🌹 Capitolo Due- Sta zitta Vi!🌹
《Dovresti cercarti qualcosa di meglio da fare, sai?》
Ovviamente Kurtz non rispose.
Ti pareva.
《Ai gatti normali piace dare la caccia ai topi, rovinare i mobili, spargere peli... insomma, cose così》
Silenzio.
A questo punto non dovevo fare altro che tornare a ignorare la lettera e tutto il resto.
Le quattro si stavano pericolosamente avvicinando, e io non avevo letto una sola pagina del capitolo di Storia.
In genere studiare mi aiutava a staccare la spina dai problemi che mi affliggevano, ma quel giorno non mi riusciva proprio di aprire quel volume polveroso e pieno di scritte.
Dalla finestra del terzo piano riuscivo a vedere quasi tutta la strada, e notai qualche goccia di pioggia iniziare ad affollare il vetro.
L'odore di umidità impregnava con forza le assi della soffitta, mentre il ticchettio prodotto dall'acqua nella scodella di ferro che avevamo sistemato sotto un grosso buco nelle assi era assordante.
Kurtz stava benissimo anche lì sopra e, per qualche ragione, il suo pelo non era né bagnato né arruffato.
I miei capelli, invece, mi si drizzavano sulla testa come spilli.
Tornai di nuovo a leggere, sforzandomi come non mai.
Alla morte della regina Anna non rimase nessun erede Stuart protestante. Nella Gloriosa Rivoluzione, il Parlamento aveva diseredato Giacomo Edoardo Stuart, figlio cattolico di Giacomo II; invece, scelsero il discendente della figlia di Giacomo I, che era Duca di Hannover.
《Tu ci hai capito qualcosa? Chi divenne re alla fine?》
Kurtz prese a leccarsi la zampa destra, mantenendosi stoicamente in silenzio.
《Ah, non disturbarti... lo spiega qualche riga dopo》
Nel 1741 divenne Giorgio I, il primo Re inglese della Casa di Hannover.
Portò la sua corte tedesca con lui, che divenne molto impopolare fra la gente comune. Non parlava inglese, quindi era costretto ad affidarsi ai suoi ministri nel Parlamento.
《Violet? Scendi, è arrivata Holly!》
Il grido di mia madre arrivò parecchio attutito, ma lo sentii subito e balzai giù dalla cassapanca dove ero seduta.
Scesi le scale come un razzo, e piombai in cucina proprio mentre la mia amica riceveva una tazza di cioccolata fumante.
《Hol! Sei stata super puntuale!》esclamai, notando solo in quel momento la lancetta dell'orologio a muro.
《Vi! Dove sei stata? Sembri appena uscita da una piscina molto affollata》esclamò, ridacchiando.
Holly era la mia migliore amica da circa una vita, fin dalle scuole elementari.
Ricordo che sorrideva di continuo anche allora, nonostante il suo senso dell'umorismo non fosse poi così sviluppato.
In genere rideva per le mie buffonate, in quello ero proprio forte.
Come quella volta in cui, in quinta, ero riuscita a sventare un compito in classe riempiendo l'aula delle rane prese per Biologia.
La faccia incredula della signorina Harden non la dimenticherò mai.
《Holly ha ragione, sembri uno spaventapasseri. Come faccio con te?》sospirò mia madre, asciugandosi le mani con un panno pulito.
《Potresti sopportarmi, sarebbe una buona soluzione》
Holly ridacchió e mia madre pure.
Ottimo, ora ero diventata anche una fantastica comica.
《Cosa dovevi dirmi?》chiese la mia migliore amica, con lo sguardo più innocente che possedeva.
La fulminai con lo sguardo e lei richiuse la bocca, imbarazzata.
《Noi andiamo di sopra a studiare, domani c'è un test di Storia》
Mamma alzò le spalle e annuì.
《D'accordo, ma se avete fame qui ci sono i cupcakes che ho fatto ieri sera》
《Wow, cupcakes!》si intromise Holly.
《Sì sì, a dopo》
《E dei panini, se non avete voglia di dolce》
Prima che Holly potesse ribattere, la presi per un braccio e la tirai via sulle scale.
