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"Torna indietro"
Stefano ordinò affrettatamente a Giuseppe.
"schiaccia, veloce"
Salvatore avvicino con cautela la mano al pulsante del primo piano, prima di rischiacciarlo guardó di nuovo oltre la porta dell'ascensore, infondo non c'era niente di pericoloso, schiacciò il pulsate subito dopo aver sospirato ma l'ascensore non si mosse.
I quattro si guardarono finché Giuseppe non fece cenno di entrare
"no no io non ci sto"
stefano andò velocemente dietro a Sascha il quale lo difese scherzosamente
"allora rimani, non starò qua a far niente"
Salvatore cercò di uscire ma Sascha lo fermò
"a te non incute terrore?"
Gli chiese tenendole il braccio
"si ma non vedo niente di strano, nessuno ci assale perciò perchè non andare?"
Stefano si sedette per terra
"appunto perchè non c'è nulla di strano"
rispose poi egli facendo una brutta smorfia
"dai andiamo"
Il corvino prese Stefano in braccio sbuffando.
"dovresti smetterla di fare la femminuccia hai 22 anni"
Insinuò Sascha contro il moro, il quale a sua volta sbuffò sonoramente.
Giuseppe si mise a cercare il pulsante per accendere la luce quando lo trovò la luce non si accese e il loro tentativo di scoprire quale fosse questo terrore fu invano, fallimentare.
"il contatore"
Salvatore si tolse gli occhiali e visualizzò vicino a lui il contatore della luce.
Stefano che scese dalle spalle di Sascha andò a vedere, era tutto spento e lui non sapeva minimamente quale tirare su, cominciò a contare fino a otto, il suo numero fortunato.
Usci la seconda levetta che egli velocemente tirò su sperando di non pentirsene.
La luce si accese, ciò fece sorridere i quattro, particolarmente il moro che stava già saltellando, fortunatamente la sua tensione era sparita.
"Bravo stefanino"
Sascha appoggiò una mano sulla spalla di Stefano e li sorrise dolcemente
"grazie!"
Stefano quel giorno era particolarmente felice.
"Ragazzi"
Salvatore richiamò l'attenzione
"è un laboratorio"
concluse stupito, i quattro cominciarono a vagare per il laboratorio.
Giuseppe vide una specie di parallelepipedo in piedi aveva dentro una sostanza verde.
Giuseppe aggrottó gli occhi quando vide una scimmia ruotare continuamente nel liquido.
girò l'angolo per vedere dove continuava ad andare il cavo.
Esso portava ad una macchina "Correte!"
Salvatore urlò come se fosse un emergenza.
Giuseppe lasciò tutto come stava e corse.
Stefano e Sascha che poco prima si stavano facendo un gelato lo fecero cadere per lo spavento e si diressero di sopra,verso Salvatore.
Davanti a loro c'era una lim gigante con una rappresentazione partita da pochi secondi.
"vedete ragazzi questa è una scimmia, è qui dentro da tre secoli e con dei miscugli chimici riusciremo a farla trasformare"
il video mostrava una ventina di ragazzi, forse una gita, un dottore li spiegava cosa faceva questo laboratorio.
Fecero vedere un'altra persona in camice bianca che tirava una leva rossa.
All'interno la scimmia si sveglió a causa dell'azoto inserito e un liquidi rosso vagava insieme all'azoto creando nuvole di fumo.
La scimmia aprì gli occhi, non si era trasformato in un essere umano come desiderato ma in un mostro.
i muscoli cominciarono ad ampliarsi,tutti cominciarono a scappare, i dottori rimanevano lì paralizzati.
Improvvisamente entrarono delle pattuglie come ladri e iniziarono a sparare, gli scienziati si accasciarono a terra,essi sparavano alla scimmia ma il vetro in cui essa era custodita non si rompeva.
Quando sembrava che il vetro stesse per esplodere e farla uscire, ella si calmó e tornó a dormire sonoramente
"c'è qualcosa che non va"
disse uno degli scienziati
"si doveva trasformare"
disse un'altro
"non lo recupereremo mai.
