Capitolo 7
CAPITOLO 7
Louis' POV
<< Domani tuo padre racconterà la nostra leggenda >> ammise Sky.
Ci eravamo stesi sull'erba, stretti in un abbraccio amorevole e scambiandoci di tanto in tanto qualche bacio o carezza.
<< Cosa? Perché? >> domandai sorpreso.
<< Perché è il momento che il villaggio scopra della nostra esistenza e Mark è l'uomo giusto per spiegare la nostra storia e nello stesso tempo rassicurare i cittadini, d'altronde è il loro capo >> rispose.
<< Mi fido del tuo giudizio >> mormorai.
Sky sorrise, alzando il viso per scoccarmi l'ennesimo bacio.
<< Guarda che riesco a sentire l'aria satura d'eccitazione >> ghignò maliziosa.
<< E' colpa tua. Sei nuda, sei bellissima, ed ho il folle istinto di perdermi in te finchè non crolleremo esausti ma soddisfatti >> scrollai le spalle senza vergogna.
<< Sì, credo sia colpa del mio periodo >> concordò.
<< Il tuo periodo? >> indagai.
<< Sono in calore Louis. Ultimamente era diventato un inferno perché dovevo guardarmi le spalle dagli altri lupi, ma stasera è diverso: ci sei tu al mio fianco ed il nostro legame sta diventando più solido ora che sai la verità >> rispose.
<< E cosa comporta per noi come coppia il fatto che sei in calore? >> domandai.
<< Potremmo ufficializzare il nostro legame, rendendoti a tutti gli effetti il mio compagno di vita e parte del branco. E- >>.
Sky si zittì, mostrandomi un'espressione pensierosa ed incerta.
Con un movimento rapido la sovrastai, sorreggendomi con le mani ai lati della sua testa mentre il mio sesso semieretto toccava la sua pancia a causa della mia posizione cavalcioni.
<< E-? >>.
<< Essendo in calore avrei alte probabilità di rimanere incinta. Per i lupi questo periodo è sinonimo di fertilità ed elevate possibilità di dar vita alla futura generazione >>.
<< E' per questo che sono dannatamente eccitato? Perché tu sei in calore ed avremmo più possibilità di concepire dei figli? >>.
<< Sì Lou, è così >>.
Riflettei attentamente sulle informazioni ricevute, sentendo il mio membro indurirsi ad ogni secondo che passava a causa dei miei pensieri: stavo immaginando Sky col ventre gonfio, un sorriso sulle labbra, e la mia figura che le carezzava il pancione contenente il nostro bambino.
<< Ogni quanto vai in calore? >> domandai.
<< Ogni mese. Sostanzialmente il periodo di una lupa è molto simile a quello mestruale di una donna normale >> rispose.
<< E cosa succederebbe se aspettassi a prenderti? >>.
<< Nulla Louis. I nostri incontri di queste notti hanno impresso su di te il mio odore ed i lupi del branco hanno capito che tu sei il mio compagno >>.
<< Perciò ti lasceranno in pace anche se sei in calore? >>.
<< Sì, anche perché rischierebbero di scatenare l'ira del loro capo >> ridacchiò.
La sua frase mi confuse, prima che sgranassi gli occhi capendo il sottinteso.
<< Sei l'alpha? >> chiesi.
<< Te la sei scelta bene la tua compagna >> scherzò.
<< Wow >> sospirai.
Si umettò maliziosamente le labbra con la punta della lingua, facendomi prendere un profondo respiro per placare la scarica d'eccitazione che mi pervase.
<< Anche se non dovessimo accoppiarci ora, potremmo comunque godere l'uno delle coccole dell'altro non pensi? >> propose.
<< Sky >> la ammonii.
Un ghignò si disegnò sulle sue labbra invitanti prima che un gemito di stupore e piacere lasciasse la mia bocca. La sua mano aveva avvolto il mio sesso all'improvviso, carezzandomi per l'intera lunghezza e stringendola leggermente per creare quell'attrito che mi fece alzare la testa al cielo.
