Il momento della rinascita (4)
Scesi dall'ambulanza con l'aiuto dei portantini , mi trascinarono in barella verso lo studio del medico. Entrata in camera la prima cosa che notai furono le pareti bianche tipiche di un'ospedale , le varietà di utensili (se si possono definire così) che i medici utilizzavano per le varie visite. Mi tenni stretta il braccio destro con quel sinistro guardandomi in torno spaesata. Quando vennero i medici mi visitarono. Per fortuna me la cavai con 17 punti sul braccio , niente contusioni , niente di rotto , beh di rotto vi era qualcosa , la mia dignità . Chiamai i miei che mi vennero a prendere e per fortuna per tutto il tragitto di casa non mi fecero alcuna domanda sul mio incidente . Arrivati scesi dall'auto prendendo la mia cartella e molto velocemente mi diressi in camera mia sbattendo la porta.
-Perché aveva quell'espressione...-
Mi domandai dubbiosa.
Presi il portatile che era sopra il mio letto ,accesi Skype e mandai una chiamata a Diana... Dopo vari squilli finalmente rispose.
Sullo schermo comparve una ragazza bionda ossigenato con dei riflessi Viola nei capelli , un piercing sul sopracciglio e svariate collane di Band Rock e Punk.
-Tesoroooo -
Prese là telecamera in mano per scuoterla come se mi stesse abbracciando.
-Ciao grande idiota -
Le dissi sorridendo.
-Come mai mi hai chiamato così all'improvviso di solito ci accordiamo su quando chiamarci-
-Avevo bisogno di parlare con te riguardo una cosa ...-
Gli parlai della caduta , del fatto che lui mi stesse per baciare e del suo sguardo gelido ...
-MA CHE CAZZ ... - Capii che non la prese bene.
-MA PORCO D.. - Da quel l'imprecazione compresi che era davvero incazzata , non adora le bestemmie, quindi suppongo che se sarebbe mai venuta a trovarmi avrebbe strangolato Simon con tutta la sua rabbia repressa.
-Bella merda vero ...-Abbassai lentamente lo sguardo con un piccolo sorrisetto ironico.
-Tesoro mi dispiace tantissimo cazzo , non meriti affatto questo - Fece una breve pausa per pensare ...-Ma poi perché si è comportato in questo modo non capisco - Si alzó dalla sua scrivania per andare a prendere le sue sigarette con L'accendino dei Fall Aut Boy che gli avevo spedito per il suo compleanno. -Realmente non capisco -Si siede di scatto con la sigaretta accesa in bocca.
-Non sei l'unica ... Oddio capisco che lui non è l'amore della mia vita e stronzate varie , ma perché mai prendersela con me ...- Restammo entrambe in silenzio pensando perché quel coglione si comportò in quel modo verso i miei confronti.
Quel silenzio fu interrotto dall'arrivo di un messaggio sul mio telefonino.
-Chi è ?- Mi chiese Diana facendo un tiro alla sigaretta.
Presi il telefono e controllai ...
-È Alexander ...- Alzai gli occhi al cielo infastidita.
-Beh avanti ... Controlla - Mi incoraggiò lei.
-Messaggio vocale , ascoltiamo.- Avviai la registrazione e le parole che sentii mi fecero rabbrividire ...
-MA CIAO TESORUCCIO- Era la voce di Sly ... -Mi dispiace tantissimo per oggi - Rise euforicamente - Ma sai come ci annoiavamo e io e quell'idiota di Alex avevamo voglia di giocare un po' - Sbarrai gli occhi incredula di cosa stesse dicendo. -Sly cosa diamine fai con il mio telefono- Era l'infame dai capelli neri che parlava questa volta.-Mando un messaggio alla nostra cara cavia-
C-cavia ... Gioco ... e finalmente capii ...
Era tutto programmato da entrambi , l'accoglienza di Sly , la scena del "bacio"... Era tutto un'esperimento per controllare le miei emozioni , se ero facile da sedurre , se la davo via facilmente. Stoppai la registrazione e guardai lo schermo del computer, incrociai lo sguardo di Diana che era a bocca aperta dopo aver udito le stesse parole che avevo ascoltato io.
-Non so che dire ...- Mi guardó straziata , come se in quel momento mi avrebbe voluto abbracciare.
-Tu non sai che dire ... -Mi alzai da terra con il computer in mano -Ma io di sicuro so che fare... Ci sentiamo dopo okay ?- Attesi la sua risposta.
-Okay.-
Staccai la chiamata e mi diressi verso la cucina , presi un paio di forbici e andai velocemente in bagno.
Chiusi a chiave la porta e mi guardai allo specchio.
-Mi sono rotta il cazzo di essere "Normale" ... Voglio essere ciò che mi sento di essere.- Mi abbassai e aprii il mobiletto che era sotto al lavandino , scavai per un po' finché non trovai la tinta rossa che comprai due mesi fa.
-È l'inizio del gioco stronzetti.-
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