Capitolo 24
SPAZIO AUTRICE
Ciao amici! Eccomi qui, finalmente in tempo, con il nuovo capitolo! Questo punto è decisivo perchè May capisca lo scopo della sua missione, ma ciò che le verrà detto sarà tutto quello che avrà bisogno di saper per affrontare i mezzosangue? o forse c'è ancora qualche segreto da svelare?
Quindi cosa state aspettando ad addentrarvi con May nel pieno dell'avventura? Buona lettura e un abbraccio!😘
BELIVE IN YOURSELF. ALWAYS.
A Ryan e Robin parve una visione loro fratello, aiutato dagli Acquarion ad uscire da quell'inferno. Aspettavano oramai da quasi tutta la notte e i primi spiragli di luce si potevano già scorgere tra gli alberi.
Ryan andò subito incontro al fratello per abbracciarlo ma quando lo sfiorò lui gemette, non sembrava in grado di reggersi in piedi da solo. Robin con sguardo critico e indagatorio si avvicinò a passi lenti senza scomporsi ne farsi prendere da qualsivoglia emozione, perlomeno visibile. La voce uscì lenta e polposa-Sei sicuro di non essere stato morso?
-Morso?- Alan si rimise in piedi come nulla fosse- Non potrebbe mai accadere! Voi sapete meglio di me che sui gaiardiani i loro morsi non hanno alcuno effetto, no? E si dà il caso che io sia un gaiardiano!- si riaggrappò a Luke che lo resse a fatica- Comunque grazie per l'interessamento, non c'era bisogno di essere così amorevoli- disse infine per provocarli. Quella tentata rassicurazione non levò l'ombra dai loro visi.
Ryan accennò un sorriso senza farsi vedere a Flora. Lei gli concedette lo sguardo più magnetico che lui avesse visto, ma solo per poco perché Luke se ne accorse. La ragazza aveva i vestiti ancora più laceri di quando si erano incontrati per la prima volta, i capelli arruffati e il viso livido e sudicio a causa della tensione. Nonostante ciò Ryan fece fatica a distogliere lo sguardo da lei. per cercare di non darlo troppo a vedere focalizzò tutti su altro- Maybelline?- Tutti si guardarono attorno. Rimasero a bocca aperta quando videro la ragazza riuscire trionfante, trattenendosi il braccio destro. Sicuramente non aveva una bella cera, ma la sua espressione prima di filtri faceva dimenticare il suo aspetto-Sono tutti vivi, ora avete la vostra prova?- Riprese fiato.
-Tu sei la Dea! La luce ti ha scelta davanti a tutti- Flora si permise di parlare e con voce solette si affermò ciò che aveva visto. I visi dei due fratelli si illuminarono.
-Alan è la verità?- Robin scosse il fratello per le spalle con incitazione. Lui si risvegliò come da un sogno, era mezzo morente a causa della battaglia.
-Ci ha salvati dai dannati...- Alan si ritrasse e parlò sottovoce. Non comprese neanche lui il suo comportamento: non sapeva se fosse più umiliato per non essere stato in grado di proteggersi da solo o perché sapeva di non riuscire ad ammettere che lei fosse la dea.
-Come?- Robin continuò a scuotere il fratello sempre più alterato, Alan rimase neutro fino alla fine. Poi scoppiò- Brillava! Te lo giuro su questi occhi!
Robin tornò calmo, e con dolcezza si avvicinò a May prendendole le mani- Finalmente ora saremo liberati! Tutti a Gaia sapranno che la leggenda si è avverata!- Gridò allargando le braccia in modo che tutti potessero sentirlo. Poi si chinò in ginocchio di fronte alla ragazza- La Dea è di nuovo tra noi... - le sue parole erano a metà tra un sussurro e disperazione.
Lei lo fece subito mettere in piedi- ti prego, non merito tutto questo. Non so se sarò mai in grado neanche di comprendere cosa significhi essere la... insomma lei!- si mortificò vedendo i visi spegnersi come il sole al tramonto. Nel silenzio generale le dispiacque rompere l'atmosfera. - Avrei una domanda, scusate se cambio con così tanta leggerezza argomento...
Robin le disse di non preoccuparsi e May chiese qualcosa che sospettava si dall'inizio- Che cos'erano quelle creature?
-Li chiamiamo dannati- Ryan corrugò il viso, tutti si fecero misteriosamente cupi- è ciò che succede ai mezzosangue dopo un tempo limitato: perdono il controllo e diventano creature senza coscienza. Un loro morso ad un mezzo sangue e il processo si velocizza incredibilmente. Tu piuttosto, ne sei uscita indenne?
Lei si toccò un braccio- Si, ho solo qualche livido dovuto allo scontro con degli alberi- Chissà se se la sarebbero bevuta. Dallo sguardo di Alan fisso sul suo braccio probabilmente era stato l'unico ad accorgersi del dolore.
