~Capitolo 1~
C'era una ragazza di nome Allison che è sempre stata fortunata.
Andava bene a scuola, aveva un fidanzato fedele, genitori gentilissimi con lei, aveva una fantastica migliore amica.
Un giorno aveva deciso di andare a trovare la famiglia del fidanzato con i suoi genitori.
Erano in una punto del 1993, e un camion iveco degli anni '70 si avvicina verso di loro, il conducente aveva avuto un attaco di cuore e si stava schiantando contro la piccola punto.
Allison urlò: "Papà attent..." non ebbe neanche il tempo di finire la frase che il camion travolse la macchina.
Allison da il retro della macchina urlò il nome del padre e della madre ma nessuno dei due rispose.
L'ultimo fiato della ragazza furono le richieste d'aiuto, ma furono state vane.
Vide un ragazzo, bello, con boccoli biondi che esaltavano la carnagione pallidiccia, occhi verde oliva, tendente verso marrone, con molte lentiggini e labbra sottili, ma non troppo.
Allison gli chiese: "Chi sei?"
La voce del ragazzo era angelica: "Non fare domande, vieni con me, ti farà un po' male ma mi devi seguire" la ragazza si fidó ciecamente del ragazzo, gli prese la mano, il ragazzo voló, Allison non si chiese perchè era troppo cotta per chiedere spiegazioni.
Dopo un po' di viaggio arrivarono nel mare, il ragazzo la buttò in acqua, stava affogando, sentiva l'acqua che entrava nei polmoni, cercó di andare su per respirare, ma non ci riusciva.
Sentì qualcosa che le faceva male, i capelli e le gambe, si stavano arrossando, nacquero delle squame, sentì come della colla che appiccicava una gamba all'altra non si volevano staccare, il dolore era atroce, al posto delle gambe vide una coda da pesce verde e i capelli diventarono violetto. Si mise sul pelo del mare e rivide il ragazzo.
"Hey, tu! Cosa sta succedendo?" Chiese
"Beh cara ragazza ti ho risparmiato la vita dovresti ringraziarmi" disse il ragazzo in volo.
Il ragazzo biondo le si avvicinò di più, si appoggió sul pelo del mare "Mi chiamo Jetel, comunque, e tu Allison e dalle mie parti vieni chiamata "la bella"" Allison si mise a ridere, provó a toccare il ragazzo ma appena ci provó si ustionó il dito.
"Che cosa succede?" Jetel fece vedere alla ragazza le possenti ali da colomba che portava dietro la schiena, "Sono un angelo, le sirene non possono toccare gli angeli e gli angeli non riescono ad entrare in acqua o a toccare il bagnato, poi ricorda che avrai sempre 10
minuti per stare fuori dall'acqua o morirai"
Allison lo guardó spaventata allora lui voló via, scese in picchiata, vuoi veramente entrare in acqua? Pensó Allison, evidentemente sì, Jetel sbattè la testa contro l'acqua e si fece un grande livido viola sul braccio, osservado meglio il braccio vide che aveva una cicatrice a forma di due H. Si mise in piedi e inizio a pestare l'acqua come se fosse una lastra di ghiaccio.
"Fermo!" Gli urlò Allison, Jetel si fermó guardandola nei suoi bei occhi azzurri e le chiese "Perché dovrei? La vita da angelo fa schifo! Fai quello fai questo..." sospiró, "Scusa" si sdraió sull'acqua, "Non voglio far ricadere i miei problemi su di te", Allison lo guarda incuriosita, come se fosse una specie sconosciuta e gli chiese "Jetel, cosa hai sul braccio, cosa ti è successo?".
Jetel aprì la bocca per parlare, ma poi la richiuse "Ho un passato troppo doloroso, quando sarai pronta te lo spiegeró" Allison lo guardò supplichevole "Ti conosco da pochissimo tempo e già mi fido ciecamente di te, fallo anche tu".
Ci fu uno sguardo intenso per qualche secondo, "E va bene, ma non provare troppa pietà per me" Allison si mise comoda e lo ascolotó, e lui inizió a raccontare.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top