Capitolo 18


CAPITOLO 18


Sky's POV


Due giorni erano passati dallo scontro che aveva decretato la nostra vittoria.

Due giorni erano passati dal nostro ritorno al villaggio.

Le famiglie avevano pianto di gioia per il trionfo ed il ritorno a casa dei propri cari, ma avevano anche versato lacrime di tristezza e di dolore per la perdita dei compagni che con coraggio avevano affrontato una battaglia da cui, purtroppo, non erano sopravvissuti.

Erano passati due giorni dall'uccisione del Re tiranno e dall'ottenimento della libertà sia per il popolo che per noi ribelli.

Ed erano esattamente due giorni che non abbandonavo il letto su cui Louis riposava.

Era riuscito miracolosamente a sopravvivere, ma stavolta le ferite erano molto più profonde e gravi e ci erano voluti esattamente due giorni per farle rimarginare completamente.

<< Sei sicuro di-? >>.

<< Amore, adesso sto bene e posso finalmente alzarmi da questo maledetto letto >> m'interruppe Lou.

Sospirai, abbassando lo sguardo sul suo busto e soffermandomi sulle nuove cicatrici che lo solcavano. La più grossa e dolorosa era sicuramente quella che me lo stava per portare via per sempre, ma ora solo la pelle più chiara faceva da monito di quel momento.

Louis si alzò emettendo un respiro estasiato e liberatorio, stiracchiandosi dopo quarantott'ore di forzato ed assoluto riposo.

<< Finalmente >> sorrise.

Non riuscii ad evitare di sorridere a mia volta, affiancandolo mentre lo scrutavo per cercare un qualsiasi segno di stanchezza, dolore, o debolezza.

<< Hai detto che tra poco ci sarà una riunione giusto? >> chiese mio marito.

<< Sì per stabilire quale sarà il futuro del regno >> confermai << Sono giunti qui anche dei consiglieri di corte che stavano pianificando un modo per contattarci. Pare che volevano allearsi con noi per spodestare il tiranno >>.

Louis indossò una maglia e si passò una mano tra i capelli scarmigliati, prima di riportare il suo sguardo azzurro su di me.

<< Andiamo? >> chiese.

Allungò una mano rivolgendo il palmo verso il soffitto, attendendo un mio gesto.

<< Andiamo >> annuii.

Poggiai la mano sulla sua e lasciai che le nostre dita s'intrecciassero, uscendo poi di casa per raggiungere la piazza in cui si sarebbe tenuta la riunione.


I consiglieri che erano giunti dal castello stavano esponendo a grandi linee ciò che era successo durante la sovranità dei due Re malvagi ed assassini, rivelando che in realtà vi erano molti altri gruppi di licantropi oltre i confini. Erano partiti subito dopo l'inizio delle prime uccisioni verso la nostra razza, convenendo che per sopravvivere bisognasse spostarsi verso un luogo o un regno in cui nessuno li conosceva.

<< E' questo che volete dirci? Che dobbiamo andarcene dalle nostre case e lasciare le persone a cui vogliamo bene? >> s'irritò Adam.

<< Volete cacciarci! >> gridò furioso Spike.

Gli altri lupi iniziarono a borbottare e ad inveire contro i consiglieri, mentre rapidamente mi scambiavo uno sguardo con i miei fratelli e gli altri alpha.

<< Silenzio! >> ordinai.

Il branco si zittì e rivolse la completa attenzione su di me che, lentamente, mi ero alzata dalla panca per fissare guardinga e seria gli uomini della corte.

<< Volevate cercarci per chiederci aiuto ed ora ci state sottilmente cacciando da questa terra, dalla nostra terra, dal luogo che noi chiamiamo casa, che amiamo ed in cui siamo cresciuti in questi anni. Siete giunti qui con l'obiettivo di creare un nuovo regno, ma se davvero volete allontanarci siete migliori dei Re precedenti? Io non credo >> parlai.

<< Non intendevamo- >>.

<< Davvero? >> lo interruppi << Le vostre parole facevano intendere solo quello, quindi se non era ciò che volevate dire, allora cosa stavate insinuando? >>.

<< Non volevamo- ora il popolo vi conosce e- >>.

<< E ci teme? Hanno paura di noi? >> domandai.

<< No, ma- >>.

<< Se il popolo non è impaurito dalla nostra presenza allora perché ci state chiedendo di lasciare il regno, le nostre case, le nostre famiglie ed i nostri amici? Avanti, sono curiosa di ascoltare la vostra risposta >>.

I consiglieri rimasero in silenzio, imbarazzati per la situazione creata da loro stessi. Poi uno di loro, il più giovane ed il meno considerato dedussi, fece un passo avanti fissandomi determinato.

