3-{22} La Principessa Di Papà
'Fin quanto sarai arrabbiata con me?' Mi domanda mentre,entriamo dentro casa. 'Mi hai fatto credere durante il matrimonio, che non fossi, incazzata con me.'
'Non volevo fare una scenata nel giorno, più importante, dei nostri, più cari, amici e con tutta la tua famiglia, presente' Dico poggiando il seggiolino con Melody che dorme nel divano. E lui chiude la porta e si avvicina a me.
'Ok , perdonami. Perdonami, hai ragione però basta essere arrabbiata con me. Perché abbiamo scelto che faremo così.'Alzo lo sguado su di lui infastidita che abbia detto che è stata "una scelta presa insieme."
'Io ho scelto Ross?!.'Dico guardandolo negli occhi. 'Non osare a dire abbiamo perché ...tu il noi lo dimentichi! '
'No, non è vero. Io penso sempre a noi. Amore mio, smettiamola di litigare è quello che vorrebbe lui.Vederci divisi' Disse prendendo le mie mani per poi guardare Melody. 'Non potevo fare una cazzata se c'è di mezzo il futuro di Melody'
'E preferisci che lei stia senza un padre? Visto che ti metti in pericolo ogni santissima volta!.'
'Nooo. Tu non lo capisci, ma, mi è stato insegnato a fare questo. Fin da quando, ero piccolo, ciò che era importante è proteggere i miei cari e tutti, dai "Paece" '
'Ma qui non stiamo parlando di una missione Ross. Stiamo parlando, di un psicopatico, che sa, che tu hai ucciso una persona!! E tu, vuoi fare di testa tua, presentandoti, dalla sua amica che potrebbe, stare al suo gioco, senza neanche, averlo pensato. E per questo che dico che ti metti sempre in pericolo, perché, è ovvio che ti vogliono incastrare.' Lui abbassa lo sguardo e si appoggia sul divano mentre prendo la culla di Melody e l'appoggio nella nostra stanza affianco al nostro letto.
'Non ci avevo pensato... '
'Eh..ci credo. Perché devi fare sempre l'eroe. Quello che deve risolvere la situazione. Sempre tu.'
'E cosa facciamo?'Mi domanda voltandosi verso di me con quei occhi lucidi che ,ucciderebbe chiunque.
'Ora, nulla ,devi aspettare che lei ti chiami e..mi presenterò io'
'Tu?'
'Si,aspettano te che non dovresti andarci'
'E cosa faresti tu?'
'Prenderei l'informazione e poi..no so, chiamerei Dylan'
'Dylan perché lui risolverebbe tutto?'Mi domanda come se fossi pazza quando, in realtà il pazzo,in questione, è lui. Visto che non si fa delle domande prima di riflettere.
'Lui lavora con la FBi ,potrebbe capirci, qualcosa non credi? Invece, di fare tutto, cosi, da clandestino. Se, Luke sa che hai ucciso, Jenna vuol dire che ti ricatterà e dobbiamo essere preparati o...potrei convincerlo ad non dire nulla'
'E' quello che vuole lui Anastasia!'
'SSSh, Melody sta dormendo'Dico chiudendo la porta avvicinandomi a lui. 'E cosa dovrei fare?Vedere mio marito che va in prigione?' Domando ,mentre lui ,chiude gli occhi e si tiene le mani tra i capelli. 'Non permetterò che ,tutto questo, accada perciò, con o ,senza la tua approvazione, solo io posso salvarti il culo.'
'Ho solo paura. Non voglio che ti accada qualcosa' Disse accarezzandomi la guancia e chiudo gli occhi lasciandomi trasportare dal suo tocco che mi rilassa.
'L' incidente dell'auto è stato ,solamente un caso, e sto bene perciò... devi fidarti di me'Dico aprendo gli occhi e lui fa cenno di sì baciandomi la mano.
'Ok'
'Vado a farmi una doccia ti unisci a me?' Mi domanda mentre faccio con la testa cenno di no.
'No, controllo la posta e l' email per il lavoro ti raggiungo in stanza'
'Non stare troppo al computer' Lui si allontana andando alla porta del bagno e poi sento i suoi passi, ritornare indietro. Mi bacia la spalla e mi abbraccia forte da dietro. 'Ti amo' Sorrido e mi volto verso di lui premendo le mie labbra alle sue.
