Elijah 2..

Giulia continua ad alzare lo sguardo sulla nonna concentrata sulla sciarpa che sta facendo a maglia. Vorrebbe chiederle dell'uomo che è entrato nella libreria il pomeriggio precedente, ma non ne ha il coraggio, o meglio: non sa cosa dirle.

La osserva seduta sul divano accanto a lei, le mani che si muovono veloci sferrucchiando i fili di lana costruendo diversi disegni sulla futura sciarpa.

<<cosa ti passa per la testa bimba mia?>> le chiede la donna senza distogliere lo sguardo dalle sue vecchie e abili mani.

Giulia si mordicchia il labbro inferiore e spiegazza un angolo della rivista che sta leggendo.
<<ma nulla nonna, stavo solo pensando>> le risponde vagamante la ragazza passandosi la mano tra i capelli.

<<su, parla bimba mia>> insiste la nonna guardandola di traverso, oltre gli spessi occhiali. <<ieri è passato un uomo in libreria>> inizia la ragazza lasciando da parte le rivista di gossip e sedendosi verso la nonna, portando le gambe sul divano. <<e com'era?>> le chiede la nonna sorridendo ma continuando a lavorare a maglia.

Giulia si stringe nelle spalle.
<<era un bell'uomo, elegante e molto gentile ed educato. Sembrava uscito da uno dei tuoi vecchi racconti>> rivela la ragazza guardando la nonna lavorare. <<ah si? E come si chiama?>> chiede l'anziana. <<non mi ha detto il suo nome, però pensava che io fossi te>> Giulia attende una risposta della nonna che non arriva. La donna prende un respiro e lascia da parte i ferri.

Indica alla ragazza la scatola sopra la mensola e la nipote si affretta ad afferrarla, mettendosi sulle punte dei piedi per prenderla. Soffia via la polvere dal coperchio su cui è scritta la parola photo e la porta alla nonna.

Quando era piccola GIulia chiedeva spesso alla nonna di farle vedere quelle vecchie foto, e la nonna l'accontentava, raccontandole le storie dietro quegli scatti.

Iniziano a rovistare nella scatola alla ricercha di una fotografia in particolare. <<eccola finalmente>> afferma la donna portando una mano sul petto e tenendo tra le dita una fotografia in bianco e nero. <<questa foto è stata scattata da una mia vecchia amica. Faceva davvero caldo in quell'estate del 1965 e sarebbe stato il suo ultimo giorno prima di partire per new Orleans>> spiega la donna sorridendo per poi passare la foto alla nipote. Sul rettangolo di carta è ritratta una coppia seduta sull'erba, gli sguardi persi l'uno negli occhi dell'altro; entrambi con il sorriso e il classico abbigliamento anni sessanta.

L'uomo è quello che Giulia ha incontrato nella libreria il giorno precedente; e la giovane donna sua nonna. <<è lui. E' l'uomo di ieri>> afferma la ragazza osservando il viso sorridente dell'uomo. <<si chiamava Elijah Mikaelson ed era l'uomo che tutte volevano>> Giulia prende un respiro e guarda la nonna <<stavate insieme?>> chiede la ragazza ridando la foto alla donna. <<se non fosse partito, non so come sarebbe stata la mia vita>> dice la nonna sospirando. <<ma già conoscevo tuo nonno e col tempo lasciai Elijah al passato>> continua la donna riponendo la foto.

<<Quindi ammetti che tra voi è successo qualcosa>> afferma la ragazza sorridendo alla donna che ha ricominciato a lavorare a maglia. <<Mi aveva invitata alla festa dei fondatori, ma oltre a qualche uscita non c'è mai stato nulla>> risponde la donna mentre Giulia continua a passare le foto che aveva già visto centinaia di volte. <<E perché no?>> Le chiede ancora. In risposta la donna le punzecchia il braccio con uno dei ferretti. <<Perché in cuor mio sapevo che con lui non avrei mai avuto la vita che sto vivendo ora>> risponde.
<<E come hai conosciuto Elijah?>> Chiede nuovamente Giulia, ora un po' rattristata e sempre più curiosa. <<L'ultima volta che mi hai fatto tutte queste domande eri alta un metro e un sottobicchiere>> afferma la donna facendo ridere la ragazza. <<Era un giorno come gli altri e lavoravo in libreria. Mio padre era a una delle solite riunioni del consiglio e io mi annoiavo dall'altra parte del bancone>> inizia a raccontare mantenendo un sorriso sul volto.

