A1 - Risveglio

Cosa è successo?

Ho male ovunque, è come se la mia testa stia per esplodere da un momento all'altro. Strofino gli occhi con il dorso delle mani e mi guardo intorno confuso: dove sono? 

Mi ritrovo adagiato in un angolo di una stanza molto piccola e... vuota. Le pareti sono ruvide e fredde al tatto, il pavimento di nudo cemento è leggermente umido. Non ci sono finestre o aperture, ma per fortuna al muro c'è un portalampada con una lampadina accesa. 

La luce è strana, di un colore tra il blu ed il violetto, piuttosto tenue, ma date le modeste dimensioni del locale è sufficiente ad illuminarlo in maniera accettabile. 

Di fronte a me, disegnato sulla parete grezza, c'è un quadrato con un grande numero quattro al suo interno; alla mia destra, una normale porta di metallo, una come tante, con una maniglia rigida dello stesso materiale ed una serratura sottile.

Mi tiro a fatica in piedi e barcollo verso di essa per provare ad aprirla, inutilmente.

Come mi trovo qui? Non ricordo nulla. Forse ero a casa, non lo so, la mia mente è completamente nel caos. La testa mi gira e le orecchie mi fischiano.

Perché sono rinchiuso qui dentro? Non ho mai visto questo posto prima d'ora, non so dove mi trovo. Ecco, sono preda dell'ansia... ho paura. 

«Aprite! Fatemi uscire!» provo a gridare, ma il dolore lancinante alle testa mi fa perdere per un attimo l'equilibrio.

Mi impedisco di cadere in ginocchio aggrappandomi alla maniglia. Tiro, spingo, batto forte con entrambe le mani, la prendo a calci fino a farmi male, provo a darle una spallata, uso tutte le mie forze, ma niente, il solido metallo non cede un centimetro. Rimane chiusa.

Provo di nuovo ad urlare, a chiedere aiuto, nella speranza che qualcuno mi senta e venga in mio soccorso. Perché sta accadendo tutto questo? Non ho fatto nulla! Chi è stato? Sento il cuore esplodermi nel petto, respiro a fatica e sudo, sto avendo un attacco di panico, lo so, ne riconosco i sintomi, ma non posso farci niente.

Riprendo ad urlare più forte e a battere sulla porta freneticamente. Sono stato rapito? No, è uno scherzo, mi ripeto, è solamente un bruttissimo, orribile scherzo. 

Qualcuno mi sentirà, per forza. Qualcuno. Chiunque.

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Avviso ai lettori:
Salve a tutti e benvenuti, grazie per aver letto questo incipit!

Con questo capitolo inizia l'avventura del nostro protagonista, risvegliatosi in questa stanza privo di memoria ed in uno stato di forma decisamente non smagliante. Scommetto che gli sviluppi della trama vi sorprenderanno!

Come detto nella breve presentazione, la storia che avete iniziato a leggere è completa, alla fine tutto verrà spiegato e avrà un suo senso. Promessa dell'autore! :D

Grazie di cuore a chiunque decida di continuare la lettura^^

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