Chapter 3

POV Clove:

- Marvel, mi aiuti a portare le valigie? - domanda Glimmer, rivolta al suo ragazzo. Senza pensarci due volte, il castano corre in aiuto della sua amata. La mia attenzione, però, è completamente focalizzata sull'aeroporto. Tra poche ore, saremo in viaggio. - Non vedo l'ora di atterrare a Lussemburgo! - esclama Katniss, estasiata. Non l'ho mai vista così, nemmeno quando lei e Peeta si sono messi insieme. Le sorrido, poi sento una mano poggiarsi sulla mia spalla e mi volto, trovandomi di fronte agli occhi azzurro ghiaccio di Cato. Il mio cuore sussulta. - Emozionata? - domanda lui con nonchalance. - Abbastanza, ma sono anche preoccupata per il concorso - aggiungo. - Be', se non altro non dovrai più rivedere quel verme di Titus che si sbaciucchia con Maysilee. - Nel dire ciò, i suoi occhi si incupiscono. Uno sbattito di palpebre, e torna tutto come prima. - Forza, muoviamoci. Dobbiamo ancora trovare il nostro Gate.

POV Cato:

Il volo è tra mezz'ora. Io, Clove, Katniss, Peeta, Glimmer, Marvel, Finch ed Haymitch siamo seduti sulle scomode poltrone dell'aeroporto. Ognuno di noi è teso, a modo suo, per quel che succederà domani. - Ragazzi, ci credete che tra meno di quarantott'ore potremmo essere famosi in tutta Europa? - chiede Marvel, tutto eccitato. Cominciamo a parlottare tra di noi, fino a quando non veniamo interrotti da una persona che non ci saremmo mai aspettati di incontrare qui. - Buongiorno, Sparks. - Effie Trinket è in piedi davanti a noi e ci sorride. - Coriolanus Snow, colui che ha organizzato la gara, mi ha chiesto esplicitamente di farvi da accompagnatrice durante tutto il viaggio. In più, mentre venivo qui, ho incontrato alcune persone che sono certa vi rallegreranno la giornata. - Detto questo, si sposta leggermente di lato, facendoci vedere i volti di Thresh, Rue, Gale e Prim che fanno capolino da dietro la sua schiena. - Abbiamo tutti un biglietto, quindi vi faremo da sostenitori anche a Lussemburgo! - esclama la dodicenne dalla pelle scura, energica e vitale come sempre. Proprio in quel momento, giunge alle orecchie di tutto il gruppo l'annuncio di una hostess, che ci chiede gentilmente di avviarci verso il pullman che ci porterà in aereo. Eseguiamo i suoi ordini alla lettera e, neanche cinque minuti dopo, siamo a bordo. Fortunatamente, i nostri sedili sono tutti vicini. In questo modo, non correremo il rischio di annoiarci. Controllo il mio biglietto. Il posto che devo occupare è proprio quello accanto a Clove. Trattengo a stento un sorriso mentre la faccio accomodare accanto al finestrino, seguendola a ruota. Una donna con un vassoio pieno di caramelle si ferma accanto a noi, offrendocele. Ovviamente accettiamo, e l'aereo decolla subito dopo. - Appena arriviamo, dovremo dirigerci verso l'albergo più prestigioso della città - ci informa Effie. - Dove faremo le prove? - domanda Katniss, esprimendo il dubbio che tormenta ognuno di noi. - Nella sala accanto a quella in cui vi esibirete domani - risponde la nostra accompagnatrice. Detto questo, cominciamo a parlare del più e del meno, senza preoccuparci ulteriormente del nostro avvenire. La mia mano scivola silenziosamente in direzione di quella di Clove. Le nostre dita s'intrecciano non appena si sfiorano.

POV Clove:

L'atterraggio è stato eseguito alla perfezione. Ammiro estasiata il panorama che ci viene offerto dalla capitale del Lussemburgo. È giàun grosso privilegio trovarci qui, figuriamoci trionfare sugli altri gruppi. Accendo il cellulare e chiamo mia madre. - Tesoro, siete arrivati? - Sorrido. - Sì, mamma. Qui è fantastico. Vorrei che foste tutti insieme a me. - In sottofondo, riesco a sentire le voci di mio padre, dei miei due fratelli maggiori e della mia sorellina. Mi mancano moltissimo, nonostante siano passate solo poche ore da quando li ho abbracciati. - Ti salutano tutti. Tifiamo per voi, Clove! - esclama mia madre, per poi chiudere la telefonata. Una volta messo il telefono in tasca, noto che Cato mi fissa con un'espressione triste. La sua mamma è morta molto tempo fa, e lui non ha un gran rapporto con suo padre. Katniss vive la sua stessa situazione, solo che è suo padre ad essere deceduto alcuni anni fa. Prendo la mano del diciottenne e mi metto a seguire gli altri. Arriviamo all'Hotel Splendor alle quattro di pomeriggio precise. Ci vengono assegnate le nostre camere, tutte doppie. Io sto in stanza con Katniss. Fantastico! Siamo migliori amiche da sempre, ed abbiamo fatto spesso dei pigiama party. Ci adatteremo in fretta a questa nuova sistemazione. Cato è, come al solito, insieme a Peeta. Questo mi offre una buona scusa per andarlo a trovare stasera, visto che Katniss vorrà sicuramente passare un po' di tempo col suo ragazzo. Mettiamo a posto tutte le nostre cose con calma, poi ci dirigiamo fuori dall'albergo, diretti alla sala prove. Per fortuna, non ci sono le altre band. In questo modo, possiamo provare in pace. Glimmer, come suo solito, dà il tempo.

Just hangin' about in the Yellow BusMarine
Dreaming of the stars we wish to be
With all my friends around
I feel so electric

We've got a road that's long to walk
It will shine show after show
The only thing to do
Is remaining togheter

If someone's watching you
Start to sing of what is true
Forget every bruise
Time is running

This is my story
This is my dream
This is here and forever
Through my destiny

The sky is full of flashing lights
The crowd will be on fire tonight
Let's start to sing our tune
Let's make an explosion

Queer feelings in my head
With our powers to reveal
Inborn symbols on my skin
Depict magic.

- Cavolo, ragazzi, siamo migliorati tantissimo rispetto alle prime prove! - dice Peeta. - Già! Vi ricordate? - aggiungo io, con una risata. All'inizio era impossibile coordinarci, eravamo insentibili, e le liti erano frequenti, specie tra me e Glimmer. Pian piano, però, abbiamo superato tutti gli ostacoli che si presentavano nel nostro cammino, fino ad arrivare a dove siamo ora. Ripensarci mi provoca un misto di tenerezza e nostalgia. E dire che sono passati solo due anni... - A cosa stai pensando? - mi domanda Cato incuriosito, facendomi quasi prendere un infarto. - A quando è iniziato tutto - rispondo, cercando di non sembrare una nostalgica persa. Lui sorride con malinconia. - Anche a me capita. Se penso che senza la musica non avrei avuto l'opportunità di conoscerti... - Diventa paonazzo. - Conoscervi... - si corregge nervosamente, facendomi arrossire. - Ehm... Già, per me vale lo stesso - balbetto. - Su, ragazzi, è ora di cena! - Effie ci attende davanti alla porta d'ingresso, raggiante. In effetti, sento di avere proprio bisogno di qualcosa da mettere sotto i denti.

POV Cato:

La mia faccia dev'essere viola per la vergogna. Lasciarmi scappare una cosa del genere, e poi proprio davanti a lei... Dio, che stupido! Adesso chissà cosa penserà di me! Non voglio metterle fretta: dopo Titus è molto restia a lasciarsi andare. Spero di non aver rovinato tutto. Nel ristorante dell'albergo, troviamo ad attenderci uova, prosciutto, un mucchio di patate fritte, una terrina di frutta, il cestino dei panini, un elegante bicchiere di succo d'arancia, una tazza di caffè ed un'altra di cioccolata calda a testa. - Pancia mia, fatti capanna! - esclama Marvel, massaggiandosi lo stomaco e facendoci scoppiare a ridere. Se non altro, anche se perderemo, avremo pur sempre la nostra straordinaria amicizia.





A/N: Per vostra (s)fortuna, sono di nuovo qui, col terzo nonché penultimo capitolo di questa fanfiction. Scusate se vi annoio reinserendo la canzone, ma è per rendere il tutto più verosimile. Chiedo venia anche per eventuali errori. Prometto che li correggerò e non li ripeterò mai più. Adesso devo fare pubblicità a tre fantastiche persone che hanno avuto la pazienza di leggere e recensire questo regalo: Laila_Love_Write, che ha scritto numerose Clato, una Cleeta ed una Catoniss; Ali_Yandere_Fujoshi, grandissima scrittrice nel fandom di Inazuma Eleven; e SariMack, autrice de "La Perla di Luce", un vero capolavoro. Ringrazio anche chi visualizza soltanto. Posterò il prossimo capitolo domani. A presto! Baci! *-* :* <3

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