Capitolo 13
CAPITOLO 13
Harry's POV
<< Direi di accamparci qui per la notte >> arrestai il mio cavallo.
Il sole stava tramontando oltre le cime degli alberi e dalla nostra partenza erano già passati cinque giorni. Avevamo visitato i villaggi limitrofi, spiegando la situazione e sorprendendoci della facilità con cui eravamo riusciti a convincere i paesani dell'esistenza dei licantropi, ma pareva che la fama del Villaggio dei Lupi avesse fatto il giro dell'intero regno, e forse anche oltre, anticipandoci e risparmiandoci un bel po' di tempo.
<< Mark sarà soddisfatto vedendo quanti frazioni accoglieranno la nostra richiesta d'aiuto >> disse Carl.
Se anche gli altri branchi aderiranno, potremmo aumentare le nostre possibilità di vittoria. Asserì Adam.
Speriamo di non metterci troppo a trovarli. Sospirò Fred.
Ce la faremo. Dichiarò convinta Alexandra. Sky ed il branco credono in noi, tutto il villaggio ha riposto la sua fiducia nella nostra missione, e noi non li deluderemo.
<< Hai ragione, non ci arrenderemo finchè non avremo concluso il lavoro >> annuì Zayn.
Comunque non pensate sia stato troppo semplice il fatto che gli altri villaggi abbiano subito creduto alla storia dei licantropi? Chiese Spike.
<< Hai sentito cos'hanno detto, il nostro paesello è molto famoso a causa vostra, quindi perché preoccuparci? >> domandò Carl.
Però Spike ha ragione, è strano. Convenne Alex.
<< Pensi che non siano stati onesti con noi? >> domandai.
Credo che ci stiano nascondendo qualcosa. Rispose la mia lupa. In ogni villaggio ho sentito... qualcosa, ma non saprei spiegare cosa fosse.
Una sensazione. Intervenne Adam.
Già, come se non fossimo gli unici lupi lì. Concordò Fred.
<< Pensate che ci fossero dei licantropi anche negli altri villaggi? Ma perché nascondersi se stavamo chiedendo il loro aiuto rivelando l'esistenza di un'altra razza? >> chiesi.
Forse perché i loro lupi non hanno un alpha. Propose Spike. Magari avevano paura di doversene andare dalle rispettive case a causa del legame che si crea quando un lupo dominante entra in scena.
<< Sono confuso >> ammise Liam.
I villaggi che abbiamo visitato non dovevano avere molti licantropi perché l'odore, o in questo caso la sensazione, che abbiamo provato era molto flebile. I lupi dovevano essersi allontanati appena hanno percepito il nostro arrivo e tra loro non dev'esserci nessuno col ruolo di leader. Spiegò Alexandra.
<< Ma perché scappare? E' questo che non capisco >> disse Zay.
Perché temono che tra noi ci sia un alpha che possa sottometterli. Rivelò Spike.
<< Pensavo che in ogni branco dovesse per forza esserci un capo >> mormorai.
Si può creare un branco anche senza leader se tutti i membri sono d'accordo. Spiegò Fred.
<< Quindi all'inizio Sky non era l'alpha del branco? Lo è diventata dopo lo scontro con Tom? >> chiese Liam.
Non è corretto. Negò col muso Alex. Nel nostro caso Sky è sempre stata l'alpha, non lo era ufficialmente ma era il capo branco sin dal principio.
C'è chi diventa leader dopo aver combattuto contro il suo predecessore, e c'è chi lo è dalla nascita. Sky è il secondo caso. Dichiarò Adam.
<< Quindi tuo padre era un alpha? >> chiesi stupito ad Alexandra.
Sì, lui era il capo branco. Annuì.
<< Quindi anche Niall sarebbe un leader? >> chiese Zayn.
Anche se sono gemelli, la primogenita è Sky. Chiarì Alex.
<< E poi non ce lo vedo Niall a capo di un branco di licantropi >> scherzò Carl.
Ridacchiai insieme agli altri, carezzando il dorso della lupa seduta al mio fianco.
<< Meglio riposarci >> sbadigliò Liam.
Il mio compare aveva ragione, avevamo viaggiato per tutto il giorno ed ora meritavamo un po' di sonno ristoratore.
Mi sdraiai sull'erba e sorrisi sentendo Alexandra accucciarsi contro il mio fianco, trasmettendomi calore e senso di protezione con quel minimo contatto. Alzai un braccio e passai la mano nella gorgiera grigia e morbida della mia compagna, sentendo un lieve brontolio provenire dalla sua gola.
<< Sensibile >> ghignai per prenderla in giro.
Non provocarmi Haz. Mi avvisò con sguardo lussurioso.
Ridacchiai flebilmente, girandomi sul fianco per avvolgere il dorso della lupa mentre chiudevo gli occhi.
