3-{32} Le origini dei Crow
'Sei sicuro di quello che stiamo facendo?' Domando titubante. Non che abbia paura ma far vedere il campo, dove si allenavano i Lynch e i O'Brien, per diventare spie a Melody e Mark, mi fa salire l'ansia. 'Dico..sono ancora piccoli' Lui si avvicina a me e mi prende la mano posandoci un bacio sopra. 'Lo so, che è il destino di Melody ma ha solamente 4 anni. Poi, ovviamente Mark. Lo era per me che avevo solo 17 anni quando ho scoperto che eri una spia figuriamoci per loro, come sarà.'
'Amore ,se non te la senti ,non diremo tutto ma vorrei che almeno ,qualcosina la sanno. Così, prepariamo almeno Melody'
'Anche se non sappiamo del tutto cosa farà...sappiamo solo che è il suo destino guidare..tutte le truppe'
'Ed è per questo che siamo qui per scoprirlo insieme.' Lui apre la porta della macchina e guarda i bambini che guardano il finestrino curiosi.
'Dove siamo papà?'
'Papà ci ha portato in un posto, dove da piccolo il nonno Mark portava lui e gli zii'
'Ficoooo'
'Giusto Mark figo. con la Go'Disse divertito Ross prendendo in braccio il piccolo. Camminiamo mano per la mano con Melody e ci fa accomodare in un tavolo di legno con delle panchine.
'E' un posto per fare pic-nic?'
'Qui, in teoria, si potrebbe mangiare ma non facevamo del tutto questo.'
'Qui, si tesoro solo che più di un posto dove si fa pic nic papà e gli zii venivano qui,c ome una sorta di "campeggio" '
'Quello con la tenda?'
'Io direi che sono troppo piccoli per capire ancora 'dico sottovoce a Ross mentre il piccolo Mark ci guarda strano.
'Perché?'
'Eh...mamma voleva dire che è un po' difficile spiegarvi, cosa facevamo io e gli zii ma in un certo senso, era simile solo che invece della tenda papà e tutti gli altri ,dormivano a casa propria ma venivano qui per correre, ad imparare a tirare l'arco.'
'Facevano delle attività simili al campeggio ' Includendo sparare sulle lattine ma meglio evitare questo discorso. 'Per imparare a proteggersi'
'Da cosa?'Guardo Ross e lui alza le mani portandosele sul petto facendomi cenno che fa lui ora.
'Per imparare a proteggersi se qualcuno vuole farti male, come per esempio dare dei calci o pugni. Ma questo lo si fa ,solamente se qualcuno, ti fa da male cosi okay?'
'Okay'
'Non si danno nè calci nè pugni a nessuno della vostra età, specialmente a scuola, papà voleva intendere che questi allenamenti servivano per essere più cauti..insomma voi due non lo dovete fare'
'Si, mamma l'ho capito'
'Perfetto. Tu, Mark vuoi qualcosa da mangiare cosi lasciamo papà e Melody soli? '
'Siii ho fame' Prendo la mano a Mark e ci allontaniamo dai i due aprendo la macchina e prendo dai posti di dietro il cestino con dei panini che ho preparato per pranzare qui. Prendo il panino fatto con il prosciutto e lo do a Mark che si è già seduto in macchina con le gambe incrociate. Gli accarezzo i capelli e ogni tanto sbircio Ross e Melody. I due ritornano dopo due minuti e mio marito fa cenno di no con il capo. Gli afferrò la mano e gli poso un bacio sulla guancia.
'Hey, è normale non riuscirci. Magari quando avrà 10 anni potremmo spiegarglielo insieme meglio.'
'Si, ora portiamo lì da tua madre perché prima dobbiamo fare una cosa'
'Ossia?' Domando alzando un sopracciglio mentre lui con la testa da cenno il tunnel.
'Abbiamo una cosa in sospeso, se vogliamo scoprire, il futuro di nostra figlia.' Disse accarezzando il palmo della mia mano. Capisco subito che parla del rito che abbiamo saltato che si bisogna fare, per rendere ufficiale la nostra coppia come membro, dei Crow e abbasso lo sguardo. 'Non mi dire che hai paura di un piccolo taglio? '
'Farà male?'
'E' solo un graffietto guarisce presto te lo assicuro.'
