Capitolo 9
CAPITOLO 9
Alexandra's POV
Ormai era notte fonda ed i miei pensieri erano incentrati unicamente su una persona: Harry.
Lo sguardo ferito e tradito che mi aveva rivolto prima di uscire da casa di Louis mi aveva letteralmente spezzato il cuore, ed aveva tutte le ragioni del mondo per sentirsi così: l'avevo ingannato per cinque anni e quel pomeriggio lui stesso aveva ammesso le sue emozioni in caso di una rivelazione annunciata ma ancora negata.
Mi alzai dall'angolo che avevo occupato a casa Tomlinson, lanciando una rapida occhiata in direzione dei miei fratelli: Niall dormiva sereno al fianco di Dyamond, mentre Louis stringeva tra le braccia il corpo rilassato ed in fase di guarigione di Sky.
Loro erano felici, avevano trovato le persone a cui erano destinate.
E forse l'avevo trovata anch'io, se mai Harry sarebbe riuscito a perdonarmi e ad accettarmi.
Lasciai silenziosa l'abitazione e mi diressi verso casa Styles, ma fiutando l'aria compresi che il riccio non era rientrato e questa consapevolezza mi fece preoccupare. Tornai sui miei passi, annusando i dintorni e trovando una traccia che mi conduceva verso la foresta.
Iniziai a correre tra gli alberi seguendo la scia, anche se fievole, di Harry finchè non riconobbi la zona: c'era una piccola caverna lì vicino, celata da bassi cespugli e rami d'edera che s'arrampicavano sulla parete rocciosa, e spesso io ed il riccio ci eravamo isolati dal mondo proprio al suo interno.
Raggiunsi il nascondiglio ed ebbi la conferma che il giovane si trovasse lì, il suo profumo inconfondibile impregnava l'aria estasiandomi.
<< Vattene >>.
La voce roca e dura del riccio arrivò da dietro i rami verdeggianti, ma i miei occhi riuscirono a scorgere nel buio il suo profilo seduto all'ingresso dell'antro.
Harry. Lo chiamai.
<< Non hai sentito? Ho detto di andartene >> riprese serio.
Permettimi di spiegarti. Lo pregai.
<< Perché dovrei farlo? Mi hai preso in giro per cinque anni, non ti sei divertito abbastanza? >> ironizzò.
C'è una ragione a tutto questo, compreso al fatto di averti celato il mio sesso. Dissi.
<< Ah già, quasi me ne stavo dimenticando che sei una femmina >>.
Harry uscì dalla grotta e mi fronteggiò, incrociando le braccia al petto mentre mi fissava con freddezza.
<< Allora? Devo aspettare altri cinque anni per sapere la verità? >> sbottò.
Non persi tempo e gli raccontai la mia storia senza omettere alcun particolare, partendo dalla distruzione del mio villaggio e del mio branco per concludere a poche ore prima, quando aveva scoperto la mia identità.
Per questo sono rimasta in silenzio fino ad oggi, avevo paura che mi odiassi e mi cacciassi. Sei importante per me Harry e le emozioni che ho letto nel tuo sguardo mi hanno devastata. Finii.
Ora il riccio aveva addolcito la sua espressione, ma ancora vedevo la sua diffidenza.
<< Stento a credere a ciò che mi hai raccontato >> ammise.
Non ti ho mentito Harry, te lo giuro. Non ho più ragioni valide per ingannarti ora che sai chi sono e non voglio continuare ad avere segreti con te. Tu-. M'interruppi, abbassando lo sguardo al suolo.
<< Cosa? Io, cosa? >> indagò.
Tu sei il mio compagno di vita, la mia anima gemella. Confessai, guardandolo negli occhi.
Sgranò lo sguardo e fece addirittura un passo indietro, lasciando cadere le braccia ai suoi fianchi tanto era stupito della mia rivelazione.
<< Cosa? >> sussurrò.
Abbassai le orecchie sul capo, ma decisi di giocarmi il tutto per tutto.
Lasciai che la luce mi avvolgesse e, quando incrociai nuovamente quelle iridi smeraldine, lasciai che ammirasse la mia forma umana.
<< La mia anima ha riconosciuto la tua. Sin dal nostro primo incontro ho capito che ero destinata a te, ero destinata ad incontrarti e ad amarti fino alla fine dei miei giorni. Tu sei il mio compagno di vita Harry >> mormorai.
