Capitolo 5

<<Gaia potresti venire qui un secondo?>> mi chiama l'insegnante di scienze umane, finita la lezione.
<<Allora Gaia, ho notato che almeno nella mia materia sei molto interessata, la preside mi ha detto che tua madre...>>
<<Sorella>> la correggo all'istante, ormai ci sono abituata, la maggior parte della gente persone che non mi conoscono fanno sempre lo stesso identico errore.
<<Sì....Certo....Tua...Tua...Sorella, comunque stavo dicendo, la preside mi ha detto che tua sorella, le ha riferito che tu vuoi diventare psicologa.>> fa una breve pausa per schiarirsi la voce.<<Vedi, sabato ci sarebbe una riunione, aperta a tutti, in cui parlerà un famoso psicologo su alcune nuove scoperte, vorrei insomma chiederti se vuoi venire con me, sempre se ti interessa>> quasi non fa in tempo a finire la frase che rispondo.
<<Certo prof, ovvi che vengo con lei!>>
Ci organizziamo, la saluto e me ne vado.

Appena suona la campanella, esco velocemente da scuola, oggi mi occupo di Thomas, devo andare a prenderlo all'asilo e lo tengo con me fino a stasera.

<<Buongiorno, sono la babysitter di Thomas>> dico alla maestra che mi porta subito il bambino. Lui non si muove, sembra quasi allarmato.
<<Ciao, Thomas, ti ricordi di me? Sono Gaia, sei venuto a casa mia qualche giorno fa, ti va di passare il pomeriggio con me?>> come la scorsa gli porgo la mano, lui sembra pensarci un attimo, ma alla fine annuisce con la testa e prende la mia mano con delicatezza.
<<Ci divertiremo vedrai>>

Facciamo la breve passeggiata e saliamo le scale dell'appartamento in totale silenzio.

<<Posso guardare i cartoni?>> che voce dolce, sembra talmente gentile, che mi verrebbe da abbracciarlo fortissimo.
<<Prima facciamo merenda, ti va?>> lui non risponde, ma si siede direttamente sul tavolo.

<<Facciamo merenda insieme, poi gli accendo la TV, io mi metto a lavare i piatti, mentre canticchio la canzone di Enrico Nigotti "Nel silenzio di mille parole".
Guardo Thomas, sta ballando a ritmo della sigla di topolino; che carino!

Sono così concentrata, che quando sento il mio telefono squillare sobbalzo facendo cadere un bicchiere di vetro che avevo tra le mani.
Mi giro di scatto e vedo il nome che c'è scritto.
<<Papà>>sussurro. Ancora! Continua a chiamarmi! Nemmeno adesso risponderò, non ho il coraggio.
<<Aaaaaaaaaahhhhhhhh>> sento Thomas urlare, ed in un attimo sono da lui; è rannicchiato dietro al divano che si copre le orecchie.
<<Nooo, ti prego papà! Non fare male alla mamma! Ti prego!>> continua ad urlare disperato.

<<Thomas, Thomas tranquillo, non è successo niente, ho solo fatto cadere un bicchiere, tranquillo. Qui non ti succederà niente>> lo abbraccio forte, lui come sempre esita, ma poi si accoccola contro il mio petto.
<<Sicura?>>
<<Ne sono certa>>
<<Come fai a dirlo?>>
<<Vieni ti faccio vedere una cosa>>lo prendo per mano e lo accompagno in camera mia.

<<Che belle foto!>> nota subito le foto attaccate al muro, quella sul comodino e quelle sulla scrivania.
<<Eh già>>
<<Sai chi è lei?>> gli chiedo mostrandogli una foto di me e Giulia.
<<Chi?>>
<<Lei è mia sorella Giulia, mi ha accudito fin da piccola; e mi ha insegnato a voler bene alle persone, ad aiutarle, far sapere che per qualunque cosa ci saresti stato, quindi tranquillo, io non faccio male a nessuno, anzi; aiuto>>
<<Ok>>si gratta gli occhi e sbadiglia.
Io capisco al volo e lo prendo in braccio, lo faccio addormentare sul letto, nel frattempo, cercando di fare più silenzio possibile, faccio i compiti; sempre in camera; per tenerlo sotto controllo...

[Dovrebbe esserci un GIF o un video qui. Aggiorna l'app ora per vederlo.]

Autrice:
Ciaoooo, come state???
Cosa ne pensate di Thomas???🤔
E della riunione???🤔🤔🤔
Qui sopra ⬆️⬆️⬆️ vi ho messo il video della canzone che stava canticchiando Gaia, nel caso qualcuno non la conoscesse😊.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e ci vediamo al prossimo👋🏼👋🏼👋🏼.

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