<< Buonanotte amore >> sussurrai.
Buonanotte Harry. Ricambiò, leccandomi la guancia.
<< Abbiamo superato il confine ed ancora non abbiamo trovato nulla >> borbottò Carl.
Ci eravamo fermati ad un torrente in mezzo al bosco per far abbeverare e riposare i cavalli, mentre ci rifocillavamo a nostra volta tentando di pensare ad un modo per trovare i branchi di licantropi.
<< Forse dovevamo chiedere ai bambini qualche informazione sul luogo in cui erano stati catturati. Non possiamo vagare senza una meta o rischiamo di perderci e di fallire la missione >> disse Liam.
Credo che gli altri gruppi abbiano stabilito di trovare un luogo più appartato e segreto per evitare ciò che è successo al villaggio dei piccoli. Ipotizzò Adam.
In questo modo le ricerche diventano ancor più ardue. Sospirò Fred.
Alexandra abbassò le orecchie uggiolando, attirando immediatamente la mia attenzione nel contempo che i tre lupi la fissavano con intensità fiutando l'aria.
Pessimo tempismo. Ammise Adam.
Fred e Spike si avvicinarono lentamente ad Alex che iniziò a ringhiare contro i due licantropi. L'etere che mi circondava sembrava saturo di un profumo dolce ed intrigante che mi estasiò ed eccitò nello stesso frangente.
<< Ehi calmi. Che sta succedendo? >> si allarmarono Zayn e Liam.
Sfortunatamente Alexandra è appena andata in calore. Annunciò Adam, il più tranquillo ed indifferente dei lupi.
Ci misi alcuni secondi ad elaborare le sue parole, ma appena il mio cervello si attivò scattai in piedi e mi parai dinanzi Fred e Spike che mi squadrarono attentamente.
<< Lei è mia >> proferii con sicurezza.
E allora marchiala Harry, rendila la tua compagna di vita. L'unico modo che hai per evitare che altri lupi cerchino di sottometterla e di portartela via è questo: dovete accoppiarvi. Riferì Adam.
Aveva ragione, aveva dannatamente ragione.
Mi voltai e presi la lupa in braccio, sorprendendo non solo lei ma anche il resto della compagnia.
<< Non disturbateci per un po' >> ordinai.
<< Hazza è pericoloso separarsi >> tentò di dissuadermi Zayn.
<< Non. Disturbateci. Per favore >> ripetei deciso.
I sei ragazzi annuirono ed allora m'inoltrai nella selva, allontanandomi lo stretto necessario per avere un po' d'intimità con la mia ragazza.
Harry-.
<< Torna umana Alex. Adesso >> mormorai rocamente.
Mi fermai sotto una grossa quercia, depositando la licantropa a terra ed apprestandomi a sfilarmi i vestiti. Appena l'ultimo indumento lasciò il mio corpo, Alexandra mi baciò con passione avvolgendo le braccia al mio collo mentre le mie mani artigliavano le sue cosce per sollevarla e bloccarla tra il mio corpo ed il tronco dell'albero alle sue spalle.
<< Lo sento >> sussurrai affannato << Sento che qualcosa è diverso in te, l'aria stessa è differente. E' tanto satura del tuo profumo da farmi impazzire >>.
<< Ti avevo avvertito: l'eccitazione sarebbe raddoppiata nel mio periodo >> mi ricordò.
<< Non riesco ad aspettare >> ammisi.
Il mio sesso era duro e dolorante, ed avere la mia ragazza nuda tra le braccia non aiutava. Avevo la disperata necessità di perdermi in lei, sentivo l'urgente bisogno di prenderla e possederla fino a prosciugarci di ogni energia.
<< Non farmi attendere ancora Haz. Prendimi >> ordinò sfacciata.
La baciai di slancio e con ardore, reggendola con un braccio attorno la vita mentre afferravo con l'altra mano il mio membro e lo posizionavo contro la sua intimità.
Alex mi circondò il bacino con le gambe e mi strinse a sé, permettendomi di scivolare nel suo corpo caldo e pronto per me. Gemetti nella sua bocca quando mi accolse totalmente, poi attesi immobile che si rilassasse e si abituasse alla mia presenza.
<< Marchiami Haz. Fai l'amore con me e rendimi la tua compagna di vita >> mormorò a pochi millimetri dalle mie labbra.
<< Come ordinate futura signora Styles >> proferii malizioso.
Iniziai a muovermi con spinte lente e regolari, aumentandone l'intensità e la velocità solo dopo che Alex affondò le unghie nella mia schiena gemendo il mio nome e supplicandomi ancora di marchiarla per ufficializzare la nostra unione.
<< Oh Haz. Sì! >>.
