21

Stefano e Sascha si staccarono dal loro abbraccio.

Salvatore e Giuseppe smisero di sorridere.

Fu tutto temporaneo.

Il più piccolo nel tentare di uscira andò a sbattere contro qualcosa lamentandosi del dolore alla testa

"Tutto ok?"

Era tutto buio a mala pena i due riuscivano a guardarsi, Giuseppe cercava di raggiungere Salvatore per aiutarlo ma non lo trovava

"Accendi la luce"

Sussurrò il ragazzo a terra; Giuseppe prese una torcia e l'accese

"Salvatore...cazzo finalmente"

Sussurrò, rimase imbambolato puntando con la torcia un qualcosa di cui in quel momento il più piccolo era rimasto curioso.

Il ventenne si alzò da terra e girò immediatamente la testa verso degli zaini con su scritto mates "Siiii"

Si mise ad urlare di gioia ma fu fermato da una mano che si mise sulla sua bocca

"Ci sentiranno"

Sussurrò Giuseppe al suo orecchio, come non detto

"Era verso di qua"

Delle voci urlavano fuori dalla porta, Salvatore si tratteneva dal imprecare.

Le voci nel giro di pochi secondi si annullarono dando la possibilità al piccolo di scatenare la sua felicità

"è da anni che ti cerco"

Sussurrò prendendo il suo zaino in mano, il più grande prese tutti gli altri zaini dei figli e cercò di caricarli sulla schiena.

Salvatore si mise a controllare le sue cose, non si sa come erano tutte intatte

"Strano"

Disse rimettendole al loro posto.

Cam entrò dentro richiamando i due ragazzi intenti a fare gesti sdolcinati

"Ragazzi è ora la porta si chiuderà"

Fece un mezzo sorriso apri il suo zaino e cominciò a riempirlo di medicine varie

"Per chi sono?"

Stefano da quando era tornato era un po' strano

"Sono per mio fratello Scott, sta male e devo guarirlo"

Disse Cam chiudendo lo zaino

"Ti aiuteremo

"Sussurrò Stefano sorridendo leggermente, sembrava quasi un sorriso falso

"Includetemi nella conversazione"

Sascha di mise immezzo, Cam alzò un soppracciglio come per chiedergli se davvero gli interessasse, egli prima sbuffò e poi disse

"Si diciamo che ora mi fido di te!"

Stefano scoppiò a ridere

"Devo salvare mio fratello"

Disse Cam sorridendo a 32 denti

"Che cosa stiamo aspettando? Andiamo!"

Sascha si mise a marciare uscendo dal posto giusto in tempo

"Ha un clock si apre ogni 17 ore e 14 minuti" spiegò Cam sulla stanza prima che si li facessero domande

"Sai dov'è l'uscita?"

Il corvino andò dritto al punto

"No si pensa che hanno inserito noi per gioco"

Disse facendo spallucce

"E mi sa che stavamo facendo proprio il loro gioco...crearvi problemi"

Sussurrò l'ultima parte dispiaciuto.

"Ragazzino"

Urlò un uomo dietro di loro, si fermarono e si girarono a guardarli

"Bastardi"

Sascha non si conteneva...mai.

"Andiamo sai che lui può rimanere"

Disse l'altro accanto al tizio

"Attento Cam"

In un paio di secondi sparirono correndo

"In che senso tu puoi rimanere?"

Il corvino cominciava a riavere dei dubbi

"Non lo so Sa forse perchè sono giovane, non ne ho idea"

Cam cercava di giuatificarsi, non era altro che la pura verità, lui non ne sapeva niente

"Dai Sa andiamo"

Stefano gli prese la mano e cominciarono a camminare

"Questa è la stanza dov'è mio fratello"

Erano davanti alla camera, il tutto sembrava troppo semplice.

Sascha aprì la porta di scatto, c'era un ragazzo legato ad una sedia che cercava di urlare ma aveva la bocca scocciata.

Cam si catapultò da lui e lo liberò mentre gli altri due perlustravano il luogo.

"Perchè non ci sono guardie?"

Chiese Cam al fratello

"Se ne sono andate, hanno sempre saputo dov'era l'uscita"

Disse Scott tossendo.

"Loro chi sono?"

Chiese Scott.

Stefano e Sascha si meravigliarono a vedere che erano gemelli ed erano anche molto belli, Cam era forte e robusto probabilmente aveva 21anni, aveva i capelli rossi e gli occhi verdi; il fratello era palestrato con i capelli biondi e gli occhi di un azzurro glaciale.

"Siete identici"

Sussurrò Sascha.

"Se non per alcuni dettagli"

Corresse il castano.

"In realtà solo per i capelli e per i colori degli occhi"

Disse Scott passandosi una mano fra i capelli.

Stefano svenì sfinito e il corvino lo prese in braccio prima che cadesse.

"Ci siamo solo noi poggialo lì"

Il biondo gli indicò un lettino.

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