4. Nemici o amici?
Jamie
Gli studenti stavano già cominciando a popolare i corridoi. Jason era con il telefono, che premeva i tasti freneticamente e sembrava essere totalmente interessato alla conversazione. Quella mattina, programma cambiato. Anziché avere fisica la prima ora, inglese obbligatorio per tutti. Avevamo deciso di prendere il primo turno, così da togliercelo di mezzo già dalla seconda ora, permettendoci così di poter andare al campo per fare due allenamenti. Feci cenno ai miei amici di raggiungere la classe, anche se loro sembravano essere più morti di me. Jason era ancora attaccato a quel telefono e Alex sembrava ancora intento a voler trovare il senso della vita, che detto così era abbastanza deprimente. Trascinai i piedi verso l'aula e presi posto agli ultimi banchi, appoggiando la testa sul muro con aria assonnata. Eravamo al secondo giorno di scuola ma stavo già fremendo alla voglia di poter tornare in spiaggia, con i miei amici, a berci due birre e farci quattro risate. Comunque, la campana non era ancora suonata. Era strano per noi essere qui prima del previsto, ma del resto in giro non c'era nulla da fare, se non dare retta a quelle quattro pazze in cerca di baci e stronzate varie. Il trillo della campanella, fece sobbalzare Alex, che come avevo previsto, si era appisolato in classe. Jason, invece, fece scivolare il suo telefono dentro la tasca, guardando verso la porta. Ero sicuro che aspettasse la biondina, il giorno prima sembravano molto in sintonia. Non mi ricordavo molto il suo nome, credo Hally...? No forse, Hailey, sì.
«Ne sei proprio sicura, Maya? Era quella la soluzione?» la voce di Archie mi fece alzare lo sguardo. Stava entrando con Maya appesa al suo braccio, che venne letteralmente trascinata dall'amico, e Hailey che rideva totalmente a caso.
«Uhm... sì, credo. Dio, non lo so, ho sonno lasciami stare!» farfugliò Maya cercando un posto con lo sguardo.
«Beh, io non l'ho visto, comunque. Devo dire che era abbastanza inquietante.» borbottò Hailey, facendo spallucce.
Maya annuì, sbadigliando. «Era... cos'era? Beh, quello lì. Non potevi di certo aspettarti baci e carezze, Hailey.» borbottò lei ridendo appena.
«Horror psicologico, Maya, il genere è sempre quello.» disse il ragazzo, gettando lo zaino davanti al banco di Alex. Gli feci cenno di zittirsi, volevo dare l'effetto sorpresa. Talmente avevano sonno che non si erano nemmeno accorti di noi.
«Non era divertente.» ammise Hailey. «Non mi piacciono gli Horror, per di più se ci sono enigmi da risolvere. Stanotte non ho chiuso occhio.» sbuffò.
Maya ridacchiò, facendo i grattini sul braccio di Archie. «Non hai dormito per il film o perché hai messaggiato per tutta la notte con Jason White?» borbottò divertita. Guardai il mio amico, che stava sorridendo a metà tra il beffardo e il dolce. Bipolarismo portami via.
Archie scoppiò a ridere, mentre Hailey rimase in silenzio per un po'. «Beh, anche. Ma vorrei vedere se tu avresti chiuso occhio, parlando con un figo come lui.» sussurrò.
La ragazza alzò un pollice, tenendo ancora la testa sul banco. «Sono spregevoli, ingannatori, calcolatori, subdoli, donnaioli e bugiardi.» disse lei, elencando i nostri difetti come se fosse una semplice lista della spesa.
«Hai talmente sonno che non ti sei accorta che subdoli, ingannatori e bugiardi hanno lo stesso termine, ma te la diamo per buona, okay?» Archie la prese in giro. Jason mi lanciò un'occhiata, mentre Alex dall'altro lato le lanciò una sfilza di vaffanculo.
