Elijah 8.

Giulia allunga le mani davanti a se e chiude gli occhi. La grande stanza che Klaus le ha offerto come luogo dove esercitarsi è silenziosa e illuminata dalle candele nere e bianche e dalla luce del sole che entra dalle enormi finestre. Prende un profondo respiro e una leggera brezza si alza intorno a lei. I capelli le si smuovono appena: le fiamme delle candele che la circondano danzano lentamente.  Intorno a lei un turbinio di petali colorati e soffici e candide piume riempie la stanza. <<Stai migliorando>> afferma Klaus restando sulla porta aperta, proprio davanti a lei, a pochi passi. Giulia sorride, ringraziandolo. <<potresti anche superare la strega Bennet>> continua lui, attraversando la stanza per sedersi sulla poltrona alle sue spalle continuando a sorseggiare del whisky. <<Bonnie utilizza l'espressione Klaus>> puntualizza la giovane strega restando concentrata. Con lei, il temuto ibrido originale è gentile. Non sa dire perchè, non sa neanche se c'è un perchè, ma la cosa non le dispiace. <<Espressione o meno>> dice mentre appoggia il bicchiere sul davanzale della finestra <<vali molto più di lei>> continua facendola sorridere. <<Klaus che fa dei complimenti?>> afferma Kol avvicinandosi alla porta. Le fiamme delle candele nella stanza iniziano a tremare leggermente. <<vattene Kol>> afferma Klaus infastidito. Il fratello minore però lo ignora e resta a guardare Giulia che lotta con tutta se stessa per mantenere il controllo. E' una cosa che le ha detto Elijah: "una strega deve saper mantenere il controllo prima di saper fare incantesimi. Impegno e controllo sono ciò che ti permettono di raggiungere il tuo obbiettivo".

<<Dicono che sei una strega potente. Mi aspettavo da te qualcosa di più che semplici piume e petali di fiore>> nell'udire quel tono canzonatorio, carico di sfida, Giulia stringe i pugni e il turbinio si fa più movimentato mosso da un vento forte che la spettina. <<Credo che Elijah abbia troppa fiducia in quelle come te>> continua Kol facendole aprire gli occhi di scatto. Nello stesso istante le candele si spengono e con esse, il vortice quasi senza controllo di piume e petali cessa. "Fanculo il controllo" pensi mentre ti alzi dal pavimento lasciando cadere a terra alcune piume che ti erano finite sulle gambe incrociate. L'originale davanti a te sogghigna. <<un coniglietto arrabbiato fa più paura di te, Giulietta>> sussurra apparendo davanti a lei, portandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio. <<Tu non hai potere su di me Kol>> afferma stringendo i pugni e guardandolo negli occhi. <<Puoi dire quello che vuoi su di me, puoi non accettare la mia presenza qui. Ma non credere che io abbia paura di te Kol Mikaelson perchè non è così. Sei solo un ragazzino viziato in un corpo immortale. Ti preferivo quando eri nella tua bara con un pugnale di frassino nel petto>> Dietro i due litiganti, ignari della scena, Klaus sorride compiaciuto finendo l'ultimo sorso di quel liquido ambrato nel suo bicchiere. Kol assottiglia lo sguardo, fissando la strega davanti a lui come se potesse farla a pezzettini con gli occhi. <<vedo con piacere che mio fratello Elijah ha ancora un debole per le streghe con le palle>> afferma sorridendole. Giulia serra la mascella. <<come si chiamava quella strega? Fammi pensare...oh, si, Celeste>> continua l'originale mentre il fratello maggiore fa scorrere lo sguardo da lui a Giulia. <<per non parlare di Katherine, ma non era una strega. E tua nonna pure.. certo che è crudele farsi la nipote di una tua vecchia fiamma no?>> Giulia respira lentamente mentre le mani, ancora strette a pugno, iniziano a tremarle. <<Kol, credo che sia arrivato il momento di smetterla con i giochetti>> si intromette Klaus, cercando di placare il meschino senso dell'umorismo del fratello. <<Tu sei solo una dei tanti passatempi nella sua vita immortale, tra qualche anno sparirà dalla tua vita come ha fatto con tua nonna Giulia. Credi davvero che tu sia speciale? Sei solo un secondo del suo infinito tempo>> continua mentre la luce nella stanza si fa sempre più fioca e tenebrosa.  <<Giulia, calmati. Ti sta solo provocando, non dargli ascolto>> afferma Klaus avvicinandosi, con l'intento di placare la sua ira. <<tu sei più forte di così Giulia>> le sussurra stringendole il braccio con delicatezza. In pochi minuti tutto torna alla calma e Giulia sbatte velocemente le palpebre per ricacciare indietro le lacrime. Ringrazia Klaus, guardandolo in quei suoi profondi occhi. Assicuratosi del controllo di Giulia sui suoi poteri, la lascia andare. <<sarò anche una strega, ma mi diverto anche senza poteri>> afferma pacata prima di tirare un pugno, totalmente inaspettato, in faccia a Kol facendogli voltare la testa di lato.
Senza indugio Giulia prende la sua borsa da terra e la giacca che, con il vento che lei ha liberato in precedenza nella stanza, gli è caduto a terra. Esce dalla stanza a passo svelto, scendendo le scale infilandosi il giubbotto.



