3~{27} I 3 Anni Di Ross

Sono stati i 3 anni più lunghi della mia vita.
Sono stato sbattuto in una stanza con tre tizi che mi picchiavano,qualsiasi cosa facessi. I primi giorni sono stati un'inferno. Mi riempivano di occhiatacce e poi quando hanno scoperto, che facevo parte di un gruppo di spie, hanno iniziato "per gioco" a prendermi a calci e pugni, per vedere fin dove arrivavo. Me la sono cavata non rispondendo ma venivo sempre portato in infermeria. Per mai fortuna, quando veniva a trovarmi Ania, non le facevo intendere che qui era un manicomio. Cercavo sempre di farle sembrare, che qui andava tutto bene, dicendole che avevo fatto persino amicizia...non volevo che sapesse tutta la verità se no, non sarebbe, andata avanti. Anche se, sapevo, che una parte di lei, lo ha sempre saputo. Perché tra di noi c'è quel legame speciale che si capiva solo con uno sguardo. Spero, che sarà ancora cosi una volta che sarò usito da questa merda. Lei mi odia. Non lo vuole ammetterlo, ma lo capisco dal modo, in cui evita di venire qui e nelle lettere si limita di parlare solo dei bambini,dei miei fratelli e cosa succede nel mondo

La realtà è che non sono stato io. Me lo ricordo, ero lucido, stavo per confessare ciò che avevo fatto 4 anni fa a Jenna. Ma poi ci ho ripensato. Non potevo lasciare di nuovo da sole Ania e Melody. Era una cosa del passato che ho fatto per salvare le mie uniche ragioni di vita. Perciò, ho pensato di starmene zitto.. Ma mi ero dimenticato che c'era qualcuno che lo sapeva e che avrebbe fatto di tutto. Pur di dividermi da mia moglie. 

Flashblack

'E così mi vuoi vedere'

'Devi dire la verità alla polizia.' Dico a denti stretti.

'Sbaglio o sei stato tu ad uccidere una persona?'

'Tu non sia i fatti'

'Ma so che eri un pericolo e ciò che dovevo fare è stato fatto. Preparati ad avere le carte di separazione, perché presto tua moglie, avrà bisogno di una mano a casa' Lo guardo male e lo prendo per la mano.

'NON OSARE MIA MOGLIE E LA MIA FAMIGLIA NON LI AVRAI MAI!' Veniamo separati da due poliziotti che mi tengono bloccate le bracce e lui con un sorriso soddisfatto se ne andò.

Fine Flashblack

Con scarsi risultati. Ania non mi ha mai creduto, ogni volta, che le dicevo la verità. Mi sentivo come se il nostro legame così perfetto... Fosse spezzato. Ma una parte di me sa che mi crede.
Diceva che erano tutte allucinazioni.. Cosa, che ho pensato, fin dall'inizio anche io...
Fin da quando, ho incontrato una ragazza, di 15 anni qui. In carcere. Tutto é iniziato quando ho aspettato Ania due anni fa. Esattamente l'ultima volta che l'ho vista. Poi da lì ha inziato a mandarmi solo lettere e la chiamavo per sentire la voce di Melody e il piccolo Mark. Anche se, non mi conosce ma mi ha assicurato, Melody che gli fa vedere, sempre video dove canto o che faccio interviste, ad ogni modo, questa ragazza venne al posto di mia moglie.

25 Gennaio 2022

Ero seduto nella solita sedia gelida. Quella stanza grigia mi dava il volda stomaco più della mia cella. Con i miei compagni rigidi e minacciosi. Contavo i minuti per poterla rivedere. Mi domandavo che magari era in ritardo per colpa del lavoro. O i bambini non volevano che se ne andasse da casa, o che stava male. Mi riempivo di mille motivi per cui stesse facendo ritardo...e poi quando scatto l'ora, che annunciava che le sedute, finivano. Ho capito che non sarebbe più venuta per colpa mia. Ma ci speravo. Ogni santo giorno. Come oggi...