'Ti amo anche io ,ma sono, ancora arrabbiata con te'
'Lo so, ma mi farò perdonare e prometto che non ti metterò, mai più, da parte. Faremo tutto insieme e non ti nasconderò nulla'
'Mm.. vado a leggere la posta' Dissi allontanandomi ,da lui andando, verso la porta di casa e prendo ,dalla busta delle lettere, ciò che è dentro. Trovo pubblicità, lettere di Ross per le fan e.. una busta dal tribunale per me (?) Apro la busta mentre entro dentro e leggo che mi danno il permesso di visitare mio padre domani mattina. La lettera è stata consegnata nella settimana in cui eravamo a New York, perciò, capisco che sia passato del tempo. Ma non mi aspettavo che accadesse...mio padre vuole vedermi?
'Non ci credo..' Prendo il telefono e faccio il numero di Hope. 'Ti disturbo?'
'No, sai ho appena fatto 3 ore di aereo da New York e sono le 22 ,perciò ,non ho tanto sonno.'
'Bene hai avuto per caso un' avviso dal tribunale? '
' Ero sarcastica Ania!! Aspetta tribunale?!'Mi domanda allarmata.
'Nulla di preoccupante mi hanno dato il permesso immediato per parlare con papà, penso, che sia arrivato anche a casa'
'In realtà no...papà ,vuole parlare con te, da solo, a quanto pare'
'Non sarà nulla di buono..'
'Vuoi che ti accompagni?'Mi domanda appena sente il mio tono. Nonostante Hope sia la più piccola è sempre stata, con una mentalità, più matura. Forse, era anche per questo che Rocky si era innamorato di lei.
'Si, avvisa anche Lucas cosi magari viene anche lui. Non so, se riuscirete ,a passare insieme a me ma ho bisogno di tutti e due. Siete i miei fratelli e magari riusciamo a parlare entrambi con lui. Hope, non dire niente a mamma'
'Ok, viene anche Ross giusto?'Guardo la porta del bagno e poi la lettera.
'Meglio di no. Si ,mi accompagnerà ma.. siamo già in tanti ci vediamo domani al tribunale'
'Ok' Chiudo la telefonata e mi metto le mani in faccia. Questa situazione ha qualcosa che non va. Certo non dico che mio padre non ha il diritto di vedermi. Ma.. Come faccio a trovare il coraggio di guardarlo in faccia? Mi alzo dalla sedia e vado in camera mettendomi il pigiama e mi sdraio sul letto accendendo il PC ,per vedere le email, che mi ha mandato Jake. Per fortuna, domani torno al lavoro di pomeriggio così la mattina posso andare da mio padre.
'Hai trovato tanto lavoro?' Sento al mio fianco e mi volto. Ross è senza maglia con i capelli quasi asciutti che gli ricadono, a metà collo, e i pantaloni di pigiama. Si butta sul letto ,sdraiandosi in pancia giù ,guardandomi con quei occhioni. E faccio cenno di no con la testa. 'Menomale, anche perché, vorrei guardare con te un film. Ed un po', che non, stiamo sul letto sotto le coperte abbracciati a guardare un film no?'
'Si è un' ottima idea finisco di guardare ciò che dovrò fare domani e... ' Mi mordo la lingua e dico tutto d'un fiato ciò che non mi esce dalla testa. 'Ho avuto un'invito, immediato, per andare a trovare mio padre..domani mattina'Dico poggiando il computer nell'angolo del letto e poi guardare Ross negli occhi che rimane a bocca a perta.
'Wuao... immediato?'
'Si, nella lettera dice immediato ed è stata mandata ,una settimana fa. Mi sembra strano che volesse vedermi così di punto in bianco. Non ha mai chiesto di fare delle visite ai suoi figli..forse, a Daniel, ma...non si è mai interessato di me, Lucas e Hope'
'Lo penso anche io. Vengo con te'Disse avvolgendomi tra le sue braccia chiudendomi il computer.
'Amore ho chiesto di venire ad Hope e Lucas ,anche se, penso sarà un viaggio al vuoto visto che chiede, esplicitamente, la mia presenza. Ed è ciò che più mi spaventa.'
