3 ~{28} C'è bisogno di tempo
(Ps. vi consiglio di ascoltare la canzone "Dancing With Our Hand Tied" di Taylor Swift sopra affianco la gif la canzone sarà presente nel capitolo. Una frase della canzone, sarà modificata dalla sottoscritta, come ho fatto nella prima parte per "Preacher Man" dei The Driver Era.
Detto questo buona lettura)
Apro gli occhi e sorrido nel vedere Melody dormire abbracciata a me con il piccolo Mark che al suo fianco si stropiccia l'occhio. Gli accarezzo i capelli e lui mi guarda confuso.
'Ciao Mark. Sono il tuo papà' Lui mi fa un sorriso e timido indica la cornice appoggiata alla parete con la foto di me e Ania abbracciati da qualche parte scattata da mia madre.
'Si, sono un po' diverso in effetti ma sono io. Lo so che un po' strano conoscere il tuo papà così. Lo é anche per me... Ma non me ne vado più stavolta. Resto con voi tre'Dico mentre lui fa cenno di sì.
'I capelli neri?' Mi domanda abbassavoce facendomi ridere.
'Era una tinta.'
'Che schifo'Disse facendo la faccia disgustata e scende dal letto. Per avere 3 anni sembra già sveglio. Non so se, su questo lo avrà preso da me o da Ania. Melody nel frattempo si sveglia e mi sorride e aiuta il fratello ad dargli le scarpe.
'Te le posso infilare io se vuoi'
'Faccio io papà sono molto brava a badare a Mark vero? '
'No'Disse Mark facendo la linguaccia alla sorellina dando le scarpe a me. 'Voglio che lo faccia papà'
'Facciamo cosi una scarpa la l'allaccio io e una tu Melody ok?'
'Ok' Faccio sedere Mark in braccio sulle mie gambe e gli infilo la scarpa con il laccetto a strappo insieme a Melody che fa l'altra gamba.
'Graziee andiamo Ly'Disse uscendo dalla stanza correndo.
'Ly?'Domando uscendo insieme a loro.
'Buongiorno tesori della nonna. Ciao Ross'
'Ciao Maria..'Dico salutando mia suocera che prende in braccio Mark facendogli il solletico sulla pancia.
'Si, non riesce dire il mio nome perciò mi chiama Ly, fin da quando, ha due anni' Disse Melody mentre il piccolo Mark si siede sul gradino delle scale giocando con le macchinine. LY?...Melody cazzo era lei del futuro. Mi alzo cercando se nella scatola ci sono spiegazioni che riguardano pure cosa sia successo nella tradizione di famiglia e trovo un piccolo computer. Lo accendo e trovo 10 filmati con i titolo "Crow".. "Melody" e molti altri.
Mi ricordo le parole che mi disse . "Di non andare via e rimanere al fianco di Ania" Quindi intendeva che succedeva qualcosa e quel qualcosa..può essere la fine del nostro matrimonio.
'Ania dov' é? 'Domando a mia suocera che indica la cucina e in quel momento sento dei rumori di fornelli mi avvicinò insieme a Melody che corre a dare un bacio sulla guancia alla madre e lei la prende in braccio sorridendogli.
'Buongiorno marmottina. Avete dormito bene con papà?'
'Si, sono stati dei angioletti' Dico facendole alzare lo sguardo su di me. Sembra in imbarazzo appena I miei occhi si puntano su i suoi. Come se avesse paura di guardarmi. Una cosa che mi fa male... Troppo. Sposta lo sguardo a Melody balbettando, qualcosa riguardo la colazione e non resto ad ascoltare, perché vengo distratto dal vestito, troppo corto, che indossa fa notare le sue gambe nude. 'Eh.. Cosa?'
'Dicevo che non sapevo cosa volessi per colazione, perciò ho fatto, di tutto. Pancake con l' interno la Nutella e le gocce di cioccolato bianco sopra, i waffle, la crostata di marmellata e ovviamente, del caffé'Disse timidamente. Rido e mi viene voglia riempirla di baci per quanto sia dolce ma sento come se ci sia qualcosa.. che ci bloccasse. Quel maledetto tempo perso in 3 anni dove lo lasciata... Sola. ECCO COS' È.
