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Erano tutti rimasti in silenzio per quasi un minuto, quasi come se fossero congelati, finchè cam non decise di rompere il ghiaccio

"Pensavo di conoscerlo meglio di chiunque altro, e invece mi sbagliavo, e di grosso"
Disse sospirando, si sentiva nel suo tono di voce l'amarezza con il quale stava parlando.

Era suo fratello, avevano sempre condiviso tutto, non capiva perchè avesse deciso una cosa del genere senza di lui.

"Stefano era il mio coinquilino e lo è stato per tanto, ci siamo sempre aiutati l'un l'altro, era una delle persone più buone che conoscevo, aiutava sempre tutti, c'era sempre quando ne avevi bisogno"
Disse Salvatore mentre giocava con le sue dita fissando il vuoto, ancora non si capacitava di quello che aveva fatto.

"Hanno fatto quello che hanno fatto, ora li conosciamo per cosa sono davvero"
Disse Giuseppe sedendosi nel suo letto, prendendo una merendina che stava per aprirsi prima che Cam arrivasse e gli raccontasse tutta la verità.

A Sascha facevano male quelle parole, era come in uno stato di trans ma quando sentiva parlare di stefano sentiva un dolore al petto, e quando finì di parlare salvatore gli scese una lacrima.

Decise di alzarsi e di uscire dalla stanza, non voleva stare lì dentro un minuto di più, ne aveva abbastanza.

Camminava senza meta, il suo unico pensiero era sempre lui, e più ci pensava più gli saliva la rabbia.

Non riusciva a ragionare in modo lucido pensando a Stefano, la mente era offuscata dalla rabbia, nella sua mente scorrevano le immagini di lui e stefano mentre erano insieme, felici, che facevano cavolate come sempre.

A un certo punto si girò e tirò un pugno contro il muro, talmente forte che gli si sbucciarono le nocche e gli iniziò a uscire un rivolo di sangue.

Non si preoccupò di pulirlo e continuò a camminare fino ad arrivare alla scala che portava al tetto.

Si fermò un attimo a guardarla pensando se salire o continuare a camminare, e dopo pochi secondi optò per andarci.

Mentre saliva delle gocce di sangue gli sporcarono la maglietta e il pantalone, guardò le macchie e sbuffò, ignorandole.

Appena fu sopra andò verso la fontana e si sedette nel suo bordo, iniziando a guardare il panorama che si vedeva da lassù.

Sascha uscì dal suo stato di trans e la sua rabbia si placò, in gran parte, facendo parte a un senso di solitudine.

Non aveva più stefano al suo fianco e questo gli era strano, ormai si conoscevano da molto tempo, quando usciva la maggior parte delle volte c'era anche lui, in molte delle sue follie lo aveva accompagnato, e sapere che da quel momento non si poteva più fidare di lui lo distruggeva.

Gli occhi gli diventarono lucidi, decise di alzarsi per fare qualche passo e cercare di non scoppiare a piangere, non lo voleva fare per lui, dopo quello che aveva fatto.

Mentre camminava inciampò su qualcosa e si resse al muro, che era poco distante da dove stava camminando.

Si girò per vedere cosa fosse ed era una piccola scatola con un fiocco in cima rosso, come i regali, ma senza la carta da regalo.

Lo girò per vedere se ci fosse qualche scritta e sotto ne trovò una.

'Per l'amore della mia vita, Stefano'

Mentre lo leggeva gli venne in mente che non mancava molto al suo compleanno, Stefano avrà cercato qualcosa da regalargli.

Rilesse di nuovo la scritta e la rabbia gli stava tornando, e molto più forte di prima.

Prese il regalo e lo lanciò con tutta la forza che aveva fuori dal tetto, lontano dalla sua vista.

Mentre sospirava per mantenere la calma notò un fogliettino vicino a dove si trovava, si chinò e lo prese in mano.

Di nuovo il destinatario era lui e lo aveva scritto stefano.

Non provava più rabbia, ormai era svanita, voleva strapparla ma qualcosa in lui glielo impediva, era più forte di lui.

La piegò in più parti e la mise in tasca, poi si sdraiò e iniziò a guardare il cielo, e chiuse gli occhi.

Stefano e Scott stavano camminando da qualche minuto, Scott era assorto nei suoi pensieri stava cercando di capire come avevano fatto a scoprire della botola, non lo avevano detto a nessuno di loro e nessuno di loro li aveva visti.

Pensò a tutte le volte in cui ne avevano parlato nel rifugio loro due, ma o non c'era nessuno o sussurravano, e facevano fatica a sentirsi loro due, quindi non era possibile che li avessero sentiti.

Magari Sascha o Salvatore, o anche loro due insieme, dopo il loro presunto tradimento hanno deciso di seguirli per vedere dove andassero e hanno scoperto la botola, e non sapendo che lo stavano facendo per assicurarsi che quelli che non avrebbero preso il portale avrebbero avuto un'altra via di fuga, avranno pensato che volessero scappare solo loro due.

Stefano invece stava ancora cercando le parole per potersi giustificare per tutte le cose di cui lo avevano accusato, ma tutti i discorsi che si costruiva in testa finivano con l'immagine di Sascha che non gli credeva e che gli urlava di uscire dalla stanza, e anche se era solo una visione a stefano feriva molto, era la persona a cui teneva di più e adesso l'aveva persa.

