Ventidue~Presentimenti
La luce della luna filtrava dalla finestra illuminando il viso in lacrime di Scarlett.
La ragazza piangeva, provando a non farsi scoprire dalle altre, anche se sembrava che stessero dormendo. La verità è che nessuno riusciva a dormire, il giorno dopo sarebbero morte, come potevano dormire?
Scarlett strinse gli occhi e seppellì il viso nel cuscino.
Sarebbe morta per uno stupido sacrificio. Capiva che era importante, ma lei non voleva morire, non voleva morire!
Forse era egoista, anzi era molto egoista, se ne rendeva conto, ma non voleva morire.
Ma in ogni caso sarebbe morta comunque, anche se sarebbe riuscita a scappare.
Lentamente si alzò dal letto, e andò in cucina. Aveva letto da qualche parte che se non si riesce a dormire era inutile stare a letto.
Si diresse verso la cucina, facendo attenzione a non fare rumore.
Quando entrò la cucina era al buio, così si rilassò. Accese la luce ed ebbe un quasi infarto.
«Ma tu non sei normale!»
Luke se ne stava seduto in cucina, con lo sguardo perso nel vuoto. I suoi occhi fissarono Scarlett, l'espressione neutra come al solito.
«Mi piace il buio, te l'ho detto.»
Scarlett sbuffò e fece per andare via «Ehi no, aspetta! Rimani qui.»
La figlia del fuoco si gira sorpresa: Luke non smetterà mai di sorprenderla.
Si avvicina leggermente e si sedette di fronte a lui. «Non riuscivo a dormire.»
«Perchè?» chiese lui continuando a guardarla.
«Secondo te?» Disse in tono ovvio.
Lui annuì leggermente. «Mi dispiace, ma lo sai che non si può fare niente.»
«Io...io non voglio morire, sono terrorizzata all'idea di morire.»
Non sapeva cosa stava succedendo eppure aveva voglia di aprirsi con lui e dirgli tutto quello che si teneva dentro.
La verità era che aveva bisogno di parlare con qualcuno, proprio in quel momento, e lui era lì, pronto ad ascoltarla.
«Non ho mai avuto una vita particolarmente interessante, ho sempre sognato di essere diversa, e quando ho trovato la scheggia ero al settimo cielo, finalmente qualcosa di diverso, finalmente sono diversa da tutte quelle ragazze che ci sono in giro, finalmente sono speciale...ma adesso...adesso sono troppo speciale e dovrò morire.»
Perché stava parlando con lui?
Lei non doveva affatto parlare con lui! Lui era il nemico, lei non doveva mostrarsi debole.
Eppure non riuscì a trattenere quella lacrima solitaria.
Luke rimase a guardarla per qualche secondo.
Gli piaceva, in un modo piuttosto strano.
O gli piaceva solo perché sapeva che piaceva anche a Nicolas?
Che casino.
Si morse il labbro e cercò di dire qualcosa.
«Scarlett...»
Ma lei lo interruppe. «Lo so, lo so, non si può fare niente, è solo che...avevo bisogno di dirlo a qualcuno.»
A Luke faceva davvero tanta pena, gli dispiaceva che lei dovesse morire, improvvisamente gli interessava di lei mentre delle altre...beh potevano anche morire, a lui non gliene fregava nulla.
Era così insensibile! E se ne accorgeva lui stesso, ma non poteva cambiare, non riusciva a cambiare.
Ed era tutto così strano.
«Non preoccuparti...» disse Luke, Scarlett alzò la testa e incontrò i suoi occhi. «Troveremo una soluzione.»
Scarlett continuò a guardarlo senza capire.
C'era un modo per evitare di morire? Eppure, più di una volta, sia Nathan che Rain sia lo stesso Luke avevano detto che non c'era proprio modo di cambiare le cose, forse Luke aveva qualche asso nella manica che gli altri due non sapevano?
«Ma avevi detto che...»
Luke sorrise e la interruppe ancora. «So cosa ho detto, adesso però è meglio se vai a dormire.»
Si alzò e fece una cosa che lasciò Scarlett sconvolta: La baciò sulla guancia per poi sussurrare: «Buonanotte Scarlett.»
Dopodiché si allontanò e uscì dalla cucina lasciando Scarlett decisamente confusa.
La ragazza tornò a dormire e riuscì a prendere sonno, al contrario di Helen, che continuava a rigirarsi nel letto cercando una posizione comoda, ma in realtà non riusciva a pensare che l'unico posto in cui vorrebbe stare era tra le braccia nel suo letto, o accanto ai suoi amici.
O ancora meglio tra le braccia di Jenny.