《Ehi, io avevo voglia di dolce!》protestó debolmente, seguendomi al terzo piano.
La ignorai ed entrai in soffitta.
《Per caso hai qualcosa di veramente importante da raccontarmi?》
Sette giorni.
Sette giorni.
Sette giorni.
Quella frase mi rimbombava nella mente con la stessa voce cadaverica del film, quello della telefonata.
Mi aspettai quasi di vedere quell'orribile ragazzina sbucare fuori dal televisore, se quello della soffitta fosse funzionante e non solamente un ammasso di ferraglia arrugginita.
Holly mi guardava dritto negli occhi, perplessa, con le braccia incrociate sul petto.
Evidentemente non pensava più ai cupcakes.
《Allora?》
《No, non devo dirti nulla di più di quello che devo dirti!》esclamai con fin troppa veemenza.
《Solo di Whitstable?》
《E di Storia, ovviamente!》
Kurtz entrò sinuosamente nella stanza e avvolse le caviglie di Holly con la sua lunga coda pelosa.
La mia amica lo prese in braccio, dondolandolo come un bambino.
《Oh, il mio piccolo gattino giocherellone! Sei contento che è venuta la zia Holly? Eh, sei contento?》
Kurtz miagoló e le fece le fusa, io avevo quasi voglia di vomitare.
《Siete pregati di evitare effusioni del genere davanti a me, grazie!》
Il gattastro balzò via da Holly e mi soffió contro, prima di tornarsene da dove era venuto.
《Poverino, perché lo hai cacciato?》
《È un gatto odioso, anzi non so come fai anche solo ad accarezzarlo. È un pulcioso sacco di pelo...》
Holly ridacchió e mi diede una gomitata sulle costole.
《Sei così cattiva! Cosa ti avrà mai fatto?》
《Niente, è solo sempre tra i piedi》
Hol smise di sorridere e mi guardò fissa negli occhi.
《Non credo che tu debba parlarmi solo di Storia》disse, senza troppi giri di parole.
Mi morsi il labbro; mi conosceva troppo bene per non capire che stavo mentendo spudoratamente.
Volevo disperatamente raccontarle tutto, anche se quello avrebbe necessariamente implicato il rischio, alquanto elevato, di essere additata come pazza visionaria.
"Ti ricordo che è SEVERAMENTE PROIBITO rivelare a qualcuno di questa lettera, o raccontare in giro dell'esistenza dell'Accademia.
Le conseguenze potrebbero essere assai poco piacevoli"
E se fossero venuti a cercarla?
Magari le avrebbero cancellato la memoria o l'avrebbero rinchiusa in qualche orribile prigione piena di ragni come quelle dei film.
Forse quelle conseguenze poco piacevoli potevano essere seriamente poco piacevoli.
Un brivido mi corse giù lungo la schiena.
E se l'avessero uccisa?
《Aaargh, che cosa devo fare?!》
《Vi?》
《Eh?》
Spalancai gli occhi di colpo, e tornai ad avere attorno i muri di legno marcio della vecchia soffitta.
E Holly, che continuava a guardarmi con sospetto.
《No, ma che dici? Non ho proprio nient'altro da raccontarti!》
Mentire in genere mi riusciva bene.
Quella volta, invece, stavo letteralmente sudando freddo.
Avrebbe scoperto tutto l'imbroglio!
Holly stava per replicare, quando un forte tonfo la zittí.
Sobbalzai, trattenendo il fiato.
Avevo parlato troppo, quelli della lettera erano venuti per uccidermi!
Stavo già per gridargli di andarsene, quando mia madre comparí oltre la porta.
《Tutto bene ragazze? Stavo pensando di passare al volo da Nettie, se volete qualcosa da mangiare per cena. Ti fermi da noi Holly? Gerard rientrerà fra due orette》
Holly rilassó le spalle e scosse la testa.
《Mi dispiace ma non posso proprio fermarmi. Ci sono i miei nonni a cena da noi, e ci resterebbero piuttosto male se mancassi!》
Io ero ancora rigida come un baccalà dal terrore che mi aveva assalito, e non aprii bocca.