<< Voglio farti dimenticare le tue avventure passate >> mormorò con sicurezza << L'unica che potrà darti piacere d'ora in poi, la sola che potrà soddisfare i tuoi bisogni, sarò solo io >>.
Passò il pollice sulla mia punta umida e sparse il liquido che iniziava a fuoriuscire, facendomi ansimare e spingere i fianchi nella sua presa ferrea ma ancora troppo lenta.
<< Vorresti di più? >> chiese al mio orecchio.
Sibilai tra i denti mentre una piccola risata lasciava le sue labbra, prima che mi trovassi supino sull'erba e con lo sguardo ora puntato al limpido cielo sopra di noi.
<< Oh Sky >> m'inarcai.
Ero in paradiso.
Il mio membro scivolava dentro e fuori la sua bocca calda e umida e spesso la mia ragazza usava la lingua per vezzeggiarne la punta e raccogliere il mio piacere. La sentivo succhiare e sospirare mentre si aiutava con le mani nelle zone che non riusciva ad inglobare.
<< Son-o al li-mite. Spos-spostati >> gemetti.
Ma Sky semplicemente alzò lo sguardo incontrando il mio e quell'immagine di lei inginocchiata tra le mie gambe e con il mio sesso tra le labbra rosse fu abbastanza per farmi raggiungere l'apice.
La sentii ingoiare il mio seme e ripulire con attenzione la mia virilità per nulla sopita, anche se meno dolorosa e dura.
<< Sei buono >> mi provocò.
Si leccò le labbra raddrizzandosi sulle ginocchia divaricate, mostrandomi il suo corpo nudo e fremente, impaziente di ricevere attenzioni.
Scattai a sedere e ribaltai le posizioni, imprigionandola di nuovo sotto la mia figura.
<< Ora è il mio turno >> sogghignai.
Mi abbassai immediatamente sul suo volto per travolgerla in un bacio passionale, fatto di lingue e denti, mentre le sue braccia mi avvolgevano il busto per far combaciare i nostri corpi.
Mi beai della sensazione dei suoi capezzoli turgidi che sfregavano contro il mio petto, ma la sensazione migliore fu quella creata dalla frizione delle nostre intimità: il mio sesso scivolava sulla sua femminilità bagnandosi dei suoi umori e strusciando contro quel piccolo quanto sensibile bottoncino che causava i gemiti della mia bella licantropa.
<< L-Lou... m-mi sento... >>.
<< Ora ti farò stare ancora meglio. Ti farò raggiungere l'apice, ed il mio nome sarà tutto ciò a cui riuscirai a pensare >> le giurai.
Scivolai tra le sue braccia fino a trovarmi con la testa tra le sue gambe aperte per me e senza darle il tempo di far nulla inizia a stuzzicarla: leccai e succhiai il suo clitoride con movimenti rapidi e precisi, ottenendo un grido che mi esaltò come mai mi era successo. Le mie mani racchiusero i suoi seni pieni e le mie dita giocarono con i suoi capezzoli, facendola inarcare continuamente ed ottenendo un accesso maggiore alla sua intimità.
<< Louis. Oh Louis >>.
Le sue suppliche ed il mio nome proferito con quel tono mi resero folle, incentivando i miei gesti ed acuendo la mia eccitazione.
<< A-Aspetta. Lou-is as-petta >> uggiolò.
Con quale forza riuscii a fermarmi non saprei dirlo, ma appena alzai il capo dal suo sesso grondante mi sentii afferrare per le spalle e ribaltare con la schiena sul terreno mentre Sky si sedeva cavalcioni sul mio bacino. Le gambe serrate ai lati dei miei fianchi, le sue mani premute contro le mie spalle anche se ora si stavano dirigendo tra i miei capelli per stringerli con fermezza, facendo allineare i nostri sguardi ed i nostri volti ansimanti.
<< Voglio venire insieme a te >> sussurrò sulla mia bocca.
