"Sono Thor figlio di Odino, padre degli dèi, e di Jǫrð; appartenendo alla stirpe divina degli Aesir, dimoro ad Asgard, nel regno di Þrúðvangar e più precisamente nella sala detta Bilskirnir.
Vivo lì assieme alla mia famiglia: mia moglie, la dea delle messi, del grano, del raccolto e della terra, è chiamata Sif.
Nella mia personalità sono prominenti due tratti: quello del gigante accigliato e brutale, collerico e facilmente suscettibile, ma anche una raffigurazione più bonaria e talvolta dai contorni comici.
Sono il Dio del tuono e della tempesta.
Possiedo l'"arma" divina, la "virtù", ossia la "vista" del principio cosmico (il martello di Thor) e sono inoltre il protettore dell'umanità.
Quindi benvenuto umano al cospetto del grande Thor. Nel bel mezzo della mia lotta contro Jotnar, ho trovato del tempo per giudicare voi, ma badate bene, non avrò pietà. Le mie saette bruciano contro le mie mani, pronte a scagliarsi contro chiunque si riterrà superiore a me, non rispettando le regole.
E soprattutto ricordate che soltanto in tre sarete dichiarati virtuosi dal mio martello e riceverete le rune per entrare nel Valhalla."

[Scritto dalla Fenice e dal Kraken ~itschiarus e AndreaSalvati5]

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4) "I flagelli: libertà" di isabel-giacomelli

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