Capitolo 5


CAPITOLO 5


Niall's POV


<< Che cosa sei? >>.

Dyamond ed io ci eravamo appartati dietro a dei cespugli per evitare altri spiacevoli incontri. Ci eravamo stesi sull'erba lasciando che i nostri corpi nudi continuassero a stringersi e toccarsi senza imbarazzo, ma rispettavo tanto quell'umana da non tentare di andare oltre le carezze ed i baci che mi concedeva.

Prima di rendere ufficiale il mio legame con lei, prima di renderla a tutti gli effetti la mia compagna di vita, volevo raccontarle la verità.

<< Non sono in molti a conoscere la nostra storia, ma quei pochi che ne hanno sentito parlare ci chiamano: licantropi >> risposi.

Dya si sorresse su un gomito per permettere ai nostri sguardi d'incontrarsi e passò con gentilezza l'altra mano sul mio petto, fermandola nel punto in cui il mio cuore batteva in modo pacato e regolare.

<< Raccontami >> mi pregò.

<< La storia riguardante la distruzione del mio villaggio è vera, ma quell'attacco fu ideato dal Re per sterminare la mia razza proprio come il suo predecessore fece negli anni antecedenti. Sono riuscito a sopravvivere perché mio padre mi aveva affidato un compito specifico: proteggere le uniche lupe purosangue ancora in vita >> iniziai.

<< Lupe? Ma con te avevi Ciel ed Alex >> notò Dya.

<< Sono scappato dalla mia casa, lasciando che i soldati uccidessero i miei cari e coloro che conoscevo per proteggere le ultime femmine della nostra specie. Ciel ed Alex sono due lupe, oltre ad essere le mie sorelle >> confessai.

<< Come abbiamo fatto a non capirlo prima? Siete riusciti a celare la loro identità fino ad ora >> si sorprese la giovane.

<< Abbiamo fatto molta attenzione sia nei confronti delle ragazze sia riguardo il nostro segreto. Al villaggio i lupi che si sono aggiunti hanno una storia molto simile alla nostra e si sono fidati di noi quando gli abbiamo assicurato che i cittadini li avrebbero accolti e protetti come avevano fatto con noi. Nel branco non ci sono misteri, ognuno di noi sa ciò che è successo all'altro >>.

<< Quindi gli altri lupi sanno che Ciel ed Alex sono femmine? >>.

<< Esattamente, ma lo sanno anche grazie al loro istinto. Le mie sorelle sono pronte per l'accoppiamento ed i ragazzi lo sanno perfettamente. Negli ultimi tempi Ciel ed Alex hanno dovuto affrontare qualche lite con gli altri lupi per impedire che si scoprisse la verità ed anche per impedire che le prendessero come compagne >> spiegai.

Dyamond rimase in silenzio alcuni istanti, spostando poi la mano dal mio cuore al mio viso che carezzò dolcemente.

<< Come sei riuscito a resistere tutti questi anni? Come hai fatto a restare umano, sopendo la tua vera natura? >> domandò flebilmente.

<< Dovevo proteggere le mie sorelle a qualsiasi costo e quel pensiero ha aiutato molto a nascondere e placare il mio istinto, ma da un paio d'anni anch'io sto combattendo con tutte le mie forze per non soccombere alla mia natura. La voglia di accoppiarmi mi stava lacerando e resisterle, nell'ultimo periodo, era diventato quasi impossibile >> ammisi.

<< Perché? >>.

<< Perché il lupo che è in me ti aveva riconosciuta da tempo come la sua compagna e dal momento in cui sei diventata ufficialmente una giovane donna, l'istinto di possederti e renderti mia mi stava portando alla pazzia >> risposi.

Dya sorrise anche se le sue guance assunsero una deliziosa colorazione porpora.

<< E cosa ti ha portato a rivelarti? Cosa ti ha spinto a farti finalmente avanti? >> sussurrò.

Il suo viso si era abbassato avvicinandosi al mio, facendo mischiare i nostri respiri e scontrare le punte dei nostri nasi mentre i nostri sguardi continuavano a perdersi l'uno nell'altro.