'Ciao...posso sedermi?'Mi domanda una ragazzina. Mi sembra che potrebbe avere 15 anni. Ha i capelli sul biondo, occhi verdi misti su un marroncino, che ti facevano sembrare fosserò marroni, ma nel riflesso della luce erano verdi smerado, simili a quelli di Ania. Questo particolare mi faceva pensare molto perché anche i miei occhi sembrano chiari ad un riflesso di una luce diversa. Mi fa pensare a Melody..a come è. Se sarà cosi in futuro..e se avrà un padre ancora con lei.

'Ehm...mi conosci?'Le domando confuso e lei fa una faccia buffa e poi fa cenno di si con la testa. 'Giusto sei una fan?'

'Hai ragione'Disse come se non fosse convinta e si siede guardando ciò che faccio. Vede le mie mani stretti a pugni e poi mi guarda il viso, come se, esaminasse se stavo bene. Quell'espressione è la stessa che aveva Ania quando mi ha visto l'ultima volta. Come è possibile che le assomigli?. 'Ti manca la tua famiglia non è cosi?'

'Molto...scusami io non ti conosco ma mi fa strano che una fan sia venuta a vedermi.Mia moglie è riuscita a tacere tutti i telegiornali e le telecamere. Chi sei?'

'E' una domanda molto importante ma prima di rispondere, vorrei parlarti, della mia infanzia. Anche io ho avuto un papà in prigione e nonostante la sua allontanza, lo sempre visto, come un'eroe. Lui è il superoe mio e di mia madre solo che certe volte si sente come se fosse il cattivo, perciò mia madre è stata costretta ad allontanarlo. Perciò, non farlo' Disse prendendomi le mani e la guardo confusa.

'Tuo padre è qui?'Lei mi fa un sorrisetto e poi si guarda attorno.

'..è venuto a trovare un'amico e mi ha portata con se perciò ho aspettato che lui andasse in bagno per venire qui'

'Mmm..stai mentendo'

'No, ho davvero mio padre qui'

'Come ti chiami?'

'.. Eh.. Lody'

'Lody che nome è?'Le domando ancora più confuso. 'Ok Lody come fai a conoscere me e mia moglie?'

'Non posso rispondere a tutte queste domande ma devi promettermi che non devi abbatterti e allontanarti dalle persone che ami. Lotta per la tua famiglia perché...ti aspetta a casa abraccia aperte anche se..può sembrarti il contrario.' E' esattamente ciò che sta accadendo a me..

'Sei un'allucinazione senza dubbio. Non esisti e..sono diventato pazzo'

'Nono tu non lo sei'Disse toccandomi la mano. 'Vedi senti il mio tocco sono reale. E' complicato spiegarti chi sono e da dove vengo ma una volta una persona importante mi ha detto che le persone speciali si aiutano avvicenda e tu lo sei. Perciò, volevo solo darti un consiglio. '

'Okay...è un consiglio buono ne terrò a mente. '

'Ho la tua parola'Disse porgendomi il mignolo e faccio un sorriso stringendolo al suo.  Lei tiene gli occhi lucidi e si alza.

'Posso abbracciarti?'  Non sapevo il perchè lo volesse ma sentivo qualcosa in me che necessitava un contatto umano in questo momento. Mi alzo e lei si avvicina a me dandomi un'abbraccio. 'Andrà tutto bene non smettere di crederci'. 

Era tutto strano. Ma quella ragazza mi faceva pensare che fosse un angelo caduto dal cielo che voleva dirmi di resistere. Di resistere in questo inferno. Nel resistere sul avere fede e sperare che uscirò da qui prima o poi. Che non rivedrò mai più quelle mura grigie. Questa camicetta arancione che mi fa schifo. Mi ricordo ancora il primo giorno...era il compleanno della mia piccola principessa e Ania è arrivata a fine serata perchè mio padre voleva fare tutto lui, con l'avvocato e prendersi la responsabilità. Senza di lui non so cosa avrei fatto...

