In quel momento non rimuginai più di tanto su come avessi fatto ad essere tanto veloce, sapevo solo che mi ero parata davanti a lui.
«Sta fermo»
Cercai di sembrare il più minacciosa possibile anche se il cuore stava per esplodermi nel petto.
«Oggi deve proprio essere il mio giorno fortunato. Banchetterò con quattro anime!»
Non sembrava affatto stupito della mia presenza, ma non ci badai più di tanto. Dovevo rimanere concentrata.
Approfittai della sua distrazione per colpirlo con un pugno al viso.
Rimasi sbalordita quando il colpo andò a segno, anche se le nocche della mano adesso facevano un male cane.
«Indietro spirito maligno!» gli intimai.
Lui indietreggiò barcollando e si piegò leggermente in avanti a causa del colpo subito.
Ma in un attimo si riprese e corse verso di me.
Sferrò qualche colpo che inspiegabilmente riuscii a parare, tranne l'ultimo.
Mi aveva presa in pieno sullo zigomo.
Il dolore che mi pervase era terribile ma feci finta di nulla.
Chissà quanto ancora potevo tenerlo impegnato; Moon doveva riprendersi in fretta e darmi una mano.
Mi misi in posizione di difesa, con i pugni tesi in avanti, come avevo visto fare in qualche film d'azione.
«Forza! Fatti sotto!»
Lui non se lo fece ripetere due volte e caricò verso di me.
Si buttò sulla mia spalla con tutto il suo peso spostandomi di qualche centimetro.
Nonostante mi sentissi più forte ora che ero un Counter non riuscii a mantenere l'equilibrio a causa della sua forza e venni scaraventata per terra di schiena.
Ebbi la lungimiranza di tenere su la testa in modo da non farla impattare con l'asfalto altrimenti sarebbe stata la fine.
Lo spirito maligno adesso si trovava sopra di me.
Aveva cominciato a sferrare una serie di colpi e io provai a pararli come meglio potevo, ma ogni volta che uno dei suoi pugni toccava il mio viso avrei voluto mettermi ad urlare per quanto facesse male.
Mi sentivo sfinita, volevo solo svenire e non sentire più nulla.
Ma non potevo farlo.
La vista stava però cominciando a diventare appannata.
Ma quando stavo per temere per il peggio vidi entrare nel mio campo visivo Moon.
Il ragazzo mi tolse l'uomo di dosso e adesso l'unica cosa che vedevo era il cielo.
Sentivo che i due stavano lottando, ma dopo qualche secondo fui avvolta dal buio.

Mi svegliai con un forte dolore alla testa.
Mi ci volle qualche secondo per mettere a fuoco lo spazio intorno a me.
Mi trovavo in una camera da letto, fortunatamente non si trattava di un ospedale.
«Meno male, pensavo di dover rimanere qui fino a stanotte»
Mi voltai di scatto verso la mia destra e vidi che Moon era seduto per terra accanto al letto su cui mi trovavo.
In un attimo il ricordo di ciò che era successo riaffiorò e mi sollevai di botto «L-lo spirito maligno...»
«Tranquilla, è tutto apposto. L'ho evocato»
«E il tuo fianco? Sei stato accoltellato»
«Fortunatamente non si tratta di una ferita profonda, arrivati a casa mi sono medicato ma quando la signora Chu lo saprà vorrà comunque curarmi»
Dopo aver appreso di quelle due notizie potei tirare un sospiro di sollievo e mi lasciai andare nuovamente sul cuscino.
«Dove mi trovo?»
«A casa dei miei nonni. Volevo portarti dagli altri, ma loro hanno insistito per farti riposare qui dato che li hai aiutati»
Mi ero messa a sedere appoggiando la schiena sulla testiera del letto.
«Loro sanno degli spiriti maligni e dei Counter?»
Lui accennò un piccolo sorriso «No, ho dovuto cancellare dalla loro memoria le parti più compromettenti, persino quella di te che appari all'improvviso davanti a quell'uomo»
«Devo aver corso davvero molto veloce, non mi sono nemmeno accorta di averlo fatto» mormorai tra me e me.
«Perchè non lo hai fatto»
«Come scusa?»
«Non ti ricordi di aver corso perchè non lo hai fatto. Sei apparsa davanti a lui come se ti fossi... teletrasportata»
«Teletrasporto? È anche questo uno dei poteri dei Counter?»
«Nessuno di noi sa farlo. Tu sei la prima, deve essere la tua specialità»
Non sapevo come avrei dovuto comportarmi dopo aver appreso di quella notizia.
Sicuramente non come Moon che sembrava al settimo cielo.
Non mi era mai capitato di eccellere in qualcosa, perciò sapevo bene di non essere in grado di gestire una situazione del genere.

Dovevo andarmene.
Mi tolsi la coperta di dosso e mi alzai in piedi nonostante il terribile mal di testa che mi fece venire le vertigini.
«Dove vai? Andiamo dagli altri così la signora Chu ti medica il viso»
«Non ti preoccupare, sono solo delle ferite lievi»
Mi diressi verso la porta per andarmene ma prima di uscire dalla stanza mi fermai e senza voltarmi verso di lui dissi «Non dire agli altri di quello che é successo oggi né tantomeno di questo... potere. Ti prego»
Non aspettai una sua risposta ed uscii.

Fortunatamente ero riuscita ad evitare i suoi nonni mentre mi dirigevo verso la porta d'ingresso.
Volevo solo andare a casa senza dover più parlare con nessuno.
Quando arrivai a casa passai dal bagno per vedere come era ridotta la mia faccia e constatai che quel bastardo mi aveva proprio conciata per le feste.
Avevo varie ferite insanguinate e un paio di lividi.
Moon doveva avermi medicato come poteva, tamponando il sangue e facendolo arrestare per far formare la crosta.
Successivamente andai in camera mia e mi buttai sul letto.
Mi sentivo ancora sfinita; avrei voluto dormire un altro po', ma i pensieri che mi affollavano la mente non me lo permisero.
Avevo affrontato uno spirito maligno per proteggere due persone indifese.
Lo avevo fatto come potevo, senza un allenamento adeguato.
Non avevo fatto molto, ma avevo dato il tempo a Moon di riprendersi.
Stavo per caso cambiando idea?
Stavo rivalutando l'offerta di diventare un Counter?
In quel momento tutte le mie certezze stavano pian piano crollando.
Ero decisa a non voler più stare lì, eppure adesso sembrava tutto così discutibile.
In fondo vivere per aiutare le persone non era una cosa così brutta, magari farlo mi avrebbe convinta che vivere non era poi così male se potevo mettere le mie capacità a servizio della buona gente.
Scossi la testa cercando di riprendermi.
Mi girai dall'altro lato sperando di addormentarmi e non pensare più.