Puff!
Tulyn era scomparso. Mi guardai attorno, come se fosse stato portato via da qualcuno, ma la via era stranamente deserta. Solitamente quel gioco scaturiva così tanta frenesia che non ci si fermava nemmeno di notte. Le vie erano gremite di gente in cerca di mappe del tesoro. Forse il muro dietro di lui aveva risucchiato il mio vicino.
Un rumore di passi mi fece voltare e mi comparì davanti la magra figura di Kaspyterina, un'altra ragazza che viveva nel mio quartiere. Era stravagante, come i suoi capelli raccolti in un disordine multicolore che andava dal rosso al verde, al giallo all'arancione. Cavalcava un grosso tacchino marrone, tipico mezzo di trasporto pubblico della nostra città. I tacchini erano molto meno eleganti dei cavalli, che venivano usati solo dai soldati, ma molto più veloci.
Mi guardò dall'alto della sua cavalcatura, attraverso un monocolo che le faceva l'occhio nero destro enorme.
-Anche tu stai giocando?- sembrava sorpresa.
-Come lo hai capito?-.
-Non saresti fuori a quest'ora-. Aveva ragione. Di rado uscivo di notte. Ero molto legata alle regole del mio quartiere, che però sentivo il bisogno anche di spezzare. Incrociai le braccia al petto e un fruscio di vento notturno mi fece rabbrividire.
-Credo che qualcosa sia cambiato quest'anno- continuò, fissando qualcosa nel cielo, come se potesse leggerlo nelle stelle. Volevo chiederle cosa, ma mi anticipò. -Ho sentito che alcuni dei concorrenti della caccia al tesoro sono spariti-. Proprio come Tulyn.
-Lady Ofhelia del quartiere rosso e il mercante delle spezie Onlayn del quartiere blu-.
-Strano-. Lei annuì. Contai sulle dita, quindi se ci aggiungevo Tulyn del bianco, mancavano solo qualcuno dal viola e dal nero. Forse dovevo dirigermi lì. Decisi di andare al viola, visto che nel nero non avevo avuto molta fortuna. Salutai Kaspy e mi ci diressi. Ma non ero mai stata da quelle parti, quindi mentre correvo andai a sbattere contro qualcuno, nonostante le scie delle torce appese ai muri.
-Scusami- dissi frettolosamente. I miei occhi ne incontrarono degli altri di un intenso color nocciola.
-Stai più attenta- mi rispose quel ragazzo bruscamente, scompigliandosi i ciuffi bruni ribelli e poi chinandosi a raccogliere qualcosa che gli avevo fatto cadere. Non potevo crederci, quella che teneva in mano era la mappa, quella vera, che portava al tesoro. Nonno mi aveva detto che si poteva riconoscere da una bruciatura su un bordo. Mio dio, quel tipo non aveva idea di quanta fortuna avesse tra le mani. Dovevo trovare il modo di prendergliela.
-Cosa hai da fissarmi?- chiese lui.
-Nulla- capitolai. Lui scrutò la pergamena che teneva tra le mani e fece qualche passo verso di me. Potevo seguirlo di nascosto per cominciare, ed ottenuto il tesoro avrei pensato a ritrovare Tulyn. Lasciai che mi oltrepassasse ma tra di noi si inserì un ronzio assordante che fece vibrare tutto. Così mi voltai. Il ragazzo era scomparso e al suo posto c'era un buco in mezzo alla strada. Cercai qualcuno alle finestre delle case, ma sembrava che nessuno avesse visto l'accaduto. Beh... avevo deciso di seguirlo e se era finito là sotto dovevo entrarci anch'io. Mi ci avvicinai, presi un bel respiro. Era profondo. Chiusi gli occhi e mi tuffai.
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