«Tu sei solo arrabbiata perché Jamie gioca con le ragazze, sei molto femminista. Se lui fosse stato un bravo ragazzo, non saresti qui a parlarne male.» disse lei risoluta.
«Credi che Jason sia tanto meglio? O Alex? E se dobbiamo essere onesti, Jamie è della peggior specie. Hai visto come tratta Caroline?» bisbigliò lei, tenendo ancora la testa bassa. Le stavo molto simpatico, insomma. Trattenni una risata e guardai i miei amici, che come me si godevano la conversazione.
«Aspetta, non andiamo troppo oltre. Car sa cosa deve subire con lui, Maya. Tutta la scuola lo sa, ma ci va lo stesso.» spiegò Archie serio. Lui sì che aveva capito tutto.
«Allora vorresti dirmi che per ciò, ha il diritto di giocare con chiunque? Se lo facessero con me o Hailey, ti piacerebbe?» borbottò lei.
«No, non nego che sia uno stronzo, ma la questione di Car è diversa. Confido che Hailey sia una ragazza intelligente ed eviti di farsi prendere per il culo da Jason.» mormorò.
«L'amore ti fotte! Se lei si innamorasse, Jason ce l'avrebbe in pugno come Jamie ha Caroline. È malsano.» protestò.
Ridacchiai, picchiettandole la spalla. «Parlane direttamente con noi, sappiamo dirti di Car, di Hailey e di tutte le ragazze che vuoi.» replicai divertito.
Si voltarono di scatto, Hailey sembrava un peperone, Archie si stava nascondendo il viso, e lei invece aveva gli occhi spalancati. «Cosa...?» mormorò.
«Parla con noi, Jamie ha detto bene.» rispose Jason.
«Magari scoprirai che siamo diversi o confermerai la tua teoria sulla nostra bastardaggine.» disse Alex mettendosi le mani sul mento.
«Tu! Hailey non sarà la tua prossima conquista da scrivere sulla lista.» disse Maya indicando Jason, che alzò le mani in segno di resa mentre Hailey si nascose il viso nella felpa.
«Però ti divertivi a parlare di noi. Ti va di continuare il discorso?» mi passai la lingua tra le labbra.
Lei mi guardò seria, annuendo. «Ho finito.» replicò.
Ridacchiai. «No, no. Era interessante... com'era? Subdoli!» esclamai divertito.
Lei mi guardò male, voltandosi. «Dio se ti odio.» sussurrò.
«Dio se sei sexy.» risposi di getto, mentre Jason spalancò gli occhi.
Maya affondò la testa nella spalla di Archie, facendomi il dito medio. Sì, le ero davvero molto simpatico.
Al suono della terza campana, uscimmo dalla classe decisamente stanchi e assonnati. Alex si guardò intorno, mentre Jason era di nuovo attaccato al telefono. Sistemai la giacca sulle spalle e cominciai a percorrere la strada per la mensa, con i miei amici accanto. La stanza era popolata da ogni tipo di studente, che era già in
procinto di mangiare. Alex fece una smorfia, osservando davanti a sé. «Il nostro tavolo è occupato.» borbottò infastidito.
Jason alzò lo sguardo dal telefono, facendo una smorfia. «E adesso?» chiese.
«E adesso niente, troviamo un posto dove sederci.» mormorai guardando tutta la sala alla ricerca di un tavolo.
Alex ridacchiò, annuendo. «Archie mi ha fatto segno di andare lì.» disse camminando verso il tavolo dei tre ragazzi. Sorrisi beffardo e mi misi una mano dentro tasca, seguendo Alex.
Maya aveva il capo chino verso un libro. Con una mano reggeva la forchetta, con l'altra la penna. «Non riesco a venirne a capo, non... mi confonde.» sospirò, picchiettando la penna sul foglio.
Hailey mi sorrise, per poi guardare l'amica. «Secondo me se combinassimo zolfo e silicio...» ipotizzò pensierosa.