Giulia usa il braccio per sorreggere la testa e ascolta incantata il racconto. <<Alzai lo sguardo e lui era dall'altra parte della vetrina, seduto su una panchina del parco a leggere. Forse si sentì osservato, fatto sta che alzò la testa e mi guardò>> conclude ridacchiando. <<E poi?>> La donna guardo la nipote. <<E poi nulla. Per settimane continuò quel gioco di sguardi finché non entrò nella libreria a restituire quel libro. Dopo tanti altri libri mi invitò a fare una passeggiata, andammo alla giornata dei fondatori e mi promise che mi avrebbe fatto da cavaliere durante la giornata di miss Mystic Falls>> la nonna prese un respiro.
Alzò lo sguardo dalla sciarpa e fisso il pavimento coperto dall'antico tappeto. <<Ma lui non venne. Partì la stessa mattina e tuo nonno prese il suo posto in tutto, nelle mie giornate e nella mia vita>>.

__**__

Quel pomeriggio, dopo aver scoperto una parte del passato della nonna, Giulia se ne sta seduta dietro il bancone a giocare col cellulare.
Il campanello attaccato alla porta inizia a trillare all'ingresso di Kol.

<<Ciao principessa>> la saluta andandole incontro. <<Hai da fare venerdì sera?>> Le chiede appoggiandosi al ripiano e sorridendole. <<Dipende dalle tue prossime parole>> afferma sorridendogli. <<Mio fratello Klaus ha organizzato una festa a casa, sarà una cosa in grande stile. Verrai non è vero?>> Chiede. La ragazza storce il naso. Caroline l'aveva avvertita di stare alla larga dagli originali. <<Non so.. ho delle cose da fare>> risponde stringendosi nelle spalle. Kol corruga la fronte in un'espressione dolce. <<Ci sarà tutta la città>> l'informa.

<<E qual è il motivo di questa festa?>> Chiede la ragazza scrutando gli occhi del ragazzo. <<Dopo tantissimo tempo la nostra famiglia è finalmente riunita e nostra madre ha deciso di organizzare un ballo per l'occasione rara quanto unica>> Giulia sa che il ragazzo le nasconde qualcosa. <<Ci penserò>> risponde. Kol batte le mani sul bancone e arretra verso la porta. <<Ti farò avere un invito Giulia>> dice prima di uscire dalla libreria.

L'idea di andare ad un ballo non l'attira per nulla. Non aveva un vestito e stare al centro dell'attenzione non le importava, specialmente se le attenzioni venivano da una famiglia di vampiri originali.


___****___

Purtroppo venerdì arrivò e con esso anche un postino.
Sua nonna accoglie il fattorino stando seduta dietro al bancone, firma alcuni fogli di consegna e ringrazio il ragazzo appoggiando le mani sulla scatola nera con rifiniture color crema. Una busta da lettere riportante il nome di Giulia è incastrata tra il coperchio e il nastro blu che decora la scatola.

<<Giulia, c'è un pacco per te>> le grida la donna. Giulia scende i gradini che conducono all'appartamento sopra la libreria e raggiunge la nonna. <<Cos'è?>> Le chiede ricevendo un'alzata di spalle dalla donna.

Afferra la busta e la apre. Al suo interno c'è l'invito ufficiale al ballo della famiglia Mikaelson e tra le firme c'è anche quella di Elijah. <<Su, aprilo>> la incalza la nonna.
Giulia scioglie il fiocco e solleva io coperchio; al suo interno c'è un vestito da sera blu notte, il corpetto decorato con piccoli swarovski con un profondo scollo e le maniche di pizzo.

Giulia sgrana gli occhi e guarda la nonna. <<Be' certo non badano a spese>> afferma la donna osservando l'abito ancora nella scatola. Giulia scuote la testa. <<Lo rimando indietro. Non posso accettare>> afferma prendendo il coperchio notando solo ora un biglietto appiccicato all'interno di esso. Lo stacca delicatamente e lo apre, leggendo le frasi scritte con una perfetta calligrafia in inchiostro nero.

"Per ripagare la brutta figura dell'altro giorno. Spero di vedertelo indossare alla festa.
E.M."

<<Se vuoi essere presentabile ti conviene iniziare a prepararti>> le dice la nonna chiudendo la scatola mentre la nipote osserva ancora l'elegante calligrafia. Elegante e perfetta come il suo proprietario.
<<Non credo che ci andrò>> ripete prendendosi uno scappellotto sulla nuca.

<<Non starai a casa a guardare Supernatural, Giulia. Se avessi ancora la tua età mi infilerei subito in questo vestito e andrei a quella festa>> la rimprovera lasciandole tra le mani la scatola. <<Fallo per Lui. Ti ha anche regalato questo>> continua la donna preparandosi a chiudere la libreria. Giulia prende un lungo respiro e sale le scale.

Intorno alle nove lei è già pronta. Indossa il vestito regalatogli e un paio di décolleté nere lucide. I capelli sono stati arricciati e legati in un'elegante chignon e un leggero trucco le valorizza lo sguardo. Sua nonna bussa alla porta avvisandola che una macchina l'attende.
Prende l'invito e una borsetta, si infila una giacca elegante e raggiunge l'ingresso. <<Divertiti e salutalo da parte mia>> le sussurra la nonna mentre la guarda attraversare il vialetto e salire saluto nera tirata a lucido. <<Sono al suo servizio questa sera, richiesta del signor Mikaelson>> afferma l'autista iniziando a guidare verso la residenza degli originali.

