Capitolo 5
La casa era un completo disastro. Schegge di vetro e ceramica erano sparse dappertutto e i soprammobili del primo piano erano tutti rotti. Zia Grace prese sottobraccio James e lo accompagnò nel salotto, facendolo sedere sul divano e sedendosi lei sulla poltrona. Marie li raggiunse, subito dopo aver chiuso a chiave la porta e aver chiuso le finestre. La lampadina si era salvata, cosicché i tre poterono accendere la luce. La faccia di Grace era molto pallida. Sembrava che stesse per svenire. Marie infatti sembrò accorgersene e le portò un bicchiere d'acqua, ma nemmeno lei era messa molto meglio. Le tremavano visibilmente le mani ma si ostinava a voler aiutare. Dove era rimasta nascosta quella parte di Marie McMannon per tutto quel tempo? Dove era finita la donna scorbutica e distaccata quale era sempre stata? James faticava a riconoscerla. Dopo che Zia Grace ebbe trangugiato l'ultima goccia d'acqua nel bicchiere, riprese un po' di colorito e tirò un sospiro. Marie si sedette accanto a James, abbracciandolo e tenendo lo sguardo basso. James era ancora sotto shock. Troppe cose contemporaneamente da assimilare. Sua madre poteva evocare barriere di energia. Sua zia controllava il fuoco. Cos'altro poteva succedere adesso? Magari avrebbe scoperto che la casa in realtà poteva volare e che la cassetta delle lettere in realtà era un mostro divora - persone? Perché no? Intanto tutto quello che credeva impossibile stava accadendo.
-Spiegatemi- esordì il ragazzo passando lo sguardo dalla zia alla madre. Marie si raddrizzò, sedendosi composta, e guardò Grace con occhi supplicanti. La donna allora si schiarì la gola e iniziò a parlare, guardando James negli occhi.
- Sarà il caso che io cominci a raccontare dal principio. - James si rizzò con la schiena sul divano e ascoltò - Tutto cominciò moltissimi anni fa, quando le prime persone iniziarono a comparire sulla Terra e con esse le prime Tribù. Quando l'uomo iniziò a civilizzarsi, parliamo millenni fa, gli Spiriti Elementali inviarono sulla Terra quattro loro personificazioni umane, da tempo chiamate "Figli degli Elementi". Questi erano Aliseo e Aden, figli rispettivamente degli Spiriti dell'Aria e del Fuoco, e Nerea e Efrem, figlie rispettivamente degli Spiriti dell'Acqua e della Terra. Una volta scesi nel mondo umano, i quattro figli iniziarono a diffondere la conoscenza del controllo degli elementi, affidandola ad un singolo popolo eletto, che venne definito "dei Guardiani", poiché loro erano gli unici a sapere di questa nobile e antica arte. All'interno di questo popolo erano racchiuse nove famiglie, nove dinastie, che cooperavano e convivevano pacificamente. Con l'avvento di questi poteri e la minaccia di attacchi da parte dei popoli vicini, due delle famiglie, con il permesso del Consiglio, si separarono dalla totalità della comunità per formare delle Dinastie a sé stanti. I primi a separarsi furono la cosiddetta Terza Dinastia, quella dei Difensori, di cui tua madre fa parte.- Zia Grace si fermò un attimo, lanciando un'occhiata malinconica alla donna. James si accorse di quello scambio di sguardi ma non disse nulla. Lei, allora, sospirò e ricominciò a parlare.