Il resto della giornata Giulia lo ha passato con i nervi a fior di pelle. Ogni due per tre sbuffava passandosi la mano sulla fronte, pensando a più insulti possibili rivolti a quell'odioso di Kol Mikaelson.
E i vari impegni non l'hanno certo aiutata. Tra ragazzini che passavano in negozio solo per qualche stupida battuta convinti che un insulto o un doppio senso fossero il titolo di un libro; chi insisteva nel chiederle un libro che lei sapeva di non avere in magazzino; chi prendeva un libro, lo sfogliava e poi lo metteva nella sezione sbagliata con poco interesse. 
A giornata lavorativa conclusa avrebbe volentieri raso al suolo un intero quartiere.

Tornando in camera sua, aprendo la porta con un colpetto della spalla, trova finalmente la sua pace. Si lascia cadere sul letto scorrendo il dito sullo schermo del telefono finché il nome Elijah non appare sul suo schermo. Giulia fa scorrere l'icona verde e porta il cellulare all'orecchio. <<Ciao>> dice lei, coprendosi la faccia con il cuscino a forma di nuvola, facendo ridere il fidanzato. <<giornataccia?>> chiede lui facendola sbuffare. <<non ne hai idea guarda>> risponde mettendosi seduta. <<oh si, lo so. Sono stato informato di quello che è successo con Kol>> afferma facendole mordere il labbro inferiore. <<sei.. arrabbiato?>> chiede Giulia con un po' di esitazione. <<No Giulia, ma devi guardarti le spalle da Kol>> le ricorda facendola annuire. <<Starò attenta, te lo prometto>> dice alzandosi, camminando scalza verso il suo armadio. Mentre apre le ante e ascolta le raccomandazioni dell'originale, il pensiero fisso delle parole di Kol le ronzano ancora nella testa. Si chiede se quel fastidioso vampiro originale avesse ragione, se davvero anche lei finirà nella lista come tutte le altre. Vorrebbe tanto chiedere a Elijah qualche informazione a riguardo ma non ne ha il coraggio.
Improvvisamente una strana sensazione le attraversa il corpo. <<Giulia, ti sei addormentata come l'ultima volta?>> chiede Elijah non sentendo più la voce della compagna. <<No, ci sono. Per un attimo non prendeva più>> risponde chiudendo l'anta dell'armadio. Nello specchio davanti a lei vede chiaramente il riflesso di una seconda persona dietro di lei. La figura incappucciata le appoggia la mano sulla bocca, tirandola indietro con forza e il telefono le cade a terra.
Incanalando il potere nelle mani ustiona il polso del suo aggressore, riuscendo a liberarsi per un attimo ma lui è più veloce. Molto più veloce. La afferra nuovamente, tirandola a se. <<credevo che lo sapessi Giulietta. Con me non si scherza>> le sussurra all'orecchio prima di romperle l'osso del collo.


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