'Vanno benissimo grazie mille Ania'Dico avvicinandomi a lei per darle un bacio sulla guancia ma mi schiva prendendo dal forno la crostata.
'Eh.. Perfetto.. Melody accompagna papà in bagno così si lava le mani'
'Ehi, così sembra proprio che sia io il bambino e lei la grande' Lei alza le spalle e scuoto la testa seguendo sia Melody che Mark in bagno lavando le mani e poi ritorno con loro. Iniziamo a mangiare e Ania si avvia in camera nostra e guardo Maria. 'ehm.. Potresti?' Dico indicando i bambini
'Certo avrete molto da chiarirvi ma meglio se ti sbrighi prima che scappi al lavoro. ' Disse portandosi la tazza di caffè bollente nelle labbra.
'Ah.. Lavora ancora con Luke?'Lei non mi risponde e fa cenno con la testa alle scale. Perfetto manco mia suocera vuole aiutarmi.
Salgo le scale e busso la porta della camera da letto.' Ania sto entrando'Dico aprendo la porta. Lei si volta seduta sul letto con in mano una scatola piena di cose e la guardo strano.' Che cos'é? Traslochiamo?'
'Primo, si dice posso entrare una volta che si bussa e secondo, speravo, che iniziassi tu a parlare. Scusami, se ti sembro strana ma, non so come, comportarmi' Disse facendo una faccia buffa sbuffando. 'E.. perciò ho pensato di fare questo' Disse alzandosi dal letto indicando la scatola appoggiata nel nostro letto.
'Odio vederti così... Ti prego dimmi qualcosa di più.' Dico prendendo le mani. Lei le guarda e trovo un grande sollievo che indossi la fede. 'Dov'è la mia fede?'
'C' é l'ho io'Disse guardandomi finalmente negli occhi. 'Mi é difficile dirti che sarà tutto normale.. Perché non sei andato in giro per il tour, tipo 6 mesi... Ma sei stato in prigione per 3 anni.'
'Lo so... ma voglio seriamente che tutto ritorni, come lo avevo lasciato. Specialmente per..' Lei mi interrompe toccando le mie labbra con la mano e chiude gli occhi.
'Non si può ritornare indietro. Tuo figlio é nato. I tuoi figli vanno all' asilo. Io continuo a lavorare per la Vougue, ma ho trovato un secondo lavoro, che mi piace molto e ho scoperto nuove cose che.. Mi hanno aiutata.' In quel momento la paura mi assale come non mi é mai salita in tutti questi anni. Sentirla parlare così.. Come se, mi stesse dicendo che nonostante non ci sia stato lei é andata avanti e sta bene. Sta bene senza di me. Lei legge la paura dai miei occhi e poggia la mano sulla mia guancia. 'Mi dispiace é una situazione di merda... Ma io non ti odio..ncredo non più. '
'Come non mi odi?' Lei fa cenno di no con la testa mordendosi il labbro.
'Ti ho odiato in questi 3 anni...in una maniera, così assurda, da volerti persino cancellare dalla mia vita ma... non ci riuscivo. Perché potrai aver confessato o no, quello che hai fatto, per starne in pace con te stesso. Ma mi hai lasciata sola. Con due bambini... la casa, la tua carriera, i tuoi fan é stato tutto così, impegnativo. '
'Ancora non capisco... Hai detto che non mi odi, ma stai dicendo, tutte le ragioni per volermi morto' Dico per farla ridere ma lei rimane seria. 'Mi.. mi volevi morto?' Domando spalancando gli occhi e lei ride dalla mia reazione e scuote la testa facendomi rilassare. Almeno..
'No, ma certe volte sognavo di strozzarti'
'Ah..'
'Il punto è che facendo delle sedute, mi sono accorta che odio e amore sono ormai, un tutt' uno. Non so, se le cose si sistemeranno, tra noi due. Non so, se saranno mai, le stesse. Ma so, che c'è sempre stato un forte legame, tra noi e che abbiamo quei due meravigliosi bambini, che hanno riempito questa casa vuota di luce.. perciò ti perdono Ross.'Disse singhiozzando tenendo gli occhi puntati su i miei. Mi esce il magone setendo quelle parole. Sentendo che lei mi ha odiato e che una parte di me lo sapeva. ma sentirselo dire..è deprimente. Anzi peggio.
