragione; dovrebbe fermarsi. Klaus ha fatto qualcosa di davvero imperdonabile e lei ha deciso di cancellarlo dalla sua memoria.
Eppure ricorda qualche piccolo dettaglio della loro vita, momenti felici soprattutto, che si pente di aver scordato.
Stando alle parole di Rebekah, lui le ha spezzato il cuore e riaccendere la fiamma potrebbe farle tornare alla mente ogni cosa, e lei ne soffrirebbe tremendamente.
Mentre osserva gli occhi di Klaus, così magnetici da essere in grado di stregarla, pensa a cosa fare.
Potrebbe dargli ragione e allontanarsi da lui. O potrebbe mandare a fanculo quella voce nella sua testa e vivere il momento.
<<So cosa voglio>> afferma la ragazza con convinzione. Lui, divorato dall'attesa, le fa segno di continuare.
<<Voglio te Klaus. Sempre e per sempre>>.
Pochi istanti dopo Giulia si ritrova schiacciata tra il muro e il corpo dell'originale, le loro labbra unite e le lingue a contatto.
Klaus la tiene stretta a se stringendole i fianchi con le mani mentre lei, ancora in punta di piedi, intreccia le braccia dietro il suo collo.
Gli accarezza i capelli sulla nuca e finalmente si sentono completi.
I due si allontanano dalla parete e Klaus la porta con se attraverso la stanza. Tra un bacio e l'altra i due si sorridono leggermente e lui le tira indietro i capelli, in modo che non le ricadano sul viso.
Lui le sfila la maglia lasciandola a terra. Scende con la bocca sul suo collo, annusa il suo profumo che tanto gli era mancato sentirlo mischiato al suo.
Con la mano destra percorre il suo fianco, le accarezza la pelle facendola rabbrividire, scivolando lento lungo la sua schiena fino al gancio del reggiseno che scioglie in fretta.
Lui la guarda passando la punta della lingua tra le labbra, ammirando il corpo della ragazza trovandola bella come la prima volta.
Klaus disegna una linea immaginaria dalle labbra di Giulia fino al suo basso ventre, percorrendo il suo corpo con la punta dell'indice. Mentre le bacia il collo le sue mani armeggiano con la zip dei jeans di lei.
Glieli abbassa lentamente fino a metà coscia. La solleva con facilità facendola sedere sul tavolo dove gli sfila i pantaloni con velocità.
Klaus si ferma tra le sue gambe e ricomincia a baciarla mentre le accarezza le cosce.
<<Stenditi>> sussurra al suo orecchio. Così lei fa.
Klaus le bacia il petto dedicando diversi secondi ai suoi seni, facendola sospirare. Con le labbra scende sulla sua pancia e continua verso il bordo del suo intimo.
Superato questo le bacia le gambe e inizia ad accarezzare il suo punto sensibile da sopra la stoffa nera.
Giulia chiude gli occhi inarcando leggermente la schiena, cercando di chiudere le gambe per l'improvviso piacere.
<<Stai ferma>> afferma lui guardandola negli occhi. Lei annuisce e rimane a guardarlo mentre, con lentezza le sfila gli slip.
<<Non muoverti Giulia>> dice mentre la se dita iniziano a darle piacere, muovendosi lente sul suo clitoride.
Giulia socchiude le labbra ma nessun suono esce da esse perché Klaus, con la mano sinistra, le sta tappando la bocca.
Due dita entrano in lei e diventa difficile controllare i propri gemiti.
<<Lasciati andare amore, non pensare a nulla>> le dice all'orecchio mentre le sue dita si muovono veloci dentro e fuori, portandola sempre più vicino all'orgasmo.
Prima che questo accada, Klaus si allontana di un passo rivolgendole la sua solita espressione beffarda.
Giulia si rimette seduta e lo guarda con un sopracciglio alzato.
