18
sascha aprì il condotto di ventilazione e uscì, aiutando salvatore ad uscire
Il corvino sentì un rumore dal walky talky che si era portato dietro
"siete rimasti solo in due, il cerchio si restringe, avete tempo ancora due ore, al laboratorio, o il vostro amico giuseppe non farà una bella fine, voglio sempre te sal"
"bastardo!"
sascha prese il walky talky e lo lanciò nella parete, rompendolo
il più piccolo non sapeva cosa fare, ma sapeva che non gli avrebbe fatto niente il più grande
"sascha"
lui si girò di colpo, il suo nome è uscito quasi come un sussurro, come se avesse paura di lui, in quel momento capì che stava esagerando
si sedette sul letto che c'era nella stanza e si portò le mani alla testa, lasciandosi ad un pianto liberatorio
salvatore si avvicinò al più grande, e senza dire niente lo abbracciò
cercava di consolare sascha ma in verità era il contrario, lui non sapeva cosa fare, voleva scoppiare come ha fatto sascha, ma non ci riusciva, non riusciva a piangere
se lui non andasse al laboratorio ucciderebbero giuseppe, o stefano, dipende tutto da lui.
sascha si staccò dall'abbraccio e si asciugò le lacrime
"abbiamo due ore, cosa facciamo?"
sascha si alzò dal letto uscendo dalla stanza.
"dovremmo andare a recuperare la nostra roba, non abbiamo niente oltre al walky talky rotto"
"allora andiamo"
sascha rientrò nella stanza e aprì il condotto di ventilazione e si infilò dentro iniziando a strisciare
appena vide la stanza la controllò, non c'era nessuno
aprì la ventola ed entrò nella stanza
non c'era nessuno, ma tutte le cose erano al loro posto, anche lo zaino nel tavolo
prese lo zaino e controllò l'interno, c'era ancora tutto.
lo prese e lo lanciò nel condotto, entrandoci anche lui, e in poco tempo portò lo zaino a destinazione
"quanto tempo abbiamo?"
salvatore vide l'orologio che aveva nel polso e vide che erano le 14:40
" un'ora e venti minuti"
"allora cerchimo il laboratorio"
i due uscirono dalla stanza iniziando a girovagare nei corridoi, alla ricerca di qualcosa di familiare
appena viderò la macchinetta degli snack capirono dove fossero, nel luogo in cui per la prima volta sascha vide il lupo.
il lupo uscì di nuovo, avanzò verso di loro, i due non avevano paura del lupo, se li voleva uccidere aveva avuto fin troppe occasioni per farlo.
in bocca aveva qualcosa, arrivò davanti a loro e lasciò l'oggetto per terra e se ne scappò via
sascha raccolse l'oggetto e vedrndo che era una pistola, ora erano pronti per affrontarli uno ad uno.
iniziarono a percorrere i corridoi, salvatore aveva il coltello che sascha gli aveva dato quando era intrappolato nelle sbarre, e sascha aveva la pistola
arrivarono davanti alla porta del laboratorio, entrarono e non c'era ancora nessuno, mancava ancora un ora all'orario stabilito
salvatore non aveva più paura, se doveva fare questo per salvare i suoi amici all'ora lo avrebbe fatto senza alcun timore, meglio che morisse lui che i suoi amici
era questo il pensiero fisso di salvatore.
Il suono dell'ascensore scatto,mancava poco.
O lui o i suoi migliori amici.
Erano tutto ciò che li rimaneva e non poteva abbandonarli.
Il titolo ci gioca brutti scherzi.
Al posto di mettere The True Heroes mette The True Heros.
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