12
Attraversammo un corridoio, stavamo cercando un posto con dell'elettricità, o qualcosa che ci potrebbe essere utile
Scendemmo Delle scale e ci ritrovammo davanti ad una porta
Guardai Giuseppe, che senza esitare aprì la porta
"Secondo te riusciremmo ad uscire da questo posto?"
Lo guardai mentre frugava in un cassetto,lo chiuse fuorioso
"Niente"mi guardò,ormai anche lui perdeva le speranze
Sembrava un ufficio questa stanza, solo che non c'erano computer su nessuna delle tre scrivanie, solo dei libri
Mi avvicinai ad uno dei tre, il libro è molto vecchio, si nota dalle pagine ingiallite
"Non lo so, ma sono sicuro che ce la metterò tutta per trovare un'uscita"
Disse per poi mettere una torcia che aveva trovato nello zaino
Il libro è scritto in latino, per fortuna Salvatore aveva fatto il classico, e aveva studiato per 5 anni il latino
Era un testo su una creatura mitologica
Un certo Canima, la persona in questione assume l'aspetto dell'animale che lo rappresenta, ma non ha il controllo di se, infatti c'è una persona, solitamente, che lo controlla,il canima esegue ordine e ha il carattere del padrone 《ispirato a teen wolf》
È una creatura velocissima, fortissima, nelle unghie ha una sostanza, che se vanno a contatto con la pelle, paralizza i muscoli e non riesci più a muoverti
Gli venne un brivido dopo aver letto questo brano, chiuse il libro e decise di prenderlo, gli intrigavano molto questi racconti di creature mitologiche
Gli altri due libri erano quello dei tre moschettieri e quello dei promessi sposi,al momento,non erano interessanti e non servivano al nostro scopo.
Giuseppe non trovò nient'altro oltre la torcia
"Su andiamo al laboratorio"
Disse uscendo dalla stanza, chiudendo la porta
Salvatore spostò la scrivania,fece una smorfiafi dolore,non era forte quanto credeva di essere,sotto di essa trovó una botola chiusa.
"Giuseppe vieni qui!"
Il più grande entrò e appena notò la botola guardò Salvatore
"Bel lavoro"
Disse Giuseppe sorridendo e aprendo la botola.
C'era una scala che portava di sotto, come quella per andare all'esterno, ma andava verso il basso,era buio,non dava la possibilitá di osservare senza avere paura,i due si guardarono e Salvatore li fece cenno di scendere per primo.
Giuseppe scese, seguito subito dopo da Salvatore che non avrebbe voluto scendere.
Giuseppe prese la torcia e la accese, visto che era tutto buio
Mise i piedi per terra e passò la torcia in giro, era una libreria.
Giuseppe passo sopra una mano,era tutto impolverato. Si notava che nessuno ci veniva da tempo
Salvatore iniziò a girovagare, la luminosità era scarsa, ma riusciva faticosamente a vedere dove andava
Andò fino in fondo, dove vide un quadro elettrico grigio,si avvicinó cautamente,guardandosi le spalle,Giuseppe era piú indietro di lui,apri il quadro e lo spinse nella direzione opposta di dov'era e la stanza si illuminò
Era tutto pieno di scaffali con libri, ma in fondo, dov'era Salvatore in un angolo di uno scaffale non c'erano libri, c'era una placca che si poteva togliere
La tolse e all'interno ci trovò un braccialetto d'argento e un fascicolo, come quelli che aveva trovato quando era da solo
Lo prese e lo mise nello zaino, lo avrebbe controllato una volta da solo con calma
"Trovato niente?"
Disse Salvatore avvicinandosi al più grande
"Solo una cassetta"
Disse mettendola nello zaino
"Cosa ce ne facciamo se non abbiamo un lettore?"
Dissi esplorando ancora un po' questa libreria, abbandonata a se stessa
"Come abbiamo visto quel filmato vicino al laboratorio?"
Giuseppe prese lo scotch e la carta che trovò sull'unica scrivania che c'era
"Abbiamo preso tutto possiamo andare"
Disse iniziando a salire le scale il più grande
Salvatore in fondo alla libreria aveva trovato una specie di mappa disegnata sul muro, su di una stanza c'era scritto 'pannello elettrico'
"Muoviti!"
Urlò Giuseppe al più piccolo, che era già salito
Salvatore si affrettò a salire le scale raggiungendo il più grande e riniziando a camminare
"Vediamo che fanno quei due"
Disse il poi grande estraendo dalla tasca il suo walky talky
"Ragazza voi dove siete?"
Disse iniziando ad andare verso il laboratorio dove si erano dati appuntamento
Salvatore iniziò a sentire un forte mal di testa, e un forte dolore allo stomaco
Si accasciò a terra, dolorante
" Che hai sal?"
Non riusciva a rispondere, i suoni gli arrivavano ovattati, iniziò a vedere tutto sfocato, e subito dopo vomitò
Il più grande non sapeva cosa fare, ma decise di tenere un metro di distanza da lui per evitare di essere sporcato dal vomito che stava fuoriuscendo dal corpo di Salvatore in questo momento
Dopo neanche un minuto il più piccolo smise di vomitare, e si allontanò un po' dal vomito, che aveva prodotto poco fa, e svenì
Il più grande prese in braccio il più piccolo portandolo in una stanza con il lettino mettendolo su di esso
L'unica cosa che poteva fare era aspettare che guarisse
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