Naked
Il mio cuore era nato nel 1999, ma già da prima aveva vissuto nell'autunno "rovente" del 1976.
Tutto era sigillato, la mia anima che si perse e si infranse. Fu l'autunno di molte cose - calore e violenza, amore e odio, sogni e incubi, paradiso e inferno, musica e sballo, droga e alcol-. Adesso è difficile distinguere il bene dal male. Era tutto puro e marcio. Allo stesso tempo, indissolubile. Senza distinzioni.
Era un autunno stranamente infuocato, per settimane di fila, da sciogliere l'asfalto sulle strade. L' autunno della follia, del punk, delle vite sprecate...
Fu tutte queste cose.
E altre ancora
Molte altre.
Chiusi in un garage della casa al lago ascoltavamo i Led Zeppelin, Eagles, Pink Floyd, The Rolling Stones, The Beatles, Queen, Deep Purple, i Black Sabbath, AC/DC, The Doors, Aerosmith, Lynyrd Skynyrd, The Clash, Kiss, Marilyn Manson, Alice Cooper , David Bowie e Gun's Roses.
Io Lily, e il mio migliore amico Curtis stavamo seduti a terra nell'angolo dove un divano strappato e bucato dalla cenere puzzava come un Cristo putrefatto. Lui faceva una bomba, con molto attenzione ed io suonavo la chitarra, quel poco che avevo imparato.
Il lago la notte aveva qualcosa di profondamente particolare, soprattutto in autunno, era fine ottobre e stavamo aspettando Halloween per un evento speciale. Un giorno Curtis non si presentò al nostro appuntamento per le lezioni di chitarra, ed io quel pomeriggio ero molto arrabbiata con lui. In genere non mi lasciava mai da sola in qualsiasi decisione o momento, solitamente c'era, ma non quel dannato pomeriggio.
La sera, molo tardi, verso le undici e mezza dopo aver litigato con i miei genitori perché avevano scoperto le mie sigarette, andai nella casa al lago e mi chiusi in quel garage che puzzava di anni 70. Piansi e fu tutto quello che mi fece compagnia. Quando i singhiozzi cominciarono a placarsi sentii il rombo di un motore venire verso il vialetto principale, e quello era Curtis, non avevo dubbi. Gli urlai contro senza nemmeno ascoltare i suoi discorsi, urlai, perché era quello che volevo. Era quello che la mia anima ribelle voleva fare e lo feci senza crearmi problemi.
" Quando ti calmi guarda dentro la busta così capirai perché non sono venuto oggi alla tua lezione di chitarra". Stranamente Curtis non alzava mai la voce con me, era sempre dolce, diretto, calmo. " Non la voglio la tua busta" urlai. Ma lui lasciò quella busta vicino i miei libri di musica e dopo uscì a fumare una sigaretta.
Io caos dentro di me.
Spazio pensiero
Se volete che ci faccio un libro su questa storia ci tengo a saperlo. Potrebbe essere intrigante.
Clara
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