'Hai già visto come si fa questa cerimonia?'Gli domando confusa.
'I miei genitori, lo hanno fatto una volta che siamo nati tutti e 5, hanno rimandato perché non era del tutto ancora approvata questa legge, ma poi quando mio padre, un uomo comune ha deciso di far parte della vita di mia madre. Si è movimentato un po' tutto'
'Già..un po' come noi due ?'
'Forse noi siamo stati più complicati'Disse divertito facendomi fare una smorfia. 'Ma è il bello della nostra storia d'amore non credi?'
'Si' Gli sorrido e apro la portella dell'auto entrando dentro mentre lui si avvi al suo posto. 'Ora mamma e papà vi portano da nonna Marie perché hanno del lavoro da fare ma torniamo presto'
'Va bene ci sarà Jonathan con nonna?'
'Jonathan?'Chiedo insieme a Ross a Melody che fa con la testa di si.
'Si, il fidanzato di nonna.'
'A quanto pare nostra figlia sa più di me di mia madre..'Dico sbalordita.
'Pensavo lo conoscessi, dopo che la abbiamo beccata ritornare, come una scolaretta dal suo primo appuntamento'Disse ridendo. 'Pensa, sembra quasi che i ruoli si siano invertiti'
'Non ridere cosi è pur sempre mia madre e ci tengo a conoscere il suo compagno'
'Mmm..quindi deduco che ciò che dovremmo fare oggi sarà rimandato?'
'No, ma potremmo invitare mia madre e Jonathan a casa'
'Non pensi tocchi a tua madre a fare un invito del genere?'
'Già...forse, dovrei passare più tempo con mia madre. Ultimamente, tra il tuo ritorno, il lavoro e..i bambini non sono riuscita ad parlarle'
'Puoi sempre rimediare adesso'
'Non ti offendi se rimandiamo?'
'Nono.. ma c'è pur sempre la sera'Disse sottovoce al mio orecchio mentre roteo gli occhi.
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'Ciao tesori!'Disse mia madre abbracciando forte Mark e Melody e poi si alza abbracciando me. 'Hey, ti manca tua madre a casa eh?'
'Non cosi tanto quanto gli e mancato suo marito'Disse Ross mentre gli tiro una gomitata. Mia madre, da un'occhiataccia, a mio marito e poi rivolge lo sguardo su di me.
'Allora non dovete andare a lavoro?'
'In realtà prima volevo un po' parlare con te.'
'Io vado dai piccoli intanto' Ross mi stampa un bacio sulla testa, abbracciandomi da dietro e mi lascia andare, mentre si avvia dai i bambini che giocano con il cera pongo, che mia madre aveva comprato per Melody.
'Ho la strana sensazione che c'è qualcosa sotto. E' successo qualcosa?'
'Nono anzi volevo solamente parlare con te. Ultimamente, ero disperata da concentrarmi solo sul lavoro e figli, che non mi sono resa conto che la mia mamma sta facendo cose serie. Johnny vero?'
'Jonathan'Disse ridendo. 'Pensavo che non c'era bisogno di parlarne mi vedevi uscire quando ero da voi no?'
'Si, ma pensavo fosse qualche uscita cosi. Mamma davvero sono felicissima che tu ti stia innamorando.'
'E che volevo esserne sicura prima di parlarne con te e Hope. '
'Lo frequenti da mesi ed era il tuo avvocato, perciò penso che non c'è, di male dire che stai frequentando, qualcuno al momento mamma. Anzi, sei ti andrebbe bene qualche giorno puoi anche presentarmelo'
'Sul serio?' Faccio cenno di si con la testa e lei mi sorride abbracciandomi. 'Allora facciamo questo sabato qui a casa e vieni pure con i bambini a Jonathan piacciono'
'Melody ha accennato qualcosa in macchina. Non vedo l'ora di conoscerlo'
'Ed io di farvelo conoscere'
'Ross dobbiamo andare'
'Aspetta fammi finire non riesco a capire perché non riesco a fare la stessa forma'Disse indicando il cera pongo di Melody a forma di una stella, mordendosi la lingua guardando il c'era pongo concentrato. Rido vedendo quello che lui ha fra le mani e mi avvicino mostrandogli le formine. 'pff...lo sapevo era per fare figura ai bambini. Avete parlato?'
