Capitolo 3
«Hannah» sento qualcuno che sussurra il mio nome.
Mi trovo sul mio letto, a mandare messaggi di saluti alle persone che conosco.
É ancora pomeriggio, e continuo a sentire il mio nome che viene sussurrato.
Poso il telefono sul letto e mi soffermo ad ascoltare la voce.
«Hannah» sento di nuovo.
Mi metto a sedere sul letto e mi accorgo che la voce viene dal armadio. Mi avvicino ad esso e lo apro lentamente.
«Hannah!» esclama mia madre aprendo la porta.
Sobbalzo al suo squillante della sua voce e chiudo velocemente l'armadio.
«Si?» dico voltandomi verso di lei.
«Al posto di stare qui a non far niente, perché non te ne vai un po' in giro? É un paesino questo, puoi andare dove vuoi» sorride amorevolmente ed esce dalla stanza lasciando la porta aperta.
Afferro il telefono dal letto ed esco anch'io dalla stanza.
«Hannah Davis» sussurra nuovamente la voce nell'armadio.
Faccio un respiro profondo e chiudo la porta. Con la promessa che al ritorno avrei aperto l'armadio.
Scendo le scale, saluto mia madre e vado ed esco. Spero di poter rivedere Alex, così da chiedergli il motivo della sua reazione.
Mi fermo davanti il cancelletto e poi penso ad una cosa: da che parte vado?
Poi mi viene in mente l'incontro con Alex e ricordo che lui é arrivato da sinistra. Apro in cancelletto e cammino verso quel lato in cerca di non so cosa.
Ci sono tante case tutte vicine e anche molto simili tra loro. Al diavolo mia madre e :puoi andare dove vuoi!
Si... neanche un minuto di camminata e già mi sono persa!
Continuo a camminare per la stessa strada. Ma mi annoio subito. Ci sono solo case qui!
Così prendo il cellulare nella tasca posteriore dei jeans e digito il numero di Melissa.
«Ciao! Sono contenta che tu mi abbia chiamata. Pensavo che sarebbe successo come in quei film dove la ragazza che si trasferisce si dimentica dei suoi vecchi amici» Melissa risponde e comincia con i suoi lunghi discorsi che perdono completamente il filo logico.
«Meli tranquilla. Non sono andata in Europa. Sono solo a due ore da te!» esclamo alzando gli occhi al cielo.
Comincio camminare mentre parlo a telefono del più e del meno. Non sono sicura di dove sto andando, ma tanto in questo paesino basta una domanda e sanno dirti anche chi abita dove.
Mentre osservo ciò che mi circonda, noto un gruppo di ragazzi che entrano in un vicolo non molto distante da me.
«Melissa ora devo andare. Ti richiamo io» dopodiché stacco la chiamata e infilo di nuovo il telefono nella tasca e cammino verso il vicolo.
Mi posiziono dietro il muro in modo che non mi vedano e in tanto cerco di capire cosa succede.
Nel vicolo sono entrate due ragazze: una bionda con un pesante trucco nero e l'altra ha i capelli castani. Entrambe indossano un vestitino nero e degli stivali dello stesso colore. Insieme a loro c'è un'altro ragazzo: ha i capelli castani con il ciuffo verso l'alto e gli occhi nocciola.
E l'ultimo ragazzo invece é Alex.
Le due ragazze sono a destra e i due ragazzi frontali a loro.
«Cosa dovevi dirci?» domanda la ragazza mora ad Alex.
«Ho una strana sensazione. É come se qualcosa che avesse dormito per anni ora si fosse risvegliato» dice Alex con tono pensieroso.
«Una gemma, forse?» domanda la ragazza bionda.
Ma si può sapere di cosa stanno parlando?
«State dicendo che é arrivato un altro Imperium a LoosValley?» suppone il ragazzo dai capelli castani osservando il gruppo.
«No, é una sensazione diversa... » Alex non riesce a finire la frase. Viene interrotto...
«Signorina cosa sta facendo qui?» domanda un uomo alle mie spalle.
Oh, questa non ci voleva.
«Ehm... Niente! Passavo di qui» rispondo grattandomi la nuca per l'agitazione.
«Non l'ho mai vista da queste parti» dice l'uomo avanzando e così mi viene spontaneo indietreggiare.
«Mi sono trasferita questa mattina, mia madre era di qua... » mi accorgo che sono indietreggiata fino a poter essere vista dai ragazzi.
É ciò che mi spaventa é vedere che loro mi stanno fissando.
Avranno capito che stavo ascoltando?
Per la tensione fingo che mi stia squillando il telefono così lo caccio dalla tasca e scappo via.
(Terza persona)
«Ma chi diavolo era quella ragazza?» domanda la mora facendosi avanti. Posiziona le mani sui fianchi e osserva il punto in cui poco prima Hannah é scappata.
«Sapete questa cosa é eccitante! É la ragazza bella e misteriosa che compare nei film!» esclama il moro sorridendo in modo sognante.
La bionda sbuffa e un filo di nervosismo la pervade «Non siamo in un film, idiota! e quella ragazza molto probabilmente stava origliando!»
Alex cammina verso l'uscita del vicolo «Lucy ha ragione, meglio tenerla d'occhio. C'è qualcosa che non mi convince in lei»
«Aspetta tu la conosci!?» domanda la mora camminando verso di lui con rabbia e gli occhi quanto due fessure.
Alex la ignora e cammina nella direzione di Hannah.
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