Il riccio deglutì senza staccare lo sguardo dalla mia figura, prima di passarsi le mani tra i capelli e sfilarsi la maglia che indossava, porgendomela mentre restava a petto nudo.
<< Copriti >> ordinò rocamente.
Accettai senza replicare e m'infilai l'indumento che ricadde largo sul mio esile corpo, facendomi immaginare di essere avvolta dalle braccia forti e calde di Harry e dal suo profumo sublime.
<< Sono stanco. Vado a riposare >> sentenziò, voltandosi per rientrare nella grotta.
Rilasciai un triste sospiro, alzandomi ed apprestandomi a tornare al villaggio.
<< Puoi restare >> decretò Harry << La grotta è grande abbastanza per entrambi >>.
<< Grazie >> sussurrai.
Almeno non mi aveva cacciata di nuovo, permettendomi di rimanere al suo fianco.
Lo osservai stendersi dalla parte opposta a dove mi ero accomodata, voltandomi le spalle per non incrociare il mio sguardo.
<< Buonanotte... Alexandra >> disse.
<< Buonanotte Harry >> ricambiai.
***
Harry's POV
Era un po' che non sentivo quella sgradevole sensazione d'indolenzimento dei muscoli e delle ossa. Persino dormire nelle tende o all'aperto, ma in un sacco, era più comodo che sopirsi direttamente contro la roccia o il suolo rigido di una caverna.
Aprii gli occhi lentamente, cercando di non svegliare la ragazza dall'altra parte della mia posizione, quando mi accorsi di non trovarmi nello stesso punto in cui mi ero addormentato, bensì proprio alle spalle di Alexandra. La giovane si era rannicchiata con la schiena aderente al mio petto ed un mio braccio le avvolgeva la vita per tenerla stretta a me, riparandola dall'umidità della grotta col calore del mio corpo.
Ero sicuro di essermi addormentato dall'altro lato e l'unica spiegazione che trovai per quel gesto fu che il mio corpo si era inconsciamente spostato durante la notte, raggiungendo l'esile figura di Alex per abbracciarla e proteggerla.
Tu sei il mio compagno di vita.
Era questo che significava essere anime gemelle?
Ci cercavamo l'un l'altro inconsapevolmente?
Anche nel sonno avevamo bisogno di sentire l'altro vicino, di avere un contatto?
Alexandra si mosse tra le mie braccia e la sua figura aderì perfettamente alla mia, facendomi chiudere gli occhi e rilasciare un flebile sospiro di piacere.
Era normale per me alzarmi la mattina eccitato, ma stavolta era diverso: sentivo il sangue ribollire nelle vene ed incendiare ogni fibra del mio essere, volevo toccare ogni centimetro di quella pelle nivea e marchiarlo con le labbra o con i denti, volevo sentire il mio nome uscire come una preghiera da quelle labbra piene e tentatrici, avevo il dannato bisogno di sprofondare in quel corpo perfetto e perdermi in quegli occhi azzurri che da cinque anni tormentavano inconsciamente i miei sogni più proibiti.
Volevo possedere Alexandra e volevo marchiarla, colmarla col mio sperma per dimostrare a tutti che lei era mia.
<< Riesco a sentire il tuo desiderio >> mormorò.
Aumentai la stretta del mio braccio attorno il suo bacino per impedirle di allontanarsi.
<< Scusa >> sussurrai roco.
<< Non devi. Sei un uomo ed è normale >> mi giustificò << Anche se forse è colpa mia >>.
<< Sì, lo è. Di solito non sono così eccitato e bramoso di sesso >> ammisi.
<< Il tuo corpo e la tua anima mi hanno riconosciuta e questo ti rende più reattivo e sensibile alla mia vicinanza. Se fossi stata in calore, la tua eccitazione sarebbe stata due volte più intensa rispetto a quella che senti >> spiegò.
<< Cosa intendi con 'essere in calore'? Parli del periodo che avete voi donne? >> domandai.
<< Per noi lupi è leggermente differente. Il nostro corpo sprigiona degli odori che fanno impazzire il nostro compagno o qualsiasi essere dell'altro sesso non ancora accoppiato e gli fanno capire che siamo pronte all'accoppiamento, che siamo nel momento ideale per concepire dei cuccioli >> rispose.
