Una caduta imprevista(2)
-Hey ti sei addormentata?. –aprii gli occhi e mi ritrovai d'avanti il ragazzo del sorriso.
-mezza addormentata mi strofinai gli occhi e gli risposi ... -No sono sve...- lanciai uno sbadiglio da orso bruno delle montagne del Canada.
Lui si mise a ridere dolcemente coprendosi la bocca con le mani e io presa dall'imbarazzo diventai tutta rossa.
-Piacere , mi chiamo Sly Evans.– si spostò i capelli lunghi dalla fronte e sorrise.
-Piacere mio , mi chiamo Emily Read.- gli ricambiai il sorriso alzandomi da terra sedendomi correttamente con le gambe incrociate.
-Quanti anni hai?- si sedette difronte a me prendendo una ciocca dei miei capelli tra le sue mani.
-Ho 15 anni , e tu ?- Lo guardo mentre lui pensieroso tocca i miei capelli.
-Staresti benissimo rossa – con tono convinto si rivolse verso di me.
Stranita dalla sua affermazione sgranai gli occhi accennando un piccolo sorriso.
-Grazie , ma la mia domanda era "tu quanti anni hai ?"- rise dolcemente.
-Scusami stavo pensando a tutt'altra cosa- smise di toccarmi la ciocca di capelli , mi guardò negli occhi e mi disse ...¬-17 anni.- Si alzò di scatto e mi tese la mano- Vieni con me bambina andiamo a fare un giretto. – afferrai la sua mano e mi alzai lentamente. Mi trascinò vicino ad Alex e Der , prese il suo skate e me lo diede.
-Che devo fare con questo ?- gli chiedo stranita , mentre tenevo in mano la grande tavola di color viola. Sly si voltò verso di me come se avessi bestemmiato.
-Andiamo a fare un bel giretto insieme... Non ti va più?- mi chiese con una voce rattristata mentre si dirigeva di nuovo verso il palo per prendere il penny di Luke.
Annuii velocemente – Certo che voglio.- misi lo skateboard viola a terra mi diedi una piccola spinta e lo raggiunsi.
- Allora andiamo ?- gli chiesi sorridendo appena.
Entusiasta lui mise la tavola a terra mi prese la mano e alla fine si diede la spinta per la discesa trasportandomi con lui.
Ero preoccupatissima di cadere. Guardavo fisso a terra mentre lo skateboard acquisiva velocità.
-Divertente non trovi ?- alzai lentamente lo sguardo.
Lo guardai...
E ciò che vidi fu fantastico. lui mi guardava, mi guardava sorridendo. Era davvero strano , quella piccola e innocente curva rivolta verso insù mi trasmetteva sicurezza , il tocco della sua mano mi dava coraggio.
Mi misi più diritta, guardai in avanti e mentre il vento soffiava sui mie capelli biondi sorrisi e urlai...
-E' MERAVIGLIOSO!.- sentii la sua dolce voce trasformarsi in una risata.
Mi lasciò la mano , si abbassò lentamente e fece una curva mettendo le mani sopra ai lati della tavola di plastica per aiutarsi a svoltare a sinistra.
Cercai di imitarlo , ma caddi inesorabilmente rotolando per tutto il vialetto che confinava il parcheggio e l'uscita di scuola. Continuai a rotolare finché una macchina parcheggiata non mi fermò. Lo skate ormai era andato contro una montagna di immondizia.
Cercai di rialzarmi e ci riuscii con fatica , mi sedetti appoggiando la schiena sulla ruota della macchina , tenendo stretto il braccio destro da cui avevo perso ogni sensibilità e da dove usciva del sangue. Guardai in cielo e rimasi in silenzio.
Poco dopo venne Sly. Preoccupatissimo corse verso la mia direzione.
-Emily – con voce affannata disse il mio nome. -Scusami non avrei mai dovuto farti fare quella discesa , è tutta colpa mia.- con tono sinceramente preoccupato si rivolse a me.
-V-voglio..... Voglio rifarlo- lo guardai intensamente negli occhi convinta delle mie parole.
-C-Come... !?- il signorino Evans sgranò gli occhi incredulo di ciò che dissi.
-E' stato divertente in un certo senso – scoppiai a ridere- P-Poi la mia caduta era buffissima.
D'un tratto sentii altre risate unirsi alle mie, erano le sue , si mise a ridere ma nei suoi occhi si notava la preoccupazione. Finito il fiato smisi di ridere e Sly mi seguì a ruota. Ci furono dei minuti di silenzio in cui l'unica cosa che facemmo fu guardarci negli occhi con un'intensità mai vista. I suoi occhioni di color nocciola man mano con i raggi del sole andavano su un colorito più verdognolo , un verde che mi ricordavano vagamente la foresta pluviale , un verde che rassicurava e faceva riflettere sul carattere "selvaggio" che c'era in lui. Sly mise la sua mano sulla mia guancia , con qualche ciocca di capelli incastrate tra le sue dita , si avvicinò lentamente mentre io strinsi di più il mio braccio ansiosa di ricevere quel dono da lui.
Si avvicinò...
Si avvicinò di più ancora ...
... E ...
Venne di corsa Karly seguita da Luke , Derek , LiLy e Alexander.
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