Capitolo 11


CAPITOLO 11


Sky's POV


Il carro procedeva lentamente lungo il sentiero in direzione del palazzo del Re, scortato da numerosi cavalieri appartenenti ad un altro regno.

Rizzai le orecchie e serrai le zanne nel percepire i guaiti e gli uggiolii dei lupacchiotti, avanzando pian piano tra i cespugli con Alex e Tom al mio fianco.

Dobbiamo far abbandonare loro la strada. Dichiarai.

Potremmo far imbizzarrire i cavalli del carro. Se perdessero il controllo avremmo la possibilità di condurli dove vogliamo. Propose Tom.

Molto bene. Annuii.

Alzai il muso verso l'alto ed ululai con quanto più fiato riuscissi ad espirare, imitata dal branco che si era appostato in maniera da circondare il convoglio e la scorta.

I cavalli iniziarono ad agitarsi ed i condottieri non riuscivano a calmarli, perdendo in questo modo il controllo degli animali.

Conduciamoli da Mark ed i suoi uomini. Facciamoli finire nella nostra trappola e salviamo i cuccioli. Ordinai.

Scattai ed il branco mi imitò, ringhiando e scorrazzando tra le zampe dei cavalli facendoli imbizzarrire. Alcuni cavalieri caddero dalle loro selle e non vennero risparmiati dai lupi che con prontezza li uccisero prima che gli umani potessero sguainare le loro spade.

Pensa al carro, qui ce ne occupiamo noi. Mi disse Alex.

Annuii e balzai in avanzi, piazzandomi proprio di fronte al cocchio trainato da due stalloni. Ululai e ringhiai minacciosa, e quando il conducente incitò i cavalli al galoppo tra gli alberi, lo inseguii per assicurarmi che si dirigesse dove i miei alleati lo aspettavano.

Alcuni cavalieri della scorta erano alle mie spalle, ma non me ne preoccupai perché ormai eravamo giunti al luogo dell'imboscata.

Latrai e gli arcieri abbandonarono i loro nascondigli per scoccare le loro frecce: il conducente del carro venne ucciso e sentii dei lamenti di dolore dietro di me, segno che anche altri nemici erano stati colpiti.

Mark ed i suoi uomini sbucarono dal nulla ed affrontarono i sopravvissuti, mentre Harry e Louis balzarono dai loro cavalli al carretto e lo fermarono in prossimità del fiume.

I cuccioli guairono per lo sballottamento e stavo per balzare sul retro quando un nemico sbatté col suo destriero sul fianco del carro facendolo inclinare. A causa del terreno umido e fangoso la ruota scivolò ed il carretto con le gabbie si ribaltò.

Ululai spaventata e mi fiondai per verificare che nessuno fosse stato ferito, trovando le cellette riverse sull'erba coi cuccioli storditi ma salvi.

Sia ringraziato il cielo. Sospirai avvicinandomi.

Sky il fiume! Sentii latrare da Niall.

Spostai lo sguardo verso il torrente e mi sentii gelare il sangue nel notare una gabbia che ruzzolava continuamente sia a causa della pendenza del fiume che per la bassa ma forte e torbida corrente.

E senza pensarci iniziai a correre, balzando nell'acqua per raggiungere il prima possibile la celletta. La superai e piantai le zampe nella ghiaia del torrente, stringendo i denti per l'impatto del ferro contro il mio profilo.

Non abbiate paura, tra poco sarete al sicuro. Proferii dolorante.

Siamo tutti zuppi. Si lamentò una voce maschile.

Non riuscii a trattenermi dal ridacchiare, udendo il rumore degli zoccoli dei cavalli e delle zampate dei lupi che si avvicinavano.

<< Sky arriviamo >> sentii gridare da Louis.

Lo scorsi incoraggiare il suo stallone dentro l'acqua, imitato da Harry e Mark.

<< Siamo qui Sky >> affermò il mio ragazzo.

Lui ed Hazza smontarono dalla sella e presero la gabbia, tenendola con fermezza mentre si dirigevano verso la riva.

Abbandonai la posa rigida e lentamente li seguii, sentendo i muscoli protestare e dolere a causa del violento urto.

<< State tranquilli, siete al sicuro >> disse Lou ai lupacchiotti.

Mentre il carro, ora nuovamente dritto, si avvicinava ed i cuccioli venivano nuovamente caricati, Louis s'inginocchiò al mio fianco e mi carezzò cautamente.

<< Sei stata una folle ad agire in quel modo >> disse serio.

Ti piaccio anche per questo. Proferii.

Un sorriso increspò le sue labbra prima che montasse nuovamente in sella.

Stai bene? Si preoccuparono Alex e Niall, raggiungendomi.

Un po' ammaccata, ma presto mi riprenderò. Li rassicurai.