'Ross riusciremo ad farti uscire subito da qui ok?'Disse mio padre prendendo la mia testa violentemente per farmi alzare lo sguardo su di lui. Sono colpevole. Ho ucciso io Jenna. Me lo merito di stare qui ma, tutto questo senso di colpa, era sparito quando mi sono chiesto che la mia famiglia è più importante e non merita di essere divisa..e invece sono riuscito ad rovinare un'altro briciolo di speranza della mia famiglia. Proprio, ora che stavamo aspettando il secondo figlio o figlia.  'Ross! Mi senti?!' Vorrei rispondergli ma non ci riesco...

'Signore deve lasciare ora suo figlio deve entrare dentro.'

'Ti tireremo fuori da qui Ross!!' Sento da mio padre prima che i due polizotti lo cacciano.

'Seguimi dammi telefono e fede'

'Non esiste proprio non mi tolgo la fede'

'Mi dispiace ma..è oro e in questo posto può stupirti cosa possono farci i detenuti. Daremo vestiti e fede a tua moglie'

'Posso vederla?'

'Deve vedere prima il suo avvocato per poter avere il concesso delle visite.' Disse prendendo dalla mie tasche il telefono e mi guarda poggiando le braccia intorno al petto. Guardo la fede e mi mordo il labbro. Ho rovinato tutto. Il mio matrimonio il primo...la mia famiglia. Le avevo promesso che mai e poi mai l'avrei asciata andare...e invece in questi ultimi mesi non ho fatto altro che, lasciarla sola. Con il malincuore mi sfilo la fede e ci poso un bacio sopra dandola al poliziotto che esce dalla stanza chiudendomi la porta dietro le spalle. 'Nel letto trovi la tuta i vestiti li puoi lasciare nel letto verremo a prenderli fra 10 minuti.'

I miei compagni di cella scomettono chi dei, due ,tocca al giorno a prendermi a pugni. Non c'è la faccio più. TUTTO QUESTO E' UN DISASTRO PER COLPA DI LUKE. LUI MI HA ALLONTANATO DA ANIA. E' COLPA SUA SE ORA MI ODIA. Mi dio anche io perché ho lasciato che quello stronzo ci manipolasse. Spero con tutto il mio cuore che Anastasia scoprà la verità e che lo mandi a quel paese. Quando mi ha detto che ancora si vede con lui. Che l'aiuta con il lavoro, nonsotante, ci ha provato con lei.  L'ha baciata. Lei si è lasciata tarcinare da lui. Lui, ha approffiatto della sua debolezza e quanto vorrei che fosse lui qui dentro.

'Lynch é il tuo giorno fortunato' Disse Karl un poliziotto con cui ho fatto amicizia. Gli ho parlato di Melody e di Mark e lui mi ha fatto vedere le foto dei suoi 4 figli. Dice che con il tempo ha imparato che perdere le piccole cose é orrendo. E infatti.. Non so cosa farò una volta che rivedrò i miei bambini. Ho perso tutto del piccolo Mark. E odio il fatto che Anastasia non me lo rinfacci. Perché il silenzio tra noi due mi distrugge. Preferisco sentirle dire che mi odia. Che ho Rovinato tutto pur di non vederla.  'Ti dimettono'

'Che cosa?'Gli domando confuso tra i miei pensieri.

'Hai sentito bene amico mio ti diamo 5 minuti per telefonare la tua famiglia e direi una bella doccia'

'Non stai scherzando?'Dico incredulo e scoppio in una crisi mista di gioia e disperazione. 'Dimmi che non sto impazzendo già me lo dicono intanti che ho allucinazioni su allucinazioni e..' Lui mi prende per le spalle e mi zittisce.

'ROSS. SEI LIBERO. IL TUO AVVOCATO HA TROVATO LA PROVA CHE TU SEI INNOCENTE.'

'Dopo tutti questi tre anni...come ha fatto a trovarla adesso? Mi sono perso la nascità di mio figlio. Il matrimonio di mia sorella, la nascità di altri nipoti. Ho perso tre anni della mia vita e magicamente lui ha trovato la prova che sono innocente, adesso?!!'

'In realtà... non innocente ma sanno che lo hai fatto per difesa legittima Jenna aveva dei precedenti'

'Perchè proprio ora?'

