Quel calore gelido (3)

Kar con preoccupazione si fiondò verso di me spingendo Sly di lato. Mi abbracciò piangendo con aria molto preoccupata.
-DEVI STARE PIU' ATTENTA !!- mi urlò contro mentre enormi goccioloni scendevano dalle sue guance lisce come la seta.
-Hai ragione mia cara- l'abbracciai con il braccio sinistro cercando di stringerla più forte possibile per rassicurarla.
Luke si avvicinò e fece spostare Kar dicendogli che ci avrebbe pensato lui a me.
-Alexander sbrigati e chiama il 118- Alex prese subito il telefonino e digitò velocemente il numero dell'ambulanza indicando a Der e Lily di recuperare lo skate perduto tra i cumoli di spazzatura.
- ... E ... Simon dammi una mano a rialzarla.- Dice Luke frettoloso.
-S-Simon ?- con aria confusa mi rivolsi verso Luke che cercava di aiutarmi senza recarmi ulteriori danni al braccio. Improvvisamente Sly gli dette una mando con il viso leggermente roseo, da la collegai tutto e con stupore dissi ...
-Sei tu Simon ! – guardando Sly sconvolta dal suo secondo nome.
-Si ma per favore zitta è vergognoso – imbarazzato mi prese in braccio insieme a Luke e mi spostarono sul marciapiede.
Karly si avvicinò a noi e prese per mano il suo ragazzo tenendo il volto abbassato per non far vedere le lacrime , lui come un dolce principe la porta via lontano da me consolandola sul fatto che stessi "bene" in qualche modo. Sly/Simon rimase vicino a me ancora imbarazzato.
-Allllora .... – alzaii gli occhi al cielo sorridendo. - Simon è proprio un bel nome.-
Improvvisamente divenne tutto rosso e mi disse ...
-SENTI ! – alzò scherzosamente la voce – Questo doveva rimanere un segreto tra me e i miei amici , ma quell'idiota ha rovinato tutto- sbuffò spostandosi i capelli all'indietro. Per colpa di quel dannato movimento io arrossii ,lui guardò con la coda dell'occhio , si accorse del mio cambiamento di colorito e si avvicinò lentamente verso le mie labbra.
-Lo so che sei interessata a me mia dolce bambina – mi prese le guance con la sua mano destra- So benissimo che ti sarebbe piaciuto baciarmi ma ti dico una piccola cosa tra noi due non potrà mai esserci nulla – improvvisamente i suoi occhi da quel dolce verde che ti rassicurava divennero neri , neri come la più totale oscurità che ti avvolge nel terrore – Quindi piccolina riduci le tue speranze a zero – ci fu un minuto di silenzio in cui l'unico dolore che avvertii era nel petto - .... Okay ?. – mi disse seriamente.
Non riuscivo a parlare tantomeno a concepire come il suo carattere fosse cambiato così drasticamente. Mi limitai ad annuire lentamente impaurita.
-Bene! – disse con un tono soddisfatto.
Da lontano sentii le sirene dell'ambulanza che si stavano dirigendo verso nella nostra direzione, pian piano fi fecero sempre più forti fino a quando non arrivarono. I paramedici scesero con la barella dall'autovettura e dissero a Simon di allontanarsi, lui si spostò lentamente sorridendomi con quel piccolo sorriso che emanava un calore gelido ...
Mi presero in braccio , mi appoggiarono sulla barella e piano piano venni trasportata nell'ambulanza , guardando ancora quella gelida curva sul suo volto che mi sconvolse per tutto il tragitto fino a quando non arrivai all'ospedale.

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