Elijah 6
<<Sei pronta?>> urla la donna da fuori la porta della camera di GIulia. Quest'ultima sta agitando un foglio in fiamme. <<qualche minuto e arrivo nonna>> girda aprendo le finestre per far uscire il fumo e l'odore di bruciato. La ragazza osserva i suoi appunti di biologia ormai ridotti in cenere e sospira.
Non è la prima volta che succede un incidente simile; ultimamente i suoi poteri sono aumentati e Bonnie sta cercando di aiutarla a controllarli. Cosa non facile, essendo imprevedibili.
<<Giulia, muoviti; sei in ritardo>> grida nuovamente la donna bussando con forza alla porta.
<<Arrivo>> girda la ragazza prendendo lo zaino e aprendo la porta della sua stanza. Un secondo dopo ritrae la mano dalla maniglia diventata, improvvisamente, incandescente.
Scende le scale guardando il segno rosso sulla sua mano sparire lentamente.
Sale in macchina, mette in moto, e guida verso scuolripensando ai consigli che la strega Bennet le ha dato. <<concentrazione, controllo, equilibrio. Una volta imparato ciò, avrai il pieno controllo>> le aveva spiegato l'amica, appoggiandole le mani sulle spalle.
Giulia sbuffa, parcheggiando l'auto nel parcheggio della scuola. <<più facile a dirsi che a farsi>> sussurra tra se e se.
Caroline batte la mano sul finestrino facendola sussultare. <<ti sto aspettando da dieci minuti>> la rimprovera la vampira precedendola verso l'ingresso. <<ho avuto un contrattempo>> risponde Giulia attraversando i corridoi pieni di studenti ancora addormentati. <<il cane ti ha mangiato gli appunti?> chiede la bionda raggiungendo i loro armadietti. <<no. Hanno solo preso fuoco>> risponde Giulia alzando le spalle. Caroline la guarda confusa e scioccata. <<non è colpa mia. O megli, lo è, ma non direttamente. Non volevo farlo>> risponde la ragazza prendendo il libro di storia. <<pensavo avessi risolto con i tuoi poteri?>> chiede Caroline ma l'altra scuote la testa. <<sono imprevedibili. Un momento prima li controllo e quello dopo d'ho fuoco alla tavola periodica>> risponde sedendosi al banco dietro quello della vampira.
Il loro professore entra in classe e scrive delle date alla lavagna e delle pagine del testo.
<<Hai parlato con Elijah? Magari può darti una mano>> sussurra la bionda, voltandosi verso l'amica. <<non credo che un vampiro originale abbia un manuale delle istruzioni per i poteri da strega>> risponde Giulia lanciando veloci occhiate all'insegnante, assicurandosi che non si accorga della loro conversazione. <<no ma è su questa terra da molto tempo, magari ha dei consigli o conosce qualche strega che ti possa aiutare>> risponde Caroline voltandosi di colpo quando il professore richiama le due ragazze.
Giulia si sporge leggermente. <<questo pomeriggio devo passare da casa Mikaelson per andare a prendere Rebekah. Parlerò con Elijah>> sussurra la ragazza prima di risedersi al suo posto.
****
Quel pomeriggio Giulia si fa trovare davanti alla villa in perfetto orario.
La vampira originale le apre la porta e le sorride. <<sei in anticipo, non sono ancora pronta. Dai viene, entra>> dice facendo spazio e lasciando che l'amica entri in casa.
L'ultima volta che ha messo piede nella villa è stato al ballo organizzato dai Mikaelson.
Giulia segue Rebekah su per le scale, passa davanti ad alcune porte chiuse ed entra nella camera della vampira. <<questa camera è più grande di casa mia>> afferma Giulia guardando in giro, tenendo le mani nelle tasche. <<Nik ha deciso di darmi la camera più grande. Che fratello gentile>> afferma la ragazza aprendo l'armadio e cercando un outfit da mettersi.
<<percepivo la presenza di un cuore puro in questa casa, e chi poteva essere se non tu>> afferma Kol, appoggiato alla porta. Lui e Giulia si rivolgono uno sguardo serio e Rebekah lo intima ad andarsene. <<volevo solo parlare con la nostra amica, non ho cattive intenzioni>> risponde l'originale senza degnare di uno sguardo la sorella.