-è il motivo principale per cui la loggia dei mezzosangue agisce. Sei non faremo nulla, come conseguenza delle loro azioni, un esercito di dannati invaderà sia Gaia che il tuo mondo. Le carte in tavola cambieranno però se ti schieri con noi... che cosa decidi di fare? È solo tua la scelta.- Robin le tese la mano. Lei la osservò con riluttanza, deglutì lentamente tutti i suoi demoni interiori. Poi afferrò saldamente la mano, come se tutto ciò che l'aveva tormentata fosse sparito. - Certo! Ovviamente poi però mi lascerete decidere da sola cosa fare della mia vita- disse per far assimilare a Robin e Ryan il concetto. Alan invece sembrava ben felice di non avere più nulla a che fare con lei.
-Accordato- Robin pregò che il consiglio mantenesse la promessa. Alan sospirò esasperato.
-Allora partiremo immediatamente!- una luce illuminò gli occhi di Ryan entusiasmato all'idea di tornare a casa. La voce di Luke fece fermare tutti- Se ce lo permettete, verremo anche noi... non c'è più nulla che ci lega a questo posto. La nostra casa è stata sicuramente distrutta dai mezzo sangue.
-Vuoi ritrovare i suoi genitori, non è così?- Ryan indicò Flora prima che Robin potesse disapprovare.
- Beh... se siete mossi da questa nobile intenzione...-Lui disse un sì con convinzione- Key1, prepara l'Arcadia! Si torna a casa- Robin tornò sul sentiero per il castello mentre comunicava con il robot mediante un auricolare.
-Finalmente si lascia questo posto schifoso...- Alan si alzò in piedi e si stiracchiò.
May si parò davanti a tutti di scatto con l'aria contrariata- Un momento, non si era parlato di viaggiare! E mia madre, la scuola, la signorina Keller!- si corresse- Forse lei no... Ma mia madre deve essere già andata nel panico!
-Tu pensavi di salvare due mondi interi standotene a scuola?- Per poco Alan non le rise in faccia. Si ricordò solo dopo averla guardata negli occhi dei loro pseudo istinti omicida. May si coprì gli occhi e poi li riaprì ma non successe nulla. Rimasero entrambi a bocca aperta.
-Quella strana maledizione sembra essere svanita...- Robin li osservò entrambi.
-Credo che questo sarà comunque l'ultimo dei tuoi problemi, May... i mezzosangue avranno agito, non c'è più nulla che ti lega a questo posto- Ryan si era fatto improvvisamente serio.
-Cosa significa?- Lei intuì dal suo sguardo ciò che voleva intendere ma fece finta di non capire.
-Voglio dire che i Mezzosangue potrebbero aver cancellato il tuo ricordo dalle persone che ami.
I Gaiardiani dovevano essere molto più avanzati tecnologicamente rispetto agli umani, May aveva preso troppo sottogamba le parole di Alan. Dopo quell'oggetto che era in grado di rilevare il tipo di arma che aveva inflitto una ferita, avrebbe dovuto aspettarsi molto di più.
L'Arcadia era molto di più di una "macchina volante", come l'aveva definita May: era una vera e propria nave, in grado di volare ed essere invisibile, di cui Key1 era il cervello centrale. Ciò che lasciava May esterrefatta era che oltre a poter essere utilizzata benissimo come casa, l'Arcadia non era come chiunque se la sarebbe potuta immaginare, cioè una sorta di Millennium Falcon come una qualsiasi navicella spaziale in Star Wars. L'Arcadia aveva un design anticheggiante, dall'esterno sarebbe potuta sembrare una perfetta cattedrale o tempio con tanto di cupola se non fosse stato per i motori posti nella parte inferiore. All'intero era più o meno la stessa cosa ma c'erano comunque tutte le comodità che si sarebbero potute desiderare: oltre la sala di controllo, c'erano una zona comune con dei divani. May li paragonò a quella specie di letti utilizzati nell'antica greci per banchettare dai ricchi patrizi. C'erano anche molte stanze da letto e perfino una terrazza. Prima di partire Robin fu costretto a registrare May, Luke e Flora nel registro dell'Arcadia per evitare che l'allarme segnalasse la presenza di intrusi. Erano le minime norme di sicurezza per evitare guai, ovvero i mezzosangue. Mentre erano scortati dai tre fratelli nella nave, May assalì come suo solito Robin con le sue mille domande. Per prima cosa gli domandò quale fosse il motivo del perché avrebbero viaggiato così lentamente quando l'Arcadia poteva raggiungere velocità strabilianti. Lui le rispose che il motivo principale erano i radar umani- L'Arcadia non può restare invisibile in eterno, quindi per evitare di essere scoperti è necessario fermarsi pe recuperare energia.- questa fu la giustificazione.
Poi gli domandò qualcosa di più sui protettori della fenice, sta volta fu Ryan a risponderle- Siamo connessi all' energia degli elementi e siamo in grado di sigillare i portali e capire quando se ne sta per aprire uno. Siamo incaricati di scoprire i poteri dei guardiani e della dea. Nel corso dei secoli abbiamo tramandato a Gaia la leggenda della Dea della fenice: infatti quando ti ho vista, non ho avuto dubbi su chi fossi veramente.
