31
Eravamo da poco tornati al covo quando Mo Tak fece il suo ingresso e si diresse al piano di sopra, in armeria, senza dare conto a nessuno.
Noi lo seguimmo per cercare di capire cosa stesse succedendo.
Aveva preso un borsone nel quale, poco dopo, mise una mitraglietta e un sacco di munizioni.
Di sfuggita vidi che aveva un taglio sul collo dal quale stava uscendo una quantità non indifferente di sangue.
«Mo Tak, tutto bene?» Chu, come me, doveva aver visto la ferita «Che stai facendo?»
«Cos'è successo?» gli chiesi preoccupata.
«Ho incontrato Ma Ju Seok»
«L'hai incontrato?»
La signora Chu si avvicinò a lui «Prima ti curo, okay?»
Ma Mo Tak si scostò, non sembrava importargli; chiuse la zip della borsa in cui aveva posato l'arma e ci superò con passo spedito.
A quel punto Moon gli corse dietro e gli si parò davanti poggiandogli una mano sul petto «Mo Tak»
«Spostati, Moon»
«Perchè fai così?»
«Spostati, ho detto!» lo scansò brutalmente.
«Fermati. Abbiamo ancora una chance»
Mo Tak si fermò di colpo e poi si voltò verso di lui «Una chance?»
«Il signor Ma è ancora cosciente. Ho sentito la sua voce. Mi ha salvato da Pil Gwang, quindi abbiamo ancora una chance. Possiamo evocarlo e salvare tutti. Forse anche tu ti sei salvato grazie al signor Ma»
«Basta!»
In un millesimo di secondo Mo Tak gli sferrò un pugno sul viso.
Moon cadde a terra.
Il mio cuore aveva fatto un salto nel petto, non mi sarei mai aspettata una reazione del genere da parte di Mo Tak.
«Falla finita! Sei ancora convinto di salvarlo? Sai cosa ha fatto quello spirito maligno?!» si sporse verso di lui ma Ha Na lo fermò per evitare che potesse avventarsi sul ragazzo.
Moon si rialzò, del sangue gli macchiava il labbro «Dobbiamo salvarlo. Perchè arrendersi se c'è una possibilità? Possiamo evocarlo e salvare tutti! Perchè dovremmo arrenderci?»
«Ora basta! Che vi prende?» urlò Chu.
«Han Ul!» gridò Mo Tak «Han Ul... è morto»
Si riferiva al suo collega.
«Cosa?»
«Quella carogna... ha ucciso Han Ul. Senza...» aveva abbassato il tono di voce «...senza esitazioni. Ha ucciso Han Ul come se niente fosse» si asciugò con un gesto veloce gli occhi ormai lucidi «L'ha semplicemente ucciso. Perchè non vuoi arrenderti? Perchè? Quanti altri morti devono esserci? Maledizione!» si avvicinò a Moon «Adesso... farò a modo mio. Io lo ucciderò» riprese la borsa e se ne andò ignorando Chu che lo chiamava.
I miei pensieri erano in contrasto. Nonostante fino a poco prima ero dalla parte del ragazzo adesso non sapevo più cosa era meglio fare.
Da una parte il pensiero di dover uccidere una persona mi dava il volta stomaco, ma dall'altra forse era la cosa più sicura da fare e sapevo bene che se non fossimo intervenuti immediatamente la morte di Han Ul sarebbe stata solo l'inizio.
Mi mossi senza pensare altro.
Uscii e vidi Mo Tak salire in macchina.
Aprii la portiera del passeggero e mi sedetti accanto a lui.
«Che fai? Perchè sei venuta?»
«Andiamo. Da solo non puoi prenderlo»
Dal modo in cui aveva sbuffato capii che la mia presenza non gli faceva piacere, ma non sarei scesa da quella macchina per nessun motivo al mondo.
Da quando tutta quella mia avventura da Counter era iniziata non avevo avuto molte interazioni con Mo Tak; infatti, il viaggio in macchina fu abbastanza silenzioso. Probabilmente non si sarebbe mai aspettato una cosa del genere da parte mia.
Arrivammo in una sorta di ufficio in disuso. Vi erano mobili coperti da teli di plastica e dei graffiti qua e la.
