Ventisette~Preocupazioni

La stanza era completamente al buio, c'era solo una piccola luce che si accendeva e spegneva in continuazione.
La figlia del fuoco non sapeva che fare, era bloccata, si sentiva in preda alla paura, una sensazione terribile che la avvolgeva.
Guardava a destra e a sinistra ma non c'erano via d'uscita.
E poi eccole, le ragazze.

Helen, Gaia e Ilenia erano davanti a lei, la stavano fissando. Le loro espressioni erano serie, neutre, non c'erano emozioni.
Eppure Scarlett si sentiva terribilmente male.
Le veniva da vomitare.
Volevo solo morire insieme a loro, sentiva il senso di colpa soffocarla.

«Mi dispiace, mi dispiace.» Ripeteva tra le lacrime, con la voce rotta.
Ma loro erano là, che la guardava fisso, senza dire una parola.

Un forte rumore la fece sobbalzare.
Da dove veniva?
Il rumore si fece ancora più forte accompagnato da un «Scarlett! Muoviti!»

La ragazza aprì piano gli occhi.
Si trovava nel suo letto, sentiva le guance bagnate, probabilmente aveva pianto davvero.

«Scarlett! Ti vuoi alzare? È tardi!»
Era la voce di Nicolas.

«Ehi Nicolas, che c'è?»

Era ancora sul letto e non aveva intenzione di aprire, era un disastro.

«È tardi! Dai che ti accompagno io.»

Scarlett scese dal letto e si guardò allo specchio. Era un disastro, un completo disastro.

«Nicolas, non pensarci, adesso esco e vado a scuola, ma tu intanto vai.»

Sentì uno sbuffo. «Scarlett non fare la bambina, ti accompagno io.»

Scarlett si ritrovò a sbuffare anche lei. «Nicolas! Ho detto che adesso ci vado, non mettermi pressione, tu vai!»
E dopo poco sentì finalmente i passi di Nicolas allontanarsi.

Si guardò di nuovo allo specchio e poi guardò il telefono.
Le 8:20

Si lasciò scappare un'imprecazione e poi cercò di rendersi presentabile.

Aveva la pelle bianca, gli occhi rossi, il segno del cuscino sulla guancia, i capelli sembravano posseduti, e aveva anche le occhiaie!
Era proprio perfetta.

Venti minuti dopo uscì dalla camera e si mise a correre verso la scuola, sperando che la lasciassero entrare anche se era immensamente in ritardo.

Fortuna vuole che quel giorno il professore era molto gentile perché non disse niente e fece accomodare Scarlett al proprio posto facendole addirittura un sorriso.
La ragazza si sentì spaesata.

Cercò di seguire la lezione ma la sua mente andava sempre al sogno che aveva fatto, il senso di colpa la stava uccidendo.

Finalmente arrivò l'ora della mensa e Allison arrivò quasi saltellando al loro tavolo.
Era abbracciata ad Alex-Etere, e lui non sembrava così tanto contento.

«Ragazzi! Mia madre mi ha detto che fra due giorni faremo una festa!»

Nicolas la guardo. «Cosa? Una festa?»

«Esattamente, dopotutto fra due giorni è il mio compleanno!»

«Ah vero!» Jenny prese parola piuttosto disinteressata.

«Davvero? Quanti anni fai?» chiese Scarlett.

«20, sono così emozionata!»

Audley continuava a guardarla strano, era come se nascondesse qualcosa.

«Il tuo compleanno Allison?»

«Si esatto, Audley.»
C'era fin troppo gelo in quel tavolo.

Nicolas si schiarì la gola. «Bene Allison, e dove si festeggia questa festa?»

Allison perse l'espressione accigliata che aveva poco prima e tornò sorridente.

«Nel cortile della scuola. Mamma ha detto che inizierà verso le cinque e durerà fino a sera.
Quel giorno le lezioni non ci saranno.»
E fece l'occhiolino.

Scarlett fu parecchio contenta all'inizio, ma poi vide come Alex stava sorridendo.

«Non vedo l'ora che sia il tuo compleanno Ally.» Commentò.

