A Stoneland è tornata la pace ed è arrivato il momento dell'incoronazione dell'unica erede al trono del regno.
In un giorno di sole, il cielo limpido e l'aria impregnata del profumo dei fiori, nel grande castello acclamata dal popolo, viene incoronata Alice/Fine a Regina.
Una meravigliosa cerimonia apre il regno della nuova Regina Alice Fine che per l'occasione veste un meraviglioso abito ampio da principessa color rosa e oro, una corona pioggia sulla sua testa e con passo elegante e posato si dirige sul trono.
Durante le settimane prima del l'incoronazione, Alice è andata a vivere al castello con i suoi genitori adottivi, con i quali ha imparato a essere più principesca e regale.
La cerimonia è finita ed è ormai tardo pomeriggio, il tramonto è quasi giunto al termine portando con se la notte.
Le ragazze si possono finalmente rincontrare dopo la lunghissima durata della cerimonia al ricevimento "Ragazze!" esulta Alice nel vedere le sue amiche "Sei bellissima!" dice Jane "Una vera regina!" continua Emily "Quindi ora dovremo inchinarci per salutarti!?" dice scherzando Iris, poi tutte e quattro scoppiano in un'allegra risata.
Tutti gli invitati stanno parlando l'uno con l'altro, molti sono duchi o marchesi provenienti da lontano, in tanti si avvicinano alla Regina Alice Fine per complimentarsi e per ringraziare le ragazze di aver salvato il regno.
Un gran bouffet si apre sul retro del castello, vicino al giardino di rose e al labirinto reale.
All'improvviso un forte vento inizia a soffiare nel giardino reale, seguito da delle scosse di terremoto.
Dal centro del labirinto si innalza una forte luce bianca, poi un esserino simile a una sfera di colore nero e con due piccole alette verdi inizia a volare sopra gli invitati.
Dopo aver scrutato le persone presenti, l'esserino si posa sulla grande torta che inizia a tremare per poi diventare sempre più grande fino a quando gli spuntano due occhi neri come la notte, due gambe e due braccia, poi una bocca spaventosa piena di denti affilati.
Gli invitati e le ragazze sono immobili, sbalorditi; ma poi il silenzio è rotto dal ruggito del l'orribile creatura.