Il suo sesso si adagiò contro il mio e da subito iniziò ad ondeggiare il bacino creando quella frizione e quella connessione di cui avevamo bisogno. Il suo centro mi bagnava il membro ed il bassoventre, facendomi sperare in un contatto più profondo ed intimo, ma dovevo accontentarmi – per il momento.
Ero al limite ed incrociando lo sguardo di Sky capii che lo era anche lei.
<< Adesso >> mormorai roco << Vieni adesso amore mio >>.
Sky strinse i miei capelli mentre gridava il mio nome e nello stesso istante anch'io pronunciai il suo, sporcandomi lo stomaco col mio stesso seme. Il corpo tremante di Sky crollò sul mio e senza pensarci un istante la avvolsi tra le braccia, cullandola e godendomi di quell'intimo momento.
<< Così è questo ciò che provavi con le altre? >> sussurrò.
<< Ti sbagli >> negai << Con loro era solo sesso, era solo un bisogno fisiologico. Con te invece è fisico, mentale, e sentimentale nello stesso tempo. Con te non farò sesso Sky, con te farò l'amore. Ti donerò tutto me stesso: cuore, mente, corpo, e anima >>.
<< Attento Lou, le tue parole stanno riaccendendo il mio desiderio. Una lupa in calore è molto pretenziosa e resistente >> mi avvisò.
<< Ma davvero?! >> ghignai.
E per il resto della notte ci rotolammo nell'erba illuminati dai raggi della luna, baciandoci e coccolandoci, stuzzicandoci e donandoci piacere l'un l'altro finchè non crollammo esausti e sudati, ma soddisfatti, alle prime luci dell'alba.
***
Sky's POV
L'etere era saturo di aspettativa, trepidazione, curiosità, gioia, ma anche tanta speranza ed ansia da parte di noi lupi. Il branco aveva accettato, chi completamente d'accordo e chi ancora contrario, alla mia decisione di lasciare che Mark Tomlinson raccontasse la nostra leggenda.
Non potevamo più nasconderci, non potevamo mentire ancora alle persone che ci avevano accolti e che ci volevano bene; avevamo rimandato il momento della verità per troppo tempo.
<< Va tutto bene piccola? >> sussurrò Louis.
La sua mano mi carezzò la testa, facendomi uggiolare per quella premura.
<< Andrà tutto bene >> mi rassicurò, prima di voltarsi nel sentir pronunciare il suo nome << Ciao Hazza >>.
Alex strusciò il muso contro la mia gorgiera, prendendo un profondo respiro.
Hai l'odore di Louis addosso, proprio come lui ha impresso il tuo. M'interrogò.
Ieri sera gli ho confessato tutto. Ammisi.
E lui l'ha accettato a quanto pare, e vi siete anche divertiti. Alexandra mi fissò attentamente. Però non siete ancora compagni di vita a tutti gli effetti.
Ci siamo stuzzicati e ci siamo dati piacere l'un l'altro, ma non ci siamo accoppiati. Confermai.
<< Ciao ragazzi avete visto Dya? >> ci raggiunse Katia, seguita come sempre da Tom.
<< Sta arrivando con Niall >> rispose Louis.
Tom ringhiò nella mia direzione, facendomi emettere uno sbuffo esasperato mentre alzavo gli occhi al cielo.
Il tuo piano ci porterà alla rovina. Latrò ostile.
<< Tom smettila >> lo riprese Katia.
Oppure riavremo la libertà che ci spetta. Dissi. Non sei stanco di nasconderti?
E' una follia svelare agli umani la nostra esistenza. Ringhiò di nuovo Tom.
Eppure Louis, Dyamond, e Mark ci hanno accettati senza batter ciglio. Il villaggio merita di sapere la verità dopo averla celata per cinque anni, tutti meritano di capire perché vi sono tanti lupi qui. Proferii.
Vedremo se la gente ci accoglierà. Scosse il muso Tom, le zanne scoperte e minacciose. Ti conviene guardarti le spalle Sky, magari il tuo ruolo di capo non durerà ancora a lungo.