《Oh, che peccato! Sarà per un'altra volta allora. Tu vuoi qualcosa in particolare?》
Ci misi due secondi buoni per capire che stava parlando con me.
《Cosa?》
《Per cena. Vuoi qualcosa?》
《Io? N-no, cioè va bene quello che preferisci tu》
Mia madre e Hol mi guardavano sconcertate.
《D'accordo, allora io vado. Ci vediamo presto Holly, salutami tua madre e i tuoi nonni!》
《Certamente signora Whisper! La prossima volta mi fermerò sicuramente》
Quando mia madre fu uscita tirai un sospiro di sollievo.
Mi aveva fatto letteralmente prendere un colpo con quel piombare così in soffitta.
Anche Holly sospirò, e parve non interessarsi più alla domanda che mi aveva fatto prima.
Si limitò solo a prendere il libro di Storia e a osservarmi di sottecchi per tutto il tempo.
Ma immaginai che non l'avrei comunque passata così liscia.
《Non può più venire oggi》esclamò Holly, improvvisamente.
Sobbalzai, alzando la testa dalla pagine.
Assurdo come ogni minimo rumore brusco mi facesse letteralmente mancare il respiro.
Hol stava leggendo qualcosa sul display del cellulare, e dedussi fosse un messaggio.
《Chi, i tuoi nonni?》
《No, Chris》
Ah, già. Chris.
L'immagine di un ragazzino con i capelli biondastri e le lentiggini fece capolino nella mia mente.
Il mio migliore amico, insieme a Holly.
Perché continuavo a dimenticarmi di ogni cosa?
《E perché non può?》
《Ha litigato con sua madre. Ha scoperto dell'insufficenza in Chimica》
《Capisco》
《Senti Vi, se non vuoi parlarmi di quello che ti succede va bene, non c'è problema. Dico solo che se è grave cercherò di aiutarti. E anche se non lo è. Insomma, ti aiuterei comunque. Lo sai questo?》esclamò lei, improvvisamente.
Mi guardava, e aveva una preoccupazione negli occhi che avevo visto solo in quelli di mia madre, quando mi ero rotta il braccio cadendo da un'albero del giardino.
Si preoccupano per te perché ti vogliono bene. E anche tu vuoi bene a loro, e se questa cosa può metterli in pericolo non hai alcun diritto di coinvolgerli.
《Non è nulla di grave, posso giurartelo. Tutto si risolverà presto, e tornerà tutto esattamente perfetto》sussurrai, quasi temendo di svegliare qualcuno che non c'era.
《Riguarda le tue crisi da stress, vero?》azzardó di nuovo la mia amica, scrutandomi.
《In un certo senso. Ma non è assolutamente nulla di pericoloso, te lo assicuro》
Finalmente Holly parve calmarsi un po'.
Non mi credeva, e voleva sapere di più.
Ma, per il momento, si stava accontentando.
E andava bene così.
Note dell'autrice
Finalmente riaggiorno! Sono così felice di aver pubblicato questo nuovo capitolo dopo così tanto tempo, e sono altrettanto lieta di vedere così tanta gente votare e aggiungere questa storia ancora così embrionale. Un grazie va quindi a fangirl_017, a Zess99, a oasiviola, a AnaMariaGabrielaCoro, a Eireen13, a xhorxhia02, a patmars, a PrideAndPrejudies, a ChibiRoby, a Blueyes_95, a Beatrisstories, a MauraNagliati, a 04Lydia, a Olga2982433, a ilpikachudihermy, a AlRose1
e a tutti gli altri per aver letto, votato e aggiunto questa storia alle vostre liste. Volevo dirvi grazie dal più profondo del mio cuore per aver speso tempo a leggere questo libro. È per voi e anche per chi legge silenziosamente questa e tutte le mie storie che le scrivo. Spero possiate continuare a seguire questo viaggio, e ad emozionarvi leggendo.
Grazie, e al prossimo capitolo!
Kisses♥
Sophie
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