Tenendola stretta contro il mio corpo la scostai dal tronco per depositarla delicatamente sull'erba ai piedi dell'albero, tenendole i fianchi sollevati per poterla penetrare più profondamente.
<< Sei mia Alexandra >> gemetti.
<< Sì >> annuì estasiata << Sono tua Harry Styles >>.
L'istante successivo Alex gridò nuovamente il mio nome stringendomi a sé con forza mentre un istinto sconosciuto e primordiale offuscava la mia mente, portandomi a mordere la pelle candida del suo collo nello stesso momento in cui rilasciai il mio seme nel suo ventre.
Le mani di Alexandra si staccarono dalla mia schiena per infilarsi tra i miei capelli umidi, alzandomi il viso per far scontrare le nostre labbra. Stavolta il bacio fu lento e pacato anche se la passione non si era placata nemmeno un po'.
<< Mi hai appena fatto venire, eppure ho già voglia di ricominciare >> ammisi riprendendo fiato.
Mi sorreggevo sui gomiti per non gravarle completamente addosso, ma i nostri corpi erano ancora uniti e certamente non mi sarei separato da lei tanto presto.
<< E' normale, sono in calore e questo ti rende più resistente e più reattivo >> ghignò furba.
<< Sta iniziando a piacermi il tuo periodo >> ridacchiai.
Alexandra sorrise a sua volta, poi scorsi la sua espressione mutare da contenta e rilassata a guardinga e confusa ed infine a sorpresa e speranzosa.
<< Amore >> mi preoccupai.
<< Ci hanno trovati >> sussurrò.
Non capii cosa intendesse finchè dei lupi non sbucarono dai cespugli fissandoci circospetti, ma senza atteggiamenti minacciosi o d'attacco imminente.
E voi chi siete? Domandò una voce maschile e potente.
***
Dyamond's POV
<< E' arrivato un altro messaggero. A quanto pare i capi villaggio hanno accolto la nostra richiesta d'aiuto >> annunciò Katia.
<< I ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro, spero che riescano a trovare anche i licantropi che vivono oltre i confini >> ammisi.
La riccia ed io spostammo lo sguardo verso i lupacchiotti che stavano giocando in forma umana insieme ai bambini delle famiglie, ridendo e scherzando mentre si rincorrevano spensierati.
Sorrisi a quella scena e portai una mano sul mio grembo ancora piatto, impaziente di vedere anche i miei figli in mezzo a loro. Delle braccia familiari mi avvolsero la vita ed un paio di mani grandi e forti si chiusero sul mio ventre nello stesso momento in cui Niall mi baciò l'angolo della bocca, stringendomi contro il suo petto muscoloso.
<< Non vedo Alice e Seth >> notò Tom.
Il biondo circondò le spalle di Katia per stringerla a sé, ottenendo in cambio un sorriso radioso ed un bacio sulla guancia.
<< Sfortunatamente non sembrano propensi a fare amicizia con gli altri bambini. Sono rintanati a casa Styles dalla partenza di Alex ed Harry cinque giorni fa >> riferì tristemente Louis.
Non avevo notato che mio fratello fosse solo e che ci avesse raggiunti.
<< Dov'è Sky? >> domandai.
Era strano non vederli insieme perché da quando erano diventati ufficialmente una coppia non si separavano mai.
<< Non lo so. E' sparita un'ora fa e l'ho cercata ovunque ma senza successo >> ammise preoccupato.
Niall prese un profondo respiro, spostando l'attenzione oltre il gruppo di bambini dinanzi a noi.
<< Stai tranquillo, credo che sia riuscita a compiere un miracolo >> lo rassicurò il mio uomo.
Incuriosita seguii il suo sguardo e sussultai, vedendo la lupa bianca che passeggiava con i due lupacchiotti al suo fianco.
<< Sky riesce a conquistare il cuore di tutti >> sorrise Katia.
<< E' un'alpha eccezionale, sei fortunato ad essere stato scelto da lei Louis >> dichiarò amichevolmente Tom.
<< E scommetto che sarà una madre fantastica >>.
Niall lanciò uno sguardo malizioso a mio fratello, ottenendo di rimando un ghigno malandrino.
***
Sky's POV
Ma a noi piace stare da soli, non abbiamo bisogno di nessun altro ad eccezione di mamma e papà. Disse Alice.
Miracolosamente ero riuscita a convincere i gemelli ad uscire da casa Styles dopo cinque lunghi giorni in cui entrambi non ne avevano voluto sapere di abbandonare il letto di Harry, accuditi da Anne, Des, e Gemma in seguito alla partenza del gruppo.
Non è un male stare soli a volte, ma alla vostra età è giusto fare amicizia anche con altri lupi o con i bambini umani. Provai a spiegare.