'Mi stai perdonando ma.. Non so ho come la sensazione che tu... mi stia lasciando?' Domando con il labbro tremolante
'Mettiti nei miei panni cosa faresti? Non di certo ,fare finta che oggi sia il giorno dopo, del primo compleanno di Melody e vivere felici. Ross, sono passati 3 anni. Non si può ,ritornare ad essere come prima ,così dal niente. Dobbiamo fare tutto a piccoli passi. Non ti sto lasciando... ma voglio che ci prendiamo del tempo per pensare, ognuno, sui propri sentimenti. 'Scuoto la testa prendendo il suo viso tra le mani e lei poggia la fronte sulla mia. La paura mi divora come non mai. Cosa vuole dire con prenderci del tempo per i nostri sentimenti?!
'Io non ho mai smesso di amarti e questo mi distrugge perché vuol dire che tu... Tu lo hai fatto? Giusto? Tu sei andata avanti ma io no!'Le dico mentre lei chiude gli occhi.
'Io.. Non lo so. Non si può fermare un sentimento così, forte come lo é il nostro amore, ma allo stesso tempo ,non posso dirti che mi hai fatto del male. Come posso ritornare alla nostra vita normale con la paura che tu ti metta in pericolo un' altra volta? Non siamo mai stati insieme seriamente come una coppia normale se ci pensi. E mi stai dicendo di ritornare indietro come se non fosse successo niente mentre per me e i bambini quel tempo ha marchiato'
'Che pensi che non abbia marchiato anche me?! Sono stato in carcere per tre anni Ania. So che..è difficile ma so, che il nostro amore é sempre stato diverso, dagli altri perché era speciale e sono sicuro che é ancora cosi!' Dico costringendola a guardarmi negli occhi sfiorando le sue labbra e lei sposta lo sguardo abbassandolo e mi abbraccia forte.
'In quella scatola ho cercato di mettere tutto ciò che ti sei perso di importante, in questi 3 anni e... Ora devo andare al lavoro ma voglio che tu sappia che non c'è mai stato, nessun'altro nel mio cuore.'
'Nemmeno Luke?'
'No, solo tu e i bambini.'
'Allora non capisco se ci sono sempre stato io nel tuo cuore perché vuoi del tempo?' Lei si stacca dal mio braccio e mi guarda male.
'Perché tu mi hai lasciata sola! Mi hai fatta sentire come se fosse stato tutta colpa mia Ross. Perché, nonostante ti abbia perdonato. Non posso dimenticarmi che ti ho odiato. Tanto...non posso andare avanti con te senza essere sicura che hai capito cosa ci hai fatto.' Disse prendendo respiro per poi uscire dalla stanza. Guardo la scatola e mi siedo sul letto. Dentro ci sono delle foto corniciate e le lettere che gli mandavo dal carcere. Prendo le foto e faccio un sorriso nel vedere il piccolo Mark appena nato con Melody che lo abbraccia.