Il video finì svegliando i ragazzi da quello stato di trans
"ragazzi la scimmia..."
Sascha alzò le sopracciglia
"é di sotto"
disse Giuseppe facendosi spazio per scendere.
Appena posò piede sulle scale vide due uomini con il parallelepipedo di vetro in mano che lo portavano via
"Ehi! dove state andando?!"
Giuseppe era troppo lento e così fecero prima ad arrivare stefano e Sascha ma ormai le porte dell'ascensore si erano chiuse.
"perfetto"
disse ironico salvatore.
"loro non volevano semplicemente trasformare la scimmia in umano, ma probabilmente recuperare qualcuno"
Le conoscenze di Salvatore molto spesso lo aiutavano
"la scimmia era lì dal 1600"
Tutti si girarono verso Stefano "non avete notato lo stile antiquariato di sicuro era il 1900, il dottore aveva detto che la scimmia stava lì dentro da 300 anni"
Piano piano anche Stefano stava collegando l'accaduto.
Si sedettero a terra, erano stanchi.
"vuol dire che il laboratorio è stato ristrutturato, guardate ora. Non ha neanche un graffio"
disse Sascha.
Stefano si alzò, lui é un ragazzo troppo iperattivo, non riesce a stare fermo.
Andò a curiosare fra le cianfrusaglie che c'erano in quel posto
"qualcuno mi spiega perchè noi rimaniamo sempre chiusi da qualsiasi parte?"
chiese Salvatore infastidito dalla situazione
"almeno questa volta non siamo separati"
Stefano metteva mano dappertutto, ma grazie a questo trovò un armadietto.
fece una smorfia quando non riuscì ad aprirlo
"posso provare"
Sascha come sempre era al suo fianco.
Stefano annuì lasciando spazio al corvino che diede un pugno al piccolo armadietto, il quale immediatamente si aprì.
dentro c'erano migliaia di campioncini.
Stefano ne prese uno, sopra in un etichetta c'era scritto 'federica pellegrini'
perché ci dovrebbe essere un campioncino del sangue di federica pellegrini?
"cazzo, Stefano!"
Sascha richiamò l'attenzione di stefano mostrandogli un campioncino che stefano afferrò velocemente
'sascha burci'
il moro alzò lo sguardo timoroso guardando il più grande, cercando il suo sguardo, ma trovò quello di Salvatore, che diede a Sascha da custodire, successivamente trovò quello di Giuseppe.
"perché hanno i nostri DNA?"
Sascha alzò le spalle
"non lo so Stefano"
I due tornarono a finire di fare il loro gelato in silenzio.
"Ho paura"sussurró stefano infondo voleva che qualcuno lo sentisse
"Ci sono io"disse Sascha avvicinandosi a lui e porgendoli un cucchiaio di gelato.
Stefano sorrise e prese il cucchiaio portandolo alla bocca
"Delizioso!"esclamó sorpreso,non pesava sarebbe venuto bene.
si sorrisero a vicenda e tornarono dagli altri due.
"dovremmo controllare il computer"
disse Salvatore intento ad alzarsi
"no"
Giuseppe lo prese e lo rimise a terra
"domani"
sussurrò poi lui.
Salvatore annuì rubando gentilmente del gelato a Sascha.
Appena finito il gelato Sascha prese dal suo zaino le sue coperte e le mise per terra invitando il moro a sdraiarsi vicino a lui poichè stefano di coperte non ne aveva.
Giuseppe e Salvatore erano riusciti ad addormentarsi, ognuno nei suoi spazi.
L'ascesore scese ma erano tutti talmente concentrati su altri che non se ne accorgevano.
Stefano e Sascha continuavano a guardare il soffitto
"tu le vedi le stelle?"
chiese Stefano a Sascha senza distrarsi.
Sascha lo guardó sorridendo. Stefano sentendosi osservato si girò ad ammirare il corvino e gli sorrise di rimando
"no ma mi piace immaginarle"
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Allora c'è o no la saschefano secondo voi? E la salveppe?
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