Tutti i nostri sbagli

A voi la scelta.

-Salve.
Disse Aurora con poco tatto, pentendosi subito dopo quando la minuta moglie di Robert si fiondò tra le sue braccia.
La ragazza un po' sbigottita alzò leggermente il mento per non sentire più i capelli biondi della donna che le solleticavano il viso.
Imbarazzata sorrise, circondandole la schiena con le braccia e non sapendo esattamente come trattare la moglie del suo amico che stava per andare a cercare.
Dopo due pacche sulla spalla riuscì a staccarsela di dosso, dovendo abbassare lo sguardo per guardare quelle due foreste in lacrime.
Cercò di sembrare gentile e rassicurante.
-Perché piangi?
Al diavolo il lei, con le persone bisogna essere gentili perché sono esseri umani.
-Festa...ubriachi...
Boccheggiò lei in un italiano veramente pessimo e quasi un pugno nello stomaco per la rosa. L'afferrò gentilmente per un braccio e la scortò dentro al Stardust, facendola sedere sullo stesso posto dove Robert si era seduto dopo essere piombato nel pub tutto sudato.
Per un attimo Aurora restò immobile con lo sguardo fisso su quel divanetto dove vide il ricordo del suo amico che rideva e faceva il pagliaccio. Quel flashback svanì così com'era arrivato, solo molto più doloroso da sopportare.
Inspirò a bocca aperta per evitare di far scendere le lacrime proprio davanti ad una donna sposata in stato di shock.
-Stai bene?
Chiese tra la disperazione la biondina.
Aurora sbatté le palpebre più volte prima di riprendersi da quel sorriso perfetto e inaspettato che le aveva ricordato chi stava perdendo.
-Si. Si sto bene.
Proprio come con Robert preparò un bicchiere d'acqua e lo rese alla moglie, sedendosi di fronte a lei.
-Mi chiamo Stella, tu devi essere Aurora.
Si strinsero la mano.
La rosa iniziò a pensare al peggio, alla classica scenata di gelosia da parte della moglie che da della zoccola a quella che è diventata improvvisamente l'amica del marito e bla,bla,bla, tutte cose da film americani.
Con il cuore in gola attese il seguito del discorso.
-Mio marito mi ha parlato molto di te.
"Dio, quando trovo Robert giuro che lo ammazzo!" Pensò di primo impatto lei.
-Mi ha anche detto che siete diventati amici.
"Ecco che arriva..."
-Ottimi amici.
"Questa te la sei cercata Aurora."
-Quindi volevo dirti...
"Protocollo fuggi fuggi tra tre, due..."
-Grazie.
Quasi si strozzò con la sua saliva. Aurora evitò di sgranare gli occhi per non dare un motivo a Stella di insospettirsi, ma apprezzò il suo ringraziamento.
-Come?
Disse incredula.
-Grazie, insomma, per aver tenuto compagnia a Robert per i giorni in cui io ero via per lavorare alla produzione di un film. Lui ha davvero bisogno di non essere mai solo.
Un'altra cosa che non sapeva su di lui, ma alla ragazza piaceva così il suo rapporto con lui quindi non ci badò più di tanto. Stirò le labbra in un sorriso che significava tutto e niente.
Stella sospirò.
-Dimmi perché piangi.
Ripeté la pittrice più gentile che mai.
-Questa sera si teneva una festa con tutta la troupe del film, e io avevo avvisato mio marito che sarei tornata presto, invece la serata è degenerata e c'erano molte persone ubriache e alcuni maschi hanno cercato di...
Scoppiò di nuovo in un mare di lacrime, tenendosi la testa bionda tra le mani. Aurora si alzò e si sedette al suo fianco, circondandole le spalle con un braccio.
La guancia appoggiata su quella chioma riccia e bionda.
Per quanto provasse una strana sensazione di ostilità nei suoi confronti, la rosa era solare e socievole, ma anche la migliore ascoltatrice del mondo.
Anche se quella Stella non le stava particolarmente simpatica la consolò senza voltarle le spalle, perché era stanca di vedere gli umani ma non l'umanità.
-Erano a tanto così per rovinarmi, ma sono riuscita a scappare. Sono venuta qua perché non voglio che Robert sappia che mi sono lasciata andare con gli alcolici e ho rischiato davvero grosso.
Stella di nome e di fatto, non c'era ombra di dubbio.
Finalmente si guardarono dritte negli occhi, Aurora pronta per vomitare fuori tutte le emozioni che provava nei confronti della sua situazione.
-Invece devi andare da tuo marito.
La biondina scosse la testa.
-Perderà fiducia in me.
Aurora l'afferrò per le spalle, sentendo un brivido attraversare la pelle di Stella e così si costrinse ad allentare la presa.
-Tu hai la più PALLIDA idea della fortuna che ti ritrovi?! Hai uno splendido marito che ti aspetta in preda alla preoccupazione a casa, è ancora lì e aspetta solo te, ti ama ancora e ti amerà ogni giorno di più.
Purtroppo rivide i ricordi di Robert che se la spassava assieme a lei, a quel disperato bisogno di non rimanere mai solo che attanagliava l'anima sua e lei non se n'era mai accorta. Una lacrima scese perché quel discorso faceva male e voi capirete il perché.
-È vivo e il suo cuore batte solo per te.
Altra lacrima. Altro piccolo pezzo di cuore che se ne va.
-Perciò vai e affrontalo, digli tutta la verità e affrontate il problema insieme perché solo così troverete la soluzione.
Oh, fece così male quel pezzo più grande degli altri che si staccò dalla sua anima colorata.
-Se non esci e lo cerchi lo perderai, prima di quanto pensi.
E poteva essere bellissimo quel discorso, ma quello che ci vide dentro Aurora fu solo un cuore che lentamente si sgretola e lascia affondare i suoi rimasugli sul fondo del mare.
-Vai. Vai e cercalo.
Così quella notte la nostra protagonista accompagnò una Stella disperata e brilla fino all'hotel, dove un Robert tutto preso dal panico si voltò nella notte verso le due femmine.
Aurora vide Stella correre tra le braccia del marito che la prese al volo, guardando però la rosa che con una tempesta dentro al cuore gli sorrise distrutta, voltandosi con ancora una lacrima sul viso per andare a parlare con il suo amico: il mare.

*vi farò disperare, in questa vita o nell'altra. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

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