25

Quando riaprii gli occhi ero accanto ad Ha Na, Gelly stava per sferrare il suo colpo.
Le bloccai il pugno a mezz'aria; il movimento mi riaccese il dolore alla schiena, cercai di non farci caso.
Lo sguardo della donna cambiò «Come cavolo è possibile?»
Solo in quel momento mi ero resa conto di ciò che avevo appena fatto.
Adesso sapeva del mio potere, non potevo più tornare indietro.
Mi maledissi nella mia testa e sapevo anche che Ha Na non ne sarebbe stata contenta, ma se le fosse successo qualcosa di brutto solo perchè avevo paura di espormi non me lo sarei mai perdonata.
«Non dovevi sottovalutarmi» le dissi sorridendo per farle capire che non ero così insignificante come probabilmente pensava.
Lei prese a ridere «Perfetto, sarà più soddisfacente ucciderti. Così potrò ottenere questo magnifico potere» poi cominciò a dimenarsi per liberarsi dalla mia presa, ma una voce ci interruppe.
«Tu non te lo meriti»
Ci voltammo entrambe, il signor Hwang era a qualche passo da noi.
«Prima però mi devo sbarazzare di te» l'uomo tese una mano verso di noi e con la psicocinesi trascinò Gelly verso sé.
Io mi apprestai ad andare da Ha Na quasi noncurante del fatto che Hwang era a qualche metro di distanza da noi.
«Ti avevo detto di non farlo scoprire a quei due spiriti maligni» disse secca lei.
Possibile che in una situazione del genere doveva mettersi a rimproverarmi?
«Si si, ne parliamo dopo» la liquidai io aiutandola ad alzarsi.
Lei si fermò «Non possiamo andarcene»
«Perchè? Approfittiamone ora che sono distratti»
«Se Hwang la uccide otterrà più potere e per noi sarà un problema»
«Quindi? Cosa vuoi fare?»
«Le diamo un modo per scappare» scrollò le spalle e poco dopo riuscì ad usare la psicocinesi contro Hwang proprio mentre era intento a soffocare Gelly.
Era riuscita a scaraventarlo di lato abbastanza lontano dalla donna.
Rimasi sorpresa.
Ha Na si era allenata tanto sulla psicocinesi ma l'avevo vista solo sollevare qualche oggetto.
Non sapevo che fosse capace di una cosa del genere.
Doveva essersi allenata parecchio.
«Ora possiamo andare»
Mentre correvamo via lanciai uno sguardo verso Gelly e vidi che se l'era già data a gambe.

«Quindi quei due hanno litigato» fece Moon mentre Chu mi guariva.
Mo Tak non riusciva a stare fermo, continuava a fare avanti e indietro «È un grande problema. Se lui la uccidesse e ne assorbisse il potere, diventerebbe così potente da impedirci di evocarlo»
«Okay, ho finito» disse Chu.
Mi abbassai la maglietta e stirai un po' le braccia.
Ero tornata come nuova.
Ringraziai Chu e stavo per andare a prendere un po' d'acqua quando Ha Na mi interruppe.
«Non hai intenzione di dire cosa hai fatto oggi?»
Dannazione, speravo che se lo fosse dimenticato ma in cuor mio sapevo che non era una cosa di cui ci si potesse dimenticare.
«Che è successo?» Moon, giustamente, sembrava allarmato.
«Ho usato il mio potere e sia Gelly che Hwang lo hanno visto. Contenta?» mi rivolsi ad Ha Na.
«Jieun, ti avevamo detto...»
«Sì, lo so. Ma non avevo altra scelta» guardai Moon «Ha Na era in pericolo. Non me lo sarei mai perdonata se le fosse successo qualcosa per colpa mia»
«Adesso il loro obiettivo non sarò più solo io» mormorò il ragazzo.
«Prima o poi sarebbe successo» stavo palesemente facendo finta che non mi importasse, speravo che non se ne accorgessero.
Era ovvio che ero terrorizzata al solo pensiero di essere appena entrata nel loro mirino, ma ammetterlo non avrebbe di certo migliorato la situazione.
«Adesso, se non vi dispiace, vorrei andare a riposarmi»
Entrai in camera e mi chiusi la porta alle spalle.