Nel nostro villaggio i cuccioli non volevano giocare con noi, dicevano che eravamo strani perché non volevamo separarci mai. Ammise Seth.
Il vostro legame è molto più forte rispetto a quello di altri gemelli, ma non dovete pensare che sia brutto essere diversi perché è proprio questo che ci rende speciali ed unici. Proferii.
<< Ali, Seth, volete venire a giocare? >>.
Bea corse nella nostra direzione con un sorriso gioioso, però i lupacchiotti abbassarono le orecchie e si nascosero dietro di me.
Magari vi raggiungeranno dopo tesoro, tu divertirti con i tuoi amici. La informai.
<< Va bene Sky >> annuì, salutandoci con la mano prima di allontanarsi << Vi aspettiamo! >>.
Sfregai il muso contro le teste dei gemelli, fiutando nell'aria l'odore del mio compagno che si stava avvicinando.
<< E' bello vedervi piccoli >> sorrise Lou.
Ciao zio Louis! Lo salutarono in coro.
Ricevetti una carezza sulla testa e sul dorso, emettendo un ringhio di apprezzamento per quella coccola inaspettata.
<< Non avete voglia di giocare insieme agli altri bambini? >> si finse ignaro il castano.
No, vogliamo restare con zia Sky. Riferì Seth.
<< Posso unirmi a voi? >> chiese Lou.
Solo se mi prendi in braccio e mi coccoli. Patteggiò Alice, scodinzolando ed osservando speranzosa il mio uomo.
<< Credo di poterti accontentare >> ridacchiò Louis, accogliendo la cucciola tra le sue braccia forti e muscolose.
Sei una ruffiana. La rimproverò il gemello.
Gli leccai la testa ed il muso, ottenendo un guaito soddisfatto.
Senti chi parla. Sbuffò Ali.
Louis ed io ridacchiammo, spostandoci sotto un grosso albero poco distante dalla piazza principale. Alice continuava a godersi le carezze del castano seduto con la schiena contro il tronco e le gambe allungate in avanti, mentre Seth si era acciambellato contro il mio grembo e si era appisolato in pochi istanti.
E' un dormiglione. Borbottò la gemella.
Posai la testa sulla coscia del mio uomo proprio vicino al musetto di Alice.
Pensi che mamma e papà si sposeranno presto? Chiese ingenuamente.
<< Cosa te lo fa pensare? >> s'incuriosì Lou.
Papà ha promesso a mamma di non lasciarci più soli, però la mamma ci aveva detto che la loro situazione era un po' complicata. Ammise.
Sono sicura che al loro ritorno saranno ufficialmente insieme. Dichiarai.
Quindi avremo presto dei fratellini o delle sorelline? Scodinzolò Ali.
<< A te piacerebbe se succedesse? >> domandò Louis.
Sì! Ho sempre desiderato avere altri fratelli e sorelle. Annuì la cucciola.
Sai potresti iniziare a considerare in quel modo gli altri bambini, in fin dei conti il branco è come una grande famiglia. Proposi.
Ma se dovessero prenderci in giro perché io e Seth vogliamo stare sempre insieme? Domandò con le orecchie abbassate.
<< Non potrai sapere come si comporteranno finchè non imparerai a conoscerli. Non aver paura del giudizio altrui, tutto ciò che conta è ciò che pensi tu >> le rivelò Lou.
Alice parve riflettere attentamente, prima di annuire e balzare sul terreno.
Possono andare a giocare anche se sono una lupa? Chiese.
Sono certa che ti accoglieranno felici, qualsiasi sia la tua forma. La rassicurai.
La cucciola annuì, zampettando verso il gruppo di bambini che stavano giocando a nascondino. Accettarono di buon grado il suo arrivo ed alcuni lupetti si trasformarono per rendere più divertente ed intrigante il passatempo.
<< Riesci sempre a portare un'anima smarrita sulla retta via >> disse Lou.
Le sue dita s'infilarono nel mio manto ed iniziò a carezzarmi lentamente, facendomi chiudere gli occhi e rilassare.
E' il compito dell'alpha dopotutto. Mormorai.
<< No, è il tuo istinto materno ed altruista a farti agire così >> negò.
Alzai lo sguardo per incontrare il suo, perdendomi in quelle iridi azzurre e luminose.
Magari posso considerare quest'esercizio un preliminare per il futuro. Ipotizzai. Per quando nasceranno i nostri cuccioli.
<< Ottima idea, già t'immagino alle prese con i nostri figli ribelli e testardi quanto te >> ridacchiò.
Ed anche come te. Replicai divertita.
Louis sorrise gioioso, prima di spostare l'attenzione sui bambini ed i lupacchiotti che si divertivano spensierati e liberi a pochi metri da noi.
Prossimo aggiornamento: domenica!
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