<<Non credi di essere troppo vestito?>> Chiede. L'originale allarga le braccia. <<Pensaci tu>> le risponde.
La ragazza scende dal tavolo e gli sfila ma maglia scura dallo scollo a V.
Lei gli accarezza il petto e gli addominali, iniziando a sganciargli la cintura fino a farla fuoriuscire dai passanti.
Gli sbottona i pantaloni e infila la mano in essi, accarezzando la sua erezione da sopra i boxer.
Klaus stringe la mascella e si appoggia con la zona lombale al tavolo. Stringe le mani intorno al bordo quando Giulia gli abbassa i pantaloni e l'intimo, liberando la sua erezione già pronta.
Lei si inginocchia e lo accarezza lentamente muovendo la mano su e giù lungo il suo membro eretto.
Klaus piega la testa all'indietro quando alla mano Giulia aggiunge anche la bocca.
Una sua mano le stringe i capelli in una specie di coda mentre con l'altra le a carezza il viso.
Per diversi minuti Klaus si lascia trasportare dall'intenso piacere, liberando di tanto in tanto alcuni sospiri incontrollati.
Per vendetta, prima che lui possa venire, la ragazza si allontana beccandosi un'occhiata da parte dell'originale. Con sguardo innocente lei si lecca le labbra facendo perdere a Klaus il controllo.
La fa stendere sul pavimento posizionandosi tra le sue gambe. Con una leggera spinta entra in lei facendo gemere entrambi.
Ad ogni spinta la ragazza cerca di sorreggersi alle spalle di Klaus, intrecciando le gambe a quelle di lui.
Lui la bacia e ad ogni spinta ad entrambi sembra di toccare il paradiso.
Lui si muove ad un ritmo regolare, ne troppo veloce per evitare di farle del male e neanche troppo lento.
I loro bacini si scontrano più e più volte portando la ragazza a incurvare la schiena vicina al suo orgasmo; che rilascia ripetendo il nome del sul amante.
Ma questo a lui non basta. Sì sollevano e lui la fa piegare in avanti sul tavolo prima di entrare nuovamente in lei.
Le stringe una natica, lasciando sulla pelle il segno rosso della sua mano.
Sì china per baciarle la schiena e la guancia.
Sentire il respiro affannato di Klaus vicino al suo orecchio mischiato alle sue spinte profonde la fanno venire di nuovo. Questa volta lui la segue, venendo poco dopo di lei.
****
La mattina seguente la prima cosa che Giulia vede appena sveglia e il viso angelico di Klaus, ancora profondamente addormentato accanto a lei a pancia in giù sul letto; luogo di altre ore di sesso.
Entrambi sono ancora nudi, le coperte finite chissà dove.
Resta ad ammirare l'uomo accanto a sé; una gamba intrecciata a quelle della ragazza, un braccio sotto al cuscino e l'altro stretto intorno alla schiena di Giulia.
Lei inizia a calcare con le dita il tatuaggio di una piuma che l'ibrido originale ha sulla spalla e i piccoli corvi neri che da essa appaiono, tatuati lungo la sua clavicola.
Klaus si muove leggermente e apre gli occhi lentamente, mettendo a fuoco la figura davanti a sé.
Le sorride attirandola maggiormente tra le sue braccia. <<Buongiorno amore>> sussurra lui baciandole la punta del naso. <<Sono le undici passare. Abbiamo fatto le ore piccole>> afferma lei appoggiando una mano sul suo petto. <<Il tempo si ferma quando sono con te>> ribatte facendola sorridere.
Lui si solleva mettendosi sopra di lei. Giulia stringe con l'indice e il medio una delle collanine che l'ibrido porta al collo e lo tira verso di sé, baciandolo con passione.
<<Non sei stanca dopo questa notte?>> Chiede lui ma Giulia scuote la testa.
Entrambi si sono svegliati affamati in una casa in cui però tutta la notte, in ogni stanza, sono passati dal sesso al fare l'amore.
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