I due si fermarono davanti a una stanza, non molto distante dalla cucina dove avevano preso le scorte di cibo, decisero di entrare.

Era uguale a tutte le altre stanze, c'era un letto solo e un comodino, pareti bianche e tutto pieno di polvere.

Si avvicinarono al letto e si buttarono sopra, restando in silenzio.

Scott iniziava a odiare quel silenzio che si era creato e lo stava facendo impazzire

"Come vi siete conosciuti?"
Chiese Scott girandosi verso di Stefano, il quale si girò verso di lui per guardarlo negli occhi.

"Ero al gamesweek con sal e giuseppe, al tempo non esistevano i mates e il trio era nato da solo un anno, non eravamo molto famosi, io e surry avevamo appena superato i 100 mila iscritti ed eravamo lì con altri youtuber piccoli come noi, e tra di loro c'era anche Sascha"
Stefano si fermò per un attimo ripensando a quel momento, stefano aveva subito notato sascha per la sua bellezza, era colpito dal suo aspetto e lo attraeva, non lo perdeva mai di vista.

"Verso la fine dell'evento sascha era venuto da noi per chiederci se gli potevamo prestare il telefono per fare una chiamata, e aveva finito i minuti, io glielo diedi, dopo che finì di parlare incominciammo a parlare, e da lì è nato tutto"
Sorrise al pensiero, a quel gamesweek fecero tante cazzate e si divertì molto in sua compagnia.

Era scatenato, energico, simpatico e solare, se eri con lui potevi stare pur sicuro che non ti saresti annoiato.

"Te invece cosa provi per Salvatore?"
gli chiese Stefano scacciando quei ricoordi dalla testa

"Mi piace molto, è simpatico, è intelligente, ed è divertente quando vuole"
Disse Scott fermandosi un attimo.

"Tranne quando fa le freddure"
I due iniziarono a ridere, ma poco dopo smisero di ridere.

"Sono stato subito colpito da lui, mi piace la sua compagnia, mi piace com'è fatto di carattere, mi piace il suo aspetto fisico, insomma mi piace"
Ridacchia e Stefano annuisce.

"E avete mai fatto qualcosa?"
Gli domandò stefano facendogli un sorrisetto perverso, Scott alzò gli occhi al cielo e Stefano ridacchiò.

"Lo avrei voluto fare, ma purtroppo non abbiamo fatto nulla, invece te e Sascha?"
Chiese Scott, Stefano smise di fare quel sorrisetto

"ci siamo andati molte volte vicini, ma il massimo che abbiamo fatto è stato limonarci strusciandoci"
disse Stefano, e quando gli ritornò in mente quando lo facevano gli venne spontaneo pensare a Sascha, e la sua mente lo teletrasportò in un altro letto, con loro due assieme, nudi.

"ho capito che ti manca ma non tenere la bocca aperte come se gli dovessi fare un pompino"
Disse Scott e appena lo vide arrossire scoppiò a ridere.

rimasero per un po' in silenzio finchè Stefano non sbadigliò.

"hai sonno?"
domandò Scott e lui annuì, si girò e tirò su le coperte.

"Buonanotte"
disse Scott girandosi anche lui e cercò di mettersi comodo, non che ci fosse molto spazio.

"Buonanotte"
Replicò Stefano e dopo pochi minuti si addormentarono.

Nel bel mezzo della notte stefano si svegliò poichè doveva andare in bagno.

Si alzò dal letto cercando di non far svegliare il biondo, e uscì dalla camera, il bagno non era molto distante, infatti in pochi secondi lo raggiunse e dopo un minutino uscì.

Mentre stava per rientrare sentì un rumore dal fondo del corridoio, si girò e vide il lupo.

All'inizio non se ne rese neanche conto, ma quando realizzò, corse da Scott per svegliarlo e iniziò a scuoterlo

"Che stai facendo?"
Chiese il biondo con la voce impastata dal sonno

"Alzati, veloce"
Scott venne strattonato fuori dal letto da Stefano e per poco non cadde per terra.

Stefano si era quasi convinto che quello che aveva visto non era vero fino a quando non lo aveva visto pochi secondi fa, non si era fatto vedere da un bel po' di tempo, ma ora è ritornato.

quando arrivò nel corridoio il lupo era ancora lì, si girò per farlo vedere a scott ma era rimasto dentro la stanza

"Cosa ci fai qui dentro, vieni"
Gli disse Stefano e lo prese per il polso trascinandolo fuori.

"Cosa dovrei vedere?"
Chiese Scott guardando il corridoio con gli occhi socchiusi.

Stefano rimase ammutolito quando notò che il lupo se n'era andato, come aveva fatto tutte le altre volte con Salvatore e Sascha.

"era lì, fino a due secondi fa"
Disse Stefano con un tono di voce stupito

"Cosa c'era?"
Scott lo guardò, aveva la faccia confusa, cosa ci sarebbe dovuto essere nel corridoio nel pieno della notte?

"Niente lascia stare"
Sospirò deluso Stefano e ritornò dentro alla camera.

Scott lo guardò male, poi rientrò anche lui e si rimisero a letto, e dopo pochi minuti si addormentarono.

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