<< Perciò tu ora non sei in quel periodo >> compresi.
<< No, ma lo sarò presto >> confessò.
<< E quando avverrà gli altri lupi ti vorranno >>.
<< Sì, anche se negli ultimi anni sono sempre riuscita a respingerli >>.
<< Però c'è il rischio che qualcuno riesca a sopraffarti e riesca a legarti a lui nonostante sia io la tua anima gemella >>.
<< E' una possibilità remota, ma non impossibile >>.
Il pensiero di un altro uomo al fianco di Alexandra mi faceva gelare il sangue e stringere il cuore. Ora capivo perché Louis si fosse tanto spaventato quando Ci- Sky stava per essere sottomessa da Tom.
<< C'è qualcuno tra i lupi che è già accoppiato? >> m'incuriosii.
<< Al momento solo Niall e Dyamond hanno ufficializzato il loro legame, ma dopo ciò che è accaduto ieri credo che anche Louis si unirà presto a Sky >> rivelò.
<< E gli altri del branco? >>.
<< Sono tutti maschi, se hanno trovato la loro compagna non si sono fatti avanti per via del nostro segreto >>.
<< Com'è successo a noi >> sussurrai.
Alexandra sospirò, sfiorando con le dita il mio braccio che ancora le avvolgeva la vita e facendomi accapponare la pelle per la piacevole sensazione.
<< Ho desiderato e sperato così tanto di poterti rivelare la verità, che ora mi sembra un sogno essere al tuo fianco in forma umana. Ho sopito così a lungo i miei sentimenti che mi pare strano parlarne liberamente proprio con te, nonostante adesso mi odi per ciò che ho fatto >> confessò.
<< Non ti odio Alexandra >> mi affrettai a dire.
<< Ma non ti fidi più di me >> proseguì << Non so cos'è peggio, se aver perso la tua fiducia o aver ottenuto la tua freddezza e la tua diffidenza. Sento una ferrea stretta al cuore nonostante sia tra le tue braccia >>.
Mi sorressi su un gomito e la voltai supina per incrociare i suoi occhi azzurri e tristi.
<< Il nostro rapporto non potrà tornare quello di prima perché adesso che conosco la verità vedo la tua forza ed il coraggio che hai avuto per proteggere il vostro segreto tutti questi anni. Sono ferito, è vero, ma hai agito in quel modo per salvaguardare il branco e la vostra razza che stava per estinguersi a causa del tiranno. Ho bisogno di tempo Alexandra, ma sento nel profondo del mio cuore che non potrei mai allontanarti dalla mia vita >> proferii.
<< Prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno Harry >> sussurrò.
Una sua mano si posò sulla mia guancia e non riuscii ad evitare di chiudere gli occhi e lasciarmi andare contro quel palmo piccolo e gentile.
<< Se avrai bisogno di me sarò dai Tomlinson >> mormorò.
<< Perché? >> chiesi confuso.
<< La mia vicinanza potrebbe disturbarti e dato che ti serve tempo per riflettere penso sia saggio restare separati per un po' >> spiegò titubante.
Effettivamente il suo ragionamento era sensato e logico, nonostante il pensiero di non averla accanto tutto il giorno iniziava già a logorarmi.
<< Va bene >> accettai.
Gli occhi di Alexandra divennero lucidi, anche se poco dopo una luce lussuriosa attraversò le sue iridi azzurre mentre si posavano sulla mia bocca.
<< Meglio che vada >> deglutì.
Sgusciò via dalla mia stretta e si sfilò la mia maglia, dandomi le spalle mentre allungava la mano che reggeva l'indumento. Prima di afferrarla, il mio sguardo percorse la sua figura nuda e snella, scorgendone ogni curva ed ammirando il sedere sodo.
<< Ciao Harry >> sussurrò.
La solita luce bianca avvolse il suo corpo prima che la lupa grigia prendesse il posto della stupenda ragazza, rivolgendomi un ultimo sguardo per poi uscire dalla grotta ed allontanarsi.
Sospirai mentre m'infilavo la maglia, prendendo un profondo respiro nel sentire il profumo di Alex impregnarne il tessuto.
<< Non ti farò attendere a lungo... amore >> sussurrai.
Prossimo aggiornamento: martedì!
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