«Spero per te che mi abbia già fatto il regalo.» Sussurrò Allison rivolgendogli un sorrisetto malizioso.

«Oh ci puoi giurare, sarà...» si interruppe, alzò lo sguardo e fissò i proprio occhi verde acqua in quella di Scarlett, infine parlò di nuovo. «Esplosivo.»

A Scarlett vennerò i brividi.
Allison sorrise contenta e si strinse a lui, mentre Audley nervoso si alzava e annunciava che doveva andare via.
Ma Scarlett era totalmente persa nei propri pensieri.
Cosa sarebbe successo realmente fra due giorni?

Per tutta la durata della mensa, Scarlett non fece niente, non parlò, non mangiò, e questo mise in preoccupazione sia Nicolas che Jenny.

«Ehi Scarlett, va tutto bene?» la voce di Nicolas la fece tornare nel mondo reale.

Era accanto a lei, si stavano dirigendo verso le classi degli elementi.

Scarlett evitò di guardarlo negli occhi. «Si certo, va tutto bene.»

«C'è qualcosa che non va, me ne sono accorta Scarly.»

La figlia del fuoco strinse le labbra, abbassando gli occhi «Va tutto bene Nicolas.»

Accelerò il passo e arrivò nella sua classe, entrò senza neanche salutarlo.

Il rosso si fermò di scatto.
La sua classe degli elementi era un po' più avanti di quella di Scarlett, ma oggi non sarebbe andato lì.
Voleva capire che succedeva a Scarlett e l'unico modo per saperlo era parlare con il responsabile di tutto quel casino.

E sapeva benissimo dove trovarlo.

Era appena uscito dalla scuola, e stava guardando il bosco di fronte a sé.
Sapeva che Luke era lì, da qualche parte, o per lo meno lo sperava.

E infatti, come se gli avesse letto nel pensiero, sentì un soffio gelido di vento e quando si girò vide Luke appoggiato alla porta.

Qualcuno poteva vederli, ma in quel momento a nessuno dei due importava.

«Che cos'ha Scarlett?»
Chiese Nicolas freddo.

Non voleva tornare a parlare con lui, voleva solo capire cosa diavolo avesse Scarlett e sapeva che c'entrava lui.

Luke sorrise. Era un sorriso strano, dal retrogusto amaro.
«Adesso ti interessa.»

«Mi è sempre interessato di lei.»

«Certamente, come ti interessava Samantha, vero?»

Nicolas si accigliò, facendo un passo avanti. «Che c'entra Samantha con Scarlett?»

«C'entra eccome, entrambe sono figlie del fuoco, entrambe sono legate a me e a te, ed entrambe sono innamorate di te, anche se nel caso di Scarlett sarebbe più giusto dire che sei tu ad essere innamorato di lei.»

«Io non sono innamorato di lei, va bene?»
Si passò una mano fra i capelli. «Dimmi solo che cos'ha!»

«Sei abbastanza intelligente da capire che fra due giorni non si festeggierà solo il compleanno di Allison, vero?»

Nicolas si morse un labbro. «Lo so.»

«Bene, lo sa anche Scarlett e questo non la rende felice.»

«Ma Scarlett era strana anche prima, lo è da quando è tornata da noi.»
Cercò di moderare la voce ma era davvero arrabbiato.

Luke rimase un attimo fermo, con gli occhi bassi. Lui sapeva cosa avesse Scarlett, ma non poteva dirlo a nessuno.

«Di sicuro è stata un'esperienza strana per lei...»

Non ebbe neanche il tempo di finire che Nicolas si avvicinò e lo prese per le spalle. «Dimmi che le hai fatto!»

Era così arrabbiato, e tutto ciò faceva stare male anche a Luke.

«Io non le ho fatto niente!» si staccò dalla sua presa, evitando il suo sguardo, non riusciva a guardarlo per troppo tempo negli occhi.

Improvvisamente si immobilizzò. «Sta arrivando qualcuno.»
E in meno di un secondo scomparí.