«Scoppierebbe tutta la scuola.» dissi con nonchalance, sedendomi davanti a Maya. La ragazza alzò lo sguardo dal libro, facendomi un cenno con la testa. Aveva abbassato la cresta o cosa?
«Io nell'ultimo compito di chimica ho preso una E. Non è male, vero?» borbottò Alex, rubando una patatina dal piatto di Maya. Lo guardai perplesso, scuotendo la testa, mentre la ragazza fece una leggera smorfia.
«No, se hai preso meno dell'insufficienza, il che sarebbe un bel zero.» replicò tranquilla.
Jason scoppiò a ridere. «Giuro che siamo ragazzi intelligenti, Hailey.» sussurrò. Lanciai uno sguardo divertito al mio amico e incrociai le mani, mentre Hailey annuì, ridendo.
«Nessuno è stupido, Jason. Bisogna vedere dove e come si usa la propria intelligenza, se per essere migliori o peggiorarsi sempre di più.» replicò Maya.
Archie scosse la testa, sospirando. «Non è vero, esiste la gente stupida.» replicò il ragazzo prendendo la mano della sua migliore amica. Erano sempre in atteggiamenti molto intimi, per me c'era qualcosa sotto tra i due.
Alzai un sopracciglio, prendendo una patatina dal suo piatto. «E tu per cosa la usi la tua intelligenza? Per giudicare gli altri senza averne il diritto? Per puntare il dito contro a chi non ti va a genio solo perché non rientra nella lista delle persone che ti piacciono?» replicai serio. Alex si irrigidì, ascoltando la conversazione con interesse, Jason la guardò in attesa di una risposta e i suoi amici invece erano sconvolti.
Alzò lo sguardo, putandolo dritto sui miei occhi. Dio, se era sexy. Perfettina, noiosa, schizzinosa... ma sexy. «Io non giudico nessuno, Jamie. Se dico qualcosa che penso, lo faccio per quello che mi viene mostrato. Probabilmente è un mio difetto non riuscire a tenere la bocca chiusa, ma sono sincera con me stessa e con gli altri.» replicò mordicchiando il labbro.
Annuii, interessato. «Quello che ti mostrano gli altri? Una persona davvero intelligente, Maya, non si ferma davanti alle apparenze, lo sapevi?» risposi beffardo.
Jason scoppiò a ridere, mentre lei mi guardò con aria stizzita. «Non sempre le apparenze ingannano, Jamie. Fidarsi del proprio istinto non è mai un errore.» rispose incrociando le braccia. Okay, Maya, questa conversazione ti stava piacendo.
«Ma una persona dotata di un minimo di cervello, deve essere capace di andare oltre quello che vede. Einstein se non avesse guardato oltre ciò che vedeva, non sarebbe arrivato alla teoria della relatività, Stephen Hawking non avrebbe scoperto i buchi neri, JK Rowling non avrebbe scritto Harry Potter... e potrei continuare all'infinito. Una grande mente è capace di spezzare i confini che l'essere umano ha paura di varcare.» feci l'occhiolino.
Lei si accigliò, annuendo. «Vorresti dirmi che io sono chiusa mentalmente?» replicò stizzita.
Scoppiai a ridere, scuotendo la testa. «Oh, no. Credo solo che tu, come qualsiasi studente che frequenti questa scuola, hai paura di varcare i confini. Sei come tutte quelle persone che si alzano al mattino e filtrano il mondo con gli occhi di ogni singolo essere umano, perché per loro, come che per te, avere un pensiero controcorrente è spaventoso. Quindi, a conti fatti, non penso che tu non sia intelligente, ma che non usi bene le potenzialità che hai.» risposi con fare ovvio. Colpita e affondata, Maya Ross.