Un sorrisetto provocante nasce sulle labbra di Kol e Giulia stringe i pugni.
Qualche settima prima i due hanno avuto una discussione e Giulia ha fatto esplodere i finestrini delle auto parcheggiate intorno a loro. Da quel momento ogni occasione era buona, per l'originale, di scateneare e scoprire i poteri della ragazza.
<<ti stai forse trattenendo Giulia?>> chiede Kol. Le luci iniziano a tremare e la ragazza decide di uscire dalla stanza, per evitare di fare danni. Kol la segue a ruota scendendo le scale velocemente ed uscendo nel giardino sul retro.
<<sai, qualcosa mi fa pensare che mio fratello Elijah non è ancora a conoscenza dei tuoi poteri>> afferma Kol incrociando le braccia al petto. Giulia si ferma nel bel mezzo del giardino e si gira a guardarlo. <<tieni Elijah lontano da questa storia>> afferrma indicandolo. Kol ridacchia. <<hai paura che il tuo fidanzato perfetto smetti di amarti?>> chiede assottigliando lo sguardo. <<no, tu hai paura di fargli del male; non è così?>> chiede con un leggero ghigno. Un improvviso vento si alza; le fronde degli alberi si muovono impazzite. Il cielo si annuvola e dei forti tuoni rimbombano sulla città. <<se il tuo scopo è farti scoprire, ci stai riuscendo>> grida Kol, cercando di sovrastare il rumore del vento.
Giulia socchiude gli occhi e l'originale inizia a tossire, portandosi una mano alla gola. In preda al dolore si accascia a terra mentre la ragazza continua a guardarlo intensamente.
<<Giulia?!>> grida Rebekah correndo verso l'amica seguita dai fratelli.
Due mani la stringono in un abbraccio e tutto sembra tornare come prima; il cielo torna azzurro, il vento si palca e Kol si regge sulle braccia respirando profondamente. <<ora basta, Giulia>> le sussurra Elijah cercando di tranquillizzare la compagna.
Lei alza lo sguardo e l'originale le prende il viso tra le mani <<stai sanguinando>> sussurra corrugando la fronte. Giulia si passa il dorso della mano sotto al naso e distoglie lo sguardo da Elijah, allontanandosi da lui.
Mentre Rebekah inizia ad inveire ontro Kol, Elijah segue Giulia verso la villa, richiamandola diverse volte. Con uno scatto appare davanti e le taglia la strada, facendola andare a sbattere contro di se. <<da quanto riesci a fare questo?>> chiede guardando la sua fidanzata dall'alto. Lei lo sorpassa, sussurrando un "non dovresti starmi vicino".
Elijah la ferma per la seconda volta, stringendole il braccio e trascinandola con se nella grande cucina. La fa sedere sul bancone ad isola e, con un tovagliolo di stoffa, inizia a ripulire il viso della ragga. Lei allarga le gambe per permettere ad Elijah di strale più vicino.
<<perchè non mi hai detto di questi poteri?>> chiede l'uomo guardandola negli occhi. Lei alza le spalle e abbassa la testa. <<non sono in grado di controllarli. Potrei farti del male o fare del male alla mia famiglia>> risponde allontanando le mani del vampiro dal suoi viso. <<avresti dovuto dirmelo Giulia, avrei potuto aiutarti>> ribatte lui guardando la ragazza con espressione seria. <<sei arrabbiato?>> gli chiede mentre si mordicchia l'interno della guancia. Lui sospira, le solleva il viso con una mano e la guarda negli occhi. Allontana dalla sua fronte una ciocca di capelli, accarezzandole poi il viso. <<no, ma avrei preferito non restare all'oscuro della cosa>> risponde lui chinandosi e lasciandole un casto bacio sulle labbra. Lui approfondisce il contatto appoggiando le mani sui suoi fianchi. <<non ti da fastidio? Essere fidanzato con una strega, dico>> chiede tirandolo a se per la cravatta. <<a giudicare da quello che hai fatto, potresti essere molto più potente di quello che credi>> risponde unendo nuovamente le loro labbra, questa volta con più foga.
Le mani di Elijah si infilano sotta la maglia bianca della ragazza, le accarezza la schiena e lascia alcuni baci sul suo collo, facendola gemere leggermente.
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