B8 - Cena

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Mi alzo, metto il telefono in tasca e lascio il computer a caricare.La musica non ha più ripreso dopo l'annuncio; sarebbe interessante capire se si è interrotta perché è previsto o per l'inserimento del codice.

Mi dirigo nella stanza due ed apro il Portello A, proprio come aveva detto Marta in uno dei primi sms. Al suo interno c'era un vassoio rettangolare con quattro scompartimenti e quattro vaschette alloggiate al loro interno, una tovaglietta arrotolata, una bustina con delle posate di plastica trasparente e tovaglioli di carta, un bicchiere, una bottiglia di acqua e quelle che sembravano quattro uova grandi uova: due verdi, una gialla ed una rossa.

Metto tutto sul vassoio e lo poggio sul piano di legno accanto all'iperidratatore. Riprendo il cartellino per riguardare il funzionamento dell'apparecchio.

"Una capsula alla volta ed un certo numero di pressioni del pulsante più grosso a seconda del colore", sembra facile.

Metto la prima capsula verde in una delle due vaschette più grandi e la introduco nel parallelepipedo bianco e grigio. Verde, una pressione.

Click.

Il bordo dell'iperidratatore di illumina di azzurro e sul portello compare un simbolo circolare lampeggiante. La macchina non fa alcun rumore, tanto che mi avvicino con l'orecchio per provare a sentire. Dopo poco però un "bip" mi fa sussultare e la scritta azzurra "READY" nel simbolo circolare mi fa capire che l'operazione è stata eseguita.

Apro ed uno sbuffo di fumo al sapore di funghi mi investe in pieno: al posto dello strano uovo verde è comparso nella vaschetta un cremoso mucchietto di riso ai funghi dall'aspetto decisamente invitante. Uno dei miei piatti preferiti. 

Lo ripongo ancora fumante nell'apposito scompartimento del vassoio e ripeto il procedimento con l'altra capsula verde: una salsa rossastra ed oleosa dal retrogusto acidulo.

Prendo la terza vaschetta e la capsula gialla.

Click, click.

Un'altra luce azzurra, un'altra attesa ed un altro bip mi accompagnano al terzo piatto. Patate lesse fumanti, le adoro schiacciate. Vogliono proprio corrompermi e ci stanno riuscendo.

Ormai ci ho preso gusto e metto anche la capsula rossa. Tre pressioni stavolta.

Click, click, click.

Stavolta ci mette relativamente ancora più tempo, ma sempre molto veloce per gli standard della cucina tradizionale. Dalla nuvole di fumo esce una fetta di manzo arrostita e sugosa, il cui odore forte riempe subito la stanzetta. Se non avessi visto con i miei occhi l'uovo entrare nell'apparecchio avrei giurato fosse fatta alla brace.

L'aspetto invitante del cibo mi ha risvegliato una fame che non pensavo di avere così, raggruppato tutto, me ne vado a mangiare sul tavolo bianco rotondo. Schiaccio le patate lesse, verso quella salsa oleosa su di esse e sulla carne. Quanto ci vorrebbe della birra fredda.

Devo ammetterlo, su questo Marta aveva ragione, questa roba è veramente buona. Il fatto che siano alcune dei miei cibi preferiti è un bel pensiero, ma anche inquietante. Sta diventando una gabbia d'oro, eh?

Finisco di cenare e mi impongo di staccare la spina per un momento, per non impazzire. Ripongo tutto nel Portello B e premo il pulsante al lato come da istruzioni; un nuovo messaggio audio dall'altoparlante mi avverte dell'arrivo di vestiti e biancheria pulita. Certo, una tuta azzurra, grigia e nera, scarpe asciugamani, accappatoio e biancheria intima. Almeno non è arancione...

Quasi come se fossi qui da sempre, raccolgo tutto e mi cambio dopo una doccia veloce. Mi impongo di non perdere tempo, anche se ad onor del vero la cena prima e l'acqua sulla pelle poi mi hanno donato un momento di relax mentale che mi ha permesso di respirare. Devo restare concentrato, questo è quello che vogliono, che mi abitui, che sia grato, che lo accetti. No, il mio obiettivo deve essere quello di andare via, pensano forse che dimentichi la libertà con un buon risotto ai funghi? Sarebbe patetico.

Stanco, passo dalla stanza 3 a controllare il computer.

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Qui andrà per le lunghe. Sono stanco e mi fa male la testa. Torno nella stanza 2, metto tutta la biancheria sporca nel Portello B e riattivo l'espulsione rifiuti. Non appena mi corico sul letto le luci della stanza si abbassano, per fortuna non sono costretto a dormire con una lampada puntata in faccia. Sono agitato e fatico ad addormentarmi, ma alla fine la stanchezza prende il sopravvento persino sulle preoccupazioni e scivolo in un sonno profondo.

Intanto nella camera di fianco, al buio, qualcosa continua a lavorare e dopo un tempo indefinito...

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STEP UNO: COMPLETATO

STEP DUE: ATTIVO

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Carissimi enigmisti, come promesso nuovo capitolo alla velocità della luce e nuovo enigma. Vediamo quanto il Sistema Eagle deve rendere difficili le cose per mettervi in difficoltà uhuhu

A parte questo, che ne pensate degli ultimi sviluppi? Vi aspettavate già lo STEP DUE? A cosa serviranno tutte queste prove? Marta manterrà la promessa? Tutto avrà una risposta :P

Intanto... risolviamo questo enigma! (PS: per i nuovi arrivati, se non è chiaro come giocare guardate i capitoli più vecchi, troverete tutte le info necessarie)

Vi lascio la saletta del computer per ragionare sulla soluzione.

Ed il salotto per tutto il resto, le teorie che non c'entrano sul capitolo, baldoria, i bivacchi e tutto il resto. E ditemi, preferite così oppure vi basta il salotto e lascio perdere la stanza del computer la prossima volta? Fatemelo sapere.

PS: come sempre vi invito a votare se il capitolo ha soddisfatto le vostre aspettative e se ritenete che si meriti la stellina.

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