<< Il popolo vi è grato per ciò che avete fatto. Li avete liberati da un sovrano che li stava portando agli stenti e che non li ascoltava ne li aiutava, come invece un regnante dovrebbe fare. Voi siete la loro speranza, la loro salvezza, e sicuramente sarete anche il loro futuro di pace >> dichiarò il ragazzo << Siamo venuti qui perché il popolo vuole che sia uno di voi a salire al trono, che sia uno tra voi a governare e guidare il regno verso un futuro prospero e sereno. Voi avete vissuto nascosti e braccati fino a due giorni fa, siete sopravvissuti a questi anni di tirannia ed avete combattuto per la vostra libertà, per i vostri cari, ed anche per il popolo. Sarete voi a decidere chi sarà il nuovo Re perché è la vostra gente a chiedervelo >>.

<< O una nuova Regina >> propose Ben.

Lo sguardo del lupo si posò sulla mia figura, facendomi alzare un sopracciglio.

<< Non starai pensando sul serio... >> iniziai confusa, ma Quinn m'interruppe.

<< Hai ucciso il Re e vendicato la nostra razza. Sei un'ottima leader e sono sicuro che saresti anche un'ottima sovrana >>.

<< No grazie >> li fermai sul nascere.

<< Cos-? Perché no? >> chiese confuso Ed.

<< Perché io amo vivere qui nella foresta, ma soprattutto amo vivere nel villaggio che mi ha accolta e mi ha cresciuta da quando il mio branco e la mia casa sono stati distrutti dal tiranno >> risposi sincera, incrociando lo sguardo cristallino di mio marito << Io voglio vivere il resto della mia vita circondata da questi alberi, da questi profumi, da questo bosco che considero la mia casa. Voglio che i miei figli nascano, crescano, e vivano liberi e spensierati in questo villaggio, dove ho conosciuto l'uomo che mi ha fatto innamorare e che mi ha salvato rischiando la sua vita per me. Non voglio lasciare questo posto, voglio invecchiare e morire qui, circondata dai miei cari >>.

Louis si alzò a sua volta senza mai lasciare il mio sguardo, avvolgendomi tra le sue braccia e sorridendomi con amore.

<< Ti amo anch'io Sky >> sussurrò, prima di baciarmi.

<< Anch'io resterò qui >> annunciò Tom.

<< Sì anch'io >>.

<< Pure io >>.

<< Io resterò col mio alpha al villaggio >>.

Il mio branco annunciò la sua ferma decisione, commuovendomi per la sua lealtà ed il suo desiderio di restare.

<< Mia signora, il popolo sarebbe molto felice e fiero se lei- >> s'intromise il giovane consigliere.

<< Non cambierò idea, mi dispiace. Questa è la mia decisione, ed io voglio restare qui >> dichiarai con fermezza.

Lou mi avvolse la vita e mi lasciò un bacio sulla tempia, sorridendo per la mia tenacia e la mia determinazione.


La luna era alta in cielo quando rientrammo a casa nostra dopo aver concluso la riunione ed aver cenato da Mark e Johanna.

<< Come ti senti? >> domandai a Louis.

<< Sto bene amore, rilassati >> rispose amorevole.

Lo osservai attentamente, spostando poi lo sguardo sul letto prima di riportarlo su di lui che mi lanciò un'occhiata maliziosa. E subito dopo mi sorprese prendendomi in braccio, camminando rapidamente e senza sforzo finchè non raggiungemmo la nostra meta su cui mi depose con infinita gentilezza.

<< Non ho dimenticato le sue parole signora Tomlinson >> ghignò malandrino.

<< A cosa si riferisce signor Tomlinson? >> replicai furba.

Lou si sorresse sulle braccia mentre mi sovrastava col suo corpo snello e statuario, lasciando che solo pochi centimetri separassero le nostre labbra.

<< So che sei in calore Sky, lo sento >> rivelò.

Mi mordicchiai il labbro inferiore percependo l'aria attorno a noi cambiare: ora riuscivo perfettamente a fiutare l'eccitazione che si stava creando con la nostra vicinanza.

<< E quindi? >> lo provocai.

<< Quindi è giunta l'ora di metterti alle strette mia bella lupacchiotta >> affermò rocamente.

Ridacchiai, avvolgendogli il collo con le braccia mentre infilavo una mano tra i suoi capelli castani per farlo abbassare verso il mio viso.

<< Diamo vita alla nostra famiglia Lou >> sussurrai prima di baciarlo.

Con estenuante lentezza ci spogliammo finchè le nostre pelli non furono direttamente a contatto. Non c'era fretta quella notte, potevamo prenderci tutto il tempo del mondo per stuzzicarci, toccarci e saggiarci. Semplicemente potevamo amarci con calma e totalmente, senza aver timore che qualcosa potesse ostacolarci o separarci.

Capovolsi le posizioni ritrovandomi seduta cavalcioni sul bacino del mio compagno, muovendomi sinuosa e tentatrice sul suo membro semieretto. Lou sospirava e mi osservava con occhi languidi e luminosi, chiudendo le mani sui miei seni che massaggiò sapientemente.