'Ti aspetterò fuori non me ne vado via.' Disse mentre abbasso lo sguardo facendo cenno di sì. 'E.. Poi possiamo andare al tunnel dei Crow?'Alzo lo sguardo verso di lui confusa e mi sorride giocando con le mie dita.
'Perché?'
'Perché non voglio più vedere quel broncio. Ho sbagliato ad non chiedere il tuo aiuto e hai ragione tu. Siamo una squadra. Tu ed io. E in più ,dobbiamo dare, anche un buon esempio a Melody che in futuro sarà.. La principessa che comanderà i "Crow" e "Peace" perciò ,ho molto da imparare, da mia moglie'Sorrido mentre lui prende le mie mani e lo bacio. 'Mm.. È un si ti perdono?'domanda divertito
'Diciamo che come inizio va benissimo' Dico mentre lui si mette sopra di me facendomi sdraiare. Mi prende il viso tra le mani riempiendomi di baci. 'Mm.. Il computer' Dico tra un bacio e l'altro ridendo e sbuffa.
'Giusto' Si alza e prende il computer dal letto poggiandolo sulla scrivania e guarda Melody. 'Forse è meglio ,che ti copra di più, non voglio che vedi ciò che sta per succedere' Disse coprendo Melody con le lenzuola e si butta sul letto avvinghiando le sue lavvra sulle mie mentre le sue dita mi fanno il solletico, sui i fianchi e sotto il seno.
'Dio quanto sei cretino' Dico ridendo insieme a lui.
'L' amore rende stupidi no?'Mi domanda fermandosi con farmi il solletico mettendosi di fianco e faccio cenno di sì con la testa. Poggio le braccia, intorno al suo collo, e premo le labbra sulle sue. Lui mi sfila i pantaloni ,insieme l'intimo ,e lo stesso fa lui ,con i suoi ed entra in me ,con lente spinte. Delicatamente accarezzandomi con la punta del naso la spalla e il collo e, lasciandoci qualche bacio ,ad ogni spinta.
'Ti amo tanto'Dico mordendomi il labbro accarezzando la sua schiena fino ad arrivare ai suoi capelli (ancora neri) ma che continuerò ad amare il suo naturale biondo. Tirandoglieli.
'Anche io piccola mia'Lui viene prima di me e mi bacia tutto il petto mordicchiandomi il fianco, finché non vengo, anche io. Dopo un po' lui si sdraia dalla sua parte, coprendomi con le lenzuola, e mi fa appoggiare sul suo petto ,caldo. 'Sono felice che sia cosi semplice ,parlarsi e fare pace ,senza discutere'
'Le discussioni a volte servono ,ma sono felice, che ne stiamo uscendo, senza urlarci contro o allontanandoci 'Dico posandogli un bacio sul petto e mi accovaccio sulle sue braccia che mi cullano. 'L'importante e che non dimentichiamo, questa cosa ,importantissima, il dialogo e sopratutto, sul essere in due'Dico mettendo una mano sul suo petto guardandolo negli occhi. Lui sposta una mia ciocca di capelli e preme le sue labbra alle mie.
'Non ci saranno più problemi ,sempre se il tuo spasimante, non mi dia il motivo di picchiarlo'Rido sentendolo sbuffare e lo prendo in giro per quanto, sia geloso di Luke per poi, addormentarmi, tra le sue braccia.
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'Hai preparato tu la colazione?'Domando scendendo le scale già vestita con in braccio Melody che mangia dei biscotti.
'Si, devi arrivare in tempo per visitare tuo padre e per alleggerirti la giornata ho pensato di cucinare dei pancake sorridenti!'Disse facendomi vedere nel piatto i pancake con la faccina sorridente fatta con la panna e rido dandogli un bacio.
'Magari trovassi mio padre sorridente.' Dico sedendomi dando un bacio sulla testolina a Melody. 'Melody mamma andrà ,a trovare tuo nonn,o che non ti ha mai conosciuta'Disse mentre mi volto a guardarlo e lui si zittisce. 'Ehm,forse è meglio che non lo conosci.'Disse alla piccola dandole un bacio sulla testolina bionda ed uno a me. 'Ma magari è cambiato e vuole perdonarti'Disse sedendosi vicino a me mentre inizio a mangiare.
