Parliamo

Aurora si passò una mano tra i capelli rosa abitualmente raccolti in uno chignon poco stretto, facendo ricadere alcuni capelli davanti al viso.
-Va bene allora, conosciamoci.
La ragazza prese la palla al balzo non sapendo resistere ad una conversazione con un'altra persona, per di più straniera.
Robert tornò con la schiena dritta e alzò il mento con un sorriso soddisfatto, tirando fuori con quei due occhi unici l'intera anima di Aurora e giudicarla da parte a parte.
Per la prima volta in vita sua si sentì in soggezione e non perché era famoso, ma per il modo così sfrontato con cui analizzava le persone senza mai chiedere il permesso, facendo i suoi calcoli.
Aurora sentì le sue dita ruvide e calde alzarle il braccio sinistro senza farle del male, ma guardandola sempre negli occhi per non essere frainteso.
Per un momento si chiese cosa volesse farle, ma la fiducia incondizionata verso la gente bloccò il presagio peggiore.
-Che cosa rappresenta?
Chiese lui con quella voce così tediosa come il suono di un violino, ma dolce, come un pianoforte che suona canzoni d'amore.
Tutto in Robert appariva inspiegabile agli occhi chiari della ragazza rosa.
Aurora abbassò lo sguardo sul suo avambraccio dove sulla pelle bianca spiccava un tatuaggio a forma di spruzzo di vernice arcobaleno.
-Il mio più grande amore.
-Un braccio tatuato?
Rise permettendosi di tirare un buffetto sulla spalla seminuda di Robert, coperta anch'essa da un tatuaggio.
-L'arte.
Lui simulò una faccia tremendamente delusa.
-Pensavo che dopo due giorni ti fossi già innamorata alla follia di me!
Le lasciò il braccio e incrociò le braccia al petto abbassando tristemente il capo, permettendo ad Aurora di soffermare il suo sguardo su quei bicipiti messi in risalto.
-Se fossi ricoperto di vernice allora forse si, mi innamorerei. Non garantisco nulla però.
Robert alzò di scatto il viso e tornò a sorriderle in quel modo così surreale per questo universo.
-Allora rimedierò.
Aurora alzò un sopracciglio e con un ghigno di scherno sbriciolò i suoi pensieri in due secondi.
Lui tornò dietro il bancone e con eleganza si lasciò cadere sulla sedia, appoggiando il mento sul palmo della mano e continuando a fissarla.
-Iniziamo con le domande serie, così mi alleno un po' con l'italiano: testa o cuore?
-Che razza di domanda è?!
Rob sbuffò teneramente.
-Non si risponde ad una domanda con una domanda, honey!
Aurora imitò la sua posizione e lo fissò con la stessa espressione nonostante non riuscisse neanche a simulare quell'esperienza che scendeva da quei due occhi  come lacrime invisibili.
-Cuore, senza pensarci due volte.
-Ah, non sei una di quelle ragazze tutte timide, chiuse, razionali e chi più ne ha più ne metta!
Aurora si indicò con modestia.
-Ma guardami: capelli rosa, occhi strani, pelle chiara e una macchia di vernice come tatuaggio! Sono l'esatto contrario.
Rob con un movimento della mano scacciò via ogni pregiudizio su di lei.
-In effetti mi sembri un po' pazza.
Ammiccò lui con una nota stridula di ironia.
-Io sono pazza.
Robert storse le labbra e fece schioccare la lingua sul palato, prendendola in giro con un mezzo sbuffo quando l'ondata di ego tornò a farsi sentire.
-Mai quanto me honey.
Aurora avvicinò il suo viso a quello di lui, cercando quella sfida nata sin dal primo giorno in cui l'aveva visto.
-Non sai di cosa parli.
-Vogliamo verificare?
La bloccò lui, gettando le basi di una guerra amichevole ma mirata allo scherzo in tutta la sua purezza e sincerità.
Non appena Aurora aprì la bocca per lanciarsi in trincea, la porta vetrata si aprì per far entrare un'orda di clienti mattutini, compreso Lino.
La ragazza lanciò un'ultima occhiata a Robert che stava per levare le tende.
-Ci vediamo dopo allora.
Rob le lasciò un ultimo sorriso di sfida.
-Puoi scommetterci!
E uscì diretto chissà dove con il cuore fermo altrove, Aurora ancora in overdose per il ricordo di quei due occhi roventi come il Sole.

*ho visto che questa storia è terza nelle storie popolari del tag #robertdowneyjr mentre Remedy da PRIMA è scesa all'ottava posizione....WTF WATTPAD?! Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

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