Alex ringhiò e fece scattare le fauci, attirando l'attenzione dei ragazzi.
<< Cosa succede amico? >> lo carezzò sul dorso Harry.
Mantieni la calma sorellina, non è il momento né il luogo per una lite tra lupi. La redarguii, percependo lo sguardo di Louis su di me. Attento a non sottovalutarmi Tom.
Attenta tu a non sopravvalutarti troppo piccola Sky. Mi schernì il lupo, prima di allontanarsi al seguito della sua padrona.
Una mano s'immerse nella mia gorgiera e fremetti interiormente per le sensazioni che Louis riusciva a trasmettermi con un semplice tocco.
Siete proprio innamorati. Comprese Alexandra, osservandomi con i suoi luminosi occhi azzurri.
Rilasciai un sospiro estasiato e strusciai il muso contro la coscia di Louis, sentendolo ridacchiare per il mio gesto.
<< Eccoci >>.
Niall e Dyamond ci raggiunsero mano nella mano e con un sorriso luminoso in volto, salutando Harry e Louis.
L'hai marchiata! Mi sorpresi.
Niall abbassò lo sguardo per incrociare il mio ed annuì alla frase che gli avevo comunicato mentalmente, avvicinando Dya maggiormente a sé.
Dovrò iniziare ad abituarmi all'idea di essere chiamata 'zia'. Sdrammatizzò Alex.
Il biondo ridacchiò attirando lo sguardo confuso di Harry e quelli curiosi dei fratelli Tomlinson.
Sì, dovresti. Affermò il mio gemello.
Beh, lui aveva sopito la sua natura fino ad ora quindi non potevo fargliene una colpa se alla fine aveva ceduto e si era accoppiato con la sua compagna di vita. In fondo persino Louis ed io ci eravamo andati molto, ma davvero molto, vicini la notte precedente.
<< Forza andiamo >> disse Lou.
Camminai al suo fianco a testa alta, salutando con un cenno i lupi che incontravo mentre andavamo a prendere posto nella piazza del villaggio, quella sera adibita per ospitare la famosa e tanto attesa "notte dei racconti".
Mark era già al centro, pronto per narrare la leggenda del mio popolo, e quando tutti si furono seduti ed il silenzio calò nella piazza, l'uomo si permise di lanciarmi una rapida occhiata per essere certo di avere il mio pieno assenso. Affermazione che ricevette al mio lieve cenno della testa.
<< Stasera voglio narrarvi la leggenda di un popolo antico e quasi estinto, di cui oggi solo in pochi conosciamo l'esistenza >> iniziò Mark << Molti secoli fa, in una terra lontana e pacifica, viveva un ragazzo molto bello, forte, ed intelligente che stava per convogliare a nozze con la fanciulla di cui era follemente innamorato. Ella non era solo graziosa, ma era anche gentile ed altruista con tutti. Nel paese erano considerati la coppia perfetta, la coppia che più incarnava l'essenza del vero amore >>.
<< I due giovani si sposarono ed iniziarono a vivere la loro vita insieme ma una notte d'estate il ragazzo, che si stava lavando in un fiume poco lontano da casa, venne avvicinato da una donna dalla bellezza ultraterrena e con un'aura luminosa come la luna che brillava in cielo. Lei tentò di sedurre il giovane sposo ma l'uomo gentilmente declinò l'invito dicendole che il suo cuore apparteneva già alla moglie a cui aveva giurato eterna fedeltà. La donna misteriosa altri non era che Selene, la Dea della Luna, che oltraggiata per quel rifiuto decise di vendicarsi sulla coppia: andò a casa dei novelli sposi e trasformò la fanciulla in una creatura devota all'astro che ogni sera sorgeva insieme alle stelle >>.
I presenti pendevano dalle labbra di Mark mentre i miei compagni attendevano con ansia il fatidico momento.