Nella foto ha due dentini che si vedono mentre sorride e i capelli sono a caschetto. Dopo le cornici dei bambini, trovo il ciuccio di Mark, un peluche e anche l'iscrizione all'asilo. L'asilo è vicino all'edificio della Vogue, ciò mi fa impressionare che lei quando va a lavoro ,lascia i nostri figli lì. Impressionare a livello positivo. Si è data forza per i nostri figli ed è diventata una donna. Una donna forte che ha messo al primo posto la sua famiglia. Dentro la scatola ci sono dei fascicoli con dei titoli che sembrano canzoni. I miei fratelli sono andati avanti scrivendo musica e questo lo sapevo già. Nel foglio c'è un timbro chiamato "TOO Records" quindi dovrebbe essere la nuova agenzia, di cui parlava Rocky. Oltre mio padre lui, Riker e Ryland mi venivano a trovare. Rydel raramente è venuta perché non riusciva ad entrare in quel posto. Se ci penso non ho ferito solo Ania. Ma mia sorella, mia madre...tutte le donne della mia vita e poi c'è la piccola Melody ,che per qualche strana ragione mi reputa ,come il suo super eroe...forse ,Anastasia ha voluto che lei pensi ,che ero fuori per lavoro ,più che tosto in prigione. Ha protetto i suoi figli dai paparazzi.. Infatti, ecco una rivista con il titolo "Ross Lynch abbandona la sua famiglia?" Cazzo..quante ne ho fatte passare. Ania è riuscita anche ad andare avanti dopo questo. Chiudo gli occhi e butto la rivista buttandomi a terra in un pianto isterico. HO PERSO LA MIA FAMIGLIA. PER COLPA DI QUELLO STRONZO HO ROVINATO LA COSA PIU' BELLA CHE MI SIA CAPITATA NELLA VITA. Devo rimediare non posso rimanere qui a piangermi addosso.
Le farò capire che sono diverso si ma rimango sempre quel ragazzino che si è innamorato della sua fan che sclerava perchè era un'agente segreto. Di quell'amore segreto che ha tenuto per se invidiosamente.
Mi alzo e scendendo le scale di corsa.
'Dovete andare all' asilo?'Domando a Melody che fa cenno di si indicando lo zaino e prendo i due zainetti.' Vi accompagna papà'
'Ross non devi ci sono io'
'Maria grazie per il pensiero. So quanto tu abbia aiutato Anastasia in questi 3 anni ma voglio portare io i miei figli all' asilo. Prima o poi dovrò uscire no? '
'Ehm.. Ok ma ti accompagno io perché le maestre non sanno chi tu sia specialmente con questo aspetto e..la barba'
'Va bene'
::::
'Ciao papà' Dissero in coro entrando dentro all'asilo e li asaluto con la mano per poi guardare l'edificio della Vougue che è quasi affianco dopo tre marciapiedi. Ma si vede.
'Bene ti riporto a casa'
'Maria veramente dovrei parlare con mia moglie ritornerò a casa insieme a lei'
'Ma Ania starà lavorando adesso'
'Capirà'Dico lasciando mia suocera con un'espressione sbigottita inziando a correre salendo le verso l'ufficio. Dopo un po' arrivo difronte alla sua porta e ci penso due secondi. Busso la porta e stavolta aspetto che lei rispondi.
' Puoi entrare Luke'
'Luke?!' Dico entrando subito. Lei spalanca gli occhi appena mi vede in presenza di 10 persone e mi vorrei sotterrare per la mia gelosia. Forse ho sbagliato a venire qui.
'Si non ti chiami Luke?' Disse un tizio ridendo con la giacca e cravatta e non so, se stia facendo sul serio o no.
'Veramente lui non..' Disse Ania ma viene interrotta da due ragazzi che mi fanno prendere posto. Ania mi guarda in cagnesco e alzo le spalle.
'Bene ora che siamo tutti qui possiamo parlare sull' album che presto pubblicherai avete finito di registrarlo? 'Domanda il tizio di prima ame e confuso mi guardo intorno rimango sbalordito quando vedo una foto di Luke biondissimo come me e con la barba con in mano la chitarra. Cazzo se non mi assomiglia se non fosse per gli occhi e la barba potremmo essere fratelli gemelli.
'Si, signor Blake mancano solo alcune canzoni da finire e l' album sarà finito giusto Luke? 'Disse tirandomi un pizzico sulla gamba e strozzo l' occhio facendo cenno di sì con la testa.
'Perfetto hai scritto altre canzoni Ania?'
'C.. Canzoni?' Ania scrive canzoni. Non lo mai vista scrivere qualcosa se non sulla tastiera del PC per modellare le foto che scattava ma sono nell'ufficio della Vougue o un'altro posto?.
