Lettera










Carissima madre,

sono trascorsi solamente due giorni e i miei pensieri sono sempre rivolti a voi e allo zio. Come state? La malattia migliora? E lo zio? Mi mancate terribilmente.

Immagino che vogliate sapere qualcosa sul mio arrivo a corte, ebbene, mi nuoce dirvi che la mia presenza qui non era assicurata. Questa mattina sono stata valutata durante una caccia, se non avrò soddisfatto tutte le loro aspettative mi cacceranno, anche se avranno lucrato a loro vantaggio due conigli e un cinghiale. Questa possibilità mi preoccupa non poco, tuttavia mi rasserena sapere che nelle peggiori delle occasioni potrò rivedere il vostro viso, il che è tutto tranne che sgradito.

Il re possiede un carattere più schietto di quanto pensassi e devo ammettere, con grande fatica e vergogna, perché voi sapete benissimo quanto mi costa ammetterlo, che un po' di soggezione egli la mette, non tanto per il fatto che è il re, ma piuttosto per i suoi famosi sbalzi di umore. Di certo nessuno lo giudica per questo, la morte della regina per mano dei nemici lo hanno reso più debole e suscettibile, non sarà stato per nulla facile.

Anche se la conoscenza del re non avvenne nella maniera sperata, incontrare una domestica così amorevole e con il medesimo carattere vostro è stata una vera benedizione. Per sentirvi più vicina mi servirò della presenza di Felicita, di certo non potrà sostituirvi ma fino al giorno in cui risiederò in questo luogo può andare più che bene.

La sera del mio arrivo il re organizzò un banchetto di benvenuto, il quale fu ben gradito. Ho avuto anche il piacere di far conoscenza di un giovane proveniente dalle indie. Egli ha alle spalle una storia molto particolare che ebbi la fortuna di conoscere in modo molto breve da egli stesso subito dopo il banchetto.

Tutta la sua famiglia fu massacrata quando lui era poco più che un bambino e la fortuna volle che per compassione il re lo portasse con se al castello. Non saprei dirvi i reali sentimenti che portarono il re a prendere questa decisione, ma questa azione la reputo alquanto ambigua e egual tempo compassionevole.

Che altro dirvi.. la vita qua al castello scorre tutt'altro che serenamente. Vi è un misterioso corridoio che tutti temono e che mette addirittura a rischio la mia permanenza.

Madre, secondo voi riuscirò mai a tener testa alla mia indiscrezione?

Vorrei tanto avervi qui per un vostro consulto.

Aspetto con angustia vostre notizie.

                                                                                        Vostra adorata e unica figlia,

                                                                                                               Jennifer

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