<< Una volta rientrato a casa l'uomo cercò la sua amata in ogni angolo, ma tutto ciò che trovò furono gli stracci della sua veste ed una belva confusa, tremante, e spaventata. Credendo che la bestia avesse ucciso e mangiato la sua sposa, il giovane attaccò la creatura che non si sottrasse agli affondi continui e mortali della sua spada perché la fanciulla, anche se in forma animale, provava gli stessi sentimenti che sentiva da umana. Quando il corpo esanime ricadde al suolo, una fievole luce lo avvolse ed agli occhi allibiti del ragazzo si mostrò la figura insanguinata e morta dell'amata >>.
Dyamond si portò una mano alle labbra, proprio come avevano già fatto alcune donne del villaggio che commosse tentavano di sopire i singhiozzi e le lacrime.
Louis mi si fece più vicino e mi circondò il dorso con un braccio, continuando a mantenere lo sguardo fisso sul padre.
<< Scioccato e disgustato per il terribile gesto compiuto ed accecato dal dolore e dal rimorso di aver ucciso la donna che amava, il giovane si trafisse con la stessa spada con cui aveva colpito a morte la creatura >>.
Mark si zittì un istante, prima di riprendere.
<< Zeus, il Re degli Dei, avendo scorto la scena ed essendosi accorto del vero e puro amore tra i due giovani, decise di risparmiarli e di riportarli in vita. Il Dio riferì alla coppia che l'incantesimo scagliato da Selene non poteva essere annullato, ma se il loro desiderio di stare insieme era tanto solido da affrontare qualsiasi ostacolo o diversità, allora Zeus avrebbe concesso anche al giovane di trasformarsi come la compagna. E l'uomo, per amore della sua sposa, accettò senza indugi perché senza di lei la sua vita non sarebbe più stata la stessa. Fu così che nacquero i licantropi, persone comuni con la capacità di trasformarsi in forti e fieri lupi, e quel dono divino sarebbe stato trasmesso anche alle generazioni future sino alla fine dei tempi >> concluse Mark.
Molte persone avevano trattenuto il respiro a quella rivelazione, altre avevano avuto un sussulto, altre ancora avevano portato l'attenzione sulla creatura che per molto tempo avevano accolto nelle loro umili dimore.
<< Perciò i licantropi sono persone maledette? >> domandò Katia.
<< All'inizio sì, tutto era nato da una maledizione, ma i due innamorati accolsero come un dono quella nuova ed unica capacità. La loro unione sarebbe stata eterna perché come tutti sappiamo i lupi, quando si accoppiano, restano insieme per il resto della loro vita >> rispose il capo.
<< Ma è solo una leggenda vero? Insomma i licantropi non esistono >> cercò di alleggerire la tensione Liam.
<< Possiamo esserne tanto sicuri? Possiamo affermare con assoluta certezza che i licantropi non vivono tra noi? >> rigirò la questione Mark.
<< Ma se davvero esistessero, come potremmo riconoscerli? Hanno delle differenze particolari rispetto ai comuni lupi? >> s'incuriosì Harry.
<< Nessuno può risponderti Harry perché oggigiorno nessuno ha mai visto un licantropo, ma credo che sia impossibile per noi persone comuni essere in grado di riconoscerli a meno che non sia proprio il diretto interessato a rivelarsi. Questa razza è sia umana che animale e sono difficilissimi da individuare, sia in una forma che nell'altra >> spiegò.
Spostai lo sguardo su Niall ed Alex, pensando alla verità delle parole di Mark: era complicato, addirittura impossibile, per un umano qualunque riconoscerci e se non avessimo deciso noi di farlo, ora nemmeno Mark, Dyamond, o Louis saprebbero il nostro segreto.
<< Penso che sarebbe bello se esistessero >> spezzò il silenzio Dya << Secondo me sarebbero degli ottimi alleati, dei fidati amici, e potrebbero aiutarci molto a proteggere il villaggio ed anche a combattere il tiranno. Loro sono molto più forti di noi persone comuni, hanno più resistenza e possono lottare usando semplicemente i loro artigli e le loro zanne. Direi che avere dei licantropi come compagni sarebbe un evento eccezionale >>.