'E' difficile Ross è passato solo un'anno e...dopo tutte le cattiverie ,che ha fatto a mia madre ,e ciò che diceva su di te. Vederlo cambiato mi risulta ,incredibile. Potrebbe succedere ,ma è troppo presto...per me c'è qualcosa sotto, Se fosse cambiato avrebbe chiamato Lucas e Hope. Sono anche loro i suoi figli, non solo io.'
'Tipo?'
'Soldi'
'Perché vorrebbe dei soldi?'
'Avrà saputo che Daniel è scappato non ci vorrà molto per capire che vorrebbe farlo anche lui'
'Secondo me ti fai troppi filmini mentali ,amore mio. Lascia che le cose avvengono e se ci sarà qualcosa di brutto, affronteremo anche questa'Disse indicando il nasino a Melody che gli fa il broncio e sorrido guardandoli.
'Male che vada poi tornerò da voi'Dico accarezzando i capelli a lui. 'Tu che farai?'
'Penso che porterò Melody a fare una passeggiata in modo che mi distragga da tutto e non penserò a te e tuo padre..soli lì dentro e anche alla situazione...d Luke e "Jenna" .'Disse sussurrando per non far sentire a Melody.
'Servirebbe ,anche a me dopo, ma purtroppo il lavoro mi chiamerà.'Dico alzandomi con il piatto sporco e lo butto nel lavastoviglie. Melody cammina verso la cucina e Ross le prende la mano e lei corre per il soggiorno facendolo quasi cadere.' O forse sarà lei che ti porta a fare una passeggiata'Dico divertita.
'Da quando ha tutta questa forza?!'
'Sei tu che eri distratto una bambina di quasi un anno non può farti nulla'Dico ridendo
'A Proposito voglio organizzare ,tutto io ,per la sua prima festa'
'Sarai in tour a metà mese e arriverai nel mese del suo compleanno come farai?'
'Esiste il telefono, le ore di pausa e tra una città e l'altra potrei stupirti su quanti regali posso portarvi'
'Ricorda che è un anno che farà tua figlia non 18'
'OK ,allora nessuna sala ma dei gonfiabili!! Ti piacciono amore?' Disse prendendola in braccio e la piccola fa cadere il piatto che aveva in mano a terra. 'Non sapevo avesse il piatto in mano'Disse facendo un tono basso.
'Questa birichina ha bisogno di mille occhi su di lei. Mi ricorda assai te' Dico facendole il solletico mentre poi prendo la scopa pulendo a terra.
'Ppf... Non è vero' Alzo il sopracciglio mettendo le braccia incrociate sul petto e lui solleva Melody.
'Adiamo ad accompagnare mamma su diavoletta' Rido vedendoli e prendo il capotto mio e quello suo mentre lui mette il giubbotto a Melody. 'Grazie'
'La mia principessina si divertirà con papà'Dico dando un bacio sul naso a Melody. Prendo il mio computer con le cose del lavoro ed usciamo entrando dentro alla mia auto, che è arrivata sana e salva. 'Guido io eh'Disse Ross prendendo dalle mie mani, le mie chiavi.
'Beh, ti verrò a prendere anche per accompagnarti a lavoro cosi non succede nulla'
'Con la macchina o con L..'
'Macchina...ma starò comunque nei intorni'
'Ross'
'Scherzo non mi avvicinerò a lui' Apre la macchina e metto Melody dentro al seggiolino allacciando le cinture e poi mi siedo al posto davanti affianco a Ross che mi tiene la mano, tutto il tragitto. Hope e Lucas si trovano davanti all'entrata del carcere e guardo mia figlia che ignara ciò che sta per accadere. Le do un bacio sulla fronte e poi guardo mio marito. Lui poggia la sua fronte, sulla mia, e mi guarda, senza neanche chiedermelo, ma con lo sguardo, posso capire, che mi sta dicendo di stare tranquilla, e che andrà tutto bene. 'Te lo devo dire. Andrà tutto bene' Faccio un sorrisino e lo bacio. Esco dalla macchina e mi avvicino ad Hope e Lucas poggiando le braccia sulle le loro spalle.