'Non lo so amico..ma può iniziare una nuova vita adesso'

'Una nuova vita? Io ho già una vita ed è con mia moglie e i miei bambini e...il lavoro..cazzo.'

'Scusa e che di solito quando si è da anni in carcere molti matrimoni vanno in rovina ma è normale che non tutti lo sono'

'No hai ragione...sicuramente anche il mio'

'Non dire cosi. Finché hai una famiglia che ti aspetta a casa a braccia aperte non è ancora finita' Una parte aveva ragione. Avevo pur sempre, le lettere che mi mandava, anche se non mi veniva più a trovare, ma qualcosa in me, sa che c'è qualcosa in più. E non posso biasimiarla. L'ho allontanata da me, già da prima, per colpa delle miei crisi. Mi ricordo ancora il lucicchio dei suoi occhi quando abbiamo litigato bruttalmente prima che partissi  dal tuor. Le avevo detto che per colpa che sono bipolare, forse non ero mai stato, me stesso. Ma in realtà era solo un dubbio che avevo intesta io. Un dubbio che mi faceva terrore. Non conoscere il vero me stesso...

Flashblack

'Il Ross sbagliato dici? Non esiste quello giusto o quello sbagliato. Io amato te e anche se non ti conoscevo di persona nel periodio in cui il bipolarismo si è manifestato in te. Io so chi è il vero Ross. Riesco a distinguere quello calmo e quello che ha una crisi di nervi solo per i farmaci. Ed ora stai avendo proprio una di quelle. '

'Non ne possiamo essere certi magari non sono guarito proprio del tutto nel 2017. Potrei essermi innamorato di te solamente perchè..'

'Non ti azzardare a dirlo'

'Perchè i farmaci mi hanno reso quello di cui ti sei innamorata ed ora è uscito il vero Ross.'

'Ossia uno stronzo'

Fine flashback

Faccio il numero del telefono di casa e faccio un sospiro di sollievo appena sento quella soave voce. Mi è mancata un casino e spero di riaggiustare le cose anche se sembrano impossibili. Io la amo e non smeterrò di farlo anche se le spezzo il cuore. Lei è la mia ragione di salvezza. E' l'unico mio pensiero che mi ha fatto sperare in questo giorni, dalla mattina alla sera di questi ,orribili 3 anni. 'Pronto?' 

'Come stai? Mi dispiace davvero tanto per..'

'No, lo capisco. E' difficile andare a trovare tuo marito dalla prigione quando si è arrabbiati con lui. Sto bene comuqnue voi?'

'Non sono arrabbiata.'

'Anastastia.'

'Ok, un po' lo sono ma quanti minuti abbiamo per questa telefonata? Non voglio sprecarla a litigare perché ho qui tuo figlio mezzo a addormentato che non vuole dormire'Dico mentre sento che fa una leggera risata. 'Gli ho raccontato come ci siamo incontrati'

'E si è addormentato wuao'

'No è un po' difficile e un po' come il padre'

'E' proprio simile a me?'Mi domanda con la voce tremante. E la prima volta in questi tre anni mi sembra di sentire il vero Ross che sta soffrendo.

'Si...'

'Che cosa mangi?'Mi domanda improvisamente e scuoto la testa confusa.

'Dovrei inziare a mangiare in realtà perché sono tornata da lavoro tardi e ho messo tutto al forno. Dovrebbe esssere carne ma perchè me lo domandi?' Mi domanda confusa. Sorrido nel sentirla curiosa e gioco con il filo del telefono prendendo un respiro.

'Perchè se non vuoi aspettarmi..potrei cenare con te'. Rimane senza fiato. Non mi dice nulla e non so se sia una buona cosa o no..forse si.'Puoi tenermi il piatto in caldo anche per me?'

'S..stai dicendo sul serio?'Disse crollando a piangere insieme a me.

'Si, amore mio tornerò a casa'

'ODDDIO ROSS! Ma vengo a prenderti subito!'

'E i bambini?'

'Vengono con me ci mancherebbe. Arrivo subito ok?'