Per non parlare delle cartacce e dei rifiuti sul pavimento.
Feci un veloce giro di ricognizione «Se n'è andato. Qui non c'è nessuno»
«Dove potrebbe essere? Il cadavere di Han Ul è sparito»
Dopo un altro veloce giro di perlustrazione uscimmo dall'edificio ed entrammo nuovamente in macchina.
Lanciai uno sguardo verso Mo Tak, sembrava su tutte le furie.
«Sei veramente intenzionato ad ucciderlo?» gli chiesi.
«Se me lo chiedi vuol dire che tu non lo sei»
Non mi servì dargli una risposta verbale per fargli capire che aveva ragione.
«Allora perché sei venuta?»
«Anche io all'inizio pensavo che forse sarebbe stato meglio eliminarlo. Ma poi siamo riusciti a scoprire che il signor Ma c'è ancora»
«Anche tu la pensi come Moon»
«Il mio pensiero non è stato alterato dalle parole di Moon. Non sono venuta con te per aiutarti ad ucciderlo. Non è giusto per le anime intrappolate dentro lo spirito maligno»
Speravo di riuscire a convincerlo, ma la sua espressione mi sembrava sempre la stessa «E se in futuro dovessero esserci altri spiriti maligni completi? Li vuoi uccidere tutti?»
Quella frase gli fece cambiare leggermente espressione.
«Al momento questa sembra la strada più semplice, ma fidati, non lo è. Io ne so qualcosa»
Forse ci stavo riuscendo, forse lo stavo convincendo.
Solo che lui non disse nulla fino a quando il suo telefono non squillò «Parla Ga Mo Tak» fece una pausa mentre la persona dall'altro capo del telefono diceva qualcosa «Dove?»
«Che succede?»
«Era un'infermiera. Mi ha detto che Han Ul è in ospedale»
«Si chiama Kang Han Ul» disse Mo Tak non appena arrivammo al banco informazioni.
«Ha...» sembrava far fatica a tenere una voce composta ma si sentiva che era pervaso da un mix di emozioni «Ha poco più di 20 anni, l'hanno trovato svenuto a Jungjin-dong»
L'infermiera ci indicò dove si trovava e quando arrivammo vidi che il ragazzo era sdraiato e sembrava stesse dormendo.
Ha Na arrivò quasi subito.
L'avevo chiamata quando eravamo in macchina.
Gli poggiò una mano sulla fronte per leggergli i ricordi «Non può essere. Moon aveva ragione. È stato Ma Ju Seok. L'ha salvato»
«Quindi non è stato rimpiazzato del tutto da Hwang» dissi io.
«È riuscito ad avere il controllo solo per pochi secondi. Ma sì, era lui»
Stavamo rientrando al covo per dare la buona notizia alla squadra quando Chu ci contattò tramite l'auricolare.
«Ma Ju Seok, cioè Hwang, è qui»
Quella frase mi fece gelare il sangue nelle vene.
Hwang era nel covo e sicuramente non era passato solo per fare due chiacchere.
«Signora Chu, dovete nascondervi. Siete in pericolo!» era stato Moon a parlare e ciò mi fece intuire che mentre noi eravamo via il ragazzo doveva essere uscito lasciando soli Chu e il presidente Choi.
«Anche noi dobbiamo andare!» urlò Mo Tak visibilmente preoccupato e premendo il pedale dell'acceleratore.
«Vi porto io» dissi mentre sfrecciavamo tra le macchine.
«Meglio di no, fare due viaggi ti indebolirebbe troppo»
«Esatto, poi saresti troppo debole per affrontare Hwang»
«Allora vado da sola, la signora Chu e il presidente Choi stanno correndo un grosso rischio»
«Assolutamente no. Mi dispiace dirtelo ma anche tu non potresti fare molto da sola»
«Ma...»
«Moon sta andando da loro. Fidati di lui»
Poco dopo però ci ritrovammo fermi nel traffico.
Aspettai due minuti, poi cinque.
Stavo iniziando a spazientirmi «Mi dispiace, ma non posso aspettare ancora» detto ciò chiusi gli occhi.
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