Demoni
Sto ancora camminando, ancora e ancora, senza mai fermarmi. Sento lo scricchiolio del mio tempo che si sta sgretolando lentamente, una dolce tortura. Non posso prendermela con il tempo, non l'ho ascoltato, tutta colpa mia.
Io credo che le persone dal l'animo nobile, hanno il coraggio di assumersi la colpa e dire scusa. Io sono metà.
La colpa so accettarla ma chiedere scusa, eh, è dura a volte. Ma quando sai che hai sbagliato, chiedere scusa è un piccolo passo per essere perdonati. Continuo a sentire una sensazione strana che mi perseguita da quando sono sfuggita da Smith. Come se sapessi che qualcosa che cambierà la tua vita sta arrivando, ma non sai quando colpirà e non la vedrai mai arrivare. È davvero strano ragazzi, davvero strano. Sento il mio corpo vigile, rigido e teso. Ed è in quel momento che gli Imagine Dragons mi ricordano chi sono, cantando Demons. Io penso che ogni persona ha la propria canzone.
Quella canzone che ti racconta, racconta la tua anima, ti legge dentro. Demons è la mia canzone, assolutamente.
Mentre canto con loro sotto una leggera pioggia che non sa se continuare o meno, la mia vista mi fa vedere l'ultima persona che volevo vedere: papà. Sta venendo verso di me, che culo. Okay Dio, lo stai facendo apposta vero? Ti farò un sacco di domande quando arriverò da te, sappilo.
"Ti sei divertita con i tuoi amici supereroi?"
Mi chiede e io preparo i miei pugnali di insulti su di un piatto d'argento.
"Non sai quanto. Non mi divertivo così da, ehm, vediamo...da quando la mamma è morta."
Lui chiude gli occhi per un secondo e io sorrido.
"Non puoi sempre darmi la colpa."
Senza preavviso prendo il potere del fuoco, troppa rabbia magari.
"Sei ridicolo."
"E tu sei uno scherzo della natura Grace."
"Ecco perché non ti perdono. Ti sei tirato la zappa sui piedi, molto astuto."
Mi avvicino a lui, i miei occhi sono rossi come non mai e lui fa fatica a guardarli.
"Sai, Charlie mi ha detto che io non ti voglio perdonare e che vedo solo i tuoi errori. Ha ragione. Non ti voglio perdonare, è il mio orgoglio che mi acceca, ma senti qua: chiediti perché non ti voglio perdonare, fatti un esame di coscienza. "
Faccio un sorriso più finto di una statua e lo sorpasso, spegnendo il fuoco dentro di me.
"Il tuo orgoglio ti ucciderà."
"Ti sbagli, io sono già morta 4 anni fa."
Non ascolto la sua replica e continuo a camminare per la strada principale.
I ricordi di quando io e Stark ridevamo come delle bestie quando cenavamo da soli, quando gli Avengers giocavano a calcio e io facevo l'attaccante, entrando in scivolata su ogni giocatore e commettendo i peggio falli della storia su Steve che era indistruttibile...è tutto passato, finito e sepolto in una tomba. Ma la nostalgia è una carogna maledetta, sa essere più crudele della tristezza e del rimpianto. Mi mancano da morire. Devo concentrarmi sulla mia routine, basta piangersi addosso. Faccio per tornare a casa, mi giro e i miei occhi cadono sul suo viso.
*oh yeah, il capitolo "Eh, vooleeevii!" sta arrivando, tu da che parte stai? Okay basta, pasta, asta, BASTA! Siamo seri, carini e coccolosi ragazzi, carini e coccolosi. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.
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