<< Però possiedono l'istinto dei lupi e potrebbero rivoltarcisi contro >> s'intromise un anziano.
<< Eppure i nostri lupi non l'hanno mai fatto >> replicò deciso Louis.
<< Li abbiamo accolti e cresciuti come parte della famiglia, il loro affetto sopisce il loro istinto >> si giustificò qualcuno.
<< Nessun essere umano potrà mai dominare un lupo >> dichiarò serio Lou.
Voltai il muso in direzione del castano, trovandolo intento a fissarmi mentre i presenti guardavano lui e me.
<< Penso che i nostri lupi siano speciali perché ci osservano, ci ascoltano, e ci capiscono più di quanto possiamo anche solo immaginare. Loro non sono animali da compagnia, loro ci proteggono e ci aiutano da anni e forse è giunto il momento di dimostrargli che possono davvero fidarsi di noi umani, che possono liberarsi del grande peso che si portano sulle spalle >> disse Louis, alzando una mano e carezzandomi il collo << E' il momento di aprire gli occhi e capire che al mondo esistono eventi inspiegabili e sovrannaturali, ma il legame che abbiamo instaurato è così profondo e radicato che siamo disposti ad accettare qualunque verità pur di continuare a stare insieme, l'uno al fianco dell'altro >>.
<< Parli come se ci stessi chiedendo di accettare l'eventualità che i nostri lupi siano, in realtà, dei licantropi >> espresse un uomo.
<< E se fosse proprio ciò che vi stessi invitando a fare? >> lo sfidò Louis.
Il silenzio avvolse la piazza lasciando nell'aria quel sentore d'incertezza e di dubbio che speravo il racconto di Mark portasse.
<< Credo tu abbia ragione Louis >> proferì titubante Katia << Credo che dovremmo e potremmo imparare ad accettare l'esistenza dei licantropi, ma è anche vero che siamo umani ed i cambiamenti di questo genere ci spaventano. Credo ci serva del tempo per assimilare ed accogliere la notizia >>.
Mark spostò lo sguardo verso di me, così come fecero tutti i lupi.
Se il villaggio ha bisogno di un po' di tempo prima di accettare la nostra esistenza, allora noi glielo daremo. Abbiamo celato il segreto per cinque anni, possiamo nasconderci ancora un po'. Acconsentii mentalmente, comunicando questa decisione a Mark, Louis, Dyamond, ed al branco.
<< Voglio solo dire un'ultima cosa >> annunciò Louis, carezzandomi la testa per poi alzarsi sotto lo sguardo attento di tutto il villaggio << Ognuno di noi ponderi accuratamente le varie possibilità, vantaggiose e svantaggiose, conseguenti ad un'alleanza con i licantropi perché credo che sarebbe un vero peccato rinnegare la loro esistenza e negare un qualsiasi contatto con loro >>.
Detto ciò Louis augurò la buonanotte prima di allontanarsi con me al suo fianco.
Grazie Lou. Dissi.
<< Per cosa? >>.
Si fermò dinanzi la porta di casa, osservandomi confuso e curioso.
Per averci sostenuto con tanto coraggio e con tanta determinazione. Il tuo intervento positivo potrebbe permetterci di uscire dall'ombra e camminare finalmente al vostro fianco, sia in una forma che nell'altra. Precisai.
Il castano sorrise, inginocchiandosi e prendendomi il muso tra le mani.
<< Ho fatto solo ciò che ritenevo essere giusto. Non ho alcuna intenzione di nascondere a lungo la nostra relazione, voglio che tutti sappiano che stiamo insieme e che siamo compagni di vita >> affermò.
Provo quasi pena per le fanciulle del villaggio che sperano in una tua proposta di matrimonio. La misi sul ridere.
<< L'unica che riceverà quella proposta è proprio tra le mie braccia. Preparati Sky, non mi tratterrò ancora per molto >> m'informò.
Attendo con ansia quel momento. Ringhiai.
Prossimo aggiornamento: martedì!
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