Il mio sguardo si soffermò sulla cicatrice poco sotto il suo sterno e la sfiorai con dita tremanti e delicate, percependo una stretta al cuore ricordando la ragione di tale sfregio.

<< Sky >> mi chiamò Louis.

<< Stavo per perderti >> sussurrai << Se inconsciamente non avessi pianto sulla ferita, ti avrei perso per sempre >>.

Lou coprì con la sua mano quella con cui lo stavo carezzando, portandola verso il suo viso per lasciarvi un bacio rassicurante.

<< Sono qui amore mio. Sono vivo grazie a te >> disse.

<< Non riesco ad immaginare un futuro privo della tua presenza. Non posso vivere senza di te >> ribadii.

Louis si alzò a sedere e mi circondo il viso con le sue mani, costringendomi a fissarlo negli occhi ora più seri ma anche decisi.

<< Siamo insieme Sky, vivremo il nostro futuro fianco a fianco fino alla fine >> giurò.

Annuii, trattenendo le lacrime mentre ricambiavo il flebile sorriso che Lou mi concesse.

<< Ora basta piangere, ci aspetta un duro lavoro da compiere >> sogghignò malandrino.

<< Effettivamente qualcosa di duro c'è... proprio sotto di me >> ridacchiai maliziosa.

<< Chissà di cosa si tratta >> replicò furbo.

Mi avvicinai al suo orecchio.

<< Scopriamolo >> soffiai.

Lo feci sdraiare supino di nuovo per poi abbassarmi verso il suo sesso, avvolgendo le mie dita alla sua base prima di cominciare a muovere lentamente la mano.

Bassi e rochi gemiti lasciarono le labbra di mio marito facendomi sorridere divertita, prima che gli stuzzicassi la punta e l'intera lunghezza con la lingua. Lo tormentai alcuni istanti prima di accoglierlo nella mia bocca, compiacendomi nel sentirlo gemere più forte il mio nome.

<< Sky... amore fermati... devo averti... >> balbettò.

Succhiai e mi mossi lentamente sulla sua erezione, facendolo ringhiare ed imprecare per il piacere.

Fui presa alla sprovvista quando le sue mani mi scostarono e mi alzarono per bloccarmi supina sul letto, nel mentre Louis mi allargava le gambe per posizionarsi tra esse. Il suo corpo mi sovrastava, mi dominava, e non ne ero affatto dispiaciuta. Volevo essere sottomessa dalla sua forza e dalla sua passione, volevo lasciargli il comando e godere di lui e con lui.

<< Dimmelo Sky >> mormorò roco.

Incrociai i suoi occhi azzurri, intensi e profondi, sentendomi mancare il respiro ed un battito del cuore nel vederlo così scarmigliato, desideroso, ma soprattutto fiero e bellissimo.

<< Prendimi Louis >> lo pregai.

<< E? >>.

Un sorriso affettuoso e sincero, puro, solcò le mie labbra.

<< Ti amo >> sussurrai.

La sua bocca reclamò la mia nell'esatto momento in cui il suo membro scivolò dentro di me fino in fondo. Dopo la nostra danza iniziò lenta e regolare, fino a diventare veloce e passionale man mano che l'orgasmo si avvicinava.

<< Ti amo >> gemette Lou sulle mie labbra.

Gridai il suo nome e mi strinsi con forza al suo corpo sudato ed accaldato, percependo le sue spinte diventare più irregolari e più profonde.

<< Sk-Sky >>.

M'inarcai ed affondai le unghie nella sua schiena quando lo sentii penetrarmi completamente, chiudendo gli occhi e sospirando di piacere sentendolo rilasciare il suo seme bollente nel mio ventre.

Crollò sul mio corpo ed entrambi cercammo di placare i respiri affannati, godendoci quel momento di pace, di serenità, e d'amore.

<< Lou >> sussurrai.

Il mio uomo alzò la testa e fece scontrare il suo naso col mio, facendomi ridacchiare mentre sorrideva a sua volta.

<< Ti voglio ancora >> confessai.

<< E mi avrai >> affermò malandrino << Faremo l'amore finchè non crolleremo esausti ma soddisfatti >>.

<< E' una minaccia? >> mormorai.

Louis ghignò malizioso, facendomi boccheggiare dopo avermi rifilato un colpo secco col bacino per ricordarmi del suo membro ancora duro e grosso seppellito dentro di me.

<< E' una promessa amore mio >> proferì con voce roca.





Angolo autrice

Buondì!

Scusate davvero per il ritardo ma non ho proprio avuto tempo per aggiornare in questo periodo >.<

Siamo agli sgoccioli ormai, manca solo l'epilogo e poi questa storia si conclude.

Ammetto che mi mancheranno i nostri personaggi però ho altri lavori in mente perciò dovrete sopportarmi ancora prima o poi! Ahahah


A presto!

darkryry

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