«Booom!» esclamò Jason, ridendo. Alex mi diede il cinque, Archie si schiarì la voce e Hailey fissò il tutto con la bocca spalancata. Credeva davvero che fossi così stupido? Forse avrebbe dovuto ampliare i suoi orizzonti, perché quelli che aveva non erano poi così tanto grandi.
Lei strinse le labbra in una linea sottile e dura. «Adesso sei tu che ti stai fermando alle apparenze, Jamie. Stai mangiando nel piatto dove poco prima hai sputato?» domandò beffarda, chiudendo il libro.
Morsi il labbro, sorridendo appena. L'ho già detto che era sexy? «Può darsi, l'essere umano può peccare di qualche errore, fa parte della nostra natura.» risposi facendo spallucce.
Jason sbuffò. «Avete finito o dovete continuare ancora il dibattito? No, perché avrei una cosa da dire, se mi permettete, cervelloni.» replicò divertito. Maya spostò lo sguardo su di lui, rimanendo ancora nella sua posizione rigida. «Stasera vorrei vedere un film a casa, ma naturalmente, siccome sono capace di guardare oltre, volevo invitare anche voi.» disse ridendo e guardando Maya, che sorrise falsamente.
Archie annuì, facendo spallucce. «Per me va bene, sì. Sarà divertente.» replicò il ragazzo.
Hailey sorrise, guardando Maya e poi me. Sostenni il suo sguardo, con tranquillità. «Molto divertente.» ridacchiò.
Alex guardò la ragazza, fregandogli un'altra patatina. «Maya?» chiese.
Lei sospirò, guardandomi. «Sì, vengo. Adesso la smetti di mangiare dal mio piatto?» borbottò infastidita. Sorrisi beffardo. Oh, sì. Sarebbe stato molto divertente.
Stanza di Jason era un porcile. C'erano pacchetti di merendine vuote, letto sfatto, fogli con appunti sparsi qua e là. Mi guardai intorno, facendo una lieve smorfia e sedendomi sulla poltroncina in pelle, mentre Alex tolse una calza dal letto e si sedette ai piedi di esso.
«Scusa, ma tu vorresti invitare quei tre con questo macello? Sembra che un terremoto di dieci magnitudo abbia colpito questa stanza.» dissi schifato.
Jason scoppiò a ridere, guardandosi intorno. «Infatti dobbiamo pulirla, amico.» rispose con nonchalance.
Alzai un sopracciglio, ridendo. «Pulirla? Seh, credici. Io non muovo un muscolo. Stanza tua, porcile tuo, compito tuo.» borbottai accendendo la playstation.
Alex arricciò il naso. «C'è anche puzza di piedi, qua dentro. Hailey non sarà poi così convinta di voler uscire ancora con te, dopo aver visto questa stanza.» sussurrò passandosi un dito sul naso.
Jason alzò il dito medio, per poi cominciare a togliere un po' di disordine. «Ma senti un po', Jam... cosa stai combinando con Maya?» chiese trafficando con la spazzatura.
Aggrottai la fronte, distogliendo lo sguardo dalla televisione e portandolo dal mio amico. «Scusa che in senso? Stavamo solo parlando.» borbottai confuso.
Il ragazzo alzò un sopracciglio, mentre Alex fece svariate smorfie per via del cattivo odore. «Jas, santo cielo! Pulisci, staranno per arrivare.» sussurrò infastidito.
Scoppiai a ridere, uccidendo uno zombie molto a caso e facendo spallucce. «Noi ti vogliamo bene così come sei, ma loro potrebbero non avvicinarsi più a casa tua.»
Jason si voltò, lanciandomi un scarpa sullo stomaco. «Guardate che Hailey mi piace sul serio, non fate gli stronzi.» replicò serio, affacciandosi dalla finestra. «Dio, sono arrivati!» esclamò. Io e Alex ci guardammo, sospirando e alzandoci per fare in modo che riordinasse più in fretta. Mettemmo tutto sotto il letto, dentro l'armadio o nel cestino della biancheria sporca, per poi spruzzare tantissimo deodorante per ambienti dentro la stanza. Jason si ricompose, sistemando alla buona i capelli e guardandomi male. «Rimetti le scarpe.» ordinò, indicando i miei piedi nudi.