'Hey, c'è la faremo tutti e tre e se non vi daranno il consenso di entrare voi potete guardarci dal vetro'
'Io non lo voglio vedere..'Disse Hope stringendo dall' abbraccio di Lucas.
'Nessuno ti obbliga a farlo Hope...a me purtroppo ma voi due siete liberi di fare ciò, che vi sentite'
'Io resto guardare o parlare devo sentire ciò che ha da dire'Disse Lucas. Faccio cenno di si guardandolo e entro con l' auto dentro al parcheggio del tribunale dopo mezz'oretta. 'E poi devo fare l'uomo di famiglia no?' Faccio un sorriso ed entriamo tutti e due dentro. Prendo dalla borsa la lettera che ho avuto e la do ad un poliziotto.
'Resti qui signora Lynch. Può andare solo lei'
'I miei fratelli vorrebberò vederlo'
'Devono firmare dei documenti e prendere appuntamento per ora lui vuole parlare solo con lei' Disse dandomi un foglio e lo guardo strano. 'Deve compilare l'autorizzazione per entrare e lasciarmi qui il suo cellulare. Stia tranquilla sia io che un mio collega saremo presenti' Faccio un respiro e guardo i miei due fratelli che si abbracciano. Compilo il foglio e consegno il mio telefono a Lucas.
'Avete qualche messaggio da riferirgli?'
'Che marcisca dentro'Disse Hope piangendo mentre Lucas la stringe a se mordendosi il labbro. Mi fa cenno con la testa di no. Vorrei tanto non essere in questa situazione. Che le cose siano state diverse. Di avere avuto un padre diverso, uno dolce, con le sue figlie. Che le raccontava le favole. Che gli faceva compagnia nel guardare la tv. Io ho avuto un padre del genere...ma un tempo.
La guardia mi fa passare per prima e apre la porta, dove c'è, un tavolo enorme con due sedie. Mi siedo aspettando che arrivi mio padre e nel frattempo, mi torturo, le pellicine delle mani. Cosa posso dirgli? Che cosa vuole da me? L'unico mio ricordo di lui sono le sue viscide mani che picchiano mia madre e le urla...per non parlare della spinte che mi diede, mentre, aspettavo Melody. Come può un'uomo fare una cosa del genere ad una donna che ama? Alla sua famiglia. Ai suoi figli. I miei pensieri vengono interroti dal rumore della porta, che ho difronte, che si apre. Un altra guardia accompagnia mio padre con le mani catenate. I suoi occhi celesti, come il mare, incontrano i miei verdi. Mi si gela il sangue solo a quello sguardo. E' dimagrito e porta un'acceno di barba. Si siede nella sedia difronte a me e tiene lo sguardo fisso a terra.
'Joseph ti diamo 15 minuti e poi devi tornare in cella'
'Ok..'Disse con voce fina che manco sembra la sua. I due poliziotti si mettono all' angolo della stanza facendo i fatti propri. Lui alza lo sguardo verso di me ed io rimango zitta. Preferirei sentirlo perché potrei sputargli in faccia. Entrambi rimaniamo zitti a guardarci, come se, fossimo al faw wrest, pronti nel vedere, la prima mossa che farà l'altro.
'Credevo non venissi'Disse finalmente spezzando il silenzio che ci faceva annegare. Un silenzio cosi mortorio ma che dentro ha tanto odio da dire. 'Ti ricordi quando eri piccola e venivo a casa dopo il lavoro stanco...tu ti presentavi alla porta per essere la prima a salutarmi e ti mettevi a punta di piedi per darmi un bacio sulla guancia. Eri La mia principessa.' Abbasso lo sguardo e tengo le mani strette al tessuto dei pantaloni.
'Non puoi comprarmi con un racconto di anni fa...allora eri diverso.'Mi mordo la lingua costringendomi a non guardare il mostro negli occhi. Quel mostro che un tempo chiamavo papà e che ero tutto per me. 'Cosa vuoi da me?'
