The Story Never End - cap. 9
Ciao raga!!
VI RICORDO CHE IN QUESTO CAPITOLO CI SONO SCENE FORTI E LINGUAGGIO SCURRILE PERCIÒ SE SIETE SENSIBILI NON LEGGETE GRAZIE.
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Pov. Seonghwa
Era passata una settimana da quell'incontro tra me e Hong, ma come volevasi dimostrare Hong non aveva trovato proprio nulla sulla famiglia Choi.
Nel frattempo avevo cercato informazioni chiedendo in segreteria all'Università Hankuk per sapere che fine avesse fatto Choi San <Choi San è assente per degli affari di famiglia in America> disse la vicepreside.
Così decisi di fare le mie ricerche con l'aiuto del segretario Nam: avevamo scoperto che la famiglia Choi era caduta in disgrazia da ben dieci anni. Si erano aggrappati a qualche piccola azienda per andare avanti ma poi tutto andò completamente perduto e così l'intera famiglia Choi andò in rovina.
Guardai il segretario Nam e presi parola <.. segretario Nam, voglio che faccia una cosa per me> il segretario Nam mi guardò perplesso <di cosa si tratta signore?> Chiese lui. Mi alzai dalla poltrona e mi voltai verso la finestra del mio ufficio <..voglio che vada a investigare su Choi San.. se la sua famiglia è davvero caduta in disgrazia, di certo non saranno partiti per questioni lavorative> il segretario Nam si inchinò <come desidera signor Park> mi voltai per guardarlo <..voglio sapere tutto..> l'uomo annuì e uscì dal mio ufficio.
Al ritorno verso casa accesi il telefono dove mi ritrovai una decina di chiamate da parte di Soko, cosi premetti sull'acceleratore e andai a tutto gas.
Quando arrivai a casa trovai Soko seduta in salotto con il cellulare tra le mani <piccola tutto ok?> Lei alzò lo sguardo <...hanno ucciso i miei genitori.. li hanno trovati morti nella loro residenza a Busan> sgranai gli occhi e mi avvicinai a Soko che scoppiò in lacrime..
Poco dopo...
- Hong i genitori di Soko i signori Hakigawa
- ho saputo Seonghwa..
- dobbiamo agire altrimenti il prossimo potrei essere io!
- sta tranquillo effettueremo la protezione per te e la tua famiglia..
- non è abbastanza!
- devi fidarti di me..
- ..io non mi fido di me stesso..
- cosa vuoi dire? Seonghwa? Seonghwa?
...
Dopo quelle parole chiusi il telefono e tolsi la batteria per non farmi più trovare, dissi al segretario Nam di prendere le redini della mia compagnia e quelli della famiglia Hakigawa perché avevo fatto una scelta.. avevo scelto di indagare personalmente anche a costo della mia stessa vita.
Pov. HongJoong
Era passata una settimana da quella telefonata e di Seonghwa non si trovarono più tracce.
Il segretario Nam non sapeva nulla e così neanche Soko..
Seonghwa dove sei?
In parte mi sentivo in colpa perché se lo avessi ascoltato, forse, i genitori di Soko non sarebbero morti e lui sarebbe ancora qui con noi.
Cominciai a fare indagini in segreto del mio capo, non volevo che si preoccupasse ancora per me.
Giorno e notte non mi davo pace perché l'unico pensiero era quello di ritrovare Seonghwa.. ma sembrava che i miei sforzi erano vani e oggettivamente inutili.
E se fosse stato ammazzato? E il suo corpo seppellito?
Scossi la testa all'idea di quel pensiero orribile e accesi una sigaretta, la mia mente era colma di pensieri, il mio cuore pieno di rancore.. cosa potevo fare?
In quel momento sentii la porta di casa aprirsi di botto e mi voltai trovando Su-Mi insieme al capo Iron con in viso un espressione sconvolta <Su-Mi.. capo.. cosa succede?> Chiesi. C'era un gran silenzio tanto da riuscire a sentire il mio cuore battere forte <..hanno trovato i vestiti di Seonghwa> sgranai gli occhi alzandomi di scatto <dove?> Chiesi. <Vicino al fiume Han> sentii le gambe cedere e gli occhi pizzicare <..mi dispiace Hong Oppa!> Disse Su-Mi in lacrime. Deglutìi pesantemente e presi la giacca uscendo di casa come un pazzo.
Arrivato nel luogo del ritrovamento mi avvicinai di corsa, per guardare con i miei stessi occhi se quello che il capo avevo detto era vero.. <Hong.. sei qui!> Mi voltai vedendo Soko con in braccio la bambina <Soko.. è colpa mia> dissi in lacrime. <No.. tu sei stato un aiuto prezioso e un amico per Hwa> presi il maglioncino nero di Seonghwa e lo strinsi a me <..Soko ti prometto che troverò i colpevoli e li getterò in galera per sempre> Soko tentò di consolarmi ma le voltai le spalle e me ne andai..
Mi sentivo un fallito..
Pov. Seonghwa
Dovevo sparire dalla faccia della terra fingendomi morto per il bene di Soko, di Ae-ri e di tutti i miei amici rimasti in vita.
Avevo scelto di proseguire questo lungo cammino verso la verità da solo, senza l'aiuto di Hong e di nessun altro.. non volevo metterli in pericolo a causa mia.
Era il 10 Marzo - ore 20:00
Era passata una settimana da quella telefonata con Hong e dopo l'ultimo funerale per i signori Hakigawa, ero fermamente deciso di fare a modo mio.
Uscito da lavoro presi l'auto e andai verso il fiume Han, dove lasciai dei vestiti per terra in modo da far credere che mi fossi ucciso, dopodiché andai ai confini della città tra vasti campi d'erba alta e presi la ventiquattro ore, i miei documenti, il mio cellulare e gli diedi fuoco..
Continuai a fissare il fuoco che bruciava ardentemente, mentre distruggeva ogni cosa della mia vecchia vita <..mamma.. papà.. Hyunjae.. io vi vendicheró e vendicheró anche i genitori di Soko.. è una promessa>
dissi per poi accendermi una sigaretta e ritornare così in auto, che abbandonai non molto lontano da dove avevo bruciato le mie cose.
Cominciai a camminare lungo le strade buie, le uniche fonti di luce erano dei lampioni lungo la strada, potevo sentire piccole raffiche di vento accarezzare l'erba ai lati della strada, piccole lacrime scendevano lente sul mio viso mentre cercavo di fare lunghi respiri profondi per calmare la mia rabbia..
Com'è potuto succedere?
Ero rimasto da solo e quella strada buia e isolata era l'esatta descrizione di come era diventata la mia vita..
Improvvisamente durante quel cammino senza tempo ne meta, un tuono fortissimo mi fece sussultare per lo spavento <..adesso anche la pioggia..> dissi tra me e me alzando lo sguardo verso il cielo, mentre piccole gocce di pioggia si imbattevano leggere sul mio viso..
Era una bella sensazione sentire quelle gocce d'acqua fredda, mentre tuoni e lampi accompagnavano il tutto come un orchestra armoniosa.
Presi una sigaretta e la portai tra le labbra accendendola subito dopo, feci un tiro da essa e gettai il fumo con aria quasi rassegnata all'idea che ormai, non potevo più rivedere Soko e la piccola, Hong e Su-Mi, Yunho e Mingi..
Dovevo dimenticarmi di loro..
Era la cosa migliore credo..
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