<< Il mio cuore e la mia anima erano stanchi di soffrire e con Ciel ed Alex abbiamo già concordato di rivelare a breve la verità. Oggi ho lasciato libero il lupo che è in me e quando ho visto quei cinghiali minacciarti l'istinto ha preso il sopravvento e non m'importava del pericolo che correvo, l'unico mio pensiero era quello di proteggerti anche a costo della vita. Sono stanco di lottare contro me stesso, desidero solo accettare ciò che il Destino mi ha riservato e godermi ogni singolo istante con la donna a me designata >> risposi sincero.

Dya si strinse maggiormente contro di me ed il mio braccio le avvolse la vita per aumentare quel contatto.

<< Mi piaci da anni Niall ed ora che mi hai raccontato la verità non ho intenzione di lasciarti andare o respingerti. Anch'io voglio stare con te e sapere di esserti destinata non fa' altro che aumentare la mia gioia. Rendimi la tua compagna Nì, voglio essere tua >> mormorò prima di baciarmi.


***


Louis' POV


Non mi ero accorto di essermi appisolato finchè qualcosa di umido non sfiorò la mia guancia, facendomi mugugnare nel sonno. L'uggiolio che seguì mi fece capire che Ciel era tornato a casa, così socchiusi gli occhi e mi scontrai con quelli del mio compagno accucciato al mio fianco.

<< Ehi amico dove sei stato? >> mormorai.

Allungai una mano e la immersi nella bianca gorgiera, sorridendo nel sentire il flebile rumore di gola che produsse il lupo alle mie coccole.

Ciel salì sul letto e si acquattò accanto a me, lasciandosi avvolgere dal mio braccio e permettendomi di affondare il viso nel suo manto morbido e profumato: il suo odore mi ricordava così tanto la foresta che ci circondava, selvaggia ed indomabile eppure così dolce e protettiva.

Ma sgranai gli occhi quando il ricordo della giovane misteriosa si riaffacciò nella mia mente, facendomi irrigidire: Ciel e la ragazza avevano lo stesso profumo e sicuramente poteva trattarsi di un caso, ma era identico. Inoltre la vicinanza del corpo caldo e snello del mio compagno stava scatenando una reazione nel mio, una reazione che prima non era mai avvenuta.

Le mie riflessioni ed i miei dubbi furono interrotti dall'ingresso rumoroso di Niall e Dyamond che si tenevano per mano ridendo e guardandosi con infinito affetto.

Ciel alzò il muso nella loro direzione e rizzò le orecchie, osservando sorpreso e curioso il biondo e mia sorella, esattamente come stavo facendo a mia volta.

<< Dydy perché tu e Nì vi state tenendo la mano? >> li accolse Phoebe.

<< Sembrate due ragazzi innamorati >> si unì Daisy.

<< E lo siamo piccole, lo siamo >> le prese in braccio Niall, sorridendo a entrambe.

Ok, questa non me l'aspettavo minimamente.

Lo sguardo del biondo incontrò il mio e lessi le emozioni che stava provando in quel momento: sincero affetto ed inaspettato amore rendevano i suoi occhi azzurri luminosi, ma c'era anche una piccola nota di timore ad oscurarli.

<< Oh tesoro mio >>.

Mamma abbracciò prima mia sorella e poi Niall, raccomandandolo di prendersi cura della sua bambina e di proteggerla, renderla felice ed amarla come meritava.

<< Te lo prometto Jay, e sai che io mantengo sempre la parola >> sorrise il biondo.

Mio padre era rimasto in disparte ed in silenzio fino a quel momento, ma ora che mamma si era fatta da parte si avvicinò con espressione imperscrutabile.

<< Usciamo un momento, dobbiamo parlare da uomo a uomo >> disse papà.

Il biondo annuì serio ma determinato, seguendo mio padre e chiudendosi la porta alle spalle non prima di aver scambiato un'occhiata fiduciosa e rassicurante a Dyamond ed un'altra più enigmatica a Ciel che ringhiò prima di voltare il capo nella mia direzione. Il suo sguardo mi scrutò attentamente scatenandomi brividi inspiegabili per tutto il corpo, poi chiuse gli occhi e riposò il muso sulle zampe anteriori.