Spesso e volentieri si era fatta delle domande sulla sua sessualità. Non si era mai innamorata e dei ragazzi poco gliene importava, le importava solo dei suoi amici, in particolare di Jenny, ma era sua amica, dopo tutto era normale essere molto affezionati alla propria migliore amica...giusto?
Eppure Helen si rendeva conto che i suoi sentimenti andavano ben oltre l'amicizia, ma sarebbe stato davvero brutto se avesse ammesso a se stessa di provare qualcosa verso Jenny, proprio in quel momento che probabilmente non l'avrebbe più vista.
La vita sapeva essere terribilmente crudele a volte.
Helen continuò a guardare il soffitto, anche se in realtà non vedeva quasi niente se non buio, e solo quando il cielo iniziò a schiarirsi, lei riuscì a chiudere occhio.
Non era neanche riuscita a godersi la sua ultima notte da viva, perché l'indomani, anzi, quella sera stessa, si sarebbe addormentata per non svegliarsi mai più.
Quando il sole ormai aveva illuminato gran parte della stanza, le ragazze erano già sveglie e si stavano sistemando lentamente.
Sarebbero andate al loro ultimo allenamento, e nessuno di loro era felice ovviamente.
Gaia si stava mettendo la "divisa" per l'allenamento. Si trattava di leggins neri e una felpa grigia con scarpe da ginnastica. Avevano solo il pigiama, quella divisa e un eventuale cambio come vestiti, non altro.
Ma ben presto tutto sarebbe finito.
La ragazza dai capelli azzurri -con ormai la ricrescita castana alle radici- si stava vestendo e nel frattempo pensava a cosa avrebbe fatto pur di poter riabbracciare la propria famiglia, almeno un'ultima volta. Avrebbe preferito non trovare affatto quella scheggia nera, avrebbe preferito vivere come uno schifoso e inutile umano piuttosto che essere una figlia della terra destinata a morire per salvare gli altri. Perché si, Gaia al contrario di Scarlett, sapeva che non c'era altra scelta, ma non viveva alimentando la sua speranza, non aveva più speranza Gaia, ed era una delle cose più orribili.
La porta si spalancò ed entrò Rain. Le guardò scontrosa come al solito «Muovetevi! Oggi è l'ultimo allenamento, ma non per questo dovete essere lente come lumache!»
Detto questo uscì, subito dopo entrò Luke che guardò solo Scarlett e le fece un leggero sorriso, poi guardò le altre severo.
«Dai su, un po' di entusiasmo! Dopotutto non state andando al patibolo...quello succederà stasera.»
Ilenia fece una smorfia e lo guardò male, il ragazzo la ignorò e il suo sguardo si fermò su Scarlett, di nuovo, poi uscì sbattendo la porta.
La ragazza dagli occhi di ghiaccio sapeva che c'era qualcosa che non andava, il suo istinto non sbagliava mai. C'era qualcosa che non andava tra Scarlett e quel ragazzo, probabilmente si sarebbe salvata perché a quello stava simpatica, li aveva visti qualche giorno prima, e aveva visto quel sorrisetto di poco fa da parte di Luke. Quindi si, Scarlett si sarebbe salvata mentre loro sarebbero andate al rogo.
La figlia del fuoco si era ormai preparata e volse lo sguardo verso Ilenia, che la stava guardando male. Alzò le sopracciglia senza capire il perché di quello sguardo, Ilenia continuò a guardarla male finché Rain tornò nella stanza per accertarsi che erano pronte.
Uscirono tutte quante seguite da Nathan e Rain, Scarlett si rese conto che Luke rimase nella casetta, sbuffò leggermente.
Se Luke sarebbe rimasto là significava che sarebbe stata Rain che doveva allenarle, quindi le avrebbe fatto saltare i nervi, come ogni dannata volta.
Non che con Luke fosse diverso.
Quello sarebbe stato il loro ultimo allenamento, il loro ultimo giorno di vita. Scarlett provò a non far uscire neanche una lacrima, ma era difficile. Cercò di non farlo notare, ma Helen se ne accorse e le appoggiò una mano sulla spalla, come gesto di conforto.
Scarlett le prese la mano, e camminarono così, con le mani intrecciate, a darsi conforto insieme.
E mentre le ragazze camminavano verso il loro ultimo allenamento guidate da Rain e Nathan, all'Accademia Audley, Allison, Nicolas e Jenny andavano a lezione, come ogni mattina, ognuno con uno stato d'animo diverso.
Audley non aveva intenzione di scambiare neanche uno sguardo con la sorella, rimase impassibile e freddo per tutto il tempo, ed Allison, che ovviamente si accorse di tutto ciò, non riuscì a stare attenta alle lezioni, al contrario invece, fu per tutto il tempo distratta, cercando di capire dove avesse sbagliato, cercando di capire perché Audley non fosse d'accordo con lei.