'Si, e possiamo andare mio piccolo Shor'
'Dove mamma?'Mi risponde Mark e rido mentre Ross fa il broncio.
'No, tesoro tranquillo mamma stava solo scherzando con papà'
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'Siamo arrivati' Disse mentre siamo dentro nel tunnel. Non me lo ricordavo cosi buio e freddo. Si gela qui dentro. Siamo solo agli inizi di Novembre e non e che, ci sia tanto gelo, ma qui dentro si. Infondo, non vengo qui da...da quando pensavo che Ross fosse morto. Anzi, no...da quando Daniel ci ha ricattato 'Hey, guarda che se non vuoi farlo..'
'No,non è quello. Questo posto...ci ha visti in numerose lotte in passato. Ovviamente, alla prima tu non c'eri ma...qui dissi a mio fratello di sparire e così...lo ha fatto.'
'Giusto..'Lui si avvicina e mi abbraccia. Faccio un sorriso mentre mi posa un bacio sulla guancia e sciolgo l'abbraccio.
'Tranquillo sto bene amore mio.'
'Si, ma mi andava di abbracciarti ugualmente. Allora ciò che dobbiamo fare e prendere questo coltellino farci un piccolo taglio e macchiarlo sul libro delle firme, che è qui presente.'Lui fa uscire sotto una roccia un libro grande e lo poggia sul mattone. Pensa, magari Melody un giorno toglierà questa legge e farà qualcosa di diverso'
'Lo spero anche se, non trovo il senso di firmare un libro con il tuo sangue invece di farlo con una semplice penna'
'Perché si chiama patto di sangue'
'Giusto..'
'Faccio prima io nel caso chiudi gli occhi e ti prometto che fascio subito la ferita'
'Bene perché ho in borsa anche il disinfettate e mille cerotti'
'Vedo che sei preparata'Disse divertito mentre lo fulmino con lo sguardo.
'Guarda che ti taglio io la mano se non la finisci di fare lo spiritoso'
'Starò zito ma per non dare sospetti ai bambini evitiamo profondità eh'
'Hai detto un graffietto'
'Magari metà dipende dalla quantità'
'Che schifo'Dico schifata mentre lui ride dalla mia faccia disgustata. Prende dalla tasca dietro ai pantaloni un piccolo coltellino e se lo porta nel palmo della mano.' Aspetta! ' Lui alza gli occhi su di me e gli stampo un bacio.' Fallo insieme così sentiamo il dolore insieme non sopporto l' idea che tu soffrirai prima'
'Amore e solo un piccolo taglio. Ma sei dolcissima' Lui mi bacia il palmo della mano e gli è lo unisco al suo. Chiudo gli occhio poggiando la testa sulla sua spalla e lui inizia a tagliare la pelle facendo una piccola linea ad entrambi. 'Ah fatto'
'Ahi, brucia facciamo presto' Lui unisce le nostre mani macchiando la pietra e prende un pezzo della sua camicia avvolgendola sulla mia mano ferita. 'E a te?'
'Tranquilla meglio curare te per prima sono abituato a ferite del genere' Disse prendendo il disinfettante buttandolo sulla mia ferita e ne approfitto per strappare un pezzo della sua camicia dandogliela a lui. 'Ma io non ti ascolto lo stesso Lynch'
'Firmo io tu cerca di non toccare nulla'
'E anche tu con la mano ferita'
'Sisi tranquilla' Lui con il dito scrive i nostri nomi e poi mi sorride.
'Io non sarei cosi tanto fiera abbiamo pur sempre una mano che sanguina'Dico prendendo la sua mano mettendoci il disinfettante. 'L'unica cosa che desidero nel futuro dei nostri figli e che non facciano questa cosa. Lo so, che è importante per il vostro clan questa tradizione. Ma esistono altri motivi per creare un libro con firme invece di una roccia.'
'Lo penso anche io e credo che sia un buon inizio ora manca solo parlare con qualche membro dei Peace'
'Ma non c'è ne sono più vero?'
'Dylan ha detto che non ci sono più ma magari parlando con qualche parente di Klaus riusciamo a trovarne qualcuno e informagli del unificazione' prendo i due cerotti dalla borsa e li metto sulle entrambe ferite e lo guardo negli occhi. 'Insieme okay?'