La mattina era arrivata troppo in fretta; volevo rimanere nel letto, ma qualcuno si stava allenando sul ring e il rumore era così tanto che riaddormentarsi sarebbe stata un'impresa.
Mi alzai dal letto e vidi che Ha Na stava dormendo.
Uscii dalla camera per andare a prendere dell'acqua e vidi che Moon e Mo Tak erano sul ring.
Il ragazzo lo stava attaccando con la psicocinesi e lui provava a resistergli.
«Che state facendo?» chiesi con la voce un po' assonnata.
«Oh Jieun, buongiorno» mi salutò Moon con un veloce gesto della mano.
«Mi sto allenando a resistere alla psicocinesi» mi rispose Mo Tak.
«Ah, capisco»
«Ti vuoi unire a noi?»
«Magari dopo»
Mi diressi verso il frigo e presi una bottiglietta d'acqua.
Stavo per rientrare in camera mia quando Ha Na uscì di corsa, per poco non mi colpì in faccia con la porta.
«È Ma Ju Seok, è arrivato»
«Dove?»
«Un albergo a Jungjin 2-ga. Sta entrando»
«Un albergo?» 

«E ora dove andiamo?» chiesi subito dopo aver superato la grande porta d'ingresso dell'albergo indicato da Ha Na.
«Ha premuto uno dei pulsanti in alto» la ragazza percorse la hall ed entrò nell'ascensore, noi la seguimmo.
Premette il tasto ''123'', l'ultimo piano di quell'altissima struttura.
Le porte si chiusero davanti a noi e l'ascensore cominciò a salire e con esso anche la mia ansia.
Stavamo andando incontro a Ma Ju Seok, eravamo in maggioranza, ma lui era più forte di noi.
«Questo è l'hotel più alto di Jungjin?» chiese Chu distogliendomi dai miei pensieri.
«Sì. Dal tetto si vede tutta la città» rispose Mo Tak.
«Perchè Ma Ju Seok è venuto fin qui?»
«Moon, attiva il Territorio per sicurezza»
Moon tese le braccia, ma non successe nulla.
Intanto l'ascensore continuava a salire, eravamo quasi arrivati.
«Che sta succedendo? Perchè non compare?»
«L'altezza» disse Moon ad un tratto «Il Territorio è limitato dall'altezza. Non arriva così in alto»
Quella frase mi fece gelare il sangue nelle vene.

