senza titolo


Mi guardo attorno e mi rompo il cazzo perché il vento non smette ancora a luglio di soffiare inutilmente.
Il fumo della sigaretta in macchina assume forme pazzesche, un po' come le nuvole all'orizzonte che sembrano vicine, ma ci rendiamo conto quanto distano da qui?
Culo inchiodato sul sedile della macchina e il libro di un mio caro amico poeta osceno
sta fissandomi sul cruscotto.
Ma ti rendi conto sto vento che muove tutto? Gli alberi che fanno solo questo dannato movimento ogni giorno per anni e anni e sempre ancora anni.
Intanto il rumore mi piace e la pace della natura è la pace più morbosa che io conosca.
Intanto recito qualcosa senza esser conosciuto e mi piace.

I pensieri di Larac.
In memoria di Buko.
20 luglio.
ClaraScanio.

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Tags: #poesie