Elijah 9

  

Giulia spalanca gli occhi mentre una forte fitta le attraversa le tempie, come se avesse una freccia conficcata nel cervello.
Strizza le palpebre rigirandosi nel letto portandosi le mani davanti al volto. Sente gli uccelli cinguettare fuori dalla finestra e vorrebbe zittirli e riuscire a riposare le sue dolenti meningi.

La porta della sua stanza si apre lentamente ma lei, anche se gli da le spalle, sa chi sta entrando nella camera; ne riconosce il costoso ed elegante profumo. Percepisce il materasso piegarsi sotto il peso dell'originale e poi il tocco leggero della sua mano che le accarezza la guancia facendola sorridere. 

    <<Credevo dormissi ancora>> le sussurra Elijah guardandola girarsi a pancia in su. <<Quello che hai fatto è stato..>> <<Folle? Irresponsabile?>> lo interrompe lei guardandolo come un bambino rimproverato dal padre. <<Inaspettato>> si affretta a riprendere Elijah alzandosi dal letto, camminando poi per la camera. <<Inaspettato quanto l'averti ancora qui Giulia>> continua portandosi la mano destra ad accarezzarsi il labbro inferiore con concentrazione.
Lentamente torna a camminare, questa volta inginocchiandosi accanto alla fidanzata. <<Credo che ci siano segreti che dovremmo svelare per capire molto di più sulla tua magia>> afferma, baciandole la mano e tenendola racchiusa alcuni istanti tra le sue.

  <<Elijah, io non so cosa è successo di preciso. Credevo che Kol mi avesse..>> dichiara la ragazza dovendosi interrompere però a causa di un'altra fitta alla testa. <<Lo ha fatto e Klaus ha fatto lo stesso a lui>> dice l'originale accarezzandole la testa, dispiaciuto di vederla così. <<Hai dormito per una settimana, alternando brevi attimi in cui farfugliavi qualcosa nel sonno>> continua lui sedendosi sul bordo del letto per starle maggiormente vicino. <<Temevamo che Kol ti avesse trasformata>> afferma, appoggiando la mano sul fianco della fidanzata, accarezzandolo da sopra le coperte. 

Entrambi restano a mettere ordine nella propria testa. Il vento fuori fa sbattere leggermente qualche ramo contro la casa, riempiendo l'atmosfera con un leggero ticchettio. Il respiro leggero di Elijah che arriva alle orecchie di Giulia è come una sorta di mantra, aiutandola a rilassarsi e ad allontanare la mente delle cose brutte.

  <<Come puoi essere ancora viva?>> Le chiede Elijah, forse parlando più con se stesso che con la ragazza. Le accarezza il volto con sguardo serio. Percepisce il suo battito cardiaco, costante e normale, che pompa il sangue nelle sue vene. Sente il suo movimento, il suo suono e il suo calore.
Elijah distoglie lo sguardo chiudendo le palpebre con forza.

  <<Elijah, stai bene?>> Gli chiede Giulia mettendosi in ginocchio e appoggiando le mani sulle sue spalle. <<Si, si va tutto bene>> la rassicura l'uomo, girandosi e sorridendole. Le bacia le labbra attirandola a se.


****


  Una volta scesi in cucina, ad attenderli c'è la nonna di Giulia. Alcune tazze di tè sono poste sul tavolo e la donna li invita a prendere posto. <<Tu sai cosa è successo?>> Va dritto al dunque Elijah, accavallando le gambe e appoggiando un braccio sullo schienale della sedia. <<Ci sono segreti di famiglia che ci proteggono>> afferma la donna appoggiando sul tavolo una torta di mele fatta in casa. Giulia guarda la nonna portandosi la tazza alle labbra. Il gusto della menta, dello zenzero e della frutta di bosco si mescolano sulla sua lingua, ricordandole i pomeriggi della sua infanzia.
Sorseggia il caldo liquido contenente nella tazza delle Winx e guarda il suo compagno. Elijah passa il pollice sul bordo della sua tazza in attesa di una risposta dall'anziana donna.

  <<Nella nostra famiglia ci sono vecchie tradizioni. Così antiche la cui origine risale ai celti e anche prima>> spiega la nonna sfilandosi il grembiule da cucina e appoggiandolo, ripiegato, sul tavolo. <<Quando una strega si sposa si fa un incantesimo per proteggere la casa e il marito; quando una strega inizia il suo percorso si fa un incantesimo durante la prima luna piena per donarle saggezza e coraggio>> continua guardando i due a momenti alterni prima di alzarsi lentamente. Uscendo dalla cucina si avvicina alla libreria nel salotto a vista. Sposta un po' di volumi fino a prenderne uno, pesante e antico. 

Tornata dalla nipote e dall'originale e riprende posto, sfogliando il grosso libro dalle pagine scritte a mano. Disegni a carboncino e matita accompagnano incantesimi, riti e altre cose che Giulia non è in grado di descrivere.

  <<E quando una strega nasce in questa famiglia, si fa sulla neonata un incantesimo di protezione>> afferma mostrando alla coppia una pagina in particolare, spingendo al centro del tavolo il tomo. <<Protezione da cosa?>> chiede la giovane donna rivolgendo alla nonna uno sguardo a metà tra il confuso e il curioso. 
  <<Dalle creature sovrannaturali>> dice Elijah, avvicinando a se il libro, leggendo la fitta ed elegante scrittura. Ne riconosce i tratti leggeri, i segni distintivi delle L e delle F le cui estremità sono allungate in sottili linee. E' la calligrafia di una potente strega conosciuta in spagna nel 1397. 

L'anziana donna annuisce ed istintivamente Giulia si porta una mano dietro il collo dove ha una piccola voglia. <<E perchè facciamo questo?> chiede la giovane. Nella sua testa ha solo una domanda: Quanti segreti la circondano?

  <<Alina Navarro. Lei ha scritto questo libro e ha creato l'incantesimo di protezione quando i suoi due figli minori sono stati uccisi dai vampiri nel 1397>> spiega Elijah ricordando perfettamente la donna dai lunghi capelli neri e i due piccoli marmocchi che correvano per i campi di grano. Ricorda anche i loro corpi prosciugati da alcuni vampiri di cui, in seguito, lui e Klaus si sono liberati. 

  <<Con questo incantesimo nessuna creatura sovrannaturale di nessun tipo può ucciderti>> spiega la nonna prendendo le mani della nipote tra le sue. <<E' per questo che Kol non mi ha uccisa>> sussurra Giulia sentendo la mano di Elijah appoggiarsi sulla sua spalla. 
Vorrebbe dire di sentirsi meglio, più sollevata. Ma non è così.

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