«Driiiiin!» esclamò Alex per via del campanello. Che ossessione snervante che aveva, era odioso.
«Dio, smettila di imitare il campanello.» borbottai infastidito, mettendo le scarpe e togliendo la giacca della squadra, rimanendo in una semplice canottiera bianca.
«Entrate, prego!» la voce di Jason risuonò dal piano di sotto. Era abbastanza allegro, il che fece ridacchiare me e il mio amico. «Oh, Archie! Fai attenzione al vaso, se si rompe mia madre ammazza me e te insieme.» continuò ridendo.
Ruotai gli occhi, facendo una smorfia. «Quel maledetto vaso, ci ho perso un mignolo sbattendo il piede in quel cazzo di coso.» borbottai contrariato. Sentimmo dei passi, segno che stavano salendo, Alex si mise in piedi, al mio fianco, mentre io con nonchalance continuai a giocare.
«Benvenuti nella mia umile stanza!» esclamò il mio amico, facendo passare i tre ragazzi. Hailey sorrise ad Alex, per poi fare lo stesso con me, Archie ci strinse la mano, mentre Maya aveva la sguardo basso sul telefono. Portava un top nero, che le scopriva la pancia, una tuta del medesimo colore con un piccolo stemma dell'adidas bianco, delle adidas bianche e nere, e un cappellino bianco all'indietro. Aveva un'espressione seria, molto, sembrava che stesse discutendo con qualcuno. Alzò lo sguardo, avvicinandosi ad Alex e dandogli un bacio in guancia e poi, udite udite, fece lo stesso con me! Assurdo. Jason ci guardò per un secondo, per poi sorridere.
«Bene, vado a prendere i popcorn, fate come se foste a casa vostra!» esclamò. Hailey si sedette sul letto, accanto ad Alex che aveva già preso posto. Maya si lasciò cadere sul pavimento, così mi misi al suo fianco, mentre Archie si piazzò dall'altro lato. «Che film metto?» chiese Jason dando una ciotola di patatine alla ragazza, che sembrava piuttosto nervosa.
«Non horror, per favore.» borbottò Hailey.
Jason sorrise beffardo, facendo l'occhiolino. «Okay, horror sia.» pronunciò, davanti la faccia indignata della ragazza.
Il film partì, così Jason spense le luci e si sedette accanto a Hailey, che sembrava terrorizzata. Rivolsi uno sguardo verso Maya, che stava ancora parlando al telefono con qualcuno. «Ehi, tutto bene?» le sussurrò l'amico. La ragazza in tutta risposta scosse la testa e si appoggiò alla sua spalla, posando il telefono sul pavimento. Problemi, piccola Maya? Mi concentrai sul film, infilando una mano dentro la ciotola e tenendo gli occhi sullo schermo. Sentii la mano di qualcuno che stava sfiorando la mia, la guardai, alzando gli occhi e notando che apparteneva a Maya, che ovviamente, allontanò bruscamente. Non capivo perché le stavo tanto sul cazzo, se fondamentalmente non le avevo mai fatto nulla. Feci spallucce e mi girai verso il film, stirando le gambe e appoggiandole sulle sue. Mi guardò male e sospirò, mordicchiando il labbro. «Mi dai fastidio.» sussurrò.
Annuii, non togliendo gli occhi dallo schermo. «Lo so, ma non mi importa.» replicai divertito, continuando a guardare il film.