'Magari i social potrebbero' aiutare ed ora ritorniamo dai nostri figli'Prima che me ne vada lui mi afferra per i fianchi fermandomi, voltandomi ,verso di lui.'Non c'è fretta. Lo sai che in questo tunnel siamo soli?'Mi domanda con un sorriso malizioso
'Mmm..nono ho già capito cosa vuoi fare è la risposta è ovviamente no'
'Perché?'Mi domanda divertito lasciandomi dei baci sotto l'orecchio.
'Perché è un tunnel dove ci va la tua famiglia...ed è inquietante e in più non c'è romanticismo'
'Okay, mi hai convinto' Prendo la mia borsa da terra ed usciamo mano per la mano. 'Ma ho in mente che potremmo fare qualcos'altro. Hai mai visto come è fatta l'aeronautica?'
'Ross..'
'Ohoh mi ricordo quello sguardo impaurito'
'Non oseresti hai una mano ferita'
'Eh beh è come dire che non posso guidare perché ho una ferita sulla mano. Daaai'Lui si mette la mani unite e mi fa il broncio come se fosse un bambino.
'No Ross è troppo pericoloso abbiamo due bambini non permetterò lasciarli'
'Ma non usciremmo dalla California solo un piccolo volo' Roteo gli occhi sbuffando e il suo sorrisetto a compratore ne ha la vittoria su di me. 'Solo un giretto dall'alto'
'Uno solo'
'Siii' Mi stampa un bacio spingendomi su di lui e rido scuotendo la testa. 'Sarei stato capace di mettermi inginocchio un'altra volta per farti dire di si'
'Lo so, anche se ,stavolta avrei risparmiato l'imbarazzo.'Si morde il labbro trattenendosi dal ridere al solo ricordo. Sembrano passati giorni da quella volta e invece sono passati solo 6 anni. Io, ero una semplice ragazzina. Allora, incosciente, di essere innamorata del suo idolo e lui era al mio fianco. Pronto a strapparmi un sorriso. Siamo cresciuti ma sotto sotto siamo rimasti gli stessi, anche se un po' diversi. 'Andiamo prima che cambi idea'
'Impossibile perché potrei rapire mia moglie attenta.'
'Si, e il lavoro e i bambini? Nono, non lo faresti. Parlando di lavoro non è meglio se tornassimo alla "Too Records? "'
'Abbiamo un giorno libero perché non lo passiamo insieme?'
'Perché preferirei restare viva'
'Ti ricordo che so pilotare benissimo il mio elicottero'Mi fa l' occhiolino uscendo dalla grotta ed camminiamo entrambi mano per la mano fino all'auto. 'Ceniamo con tua madre alla fine?'
'Non oggi ma uno di queste sere ci invita per conoscere Jonathan. Sono felice che finalmente abbia trovato un po' di serenità nella sua vita. '
'Anche io la vedo felice ed é importante questo no?' Faccio cenno di sì e lui mette in moto.
'Come va la mano?'
'È normale sentire un pizzico di dolore ma piano passerà a te brucia?'
'Stranamente poco.' Mi accarezzo con le dita, il palmo della mano ferita, e il bruciore sembra solamente, un lieve dolore. Alla fine mio marito aveva ragione non fa così tanto male però spero che siamo stati gli ultimi a doverlo fare. Arriviamo all'aeronautica dopo 20 minuti di macchina.
'Oddio questo posto lo avevo già visto. Nel tempo parellelo..sai'
'Ah, dove io non esistevo'
'Già ma sai stavo per ricordarti quel giorno, perché ero saluta sul tuo elicottero e avevo trovato la collana. Come una sorta di destino' Dico accarezzando la collana. Sento i suoi occhi puntati su di me che mi accarezzano e infatti le sue braccia. Dopo un po'. Mi avvolgono in un caloroso abbraccio
'Sono fortunato ad avere questo splendido rapporto con la donna della mia vita. Melody, ha contribuito con il destino e presto sarà consapevole che può fare tantissime cose'
'Già... Infondo ho sempre saputo che ero destinata ad avere una storia d' amore diversa, da tutte le altre. Che il nostro amore era più, di quei semplici, amori che trovi nelle storie o nei film'
'Stai temporeggiando per non salire nel mio elicottero?' Mi domanda mettendo le braccia incrociate sul suo petto e faccio cenno di no con la testa.