<< Torniamo al villaggio! >> gridò vittorioso Mark.

Forse sarebbe meglio se andassi sul carro. Ti vedo arrancare. Disse premuroso Niall.

Alexandra mi spintonò col muso, facendomi guaire quando toccò il fianco dolorante.

Niente proteste, fila con i cuccioli. Concordò mia sorella.

Mi avvicinai lentamente al carro e balzai sul retro, sospirando quando mi stesi accanto alle gabbie.

Ti sei fatta male? Domandò una voce incerta e...

Chi ha parlato? Chiesi rizzando le orecchie.

Nella celletta dinanzi a me, un cucciolo scavalcò i compagni ed i suoi occhi castani mi fissarono impauriti.

Sei una femmina. Affermai stupita.

Sì, ma ci sono altre sette bambine tra noi. Rispose confusa.

Quella rivelazione mi riempì di gioia e l'ululato che lanciai era colmo di speranza.

Siete una manna dal cielo piccoli. Asserii.


***


Alexandra's POV


<< Qualcuno corra a chiamare Peter. Abbiamo bisogno del suo aiuto per aprire queste gabbie >> ordinò Mark.

Nel frattempo i soldati stavano scaricando dal carro i cuccioli, adagiandoli nel mezzo della piazza con cautela ma sorridendo felici per la riuscita del piano.

Mia sorella balzò ed atterrò dinanzi a loro, guaendo di dolore e facendomi correre al suo fianco.

Stenditi. Ordinai.

Sto bene Alex, ho solo bisogno di riposare un po'. Alzò gli occhi al cielo.

E' colpa nostra se Sky sta male? Uggiolò un lupetto.

La lupa bianca si affrettò a negare, sfiorando il nasino del cucciolo col proprio in segno di rassicurazione.

Peter, il fabbro del villaggio, accorse immediatamente con i suoi attrezzi e grazie all'aiuto di tutti aprì le gabbie in un battito di ciglia, liberando i lupacchiotti che iniziarono a scorrazzare tra la gente che rideva ed esultava per la vittoria conseguita, mentre il branco accoglieva i nuovi arrivati con ululati e ringhi di festa.

Ci sono delle femmine Alex. Non siamo più le uniche lupe ancora in vita. M'informò esaltata Sky.

La notizia era una sorpresa, ma non potevo esserne più felice. Poi mi sentii urtare una zampa, spostando l'attenzione verso i due lupetti che mi erano finiti addosso mentre si rotolavano contenti. Il primo aveva il manto grigio scuro e gli occhi azzurri, mentre il secondo aveva la pelliccia marroncina e due iridi grigie che mi fecero perdere un battito.

Scusa. Dissero in coro.

Abbassai il muso ed annusai entrambi, capendo dal loro odore che dovevano essere fratelli e che il lupetto grigio era un maschio mentre quello marrone era una femmina.

Siete gemelli? Chiesi.

Sì! Io sono Alice mentre lui è Seth. Rispose la cucciola.

Hai gli stessi occhi di nostra madre. Mi fissò il maschietto.

Venite tutti dallo stesso paese? Domandò Sky.

Sì, vivevamo in un villaggio di un regno lontano da qui. S'intromise un altro lupetto.

Mi scambiai un'occhiata con mia sorella, prima di osservare tutti i lupacchiotti che avevamo salvato.

<< Le famiglie potrebbero accogliere un cucciolo per crescerlo e curarlo, che ne pensate? >> propose Niall.

Era sparito in casa pochi minuti prima per trasformarsi e vestirsi, riunendosi a noi appena pronto.

Le persone presenti acconsentirono con entusiasmo ed i lupetti furono davvero contenti della decisione tanto da farsi già coccolare dalle nuove famiglie che avevano scelto. Ovviamente quelle che già avevano un lupo avevano chiesto all'interessato se era d'accordo, ma il branco non aveva nulla in contrario ad accettare e prendersi cura dei nuovi arrivati.

Possiamo restare con te? Mi chiese Alice.

Mi sentii scaldare il cuore a quella innocente richiesta e non ci pensai un istante ad annuire, strofinando il muso contro quello dei due gemelli.

Quest'esperienza potrebbe tornarti utile per i tuoi futuri cuccioli. Mi prese in giro Sky.

Stavo per replicare quando incrociai lo sguardo di Harry che, fermo a pochi metri da me, osservava la scena con un sorriso accennato e gli occhi luminosi.

<< Sky, lei è Bea >> arrivò Louis, inginocchiandosi accanto alla lupa bianca e presentandole la cucciola dal manto marrone che teneva tra le sue braccia.

Quanta popolarità Tomlinson, dovrei iniziare ad ingelosirmi? Lo schernì mia sorella.