-Il loro simbolo è uno scudo e si separarono soltanto in seguito ad una scoperta che li rese in un certo senso... unici. La Dinastia di tua madre scoprì come canalizzare l'energia in un modo differente dal controllo degli elementi naturali. Non so come facciano di preciso. Adesso la loro sede è in Russia, ai piedi degli Urali. L'altra famiglia che si slegò fu quella dei Curatori, la Quarta Dinastia. Il loro simbolo è una croce greca e la loro sede adesso è in Egitto, in Africa. Si divisero poiché decisero che avrebbero utilizzato la magia elementale soltanto a scopi benefici e, in particolare, curativi, fondando così poi la Magia Naturale, che permise loro, tramite ogni sorta di erba e altri prodotti della natura, di preparare un immenso numero di Pozioni. In seguito, altre famiglie si separarono da quella che era diventata la Dinastia dei Guardiani, per dar vita ad altre Dinastie. In particolare, quattro furono le famiglie che si impegnarono nell'insegnare ai nascituri l'arte di padroneggiare gli Elementi, specializzandosi ognuna in un proprio ambito. Nacquero così le quattro Dinastie dei Maestri del Fuoco, della Terra, dell'Aria e dell'Acqua. Ogni Dinastia perfezionò fino all'eccellenza il proprio potere ma, con il passare del tempo, perse il controllo sugli altri tre. I Maestri dell'Acqua usarono come simbolo una goccia e adesso hanno sede in Canada, nella Regione dei Grandi Laghi. I Maestri del Fuoco acquisirono come simbolo una piccola fiamma stilizzata e adesso hanno sede in Africa, nel Deserto del Sahara. Quelli di Terra invece utilizzarono come simbolo una piramide e ai giorni d'oggi hanno sede in Sud America, nella Foresta Amazzonica. Gli ultimi, ma non i meno potenti, furono i Maestri dell'Aria. Usarono come simbolo una spirale, simile ad un vortice, e adesso hanno sede in Cina, sulla Catena Montuosa dell'Himalaya. Il numero delle Dinastie in quegli anni stava aumentando sproporzionatamente, così il Consiglio decretò che una delle famiglie, che non si era ancora separata dai Guardiani, diventasse essa stessa una Dinastia che le avrebbe governate tutte: la Dinastia dei Reali, anche chiamata Prima Dinastia. Il loro simbolo è ancora oggi la stella a cinque punte e la loro sede sarebbe in Gran Bretagna, in un castello della Scozia-
-Perché sarebbe?- la interruppe James, che la stava guardando già da un po' con le sopracciglia aggrottate ma con un misto di meraviglia e rabbia in volto
-Perché la Dinastia dei Reali dicono si sia estinta. Al giorno d'oggi non credo ci siano più membri di tale Dinastia.
-Come... estinta?
-Estinta. Finita. Caput. Dopo che l'ultimo membro maschio della dinastia dei Reali ebbe una serie di tre figlie tutte femmine, la dinastia morì. Il potere, infatti, si eredita soltanto dalla parte maschile dei genitori, perciò le figlie non avrebbero potuto tramandare il Marchio ai loro bambini. Alcuni dicono che in giro ci sia ancora un ultimo maschio appartenente alla famiglia dei Reali, ma, a parer mio, sono soltanto dicerie. Non sono mai state raccolte prove concrete sulla sua esistenza.- Grace si sistemò una ciocca di capelli rossi, che le ricadeva dolcemente sul volto, e ricominciò a parlare.
-Eravamo rimasti...? Ah, sì. Dopo che la Dinastia dei Reali venne eletta, si ebbe la necessità di proteggere suddetta dinastia. All'interno della Dinastia dei Guardiani erano rimaste due famiglie, così una di esse si separò per dare origine alla Dinastia dei Guerrieri, un esercito al diretto comando dei Reali. Il loro simbolo raffigura due lance incrociate e adesso la loro sede è in Grecia, pronti ad intervenire in caso di bisogno. Queste dinastie vissero per molto tempo in pace finché...-
-Finché l'invidia non iniziò a pervadere i cuori di alcuni.- si intromise Marie, che nel frattempo si era leggermente ripresa. -Il loro animo venne corrotto dall'odio e da false speranze, basate su un sistema ideale che non poteva funzionare. Alcuni membri di tutte le Dinastie, escluse quelle dei Guardiani e dei Reali, si coalizzarono contro la Dinastia regnante, imponendo un cambio di autorità. Per millenni la stessa famiglia si era succeduta al trono, magari con la deposizione di qualche membro incapace ma la Dinastia era stata comunque portata avanti nel tempo. Questo gruppo di persone iniziò a farsi chiamare la Nuova Dinastia, fatta pressoché da rivoluzionari o da gente che era solita seguire la massa. Dallo scontro tra questa Nuova Dinastia e tutto il resto della popolazione, nacque la cosiddetta Prima Grande Guerra. In questa battaglia, durata qualche anno, un ruolo fondamentale lo ebbero i Guardiani, gli unici che erano rimasti a saper padroneggiare perfettamente tutti e quattro gli elementi, che sconfissero la Nuova Dinastia e la condannarono all'esilio nell'odierna Islanda, dove ancora oggi hanno la loro sede. Da quel giorno vennero chiamati la Dinastia Abbandonata, o degli Abbandonati, in memoria della loro sconfitta- terminò Marie, sospirando. Appoggiò la schiena al divano e lasciò andare la testa all'indietro, sconsolata. Grace la guardò, preoccupata, ma lei fece segno con la testa di stare bene. Comunque sia, lei prese la parola, continuando il discorso della madre di James.