Era notte fonda e non riuscivo a dormire, troppi pensieri affollavano la mia mente anche solo per permettermi di riposare qualche ora.

Sospirai frustrato, alzandomi dal letto e sgattaiolando fuori casa senza emettere alcun rumore. Vivere con dei lupi aveva i suoi vantaggi ed uno di questi era stato apprendere alcuni trucchi per evitare di farsi scoprire, diventando silenziosi in ogni movimento che si compiva.

La luna era alta nel cielo ed i suoi raggi mi permettevano di vedere attraverso gli alberi che conoscevo bene, guidandomi verso una radura poco distante da casa. Lì le fronde erano più rade e la luce illuminava perfettamente il piccolo spiazzo erboso su cui mi distesi, chiudendo gli occhi per bearmi del silenzio della notte.

Ma un flebile fruscio ed un profumo familiare attirarono la mia attenzione facendomi scattare a sedere: trattenni il respiro quando incrociai lo sguardo di una fanciulla, che mai avevo visto, seduta dinanzi a me. I lunghi capelli chiari incorniciavano il suo volto e ricadevano ondulati sulle spalle e la schiena, facendomi notare la completa nudità della giovane. I suoi occhi erano penetranti e luminosi nonostante non riuscissi a scorgere il loro reale colore. Il suo corpo femminile mostrava curve armoniose, i seni erano pieni ed i fianchi morbidi, le cosce toniche e snelle così come le braccia che sorreggevano il suo peso.

Sembrava un'apparizione divina e perfetta.

<< Chi sei? >> domandai.

Mai avevo udito la mia voce tanto roca e bassa, e mi schiarii la gola proprio per riportarla alla mia solita intonazione.

<< Chiunque tu vuoi che io sia Louis >> rispose.

Quella voce.

<< Sei la ragazza che mi ha salvato l'altra notte >> mi sorpresi.

Finalmente l'avevo trovata, o meglio lei aveva trovato me... di nuovo.

La giovane si sporse e la sua mano mi scostò il collo della maglia per esporre la spalla destra.

<< Sono contenta di vedere che la ferita si sia richiusa. Le tue condizioni erano davvero critiche >> proferì.

<< Se sono vivo è solo merito tuo e della sostanza che mi hai versato. Cos'era? E chi sei? >>.

<< Un unguento che riesce a curare la maggior parte delle ferite >>.

<< Non hai risposto all'altra domanda: chi sei? >>.

<< Una ragazza che ti osserva da tempo e che ritiene tu sia una persona fidata ed altruista, coraggiosa e degna di guidare il villaggio un giorno non lontano >>.

<< Non ti ho mai vista >> aggrottai la fronte.

<< Mi hai vista Louis, ma la tua attenzione è altrove quando c'incontriamo >> rispose enigmatica.

<< Come posso non ricordarmi di te? Se-Sei bellissima e- >>.

<< Non soffermarti sull'aspetto Louis. Una persona può possedere un bel corpo ed un bel viso, ma ciò che davvero conta è come appare dentro: è la bellezza interiore che ti rende ciò che sei, non il tuo aspetto esteriore >>.

Mi morsi il labbro inferiore, abbassando lo sguardo alle sue parole: aveva ragione in fondo, mi ero spesso soffermato alle apparenze e non tenevo conto del carattere delle ragazze con cui stavo, come per esempio Mary. Poteva essere bella, ma dentro era vuota e priva di attrattiva.

<< Mi dispiace >> sussurrai.

<< Per cosa ti staresti scusando? >> chiese curiosa.

<< Hai ragione a dire che mi fermavo all'apparenza senza scorgere ciò che si celava sotto un bel viso ed un bel corpo. Sono stato uno stupido >> sospirai.

<< S'impara dai propri errori Louis e si cresce, si matura, proseguendo il proprio cammino a testa alta e tenendo conto del proprio passato. Diventerai un grande uomo, ne sono sicura >> mi sorrise.

<< Hai molta fiducia in me, più di quanta ne abbia io attualmente >>.

<< Te l'ho detto Louis: ti osservo da tempo >> replicò.