Nel giardino sono già parcheggiate tantissimi auto. L'autista si ferma davanti l'ingresso, scende e va ad aprire la portiera aiutando Giulia a scendere. Lei lo ringrazia con un gentile sorriso. Sale i gradini tenendo lo sguardo dritto davanti a se. Le persone si girano a guardarla quando varca la soglia entrando nel grande ingresso. Un uomo in smoking le prende il soprabito. Lo spacco del vestito mostra la sua gamba fino a metà coscia e i piccoli swarovskil luccicano leggermente sotto la luce del grande lampadario che pende dal soffitto al centro dell'ingresso circolare. <<sei davvero magnifica>>.

Giulia si volta incorciando lo sguardo con quello di Elijah che le prende la mano, baciandone il dorso prima di presentarsi. <<sono Elijah Mikaelson, l'altro giorno non mi sono presentato a dovere>> afferma guardando la ragazza in tutta la sua figura. L'uomo alza lo sguardo verso la scalinata. Giulia si gira, osservando le persone che guardano la sala sotto di loro. <<con il tuo mermesso>> afferma lui raggiungendo la scalinata, salendo verso quello che lei riconosce essere Kol.

<<loro sono i Mikaelson>> afferma Damon apparendo accanto a lei. <<Mi hai spaventata idiota>> risponde la ragazza senza levare gli occhi dall'elegante figura di Elijah. <<non sapevo conoscessi Elijah>> continua lui guardando la ragazza. Lei ricambia lo sguardo. <<non sapevo venissi>> dice alzando un sopracciglio. <<sono qui per Elena>> risponde il maggiore dei fratelli Salvatore.

Elijah richiama l'attenzione della sala, poi inizia a parlare. <<quando mia madre organizza una festa come questa è tradizione aprire la serata con un ballo. Abbiamo scelto un valzer di qualche secolo fa, quindi vi chiediamo di trovare un partner e di raggiungere la sala da ballo>> conclude facendo alzare un leggero vociare nella sala. <<qualcosa mi fa crede che voi non siate qui solo per il rifresco>> afferma GIulia voltandosi verso Damon, guardandolo a braccia incrociate. <<sei una strega Giulia. Conosci già la risposta>> afferma sorridendole, lasciandola sola. <<sensitiva>> risponde lei a voce bassa.

Una mano si posa sulla sua spalla e voltandosi, incontra Kol. <<mi concedi questo ballo?>> le chiede tendendole la mano che lei stringe.  Una strana sensazione le attraversa il corpo a quel contatto. Cercando di ignorarla, segue l'originale nella sala da ballo.

Seguendo i passi del ragazzo, si guarda intorno. Elena balla con Damon; Caroline con quello che ha capito essere Niklaus; Matt con l'unica figlia della famiglia originale, Rebekah. Tutti i suoi amici sembrano pronti ad una guerra imminente.

<<scommetto che questo vestito è stato un regalo di mio fratello>> dice Kol, facendo volteggiare Giulia, tenendole la mano sinistra. <<ha buon gusto>> afferma la ragazza, abbassando la testa. <<sei un'ottima ballerina>> afferma Kol, allungando il braccio allontanando per un attimo la ragazza da se, stringendola nuovamente pochi secondi dopo. <<merito del cavaliere>> sorride lei.

Secondo dopo secondo, quella sensazione aumenta dentro di lei senza lasciarla un secondo. <<posso complimentarmi con la tua bellezza? Sei la più raggiante tra tutte questa sera>> continua lui avvicinando il viso all'orecchio della ragazza. <<l'alternativa era restare a casa a guardare serie tv mangiando gelato>> afferma lei facendo ridacchiare il ragazzo.
La musica cambia e dopo un volteggio si ha un cambio di coppie che fa ritrovare Giulia tra le braccia di Elijah. La strana sensazione sparisce nel momento stesso in cui i loro occhi si incontrano.

<<buonasera Giulia>> afferma lui guidando la ragazza.

L'originale la guida per la sala da ballo, facendola volteggiare e senza sciogliere i loro sguardi. La ragazza si sente a suo agio tra le braccia del vampiro, nonostante le messe in guardia su quell'antica famiglia. <<scommetto che hai chiesto a Manoli di me>> rompe il silenzio tra loro, facendola sorridere. <<si, mi ha raccontato qualcosa>> risponde lei distogliendo lo sguarto per un secondo. Quando lo rialza sul volto di Elijah, lo trova già a guardarla con le labbra leggermente socchiuse.

<<ti andrebbe di fare una passeggiata?>> le chiede lui facendole strada oltre il piccolo cerchio di pubblico verso la grande porta a vetri che porta al giardino, dopo aver ricevuto il suo consenso.

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