-Purtroppo però non è tutto. Con il passare del tempo, la dinastia degli Abbandonati lasciò da parte il controllo degli Elementi e si dedicò allo studio di una nuova forma di potere: il potere che loro avevano sviluppato si alimentava dall'oscurità, dalla paura, dagli incubi e da tutto ciò in cui risiedeva il male. Questo nuovo potere li faceva sentire più forti, perché unici, tanto da far scoppiare una nuova guerra. Questa volta la guerra ebbe termine in una sorta di pareggio: le perdite erano molto numerose da entrambi i fronti e ciò costrinse tutti alla ritirata. In particolare, durante la Seconda Grande Guerra la Dinastia dei Guardiani venne sterminata, come vendetta a ciò che avevano fatto nel precedente scontro. Alcune dinastie decisero quindi di schierarsi dalla parte del male, poiché avevano visto quello di cui era capace. Il regno si sciolse e ogni dinastia prese posto in una diversa parte del mondo, mescolandosi con i comuni mortali per secoli e secoli, nell'attesa che qualcosa cambiasse di nuovo. I tempi in cui sei nato tu, James, forse sono dei peggiori. Adesso il mondo è in squilibrio e gli Elementali sono in piede di guerra. Non si sa quanto ancora riusciranno a sopportare. -
Troppe informazioni. Troppe. Il cervello di James stava faticando ad assimilarle tutte ma credeva di avere afferrato il concetto. Se non che... -Sopportare che cosa?- chiese, dubbioso.
-Vedi, James. Gli Elementali inviarono sul nostro pianeta i loro "Figli" perché noi potessimo imparare la nobile arte ed elevarci spiritualmente. Purtroppo fin dall'antichità l'uomo è sempre stato legato al materiale, al potere, alla ricchezza. Non è mai stato pronto per questo. Adesso gli Elementali vogliono rimediare, cancellando definitivamente il loro errore. Adesso che non ci sono più Guardiani a fare da tramite...- disse Zia Grace, ma non finì di parlare che una luce bluastra inondò la casa. James sobbalzò, avvinghiandosi al braccio della madre, che protese un palmo, pronta ad intervenire. Grace si era messa in piedi, i palmi all'infuori pronti a mandare scintille. La luce però si ridusse ad un fascio, proveniente dal piano di sopra. James si alzò, come chiamato da un istinto recondito. Marie gli tenne una mano, come per trattenerlo, ma Grace le fece cenno di mollarlo, e così fece. Il figlio mosse qualche passo, lento, pesato, lungo il salotto. Arrivò di fronte alle scale, in cima la porta di camera sua era spalancata. Sul muro, proprio accanto alla porta, il simbolo che lo aveva tormentato il giorno prima e anche in sogno, gli apparì di nuovo. E sembrava chiamarlo. Avanzò di qualche passo, iniziando a salire i primi gradini. Dietro di lui, Marie e Grace lo stavano guardando, estasiate. Quando arrivò sulla cima delle scale, appoggiò lentamente la mano sul muro, come in una carezza, ma il simbolo scivolò lungo le pareti ed entrò in camera sua, affiggendosi esattamente dietro il peluche che gli aveva regalato suo padre. La luce si spense nella casa e rimase accesa soltanto attorno al vecchio giocattolo, come se la sua imbottitura fosse fluorescente. James si avvicinò, cauto. La testa gli pulsava per tutti i pensieri e contemporaneamente era libera, spensierata. Si sentiva strano. Debole ma forte. Piccolo ma enorme. Inutile ma indispensabile.
La sua mano si allungò verso il peluche, tremante. La fronte era sudata, così come i suoi palmi, che si avvinghiarono attorno al giocattolo, prendendolo e scoprendolo stranamente più pesante. Così le sue mani scivolarono, quasi da sole, lungo la cerniera dell'imbottitura, aprendola. Una luce accecante invase la stanza, costringendolo a coprirsi gli occhi con un braccio. Marie e Grace, sulla porta, si ripararono dietro il muro.
La luce cessò, ma la vista ci mise un po' ad abituarsi. Con le mani, però, James sentiva di non stare stringendo più la calda pezza del peluche. In mano adesso aveva qualcosa di freddo, squadrato e incredibilmente potente. Aprì gli occhi e, con sua grande sorpresa, un grande cristallo violaceo risplendeva di luce propria. Su uno dei suoi lati vi era inciso lo stesso, identico simbolo di poco prima. In mano stava stringendo uno dei più potenti artefatti di tutta la storia.
La Pietra dei Guardiani si era finalmente rivelata.
-ANGOLO ME-
Ehilà ragazzi e ragazze! Ecco finalmente dopo secoli di attesa un nuovo capitolo. Non è stato movimentato perché doveva essere un capitolo di transizione, perciò spero mi perdoniate. Inoltre sono stato abbastanza occupato con il concorso di The Writing Stars a cui sto partecipando. Auguratemi buona fortuna XD
Inserisco soltanto per voi una mappa creata da me sulla disposizione delle Dinastie nel globo, inoltre magari nel prossimo capitolo inserirò il test per sapere di quale Dinastia fate parte.
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