Poco dopo le porte si aprirono.
Eravano davvero intenzionati ad affrontare Ma Ju Seok senza l'aiuto del Territorio?
Sembrava proprio di sì, quindi non mi opposi.
Il corridoio che ci trovammo davanti era deserto.
«Deve essere in una di queste camere»
Moon non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase che una delle porte davanti a noi si aprì.
Fummo tutti sorpresi quando scoprimmo che non si trattava di Ma Ju Seok ma del signor Hwang.
«Non può essere. Ce ne dobbiamo andare» disse Chu preoccupata «Non abbiamo il Territorio, siamo in pericolo»
«Allora è così che si chiama. Quell'energia che evocate si chiama ''Territorio''. Ne avete bisogno, ma non potete evocarlo qui. D'altra parte, a noi non serve» disse l'uomo con un ghigno.
Ad un tratto una porta dietro di noi si aprì.
Ci voltammo, ma sapevamo già chi ci saremmo trovati davanti: il signor Ma.
Lui si mise a ridere riuscendo comunque a mantenere un'espressione che incutesse timore «Mi avete seguito fin qui»
«Mi fa piacere. Questa sarà... la vostra tomba» concluse Hwang.
Il cuore prese a martellarmi nel petto.
Ci eravamo cacciati in un gran casino, e per di più senza Territorio.
Ma, d'altra parte, cosa avremmo dovuto fare?
Scappare?
Non ere un'opzione fattibile, quei due spiriti maligni non avrebbero esitato un attimo a colpirci alle spalle.
«Io prendo Ma Ju Seok» in un attimo Moon prese a correre verso di lui.
«Noi prendiamo Hwang Pil Gwang» disse Ha Na.
Cominciammo quindi a correre verso di lui; ma l'uomo, con un solo gesto delle mani, ci scaraventò di lato, contro i muri, come se fossimo dei moscerini.
Un forte dolore alla schiena e alle spalle mi pervase.
Dopo essere arrivata per terra vidi che anche Moon era nella nostra situazione, il signor Ma doveva aver fatto lo stesso con lui.
Mo Tak si alzò e noi lo seguimmo.
A turno, iniziammo a sferrare una serie di colpi, ma nulla sembrava scalfirlo.
Continuava a usare la sua psicocinesi contro di noi.
Ero ancora una volta a terra.
Hwang si trovava qualche passo avanti a me, mi dava le spalle.
Lo vidi bloccare Chu e scagliarla contro Mo Tak.
I due finirono a terra.
Ha Na si lanciò contro di lui ma l'uomo la bloccò a mezz'aria e la scaraventò prima sulla parete di sinistra e poi su quella di destra.
Dovevo agire, avevo il piccolo vantaggio di trovarmi alle sue spalle.
Mi alzai di scatto e provai a bloccarlo.
Non sapevo nemmeno io cosa volessi fare di preciso, mi ero semplicemente mossa senza pensare.
Inutile dire che fu una pessima idea.
Hwang fece un salto e io finii contro il soffitto con la schiena per poi cadere sul pavimento a pancia in giù, sentii mancarmi l'aria.
Eravamo di nuovo stati messi tutti al tappeto.
Mi voltai per vedere come se la stesse cavando Moon. 
Ma Ju Seok lo aveva messo spalle al muro e usando la psicocinesi gli stava impedendo di respirare.
Il ragazzo cercava di divincolarsi ma non sembrava servire a niente.
Poi Ma Ju Seok lo scaraventò malamente lungo il corridoio facendolo rotolare verso Hwang.
«Moon!» urlò Chu.
«No!» fece Ha Na.
Improvvisamente vidi Mo Tak alzarsi di scatto placcandolo fino a quando la schiena dello spirito maligno non incontrò il muro.
Ha Na si alzò nuovamente in piedi e corse in direzione di Ju Seok. 
Lui tese una mano per bloccarla con la psicocinesi ma lei si abbassò afferrandogli la gamba del pantalone e facendolo girare di spalle.
L'uomo però la colpì con la psicocinesi. 
Tutto stava avvenendo così velocemente che non capivo se ciò che facevo avesse senso o meno.
Non avevo tempo per pensare, quindi mi avvicinai e gli avvolsi il braccio intorno alla gola.
Mi buttai all'indietro.
Eravamo per terra, lo stavo bloccando tenendogli un braccio con tutta la forza che riuscii a trovare.
Ma Ju Seok cercava di divincolarsi ma fortunatamente arrivò Ha Na in mio soccorso bloccandogli l'altro braccio.
Con la coda dell'occhio vidi che anche Mo Tak e Chu erano alle prese con Hwang. Erano per terra e anche loro lo stavano tenendo giù.
Nel mio campo visivo non riuscii a scorgere Moon, probabilmente doveva essere ancora per terra.
Avevamo più o meno la situazione sotto controllo, ci serviva solo che Moon si svegliasse ed evocasse i due spiriti maligni.
Solo che poi successe qualcosa che non avevamo calcolato.

Sentimmo l'ascensore aprirsi e Gelly fece il suo ingresso.
Seguendola con lo sguardo la vidi afferrare Moon da dietro cingendogli il collo con un braccio.
«Che c'è? Vi sorprende vedere un'ospite inattesa?» sghignazzò divertita.
Moon sembrava essersi ripreso e cominciò a dibattersi.
«Fermo» lo intimò lei con uno strattone.
Poi poggiò una mano sulla sua fronte.
Gli stava... leggendo i ricordi?
«Lo sapevo. È successo anche a te. Un momento di rinascita»
Capii che si riferiva a quando Moon era diventato un Counter.
«Lasciami!» urló lui cercando di liberarsi dalla sua presa.
«Non sono abbastanza potente da ucciderti» rise nuovamente «Ma che ne dici di questo?»
Non aveva tolto la mano dalla fronte del ragazzo «E se cancellassi il ricordo della tua rinascita?»
Stava veramente per fare ciò che temevo?
«Cosa succederà quando il potere che hai acquisito svanirà?»
Poi, in un attimo, i capelli di Moon diventarono lisci come la paglia.
«No!»
«So Moon!»
Gelly, con un calcio, se lo levò di dosso.
Il ragazzo cadde di schiena a peso morto.
«Moon! Resta sveglio!» gli urlò Ha Na.
«Moon!»
Ma nonostante le nostre urla Moon chiuse gli occhi.

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