Entrarono all'interno di una stanza che sembrava più un giardino: la porta era situata su di un muro corrispondente alle pareti dell'Arcadia, oltre ci sarebbe dovuto essere il vuoto. Invece, per qualche strana e oscura magia che May non seppe spiegarsi, si ritrovarono in un luogo contornato da mura invisibili. Se Flora e Luke non si fossero appoggiati alle pareti, avrebbero giurato di librarsi nel vuoto. Erano andati via da Gaia molto tempo prima, e ricordavano poco di tutto quello. Al centro della stanza, solo un gigantesco specchio che sembrava reggersi da solo. Magicamente proiettò quella che sembrava essere la rotta e tutto il resto dei comandi della nave. Key1 si mise davanti ai comandi di bordo e cambiò improvvisamente forma, diventando parte integrante della nave.
May riprese il suo interrogatorio a Robin, mentre Ryan prese il comando e gli altri guardarono il panorama-Perché, allora, dovreste aver bisogno di me? Avete appena detto che Ryan è in grado di aprire i portali no?
-Si, certo! E che staremmo facendo qui da diciassette anni? Per qualche motivo, da quando si ha memoria solo la Dea è in grado usare la chiave per aprire un portale dalla terra- Alan per poco non ringhiò contro May che gli borbottò dietro.
-Quello che ha cercato di dirti Alan è corretto, anche se avrebbe potuto farlo con più calma- Disse Robin che diede una gomitata al fratello che emise un lamento.
-Quindi voi siete venuti sulla terra e avete aspettato diciassette anni con il rischio di non poter tornare indietro se non fossi stata la dea?
-Dovevamo rischiare, altrimenti i mezzosangue ti avrebbero presa e ti avrebbero usata per aprire il portale.
May era sempre più confusa- Non capisco, perché hanno così tanto bisogno di tornare su Gaia se vengono disprezzati?
-Non vogliono andare a Gaia certo per avere il benvenuto! Hanno bisogno della seconda pietra- Al centro della stanza si materializzarono due piedistalli con all'interno delle immagini: una conteneva una pietra con riflessi di ogni colore, l'altra era argentata. Robin si avvicinò ad una teca- Da circa un anno, i mezzosangue stanno compiendo più mosse del previsto. Hanno rubato una delle due pietre della luce, l'opale. Il che non ha praticamente senso, perché solo la dea può utilizzarle.
-Proprio da quando mio padre...- May focalizzò per un secondo l'immagine di suo padre che le lasciava la mano e andava via.
-per di più, hanno iniziato a preoccuparsi di mettere a tacere gli umani, quando invece nel corso dei secoli sono sempre stati solo una pedina nelle loro mani...
Ryan l'afferrò per le spalle e la guardò dritta negli occhi- May, gli attacchi di panico che hai avuto non erano senza senso- May per un secondo pensò di chiedere come facesse a saperlo, poi però si ricordò che erano con lei dalla sua nascita. Lo lasciò finire- Erano contrazioni temporali. Ce n'è stata una anche ieri notte, ecco perché ti ho detto che i mezzosangue dovevano aver cancellato il tuo ricordo e probabilmente anche tutto ciò che è successo nel museo. Hanno cancellato una parte della linea temporale per non far sapere nulla agli umani e tu devi averne risentito- May non era sicura di aver compreso bene, ma piano piano il puzzle si stava ricostruendo: questo voleva dire che lei era in stretto contatto con il tempo?
- Quando ti hanno attaccata al museo, quell'imboscata, non era casuale: vogliono usarti per aprire il portale e arrivare alla pietra. Qualcuno, di molto importante, deve essere a capo dei mezzosangue, e deve essere anche molto potente e astuto per aver fatto tutto questo.
La ragazza provò a toccare le pietre nella teca senza successo- non capisco, cosa sono queste pietre e perché sono così importanti?
-Rappresentano la luce: Una si trova sulla terra, l'opale che rappresenta il tempo, e l'altra su Gaia, la pietra filosofale che rappresenta lo spazio. Si dice che la dea si sia risvegliata toccando le due pietre. Sono molto di più di due pietre: sono l'essenza stessa del mondo. Sono superiori a tutti gli elementi e agli spiriti elementali che li governano: gli elementali della vita, ovvero la terra, quelli del suono, ovvero l'acqua, quelli della luce, ossia l'aria. E anche di quelli più forti, quelli del calore, quindi del fuoco- Alan si era fatto stranamente più serio e ora si trovava dall'altro lato delle teche, precisamente di fronte a May. Lei fece qualche passo indietro.
- Quindi, dove sarebbe questo portale? Noi vi abbiamo seguito nella speranza di tornare a Gaia, non per morire nel tentativo di trovarne uno che potrebbe non esistere?- Luke sembrava piuttosto irritato. Era stato tutto il tempo in silenzio, ma ora non poteva più farsi da parte.
- Calmati, fratello. Il portale si materializzerà solo in presenza della dea. May lo percepirà- Flora per qualche strana ragione aveva fiducia in tutto quel caos.
- Tua sorella ha ragione- Robin approvò la ragazza- e si dà il caso che sappiamo esattamente dove si trova.
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