Il castano rise passando la mano libera nella pelliccia candida di Sky, poggiando la sua fronte contro la testa della lupa mentre si fissavano negli occhi.

<< Sai bene che il mio cuore ti appartiene >> affermò ora più serio.

Lo so, Lou. Lo so. Annuì Sky, prima di leccare il muso della lupacchiotta. Benvenuta in famiglia Bea.

Era bello vedere mia sorella ed il suo compagno così felici, e speravo che la loro serenità durasse per sempre.

Non ci hai ancora detto il tuo nome. Attirò la mia attenzione Seth.

Gli leccai la testa, facendo lo stesso con Alice che rise ed avvolse una mia zampa con le sue molto più piccole.

Mi chiamo Alexandra. Mi presentai.

La giornata era iniziata con la temporanea separazione da Harry e si concludeva con la presenza di nuovi cuccioli non solo nel branco, ma anche nella mia vita e nella mia routine.

Il Fato era davvero imprevedibile.


***


Louis' POV


Bea e gli altri quattro bambini che erano stati adottati dalla famiglia Tomlinson, si erano finalmente addormentati. Le gemelle erano state felicissime di aver acquisito cinque nuovi fratellini e sorelline, ed i miei genitori erano stati davvero contenti di accoglierli tra noi.

Mia madre era anche scoppiata a piangere dalla gioia venendo a conoscenza della gravidanza di Dyamond, e mio padre non si era risparmiato dal riservare qualche minaccia a Niall prima di sorridere e stringerlo in un abbraccio.

<< Guarda come dormono sereni >> mi affiancò Sky.

Bea, Mitch, Julia, Xander e Mattias erano accoccolati nel letto improvvisato che avevamo creato all'ultimo momento, giusto prima che tutti e cinque crollassero stremati dalla giornata.

Avvolsi le spalle della mia ragazza con un braccio, permettendole di posare la testa contro il mio petto mentre guardavamo i bambini riposare tranquillamente.

<< E' bello sapere che ci sono altri licantropi oltre i confini >> ammisi.

<< Sì, però mi dispiace così tanto per i genitori di questi cuccioli. Le loro case e le loro famiglie sono state sterminate proprio com'era successo al mio villaggio >> sospirò triste.

<< Pensala in questo modo, nella sfortuna di aver perso il loro branco hanno avuto la fortuna di incontrarne un altro che li ha salvati ed accolti subito >> mormorai.

Sky si strinse maggiormente contro di me, prima di spostare l'attenzione verso uno degli angoli della stanza: Alexandra dormiva in forma di lupa con i gemelli stretti a sé, infondendo loro calore e protezione con la sua vicinanza.

<< Spero che Harry non ci metta molto a far chiarezza tra i suoi pensieri ed i suoi sentimenti >> ammise Sky.

<< Sono certo che già sente la mancanza di Alex >> proferii.

Chiusi gli occhi nel sentire una mano di Sky carezzarmi il petto da sopra la maglia per poi abbassarla e stringere le dita sul mio cavallo, facendomi aspirare l'aria tra i denti per non gemere.

<< E' notte, e tu avresti una promessa da mantenere >> soffiò al mio orecchio.

<< Hai ragione >> dissi con voce roca.

La mia ragazza si scostò e camminò verso la porta, incitandomi con un sorrisetto quando si fermò sulla soglia illuminata dalla luna.

<< Vieni a prendermi >> mi stuzzicò.

Sky iniziò a correre ed immediatamente la seguii, chiudendo piano la porta prima d'inoltrarmi nella foresta. I nostri passi erano leggeri e rapidi ma riuscii con poche falcate a raggiungerla, prendendole un polso e facendola fermare.

<< Presa >> soffiai con affanno.

<< Sicuro? >> ghignò maliziosa.

Si trasformò liberando la zampa dalla mia stretta e riprese a zigzagare più rapida ed elegante tra gli alberi, facendomi sorridere. Ricominciai a correre inseguendo la magnifica lupa bianca, cercando di mantenere il respiro regolare per non crollare stremato in breve tempo.

Sky raggiunse il fiume che confinava col villaggio e balzò nell'acqua creando schizzi e spruzzi che mi fecero ridere di cuore quando mi fermai sulla riva.

Vieni Lou. M'incoraggiò.

Mi spogliai degli stivali, dei pantaloni, e della maglietta restando completamente nudo sotto lo sguardo fiammeggiante della lupa. L'acqua le arrivava a metà zampa ed il pelo bagnato la rendeva ancor più bella ai miei occhi.

<< Vorrei essere come te >> ammisi.

Immersi i piedi nell'acqua e mi avvicinai, sedendomi dinanzi la lupa che mi poggiò una zampa sul petto incitandomi silenziosamente a stendermi. Mi ritrovai supino sulla riva mentre Sky mi sfiorava il collo con il naso umido, poi la classica luce la avvolse e tremai eccitato nel vedere la figura nuda e bellissima della giovane seduta cavalcioni sul mio bacino.