Quando il film finì, Alex accese le luci e abbracciò Hailey, che sembrava immobile completamente terrorizzata dalle scene. Maya si alzò dal pavimento, stiracchiandosi e lasciando il telefono lì dov'era, che non aveva fatto altro che squillare durante la proiezione, senza che la ragazza lo degnasse di uno sguardo. Dal canto mio, rimasi sul pavimento, completamente assonnato e annoiato. Gli horror mi annoiavano, da sempre, motivo per cui non sobbalzavo o mi terrorizzavo davanti a certe scene assolutamente senza senso. Sentii il telefono di Maya suonare, così abbassai lo sguardo curioso, notando che qualcuno salvato con il nome di Dobby, con tanto di cuore, la stava chiamando. Archie si avvicinò, prendendo il telefono tra le mani. «Maya... è lui.» sussurrò, passandoglielo. La ragazza ruotò gli occhi, facendoci cenno di stare zitti e portando il telefono all'orecchio.
«Ehi...» sussurrò, mordendo il labbro con aria piuttosto nervosa.
«Mi prendi per il culo? Ehi? Ti ho scritto diecimila messaggi e tu non hai risposto, Maya! Ti sembro il tuo cazzo di zerbino?» urlò il ragazzo dall'altro lato. Aggrottai la fronte, notando che Archie e Hailey erano serissimi, mentre i miei amici si lanciarono occhiate curiose.
«Per favore, Justin... sono... fuori, possiamo sentirci dopo?» sussurrò lei a bassa voce. Mi alzai, incrociando le braccia e guardando con attenzione la ragazza, che sembrava in evidente difficoltà.
«Fuori? Mi stai tradendo non è così? Chi è il figlio di puttana?» urlò di nuovo il tipo. Era davvero pesante.
Maya chiuse gli occhi, sospirando e stringendo un pugno. «Devi finirla, d'accordo? Non sono con nessuno! Non voglio risponderti perché sono stanca dei nostri continui litigi, stanca di te e di come sono diventata da quando ti conosco! Justin, devi lasciarmi vivere!» rispose lei decisamente nervosa, alzando un po' il tono di voce.
«Maya, se chiudi questa chiamata considerati single.» rispose lui.
Lei strizzò gli occhi, annuendo nervosamente. «Lo sono sempre stata, Justin.» borbottò, chiudendo il telefono. Meritava una medaglia.
Archie si avvicinò a lei, sospirando. «Maya...» sussurrò.
«È tutto okay, sto tornando a casa, divertitevi e grazie per la bella serata, Jas.» sussurrò lei, con voce tremante. Feci una smorfia e guardai il mio amico, che abbassò lo sguardo.
«Puoi restare, Maya, sul serio.» borbottò lui, mentre Alex si avvicinò a lei e l'abbracciò dolcemente. Maya gli sorrise, staccandosi dall'abbraccio a baciandogli la guancia, per poi avvicinarsi ad Hailey per salutarla. La ragazza le lanciò uno sguardo dispiaciuto, beccandosi un mezzo sorriso da parte sua.
«Mi scuso per il disagio, sul serio. Adesso vado via.» borbottò mordendo il labbro, con gli occhi tremendamente lucidi.
Sospirai e mi avvicinai a lei, prendendole la mano. «Ehi, okay. Tu non c'entri, d'accordo? Sul serio, resta, abbiamo preso la pizza.» dissi guardandola negli occhi.
Scosse la testa, sorridendo leggermente. «No, grazie Jamie, davvero. Ma ho bisogno di... andare a casa.» spiegò tristemente.
Annuii, stringendole la mano. «Vuoi uno strappo a casa?» chiesi piano.
Sorrise di nuovo, lasciandomi la mano. «No, non preoccuparti, grazie. Ci vediamo domani a scuola, ragazzi.» sussurrò, rivolgendo un sorriso ad Archie e Jason e uscendo dalla stanza.
- Spazio Autrice
Nuovo personaggio, Justin! Diciamo che sarà un po' un tormento per la povera Maya, vedrete! Spero che il capitolo vi sia piaciuto! A venerdì! ❤️
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