'Si.. LUKE NE HO SCRITTE ALTRE. Scusatelo, starà ancora dormendo'
'Come non capirlo visto l' orario'Disse una ragazza sorridendo e continuo a guardare Ania che se la sta cavando molto bene. Nonostante il mio pacco di merda. 'Comunque noi vorremo davvero sentire in questo album "Dancing with our hands tied"'
'E impossibile...è molto personale e io e Luke ne abbiamo già parlato'
'Ma non vogliamo che sia Luke a cantarla ma tu'
'Cosa?'Dissi insieem ad Ania che mi fulmina con lo sguardo. Sembra che siamo ritornati come agli inizi quando ripetevamo le stesse frasi senza farlo apposta.
'Potresti cantarla adesso'
'Non credo che Luke voglia'
'Invece si' Dico mentre tutti mi guardano compresa lei.
'Ci andrebbe anche in capella per ora' Lei chiude gli occhi e fa cenno di si e sposta lo sguardo prima di cantare. Forse è la prima volta in vita mia che la sento cantare. Certo abbiamo cantato insieme certe volte per Melody, a Natale o al nostro matrimonio ma non l'ho mai sentita cantare da sola..specialmente un suo pezzo.
" I, I loved you in secret
First sight, yeah, we love without reason
Oh, Three years have passed
Oh, how were you to know and
My, my love had been frozen
Deep green, but you painted me golden
Oh, and you held me close
Oh, how was I to know I
I could've spent forever with your hands in my pockets
Picture of your face in an invisible locket
You said there was nothing in the world that could stop it
I had a bad feeling
And darling, you had turned my bed into a sacred oasis
People started talking, putting us through our paces
I knew there was no one in the world who could take it
I had a bad feeling .
But we were dancing. Dancing with our hands tied,hands tied. yeah, we dancing. Like it was the first time..." Disse fermandosi a cantare guardandomi negli occhi con ammarezza e li abbasso perché il testo è chiaro. Parla di noi...di come mi sono innamorato di lei ballando quel lento.
'Penso sia, meglio non metterla, ed ora scusatemi ma il tempo della pausa, sta scadendo e devo iniziare a fare il mio primo lavoro'Disse alzandosi aprendo la porta facendo uscire tutti gli altri mentre io rimango seduto nella sedia a guarda il vuoto. Nel momento in cui la porta viene chiusa.
'Da...quando scrivi?'
'Da quasi 4 anni...'
'Perché.. non lo sapevo?'
'Perché quando ho iniziato a farlo era solo per aiutare tuo fratello Riker quando tu eri...mi sembra a Vancouver, non mi ricordo. '
'E' una canzone bella'
'Grazie...comunque che ci fai qui? Non dovresti apparire al mio lavoro cosi come se tu fossi Jack, il mio capo. '
'Volevo chiarire solamente una cosa del discorso che abbiamo fatto a casa'Dico alzandomi guardandola negli occhi e mi avvicino a lei lentamente.
'Potevi aspettare e dirla a casa no?'
'No, non posso aspettare. Ho aspettato 3 anni per uscire e non voglio più ,sprecare un minuto senza dire e farti vedere cosa provo per te, i bambini e tutto.'
'Mi dispiace ma devo lavorare adesso' Disse indicandomi la porta. Deciso, la supero e chiudo la porta chiave spingendola su di essa. 'Cosa stai facendo?' Mi domanda sbalordita dal mio atteggiamento. Si morde il labbro e vorrei studiare tutti i suoi movimenti ma fra i due ,quella che è sempre stata brava, era lei. Vorrei farle capire che difronte a se non ha un estraneo, ma il ragazzo di cui tempo fa, non credeva nell'amore, la prendeva in giro e poi si è innamorato perdutamente di lei. Le mie mani si poggiano alle sue guance e lei si lascia trasportare avvicinandosi a me. 'Ross...'
