Capitolo 18
Caro diario, 10/03/2002
oggi sono sei mesi che io e Augusto stiamo insieme.
È davvero amore? È umanamente possibile che una persone mi piaccia così tanto? C'è un qualcosa che mi spinge a cercare sempre di più, a sapere sempre di più su Augusto Smit. Non sono mai riuscita a capire bene il perché, ma come dice lui, "forse è solo il destino che vuole che le nostre anime danzino insieme." Sto leggendo Romeo e Giulietta e William Shakespeare dice:
L'amore è un fumo creato dal vapore dei sospiri; se lo disperdi, è fuoco che scintilla negl'occhi di chi ama; contradetto, è un mare alimentato dalle lacrime degli amanti. Che cos'altro è? Una onesta follia, un rancore soffocante, e una dolcezza benefica.
Beh io non so dove mi porteranno questi lunghi sospiri, ma so una cosa, questa follia la voglio provare, provare subito senza fermarmi, continuare a sentire questa voce che mi dice quello che provo per lui senza mai contraddirla; per questo credo sia amore, amo Augusto... e oggi finalmente gliel'ho detto...
<<Ohhhhhh ma che carini!!!>>
Dico sdraiata sul letto abbassando un attimo il diario di mia sorella. Guardo Leonardo che si dondola a destra e a sinistra con la sedia che ho davanti alla scrivania in camera mia, mi guarda impassibile, mentre tortura con le mani una matita.
<<Ma come fai a non scioglierti ascoltando questo?!>>
<<Beh, che si amassero lo sapevamo già no?>>
<<Sì>>
<<E allora di cosa bisognerebbe meravigliarsi?>>
<<Di come lo erano sul serio>>
<<In che senso?>>
<<Dico solo che l'amore vero è difficile da trovare, e loro... come si può spiegare..>> mi alzo e giro per la stanza <<Loro si amavano davvero, nel vero senso della parola, avevano già trovato la loro anima gemella, con qui avrebbero passato tutta la vita>>
<<Lo so>>
<<Che cosa meravigliosa l'amore!>> dico rimettendomi a leggere nella stessa posizione di prima. Sono due giorni che continuiamo fino a sera a leggere il diario di Giulia ed io mi sciolgo sempre di più. Purtroppo non abbiamo ancora trovato niente di strano, tranne il fatto che Mario, mio padre, è stranamente troppo affettuoso con Giulia, sempre nei momenti in qui mia madre non era presente. Leonardo non sa ancora niente della storia con mio padre, quindi per ora me ne sto in silenzio.
In fondo alla pagina di diario c'è una foto in qui mia sorella e Augusto si baciano, è incredibile come sia assomiglino Leonardo e suo fratello e la stessa cosa tra me e Giulia, sembriamo identiche.
Sentiamo bussare alla porta e tutti e due sbianchiamo, in fretta metto il diario sotto il cuscino e mi siedo sul letto.
<<Avanti!>> urlo per farmi sentire vedendo immediatamente la figura di mia sorella comparire davanti alla porta. Cavolo! Non mi ero accorta che fosse già così tardi.
<<Ciao ragazzi, Leonardo, ordino la pizza, ti vuoi fermare a cena?>>
Lui nervoso si gira verso di me, come a chiedermi il permesso, io gli sorrido e lui ricambia.
<<Certamente>>
Appena la porta si richiude tiro fuori dal nascondiglio il diario ma Leonardo mi ferma prontamente.
<<Dobbiamo riposare la mente>>
<<Come scusa?!>>
Rimango lì a guardarlo come se fosse un alieno.
<<Sono giorni che andiamo avanti a leggere e in più abbiamo scuola e i compiti da fare, non credi che sia meglio staccare la spina per qualche ora?>>
<<No>> dico secca devo sapere cosa mi nascondono e lo voglio sapere subito.
<<Invece la facciamo >> mi prende dalle mani il diario e lo richiude, lo rimette nel suo nascondiglio (sopra l'enorme armadio)e torna da me.
Mi sto cominciando già ad irritare, perché non vuole che continui, voglio solo scoprire il segreto...
Adesso mi sente.
<<Io voglio continuare a leggere, dico prendendo la vecchia sedia di legno vicino alla finestra per arrampicarmi a riprendere il diario.
<<No>> dice lui con tranquillità, cercano di prendermi la sedia dalle mani, ma io ho la presa salda.
<<Ti ho detto che voglio continuare a leggere>> dico più seria che mai, alzano un po' troppo la voce, spero che Giulia non mi abbia sentito.
Lui sembra perdere per un attimo la calma, riprendendosi un secondo dopo, girovagando nella stanza.
<<senti>> dice avvicinandosi di nuovo.
<<Non te lo sto dicendo per farti un dispetto, te lo dico perché so cosa c'è scritto in quel diario e voglio che prima di continuare a leggere tu faccia almeno una pausa>> io gli stavo dando addosso eppure lui invece cercava solamente farmi metabolizzare il tutto... Dovrei scusarmi, invece mi esce tutt'altro.
<<E cosa c'è scritto?>> Lui sembra sbiancare.
<<Come?!>>
<<Voglio sapere cosa c'è scritto>> una parte di me vuole che mi risponda invece l'altra non si sente pronta...
<<No>>
<<Come scusa?>>
<<No>> ripete.
<<è la mia vita quindi tu non mi puoi comandare>>
<<Ma adesso non sei tu a parlare è la stanchezza e la rabbia, quindi ora basta>>
Io mi appoggio al muro e lentamente scivolo fino al pavimento freddo, Leonardo si siede di fianco a me e guardiamo insieme il vuoto.
<<Farà male?>> mi esce come un sussurro che cerca di esplodere, debole e fragile, ma che dentro è un urlo costante.
<<Si>> risponde prendendomi la mano e io appoggio la testa sulla sua spalla.
<<Ma tu ricordati che tua sorella ha sempre voluto solo proteggerti, che ti vuole più bene di chiunque altro al mondo e darebbe la sua vita per salvare la tua.>> dice mentre a me scende una lacrima.
Autrice:
Ciaooooooo, come state???
Si scopre sempre di più del passato di Giulia, spero che vi sia piaciuta questo capitolo e non vi abbia annoiato😁.
Ditemi cosa ne pensate mi farebbe molto piacere😘
Ci vediamo al prossimo capitolo😘
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