Avvolsi nella mia la mano che non aveva ancora spostato dalla cicatrice sulla spalla e mi sorpresi della scossa che percepii appena le nostre pelli furono a contatto. L'aria divenne carica d'elettricità e scorsi lo sguardo della ragazza farsi più intenso mentre socchiudeva le labbra invitanti.

<< Cosa mi hai fatto? >> mormorai.

I suoi occhi incrociarono i miei e lessi confusione e desiderio nella sua espressione.

<< Mai avevo provato questa carica d'eccitazione al solo contatto con una ragazza, ma con te è diverso: la tua sola vicinanza mi fa impazzire, tu mi scateni sensazioni che mi rendono fremente ed impaziente allo stesso tempo, ed il mio corpo anela a connettersi con te. E' un richiamo silenzioso eppure chiaro e deciso, un legame che si è creato dal nostro primo incontro ieri sera >> spiegai.

<< Comprendo cosa provi perché è ciò che sento anch'io, ma al momento non sei ancora pronto alla verità. Non riusciresti a capire appieno il significato di tutto ciò >> ammise in un sospiro.

<< Perché dici questo? Mi credi uno stupido e- >>.

Posò delicatamente sulla mia bocca la mano non racchiusa nella mia, fermando le parole che stavano uscendo come un fiume in piena.

<< Non pensarlo nemmeno Louis >> disse con decisione.

I suoi polpastrelli seguirono il contorno delle mie labbra mentre stringevo la presa sulla sua mano, prendendo un profondo respiro. Iniziavo ad amare quel profumo di foresta che la caratterizzava.

<< Scusami >> supplicò.

E non chiesi a cosa si riferisse perché, com'era avvenuto la notte precedente, la sua bocca si poggiò sulla mia in un casto bacio. Ma stavolta non mi feci trovare impreparato e quando chiusi gli occhi per godermi quel contatto avvolsi nello stesso tempo le mie braccia alla sua vita per stringerla contro di me.

Le sue mani s'infilarono tra i miei capelli ed il suo corpo nudo aderì al mio ancora coperto dai vestiti, ma il calore della sua pelle oltrepassava quegli strati di stoffa leggera.

<< Non ti conosco eppure ti desidero ardentemente. Mi sto eccitando come mai mi era successo e solo grazie alla tua presenza, al contatto col tuo corpo stupendo >> sussurrai sulla sua bocca.

<< C'è una spiegazione più grande di noi dietro a tutto questo, ma ancora non posso rivelarti nulla. Puoi aspettare Louis? Puoi essere paziente ed attendere il momento giusto? >> chiese in un sibilo.

<< Sento che per te potrei aspettare anche cent'anni >> confessai.

E le mie parole la fecero sorridere in un modo così sincero e luminoso da abbagliarmi.

<< Posso darti piacere? >> domandò.

Quasi mi strozzai con la mia saliva sentendo quell'innocente eppure maliziosa questione.

<< Co-Cosa? >>.

<< Riesco a sentire il tuo bisogno e vorrei soddisfarti. Desidero arrecarti piacere ed alleviare la tensione del tuo corpo >> sussurrò al mio orecchio.

Ondeggiò col bacino sulla mia erezione e quel gesto mi causò un gemito di sorpresa e nel contempo d'estasi. La sua intimità era bagnata, inumidendo i miei pantaloni nel punto di contatto dei nostri sessi.

Gemetti affondando il viso contro il suo collo, stringendola con forza mentre aumentavamo la velocità e la frizione.

<< Oh Louis >> sospirò inarcandosi.

Un istinto primordiale ed oscuro mi fece alzare la testa per osservare l'espressione inebriata della giovane, prima che la mia bocca ed i miei denti si fiondassero sul suo collo esposto per marchiare quella candida pelle.

Il mio sesso vibrò prima di bagnare ulteriormente i pantaloni col mio seme, mischiandolo agli umori della ragazza che sospirò ancora e ancora il mio nome mentre concludevo il mio operato, ammirando il grosso livido che le avevo lasciato.

<< Mia >> sussurrai con sicurezza.

Le sue labbra si stesero nell'ennesimo sorriso prima di baciarenuovamente le mie con passione.





Prossimo aggiornamento: giovedì!

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top