'Voglio solo parlare con te'
'Parlare di cosa?! Io e te non abbiamo nulla da dirci'
'Invece si figlia mia. Ho commesso tantissimi errori e principalmente con te. Sono stato un padre severo'
'Tu non sei stato per niente un padre....non ci sei mai stato! .'Respiro e alzo lo sguardo su di lui. 'Voglio solo sapere, perché, perché tutta questa aria dal padre che chiede perdono adesso? . Proprio adesso mentre non ci stavo più pensando. Tu, lo sai ,come ci si sente essere abbandonata dal proprio padre il giorno più importante della sua vita?! Vedere le mie amiche sposarsi con il padre che gli fa discorsi come..."sarai sempre la mia principessa" che ti portano al varco dall'uomo della tua vita. Mentre io no. TU NON ERI GIA' MIO PADRE FIN DA QUEL GIORNO'
'Hai voluto tu sposarti con un ragazzo che fa la spia'
'Se vuoi saperlo anche tua figlia lo è.'
'Cosa?! Come hai potuto farlo dopo tutto quello che si sente in giro!'
'Essere un spia non vuol dire essere dei criminali signor Cooper. Si, perché non sei degno di essere chiamato papà' Dico guardandolo negli occhi mentre spalanca gl occhi e mi alzo dalla sedia. 'TU SEI L'ULTIMA PERSONA CHE PUO' GIUDICARE MIO MARITO PERCHE' LUI A DIFFERENZA TUA E UN PADRE PERFETTO! E NON ALZEREBBE MAI, MAI, UN DITO A SUA MOGLIE! '
'Io volevo diffenderti per fari cambiare idea su di lui. Non volevo vedere mia figlia , sprecare la sua vita, ogni santo giorno, solo per colpa di un biondo, che ha mandato, la sua finire ogni santo giorno, senza dare la necessità alla sua famiglia.'
'E come volevi farlo picchiando mia madre?! La donna che hai amato?! TU SEI PSICOPATICO E NON TI DARO' IL DIRITTO DI METTERTI AD ANALIZZARMI. Picchiare la donna che ami per farmi correre a casa, lasciando la mia famiglia, non fa di te un padre premuroso, ma un mostro! Eri tu, quello di cui dovevi allontanarti, dalle tue figlie e da tua moglie, e sono felice, che tu stia qui. Perché ho capito, che tutta quella felice infanzia, che ho avuto...era solamente, un ricordo svanito. Tu non ritornerai indietro e lo sai perchè? Perchè sei malato. Parli di necessità quando tu sei il primo, che si è dimenticato di come, si trattano le persone. Di come si ama una persona. Mio marito è una brava persona e sono stanca nel doverlo dire. Se non lo vedete, non è un mio problema perché io si, si lo vedo e mi basta.'
'Mi dispiace per tutto il male che ti ho fatto Ania'
'No, no io non voglio nessune scuse da parte tua. Sai, una parte di me è grata di non essere più una Cooper. Mark Lynch è un suocero fantastico e anche un splendido nonno per mia figlia che non conoscera mai te.'
'E'...una femmina? Dio, Anastasia mi dispiace cosi tanto'Disse in lacrime. Mi fanno pensare che siano finte ma il rossore in faccia mostra il contrario. Come fa a cambiare umore da un momento all'altro. Forse ha davvero qualcosa che non va. Forse è malato seriamente. 'Com'è?'
'E' bellissima. Ha quasi un anno, li compie, ad Aprile, e già cammina e dice qualche parola. Ha i miei stessi occhi e i capelli biondi. Ma non voglio parlare di lei...non con te. Hai ferito, fin troppe persone, nella tua famiglia e non voglio che lei faccia parte della tua lista. E' felice...e non sapra mai chi sei' Dico prendendo un respiro e gli volto le spalle. 'Ci sono anche Hope e Lucas qui...e se seriamente vuoi il perdono. Non chiederci più di vederci, magari succederà un giorno, quando sarai libero..o forse no. Ma meritiamo la felicità e non odio in questa famiglia.'
Spazio autrice.
Non ve lo aspettavate un capitolo del genere eh? Ania ha affrontato suo padre con altezza e ha difeso l' amore della sua vita. ❤️
Ho voluto dedicarmi al rapporto padre e figlia perché meritava di essere raccontato il dolore che prova la nostra Anastasia, nei confronti del padre. Prometto che cerco di aggiornare anche per sabato prossimo li, preparatevi, perché ci sarà davvero.. Ma davvero qualcosa di interessante.
SPOILER?
LUKE E ROSS.
NON AGGIUNGO ALTRO.
😉😂😂❤️
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