Jenny si sentiva giù, come ogni dannata giorno senza Helen, aveva capito ormai di provare qualcosa per quella ragazza.
Il destino era stato davvero cattivo con loro, avevano capito entrambe di amarsi quando ormai era troppo tardi.
Quasi si scontrò contro qualcuno per colpa dei suoi pensieri.
«Scusa, è stata colpa mia...» poi alzò gli occhi e notò che era Nicolas.
Il ragazzo sorrise divertito e Jenny gli chiese: «Non vai a lezione?»
Lui abbassò gli occhi «Ehm...dovrei ma...non mi va...»
«Che succede?» Chiese preoccupata.
«Mi sento strano, succederà qualcosa di brutto oggi e questo mi terrorizza.»
Jenny gli chiese spiegazione, ma Nicolas preferì non dire niente. Con una scusa si allontanò e andò alla ricerca di Audley, se doveva parlare con qualcuno doveva parlare con lui.
Era da quella mattina che si sentiva strano, sapeva, ne ero certo, che sarebbe successo qualcosa di brutto.
Doveva parlare con Audley e insieme dovevano andare alla ricerca delle ragazze, lui era sicuro che loro fossero ancora nel bosco e magari non così lontani come poteva sembrare.
La campanella suonò e lui rimase nel corridoio, in attesa di vedere Audley uscire, come faceva sempre ad ogni cambio di ora.
Infatti, dopo pochi minuti, lo vide vicino alla finestra del corridoio che camminava tranquillo.
Gli andò incontro. «Audley devo parlarti.»
Il ragazzo biondo alzò gli occhi al cielo. «Nicolas ancora con questa storia? Non siamo sicuri che sono nel bosco e se non siamo sicuri non si può andare, Jenny è stata rapita e le hanno cancellato la memoria, non è detto che con noi lo farebbe magari ci ucciderebbero direttamente.»
Nicolas allora sorrise. «Esatto! E secondo te chi è stato a cancellarle la memoria? Nathan! Quello aveva ogni soluzione per ogni tuo problema, e ti ricordo che c'è anche Luke! Luke Arfist! Se vengo anch'io, non ci toccheranno, e lo sai!»
Audley rimase lì a guardarlo. Sapeva che Luke non avrebbe toccato Nicolas e di conseguenza neanche lui ma non me era del tutto sicuro.
Lanciò uno sguardo alla sua classe, a qualche metro di distanza. Non aveva proprio voglia di rimanere dentro quelle quattro mura, così tornò a guardare Nicolas e annuì.
«Okay, ci sto.»
Nicolas sorrise di nuovo, felice di averlo convinto, dopodiché voltò le spalle e gli fece segno di seguirlo, e insieme uscirono dalla scuola senza essere visti, informandosi nel bosco.
Nessuno dei due parlò, Audley non sapeva che dire e in più il pensiero di sua sorella gli riempiva la testa, mentre Nicolas era attento a sentire anche il minimo rumore, magari poteva trattarsi di Luke.
Dopo circa mezz'ora di cammino Audley aprì bocca e disse: «Hai una minima idea di dove dobbiamo andare oppure doveva perlustrare l'intero bosco?»
Nicolas sospirò leggermente. «Sinceramente non ne ho idea, ma non dovrebbe essere molto lontano, sto cercando di capire dove si trova Scarlett, dopotutto siamo entrambi figli del fuoco, c'è un certo legame....se capisci cosa intendo.»
«Certo che lo capisco.»
Passò un minuto, forse poco più, prima che Nicolas sentisse un tonfo.
Si girò e vide Audley a terra, svenuto.
Il riccio si fermò e preoccupato come poche volte nella sua vita, cercò di capire che diavolo potesse essergli preso.
Ma proprio mente stava ascoltando i battiti del cuore -che erano regolari- ecco che avvertì quello che aveva cercato per tutto il tempo da quando erano entrati nel bosco.
Alzò gli occhi e vide un ragazzo, appoggiato all'albero di fronte, che lo guardava impassibile.
E capì che finalmente aveva trovato quello che cercava.
Spazio autrice
Okay, si, lo so, sono successe un po' di cose, principalmente la verità sulla sessualità di Helen. So che nessuno avrebbe anche solo potuto immaginare una cosa del genere, ma io le shippo troppo, anche se...anche se sono stata troppo cattiva con loro, forse.
No okay, togliamo il forse.
E poi c'è questo incontro tra Luke e Nicolas, di nuovo.
Chissà che si diranno, chissà se Nicolas riuscirà a trovare le ragazze, oppure sarà troppo tardi e moriranno tutte.
Spero che vi sia piaciuto il capitolo, a domani!
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