'No, sto parlando seriamente.'
'Okay. Allora ti rispondo che anche io l' ho sempre saputo. Fra poco si avvicina il nostro anniversario'
'Sei sicuro?'
'In realtà l'anniversario di quando io ho capito di provare qualcosa per te, ma penso che anche tu lo sapevi già. E indovina che giorno era? '
'Oh, lo so. Il mio compleanno' Sorrido mettendo le braccia intorno al suo collo stringendolo a me e le sue labbra premono le mie. 'In teoria non abbiamo mai festeggiato un anniversario'
'Appunto dovremmo scegliere una data'. Ross apre il garage con dentro il suo elicottero facendo uscire la tela e lo aiuto. Mi fa poggiare sopra la tela e rimaniamo a guardare gli aerei decollare. 'Quale data vogliamo fare quella dove ci siamo messi insieme, definitivamente?'
'Ossia la nostra prima volta?'
'Si'
'Però era passato un' anno dal nostro primo bacio'
'Quindi secondo te dovremmo festeggiare l' anniversario dal primo bacio'
'Si, perché é l' inizio di tutto.'
'Si è vero. Allora festeggeremo a Marzo'
'Mmm..Marzo di che data?'
'Ah, questa è una domanda trabocchetto perché sappiamo entrambi che nessuno dei due vincerà questa battaglia'Rido insieme a lui e poggio la testa sulla sua spalla. 'Beh, però nelle foto che abbiamo scattato nella ruota panoramica possiamo arrivare a quel giorno '
'Vedi che stalker sei nata per essere una spia'Mi sussurra all'orecchio.
'Può darsi'
:::
Ritorniamo a casa, insieme ai nostri figli, che volevano giocare a Monopoli. Ci siamo seduti a terra sul tappetto del soggiorno e li abbiamo accontentati. Il piccolo Mark arricciava le labbra ogni volta che veda la sorella comprare molti negozi ed urlava.
'Ok, dai Mark con i soldi di papà può compare l'edificio della Capital records'
'Ma non può farlo!!'
'Melody'
'Ma non è giusto tra le regole!'
'pff..chi mi ricordi tesoro'Disse Ross dando i suoi soldi a Mark che saltella.
'Ha ragione sono importanti le regole ma se papà ha accettato di dare i suoi soldi a Mark si può fare'
'Okay, allora mamma dammi i tuoi per comprarmi la scritta di Hollywood'
'Quella non si può comprare'Dico divertita.
'Uffa, vieni Mark cambiamo gioco'
'va bene ma ho vinto io!!'
'E qui che pulisce?'
'Papà'Dissero entrambi ridendo scappando nella loro stanza.
'Ma..ehi!!'
'E hanno solo 4 e 3 anni non oso immaginare cosa accadrà quando saranno adolescenti'
'Non lo immaginiamo eh' Dico aiutandolo prendendo i soldi finti aggiustandoli in ordine. 'Godiamoceli a quest'età.'
'Si, mi dispiace solamente di essermi perso tutto dei loro primi passi...'
'Stai migliorando adesso però' Dico accarezzandogli il palmo della mano e lui sorride guardando la mia. 'Menomale che non se ne sono accorti'
'Forse erano cosi elettrizzati di giocare a Monopoli per 4 ore di fila che non gli importava del cerotto nelle nostre mani.' Mi alzo mettendo la scatola del gioco dove sono tutti i giochi da tavolo e sento il suo respiro profondo accarezzarmi il collo. 'Senti, prometto che non ci metteremo più nei casini e che i nostri figli staranno bene. Anche se, ancora non sanno ,che sono delle spie...li proteggeremo sempre.'
'Questo è assicurato signor Lynch. Che ne dici se ci guardiamo qualche film nel divano abbracciati?'
'Mm..bella idea anche se io avrei altro da voler fare'
'I bambini sono svegli'Dico divertita accarezzandogli i capelli.
'Quando dormono?'
'Bella domanda'
Spazio autrice.
Buonasera lettori e lettrici❤️
Qui abbiamo un Ross voglioso ahaha e dei momenti bellissimi che non potevano mancare dei Rania ❤️
Sullo scritto sono in un buon punto spero di riuscire entro quest'estate ad una conclusione.
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