Nicolas si portò le mani tra i capelli e sbuffò.
Tornò dentro la scuola, passando davanti alla classe di Scarlett che nel frattempo stava facendo vedere a tutti quanto fosse diventata brava con il suo elemento.

Il professore batté le mani. «Wow Scarlett sei davvero migliorata parecchio.»

La figli del fuoco sorrise, grata di tutte quelle attenzioni e quei complimenti.
Si era appena resa conto di amare i complimenti.

La lezione passò in fretta, e Scarlett accelerò il passo per arrivare in camera sua, era così stanca.
Ultimamente era sempre stanca.

Era nel corridoio del dormitorio, mancava poco ad arrivare nella sua stanza.
Passò davanti alla porta di Allison, vicino a quella sua, e sentì delle voci.

Si avvicinò per sentire meglio.
«Alex non credo che...»
Era la voce di Allison.
Scarlett si avvicinò per sentire meglio.

«Ally, ti prego, è molto importante! Fallo per me.»
Fece una smorfia appena sentì il rumore di un bacio.
Che manipolatore!

Poi sentì un sospiro. «Va bene.»

Scarlett si allontanò immediatamente e andò verso la sua camera.
Appena entrò vide Luke, disteso tranquillamente nel suo letto.

«Ma si certo, accomodati pure.» Disse alzando gli occhi al cielo.

«Stai facendo preoccupare Nicolas.» Affermò con lo sguardo fisso sul soffitto.

«E tu come lo sai?»
Chiuse la porta e continuò a guardarlo.

«Si vede, cerca di stare più attenta.»

«Ma di cosa stai parlando? L'hai incontrato?»

«Certo che no, certe cose si capiscono subito.»

«Ho tutto il diritto di essere scossa. A proposito, sai qualcosa di Etere? L'ho sentito parlare con Allison, l'ha convinta a fare qualcosa.»

Luke alzò le spalle. «Non ne ho la più pallida idea.»

«Bene, adesso esci che vorrei dormire, penso che almeno quello lo puoi fare no?»

Luke la guardò male, ma alla fine se ne andò.

Scarlett si fece una doccia e si preparò per la notte.

Nel frattempo Etere era appena uscita dalla finestra di Allison, non voleva uscire dal corridoio altrimenti avrebbe attirato l'attenzione delle altre.

Il quinto guardiano si diresse verso lo studio della preside, voleva solo vedere a che punto stessero le cose.

Appena si avvicinò però sentì una voce diversa delle altre.
Era un signore, da quello che capì era il preside un'altra scuola

«Eleanor è impossibile che Etere sia qui, è morto.»

«Ma io l'ho visto qui!»

Etere si appoggiò al muro sorridendo sotto i baffi, quanto si divertiva!

I due continuarono a litigare, finché il signore si avvicinò alla porta e Etere scomparí.
«Ricordati Eleanor, dopodomani sarà il grande giorno.»

Detto questo chiuse la porta e andò via.

Il guardiano continuò a fissare la preside sorridendo.
Poveri illusi, pensavano davvero che li avrebbe lasciati fare?
Quei quattro deficiente non sarebbero tornati in vita, prima avrebbero dovuto passare sopra il cadavere di Etere, e la cosa era decisamente difficile.



Spazio autrice

Ciao! Questi capitoli sono piuttosto corti e soprattutto di passaggio, ma credetemi che il penultimo capitolo, cioè il prossimo (oddio il prossimo è il penultimo capitolo T_T) sarà certamente più lungo e accadranno taaante cose.
Anyway se vedete errori ditemelo, perché sono mezza addormentata, ieri sera sono andata a dormire all'una e mezza e mi sono svegliata alle otto, mi chiedo per quale oscuro motivo.
E sto davvero morendo di sonno.
Che ne pensate di Etere? Vi piace o no? E Luke e Nicolas? Avete capito cosa c'è dietro tra loro due? No? Lo capirete meglio nel secondo libro (mi sembra di essere in quelle serie tv o cartoni che dicono "Lo scoprirete nel prossimo episodio").
Okay, adesso mi sa che vado a dormire, a domani (o magari oggi pomeriggio se riesco) con un nuovo capitolo!

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