Capitolo 4: Angelo peccatore
Hawks arrivò sul luogo dell'incontro. Aveva cercato di vestirsi il meglio che poteva, una camicia color jeans, dei pantaloni aderenti e un giacchetto di semil pelle nero e gli anfibi. Si sentiva un po' idiota. Insomma si era davvero preoccupato dell'outfit e di essere impeccabile per quel Villain? " Forse ho esagerato? Infondo non è un vero e proprio appuntamento, quello stronzo non è di certo un tipo raffinato e galante" sospirò sconfortato " Keigo ma che diamine stai facendo? Sei totalmente impazzito... " Si disse tra sé e sé, fino a che una voce a lui ormai familiare lo interruppe dai suoi pensieri di autocommiserazione. " Ehilà polletto, devo dire che sei stato impeccabile, anche con due minuti di anticipo, i miei complimenti" ridacchiò un po' sfottendolo e applaudendo mentre si gustava con gli occhi quella visione dal suo canto, paradisiaca. Quella camicia che cadeva sui fianchi mettendoli in risalto e quelle gambe toniche ben fasciate da quei pantaloni attillati gli facevano venire voglia di stringergli con le mani, con forza, quel sedere anch'esso fasciato e modellato da quella stoffa." Ti avevo detto di non sottovalutarmi Dabi " lo squadrò da capo a piede, non aveva vestiti particolarmente diversi dal solito se non per un cappotto nero elegante con il doppiopetto che lo rendeva ancora più bello del solito. Incrociò le braccia al petto e poi un lieve sorriso prese il sopravvento sulle sue labbra, " Quindi? Hai intenzione di rimanere qui tutta la notte in questo posto a dir poco lercio? Certo che hai un gusto orribile in fatto di luoghi romantici " ridacchiò sfottendolo a sua volta. " Parli troppo per i miei gusti polletto " ridacchiò reggendogli il gioco tirandosi frecciatine a vicenda. Si avvicinò a lui e lo prese per mano, quell'azione improvvisa mandò le guance del biondo completamente in fiamme, si sentiva come in un brodo di giuggiole. Strinse la presa sulla mano del più grande e lo seguì con fare un po' timido, ma tenendo quel dolce sorriso sulle labbra. Arrivarono davanti un hotel, entrarono e il moro si diresse verso la reception a prendere la chiave. Una volta fatto, lo scortò fino alla loro camera. Una volta entrati chiuse a chiave con fuori messo il cartellino 'non disturbare'. Sfilò il cappotto e lo lanciò sulla sedia, mancandola miseramente facendo finire l'indumento sul pavimento. La scena scatenò una fragorosa risata da parte del biondo che si piegò in due battendo una mano sul ginocchio, per poi cercare di riprendersi, anche se con fatica. Si asciugò le lacrime per la forte risata e lo guardò " Ed è così che si scoprì che il nostro uomo tenebroso e super figo alla fine è un rincoglionito AHAHAHAHAH " Dabi sbuffò e assottigliò lo sguardo si avvicinò e gli prese il viso tenendolo ben saldo tra il pollice e l'indice " hai finito di prendermi per il culo? " Hawks lo guardò non riuscendolo più a prendere molto sul serio " no, mi piace troppo prenderti in giro e il tuo modo di fare rude che ne viene dopo'' ghignò un po', " oh bhe allora non ti dispiacerà il resto...sai?" Si avvicinò al suo orecchio, ormai aveva ben capito che fosse uno dei suoi punti più sensibili e gli sussurrò " ancora non ho mangiato ed è da troppo tempo che aspetto la mia cena " a quella fine di frase lo spinse un po' facendolo cadere seduto sul letto, gli salì addosso a cavalcioni facendolo stendere, gli bloccò i polsi sulla testa con una mano e si chinò verso la sua bocca baciandolo con passione facendo emettere al più piccolo dei gemiti. "Mmhh...aah...D-Dabi..." La mano del più grande scese sul suo petto, sotto la maglietta iniziando a stuzzicare uno dei due capezzoli, mentre staccandosi e rimanendo a fior di labbra sussurrò un segreto che volle rivelare solo a lui " Chiamami Touya...questo è il mio nome. Adesso condividiamo entrambi il segreto dell'altro...Keigo " il biondino sgranò gli occhi e in men che non si dica si ritrovò con il più grande che lo spogliò più veloce della luce, con frenesia e impazienza, fece lo stesso con sé stesso, gettando i vestiti dove prima capitava. " Keigo... finalmente sarai completamente mio...aspettavo questo giorno ormai da tempo...sei il mio inferno, la mia condanna, il mio tormento...ma voglio tutto di te..." Le parole di Touya erano sussurrate tra gli ansimi, i baci, i morsi e i tocchi sulla pelle candida dell'altro che in preda a quelle somministrazioni di piacere non riusciva a stare fermo, iniziò a cercare in ogni modo di far capire quanto era al limite e lo desiderasse, così inarcò il bacino e lo supplicò " T-Touya....rendimi tuo... ora..." A quella richiesta che alle sue orecchie risuonava quasi come una preghiera, non aspettò oltre. Prese del lubrificante, si mise bene in mezzo alle sue gambe e iniziò a prepararlo con le dita, entrando ed uscendo, con la mano libera invece andò a stuzzicare la sua erezione, un ritmo che per Hawks stava diventando agonizzante. Quando lo sentì pronto non indugiò altro tempo e lentamente si fece largo nella sua entrata ormai bagnata e pronta a riceverlo. Le mani di Hawks finirono attorno al collo di Dabi stringendo le mani sulla sua schiena graffiandolo mentre un urlo e un gemito di puro piacere si espansero per tutta la camera. Dabi, sopra di lui, continuava a muoversi dentro e fuori, prima più piano e poi con un ritmo più veloce, i suoni dei loro corpi che sbattevano l'uno contro l'altro e i loro odori ormai mescolati nell'aria, tutto ciò li stava facendo impazzire portandoli al darsi sempre più piacere, Hawks iniziò a muovere i fianchi andandogli incontro, creando poi un ritmo che pian piano diventava sconnesso. " Touya! Sto...sto per venire! AAH! Aspetta! Aspetta non..." "Keigo...vieni per me..." Dopo alcune spinte più decise i due vennero all'unisono, il moro si riversò dentro il biondo che a sua volta strinse le gambe più forte alla sua vita, accogliendolo completamente, mentre il suo seme sporcò i petti di entrambi. Dabi prese con un dito quel liquido bianco e lo portò alle labbra leccandolo mentre teneva lo sguardo fisso in quello di Hawks che era a dir poco imbarazzato per quel gesto. Il più grande uscì da lui, pulì entrambi e si mise sotto le coperte con il biondo accoccolato al suo petto. " Ti amo mio splendido angelo " gli accarezzò dolcemente quella chioma dorata mentre fumava quella tipica sigaretta, per lui ,obbligatoria dopo il sesso. Anche se uno stronzo patentato, anche lui aveva dei sentimenti, sentimenti che solo quell'hero dalle ali scarlatte riusciva a fargli esternare. " Se devo pensarmi come un angelo al quale tu mi paragoni, allora... sono felice di essermi tinto di questo prelibato peccato con il demone di cui mi sono innamorato ".
-FINE-
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top