<< Mi sono innamorata di te per ciò che sei Louis >> soffiò sulla mia bocca, disegnandone il contorno con la punta della lingua << Non desiderare di essere diverso per sentirti degno di stare al mio fianco. Tu sei tu, ed io ti amo così come sei. Non cambierei nulla di te perché amo i tuoi pregi ed anche i tuoi difetti. Amo tutto di te Lou, semplicemente amo te >>.

Col cuore che batteva frenetico nella cassa toracica alzai appena la testa e permisi alle nostre labbra d'incontrarsi in un bacio passionale ed atteso, bramato e sperato.

Feci leva sui gomiti e mi sollevai a sedere, lasciando che il mio petto si scontrasse con quello di Sky e permettendole di sedersi più comodamente su di me. Le nostre lingue giocavano e lottavano tra loro, le mie mani seguivano il profilo dei suoi fianchi per risalirne il busto e infine racchiudere i suoi seni facendola inarcare e gemere.

Il bacio s'interruppe ma non persi un secondo ad abbassare il volto per prendere in bocca uno dei capezzoli turgidi, succhiandolo con ardore mentre toccavo l'altro con gentilezza e desiderio.

Sky mi strinse i capelli tra le dita e sospirò il mio nome come una preghiera, muovendo il bacino contro il mio per alleviare il bisogno, la necessità, dei nostri corpi accaldati.

<< Prendimi >> soffiò.

<< Sei ancora in calore? >> chiesi speranzoso.

<< No >>.

Alzai lo sguardo per incontrare il suo, leggendo l'incertezza nei suoi occhi luminosi.

<< Allora stasera faremo l'amore semplicemente perché vogliamo amarci, perché vogliamo rendere ufficiale il nostro legame e diventare così compagni di vita >> proferii.

Le avvolsi la vita con un braccio mentre con la mano libera afferravo la base del mio sesso e la posizionavo dinanzi la sua femminilità, facendo aggrappare Sky alle mie spalle nel contempo che i nostri occhi si fissavano intensamente.

<< Ma quando andrai di nuovo in calore, faremo l'amore per dar vita al nostro futuro >> dichiarai.

<< Oh Lou >> sorrise commossa.

<< Che la luna e le stelle siano testimoni di questo momento >> mormorai, penetrandola solo con la punta << Tu sei la mia compagna di vita >>.

<< Per sempre >> asserì flebilmente.

Sky si calò su di me nello stesso istante in cui sollevavo il bacino, stringendola in un abbraccio che ricambiò dopo essersi lasciata sfuggire un piccolo gemito di dolore. Eravamo una cosa sola ed ancora mi sembrava un sogno, ma le sensazioni che provavo erano reali e stravolgenti.

<< Mia >> sorrisi.

La mia ragazza fece pressione sulle mie spalle incitandomi a stendermi nuovamente nell'acqua bassa, restando ritta con la schiena mentre mi osservava dall'alto con un sorriso luminoso.

<< Benvenuto nel branco mio bellissimo e fiero compagno >> proferì.

Chiusi gli occhi ed inclinai la testa pronunciando il suo nome quando iniziò a muoversi lenta e sensuale, precisa e regolare ogni volta che si alzava e riabbassava sul mio membro duro. La sua intimità calda e bagnata mi accoglieva e mi stringeva deliziosamente, mandandomi letteralmente in paradiso.

<< Sky >> la pregai.

Aumentò la velocità e l'intensità cominciando a gemere il mio nome, graffiandomi il petto in cerca di un sostegno che non tardai a darle. Posai le mani sui suoi fianchi morbidi ed iniziai ad andarle incontro col bacino, creando piccoli schizzi d'acqua attorno a noi ed accrescendo i suoi gemiti di piacere mischiati al mio nome.

Sentivo il suo corpo tremare e le sue pareti interne stringersi convulsamente attorno la mia virilità, chiaro segno che l'apice era vicino. Infatti poco dopo Sky inarcò la schiena gridando il mio nome, e la sua espressione serena ed estasiata fu per me il colpo di grazia: con una profonda spinta rilasciai il mio seme nel suo grembo, marchiandola ufficialmente.

La mia donna, com'era bello pensarlo, si stese sul mio petto respirando con affanno e mi lasciò un dolce bacio sulle labbra prima di nascondere il volto nell'incavo del mio collo. I nostri corpi erano ancora uniti e non mi dispiaceva affatto quella posizione, nonostante non fosse tra le più comode.

<< Ti amo anch'io Sky >> confessai per la prima volta.





Prossimo aggiornamento: domenica!

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top