'Ok'Dico sorridente. 'Non fare tardi. Non vedo l'ora di vedere Mark e ovviamente Melody'

'Ah, certo..'

'Ovviamente anche te. Avremmo tante cose da parlarci'

'Già...allora vado a prendere i piccoli e veniamo da te subito'

'Okay..ci vediamo e stavolta fuori' Dico mentre lei chiude la telefonata e mi avvio verso gli spogliatoi mi faccio una doccia. Scopro che mi danno i miei vecchi vestiti puliti e mi vanno larghi. Sono dimagriito in questi 3 anni ma recupererò tutta la mia vita. Sono determinato su questo. Infilo le scarpe e mi guardo allo specchio. Sembro un'altra persona. Con le occhiaie, la barba e freddo. Ovviamente, qui in pringione non potevo curare del mio aspetto. Non mi interessava nulla se non il bene della mia famiglia ed uscire di qui. Ora che è arrivato finalmente questo giorno, non ci posso credere.

 Esco salutando Karl e una volta uscito da quel posto respiro l'aria pulita di Ottobre. La luce della luna illumina la città. Guardo i mini particolari che mi sono perso. Il giardino del carcere che mi porta fuori verso la strada della libertà.  Esco dal cancello e il mio cuore batte l'impazzava vedendo due codini biondi correre ad abbracciarmi.  

'Papà!!!' L'abbraccio fortissimo e la riempio di bacetti.

'Melody' Dico in lacrime lei mi guarda con un sorriso uguale a quello della madre. Pieno di gioia e mi stringe forte. 'Quanto sei mancata a papà piccola'

'Anche tu papà.'Lei mi sorride e poi si volta verso la madre che ci guarda con gli occhi lucidi con le braccia icrociate sul petto. 'Io vado a svegliare Mark!'Disse la piccola correndo verso l'auto lasciando me ed Ania soli.

'Non mi abbracci?'Le domando spezzando il silenzio e lei scuote la testa e corre ad abbracciarmi in lacrime. All' inizio sembrava come se non volesse ma sento rilassarsi appena il mio metto le sfiora la spalla per tenerla più unità a me. Per sentirla. Sentire suo cuore battere per me. 'Mi sei mancata tantissimo tu e i bambini'

'Io non riesco a crederci'

'Che mi mancavi?'

'No, che tu sia fuori' Disse accarezzando la guancia e mi guarda alzando un sopracciglio. 'Ti sei fatto crescere la barba? E un po' strano vedertela'

'Sai in carcere non abbiamo molti cosmetici e in particolare la schiuma da barba' Dico facendola ridere.

'No, mi piace ti dona' Disse mentre sorrido e sto per baciarla ma veniamo interrotti da Melody.

'Mamma Shor non vuole svegliarsi' Lei si stacca da me e si avvicina a Melody e la seguo.

'Lascialo dormire piccola mi vedrà domani mattina appena si sveglierà. Non vedo l' ora di conoscerlo.. '

'Ok però papà si siede vicino a me!' Rido sentendo Melody mentre Ania alza gli occhi al cielo e poi mi guarda.

'Come puoi vedere é sempre rimasta la cocca del papà'

'Hey lei é la mia principessina non cocca' Dico facendo l'offeso sedendomi al posto di dietro vicino a Melody e in mezzo sta il piccolo Mark che dorme. Sorrido guardandolo e gli accarezzo la chioma castana che ha preso dalla madre. 

'Se vuoi puoi dormire insieme a loro oggi' Disse Ania mettendo in moto e faccio cenno di sì incantato a guardare i miei pargoletti. 'E Tu?'

'Farò compagnia a mia madre non ti preoccupare... '

SPAZIO AUTRICE.

C'é l'ho fatta ho aggiornato!!!!
Lunedì è l'ultimo giorno del corso di inglese quindi potrò recuperare tutti gli scambi e i capitoli da dover scrivere 💪🏻❤️

Piaciuto il capitolo versione Ross? Cosa ne pensate I Rania saranno diversi o più uniti che mai dopo questa "separazione"?

Lasciate un like e qualche commento ❤️

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