'Io non me ne vado fino a quando non mi dirai che dentro di te ,c'è ancora qualcosa, che ti muove. Perché, in questi 3 anni io non ho mai smesso nel pensare a questo momento. A quando sarei corso ad abbracciarti. A come sarà una volta che la tua pelle diventi rossa solo con una mia carezza'Dico in sussurro nel suo orecchio accarezzandole il viso fino al collo. Ha la pelle d'oca e non respinge nessun mio movimento di vicinanza. Lascia che le mie gambe premino sulle sue e chiude gli occhi appena le mie labbra sfiorano il suo collo. 'Alle tue labbra rosa..a come sarà il loro sapore una volta che ti bacerò. Sarà un bacio lento..o un bacio passionale? 'Le sue mani tremano alle mie parole e le poggia sul mio petto. Ma non mi respinge. 'Ania, dimmelo perchè io non ci credo che vuoi mettere a fine a tutte queste sensazioni'Dico toccandole la gamba accarezzandola fino al fondoschiena premendoglielo con le mani. Lei ansima lanciando un mugolio e le sorrido soddisfatto. La spingo a me premendo le nostre labbra. Le sue mani finiscono tra i miei capelli, infilando la lingua dentro la mia. Assaporo il momento schioccando la sua lingua con la mia lentamente. Le sue dita giocano con le ciocche dei miei capelli mentre le mie mani le accarezzano le gambe, sollevando la lunga gonna del suo vestito celeste, scoprendola fino alla pancia. Si stacca dal bacio guardandomi negli occhi e riprende il respiro.
'Ross devi andare.'
'Ho chiuso la porta a chiave e non ho ancora finito. Non pensavo solo ai baci che ti avrei dato ma anche.. ' Dico baciandole il collo per poi abbassarmi e lasciargli dei baci sulla pancia. Alzo lo sguardo su di lei mentre continuo a lasciarle dei baci sull'ombelico fino al linguine e lei sussulta.' Dimmi che non ti sei mai fata toccare da nessuno. Solo io posso farti sentire così bagnata'
'.. Dovrei.. Lavorare sai?' Disse indifesa ma con un tocco malizioso. Rido e continuo allargando le gambe togliendolo le mutandine e inizio mordicchiarle il fianco tenendole le mani strofinandole sulle sue cosce. 'Giù..'
'Come?' Le dico staccandomi divertito e lei prende la mia testa premendola alla sua intimità. La faccio sbattere sulla porta, un'altra volta, sollevandola per darle di più e con movimenti lenti e circolari le massaggio il clitoride.
'Dio.. Ross!! Si di pù' I suoi fianchi si muovono ad ogni movimento con la lingua e viene sussurrando il mio nome. Lascio che si riprenda il fiato e le accarezzo i fianchi mentre lei poggia la sua testa sul mio petto sbottonandomi la camicia. 'Mi sei mancato'
'Speravo lo dicessi' Le sorrido e le sfilò il vestito mentre lei mi butta sul divanetto che ha nello studio e mi sfila i jeans insieme ai boxer. La afferro facendola posizionare sopra di me e lei mi bacia il collo fino al petto accarezzando la schiena. Le sue unghie mi graffiano la schiena mentre con le gambe cinge i mie fianchi dondolandosi ,sulla mia eruzione. 'Ania non c'è la faccio ti voglio. Ora! 3 anni sono lunghissimi'
'Concordo troppo lunghi' Disse leccandosi le labbra ma prima che possa prenderla lei di allontana e di sfila il reggiseno bianco guardandomi negli occhi. CRISTO SANTO ME LO SENTO DURO. La prendo in braccio ed entro dentro di lei con una spinta e movimenti lenti. Facendola mia, come solo io posso fare. Le sue unghie mi infilzano la schiena dandomi baci sul petto fino a mordicchiandomi l'orecchio.
'Tu sei solo mia. Questo non cambierà mai pausa, lasciamenti o quello che è. Anzi, neanche lasciamenti. 'Dico prendendo il suo viso e lei mi guarda seria mentre continuo a muovermi su di lei. 'Amore mio, hai ragione sono stato uno stronzo. Mi sono comportato da ipocrita, ma tu e i bambini siete la mia vita e avrei fatto anche 10 anni di prigione ,pur di non farvi vivere in una vita, non sana. In cambio avete passato i peggiori anni della nostra vita ma ora sono qui. Io sono qui e tu non mi lasci. Ania tu hai ragione, su tutto, ma non mi puoi lasciare!' Lei sbatte le ciglia e mi avvolge tra le sue braccia stendendoci sul divano e uscire le nostre labbra aumentando le mosse delle sue anche.
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